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Autore: Harley Sparrow    06/12/2018    1 recensioni
Anno 1993/1994
Mentre Harry Potter vive il suo terzo anno a Hogwarts, tre ragazzi Serpeverde del quinto anno si troveranno ad affrontare misteri inaspettati. Tra feste clandestine nel bagno dei prefetti, amori, delusioni, un misterioso cane nero che sembra perseguitarli e la minaccia del famigerato assassino Sirius Black che cerca di introdursi a Hogwarts, riusciranno Edmund, Margaret e Frannie ad arrivare a fine anno interi e a passare i G.U.F.O.?
*
Sono presenti anche personaggi Disney e de Le Cronache di Narnia, faranno da contorno alla storia. Vi consiglio di leggere l'introduzione per capire meglio come abbiamo gestito loro e i personaggi di Harry Potter.
*
Dal testo:
“Era…Era…”
“Sì” rispose Margaret, che aveva il volto rigato dalle lacrime.
“Ma cosa ci faceva un Dissennatore qui? È grave, praticamente siamo tutti disarmati!” disse Laetitia con la voce incrinata.
“Per Sirius Black, ovvio. Vorranno assicurarsi che non tenti di avvicinarsi a Potter. Ma è davvero assurdo mandarne uno qui sopra!” esclamò Frannie con rabbia.
Quei pochi istanti di gelo avevano riportato alla mente di tutti dei ricordi terribili.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Weasley, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Serpeverde
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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- Questa storia fa parte della serie 'Until the very end'
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6 dicembre 2018

Esattamente un anno fa, io e la co-autrice (  LittleTurtle95 ) stavamo chattando insieme e decidevamo di scrivere una fanfiction a quattro mani ambientata a Hogwarts, con tanti personaggi, disagio e i nostri personaggi Disney preferiti. Qualche giorno dopo sono nati il capitolo su King’s Cross e quello sui Mollicci. Da allora abbiamo scritto circa 936 pagine di word (a dire il vero sono un po’ di più) divise in 43 capitoli, con una media di poco più di diecimila parole a capitolo (circa 23 pagine a capitolo).
 
Abbiamo deciso di pubblicare questa storia solo poche settimane fa, ma sono felice che lo abbiamo fatto, anche se continuiamo a scrivere soprattutto per noi, perché ci diverte da matti e praticamente è diventato un passatempo.
Quest’anno Edmund, Margaret e Frannie ci hanno permesso di passeggiare per i corridoi di Hogwarts, di mangiare il Pudding di Natale nella Sala Grande, di partecipare alle tre prove del Torneo Tremaghi e molto altro ancora. La nostra speranza è che riescano a portare anche voi nel loro viaggio.
Questa intervista è l’extra che abbiamo preparato per l’occasione!
(Il capitolo di domani verrà pubblicato come al solito)
 
And... here... we…
GO!
 
Guardo l’orario nervosamente. I tre sono in ritardo. Eppure i professori mi avevano giurato che fossero tra i più diligenti! Non ho tempo da perdere, io.
Controllo per l’ultima volta le tre poltroncine di fronte a me. Mi assicuro che le finestre siano ben sigillate. L'ultima volta che ho intervistato qualcuno era Gwenog Jones, capitano delle Holyhead Arpies, e chissà come quell'arpia della Skeeter era riuscita a soffiarmi tutta l'intervista, parola per parola. Merlino solo sa come, in quella stanza non c’era nessuno, solo un fastidioso insettaccio che continuava a ronzarmi nelle orecchie. Per fortuna che stavolta ho chiuso bene tutto.
Ma eccoli che entrano, i tre ragazzi! Tutti in divisa ordinata.
“Scusi il ritardo, signore.” Mormora una ragazza dalla chioma riccia e folta, poi si lascia sfuggire un’occhiata irosa verso gli altri due, che però sorridono con una gran faccia tosta. Mi stanno già simpatici questi ragazzi. Forse mi sto rammollendo.
“Non preoccupatevi, non c’è fretta.” Rispondo, sorridendo. Una delle ragazze la riconosco, è la figlia di Firwood. Lo ho intervistato un mese fa, per l'apertura del dipartimento sulle intossicazioni da cibo fatturato al San Mungo. Roba all'avanguardia.
L'unico ragazzo presente aspetta che le sue amiche siano sedute prima di accomodarsi al centro. Un'attenzione voluta, ma che nessuna di loro ha notato. Chissà che da questa intervista non ne caviamo qualcosa di interessante, dopotutto.
“Che dite, cominciamo?” chiedo accomodante. La figlia di Firwood sembra assolutamente a suo agio, mi ricorda tanto suo padre. La ragazza riccia ha le gambe incrociate e sembra meno ambientata, ma non dà l'idea di essere intimorita. Il ragazzo è seduto composto e sorride in modo educato. Deve aver ricevuto un’educazione severa. Non lascia trapelare molto oltre all'etichetta. Me lo farò bastare. Magari si scioglierà un po’ dopo qualche domanda. Mi fanno cenno che posso andare, controllo la penna prendiappunti e siamo pronti per cominciare.

Nome e cognome?
F: Francine Marie Firwood
M: Margaret Rosander
E: Edmund Pevensie

Ti piace il tuo nome o vorresti averne un altro? Quale?
F: Quando ero piccola non mi piaceva tanto, mi sembrava un nome da vecchia. Adesso ci sono abituata, ma preferisco farmi chiamare Frannie.
M: Mi piace molto! L’ho preso dalla mia bisnonna!
E: Non ci ho mai pensato molto, in realtà. Suppongo che non mi dispiaccia…

Segno zodiacale?
F: Leone, non so l'ascendente. Divinazione non è il mio forte, mi distraggo sempre quando facciamo di questi esercizi!
M: Sagittario ascendente sagittario!
E: Vergine. L’ascendente non me lo ricordo, quando lo abbiamo fatto in Divinazione ero occupato a creare aeroplanini incantati con Frannie.
F: Ahhh, ecco cosa stavamo facendo quella volta! Ora mi ricordo! È stato divertente…

Credi di avere le caratteristiche del tuo segno?
F: Per il poco che ne so, sì! Dicono sia il segno delle persone narcisiste e molto ambiziose... Lo so perché mia nonna se ne vanta sempre, è del leone anche lei ed è una grande egocentrica. In realtà non la sopporto molto… è una Black, sapete…
M: Non me ne intendo, ma quel che ho letto sui Sagittario nel mondo Babbano mi si addice molto. La Cooman però dice che chi è nato alla fine dell’anno tende ad essere malvagio e a morire giovane.
E: Sinceramente non ne ho idea, non ho mai creduto molto a queste cose. Per quel poco che conosco di Divinazione sicuramente vorrà dire che mi aspetta una fine lenta e dolorosa…

Quali sono le caratteristiche della tua bacchetta? Ti piace?
F: Legno di Abete (fir wood, nda), nucleo di crine di unicorno, 12 pollici e ¾, difficilmente flessibile. Tutti i Firwood hanno la bacchetta con legno di Abete, è un tratto distintivo della famiglia. Ne vado molto fiera.
M: Legno di Cipresso, nucleo di crine di unicorno, 10 pollici e ¾, sorprendentemente sibilante! Ho trovato in biblioteca un libro che spiegava il significato dei vari legni e del nucleo e mi piace molto, mi si addice!
E: Legno di Pruno, 11 pollici e ½, corda di cuore di drago, molto flessibile. Quando ho scoperto il significato di questo legno mi sono sorpreso, però mi piace.

Cosa ti piace di più di te?
F: Mi piacciono molte cose di me. Quella che mi piace di più forse è che non mi perdo mai d'animo.
M: Penso di essere molto brava ad ascoltare. È una dote che secondo me hanno poche persone.
E: Non saprei. Sono bravo a Quidditch!

Cosa vorresti cambiare?
F: Sono una persona molto scostante, quindi finisco per essere inconcludente. Mi piacerebbe riuscire a finire qualcosa, per una volta.
M: Dovrei imparare ad affrontare a testa alta le situazioni che mi provocano malessere. Invece mi chiudo in me stessa e mi crogiolo nell’angoscia e nella tristezza.
E: Mi piacerebbe cambiare delle scelte che ho fatto… ma non si può, purtroppo.

Descriviti in tre parole.
F: Decisa, estroversa, schietta!
M: Ehm… solare… dormigliona e… non saprei.
E: Devo proprio?! Odio queste domande.

La cosa più folle che hai fatto?
F: Una volta a un cenone di Natale a casa Malfoy ho detto che sarei andata in bagno, invece ho frugato nella loro posta, per curiosità. È stato rischioso ma elettrizzante. Non ho trovato niente di che, purtroppo.
M: Farmi convincere da questi due ad andare alla festa alla Testa di Porco. Sia quella di settembre sia quella di aprile. Soprattutto quella di aprile.
F: Ma se eri quasi più contenta di me di andare!
M: Lo dici solo per autoconvincerti.
E: Devo rispondere anche a questa? In realtà… non so se... ci penserò…
F: Una volta al primo anno si è messo a fare a pugni con un nostro compagno di casa, proprio davanti a Piton! È stato fantastico!
E: Ah, già, quello… Ma sì, dai. Quello va bene.

A cosa pensi quando ti svegli?
F: Al fatto che voglio continuare a dormire. Poi penso che se mi alzo vedrò Tony e mi passa!
M: Mi chiedo se Hans è già sveglio, anche se ultimamente si alza molto dopo rispetto a me…
E: In che modo la giornata andrà storta, questa volta.

 Quanto contano i soldi nella vita?
F: Sono fondamentali. Senza soldi non puoi vivere. E con pochi soldi vivi da schifo…
M: Moltissimo. Non vedo l’ora di avere soldi miei da poter spendere come voglio io. Non vedo l’ora di avere un conto mio alla Gringott!
E: Molto, ovviamente. Anche se ci sono cose che contano di più.

Qual era il tuo sogno da bambino? È cambiato?
F: Da bambina volevo fare l'Auror, l'esploratrice o la scrittrice! Ora il mio obiettivo è quello di diventare mediatrice culturale tra il nostro Ministero e i Ministeri africani.
M: Desidero diventare insegnante da che ho memoria, anche prima di mettere piede a Hogwarts. Adesso sono ancora più convinta e determinata di prima. Insegnerò Storia della Magia qui a Hogwarts.
E: Da piccolo volevo imitare mio padre, era un Auror. Adesso voglio ancora diventare Auror, ma perché lo voglio io, non per imitare qualcuno.

Cosa ti colpisce delle altre persone al primo sguardo?
F: In realtà… non ridete eh! In realtà il naso. Se una persona ha un brutto naso non riesco a farmela piacere esteticamente e quindi non mi fa bella impressione.
M: Il sorriso. Se sono persone sorridenti c’è una buona probabilità che mi piacciano. In effetti ci ho messo un po’ per apprezzare Edmund. All’inizio non sorrideva mai.
E: Non so, gli occhi forse. Sto attento a cosa le persone guardano. Penso che si capisca molto da questo.

Cambi facilmente idea dopo la prima impressione?
F: No, praticamente mai. In effetti forse è un difetto, ma forse sarà successo due volte in tutta la mia vita. C’è da dire che ho un ottimo intuito per i caratteri affini al mio. Ho eletto Mag e Ed migliorissimi amici dal primo giorno, e non li conoscevo nemmeno! Che fatica farli andare d’accordo, agli inizi!
M: Dipende, se c’è qualcosa che mi convince del contrario sono sempre disposta a cambiare idea. Per dire, Edmund i primi giorni del primo anno era abbastanza antipatico, pensavo che fosse un po’ stronzo. Non guardarmi così, lo sai che è vero! Eppure sono tua amica, dopo tutto questo tempo, no? E poi litigava sempre con Montague, questo gli ha fatto acquistare punti.
E: No, io cambio idea di rado, soprattutto sulle persone. E quando qualcuno non mi piace in genere tendo a ignorarlo, quindi è difficile che abbia l'occasione di farmi cambiare opinione.

Il tuo libro preferito?
F: La Pergamena Infinita, di Tycon Ende. Ma mi piacciono molti libri, anche se leggevo soprattutto da bambina. Hogwarts mi fa passare la voglia.
M: Non lo so, ne ho letti troppi! Forse Peter Pan, oppure Stand By Me di Stephen King… Domanda troppo difficile!
E: Ultimamente non ho mai tanto tempo per leggere. Il primo libro che mi viene in mente è un manuale sulla cura degli ippogrifi che mi hanno regalato i miei fratelli qualche Natale fa. L'ho praticamente consumato.

I tre oggetti dai quali non ti separi mai.
F: Difficile per me non separarmi mai da qualcosa, dato che perdo tutto. L'unica cosa che ricordo sempre è la mia bacchetta, è come un'estensione di me.
M: La mia bacchetta, la sciarpa Serpeverde e… Il mio gatto vale?! Altrimenti direi il libro di Storia della Magia.
E: La bacchetta, il mantello, quello caldo invernale… E la mia Nimbus 2001 (che poi sarebbe di Malfoy, ma dettagli)

Se non fossi stato smistato nella tua casa, in quale saresti?
F: Secondo il Cappello ho qualche caratteristica Grifondoro, ma sono inequivocabilmente Serpe.
M: Corvonero, infatti il Cappello Parlante era indeciso!
E: Il Cappello Parlante il primo giorno mi ha accennato un po’ a tutte. Sinceramente non mi immaginerei da nessun'altra parte.

Preferiresti essere stato smistato in un'altra casa?
F: Assolutamente no! Serpeverde è la Casa migliore di Hogwarts, lo sanno tutti. Lo dice sempre anche mia madre.
M: Forse i primi giorni del primo anno avrei detto sì, perché sull’Espresso avevo conosciuto Laetitia e Aurora, che sono state smistate in due Case diverse dalla mia, e mi era dispiaciuto ed ero un po’ disorientata, ma oggi non cambierei la mia Casa per nulla al mondo.
E: Assolutamente no. Qualsiasi altra Casa mi sarebbe stata stretta.

Come vivi la lontananza dalla tua famiglia? Quanto spesso hai contatti con loro?
F: Sinceramente non sono mai stata attaccata ai miei. Ci sentiamo una o due volte al mese, gli voglio bene ma non è che mi manchino tanto…
M: Ho sempre avuto un bel rapporto con le mie sorelle, mi sento con loro ogni due settimane! All’inizio ho sofferto un po’ la lontananza, ma alla fine qui ci sono troppe distrazioni per lagnarmi.
E: La mia famiglia è a Hogwarts, quindi direi che sono a posto. Anzi, quando mi stanno troppo addosso vorrei che si fossero già diplomati!
F: In realtà si lagna dal primo giorno che l'anno prossimo Peter non sarà più a Hogwarts.
E: Ma che cavolo dici?! Non è affatto vero!
F: Lo fai! Non te ne accorgi ma lo fai! Non è vero, Mag?
M: Beh Ed, non si può negare che ti dispiaccia, almeno un po’…
E: Che scemenza. Io non mi lagno per niente.

Se avessi una boccetta di Felix Felicis, per cosa la useresti?
F: Non farei un cavolo tutto l’anno e poi la userei per i GUFO, semplice!
M: Facciamo finta che non ti abbia sentita, vah… io la userei per la Finale di Quidditch! Così per qualche sfortunato evento Draco non potrebbe giocare, giocherei io e vincerei.
E: La userei anche io per la Finale. Sono un po’ teso… E voglio vincere. E poi chissà, magari andrebbe bene qualcos’altro quel giorno, se la prendessi.

Se avessi un pensatoio, che ricordo rivedresti per primo?
F: Non saprei, non amo crogiolarmi nel passato! Forse il momento in cui sono arrivata a Uagadou. Era tutto così fantastico e diverso!
M: Quando la McGranitt è venuta a casa mia per dirmi che ero una strega. Credo che sia stato uno dei giorni più belli della mia vita, soprattutto adesso, che so che è vero e non era una truffa come pensava mia madre all’inizio.
E: Devo pensarci… la mia prima volta sulla scopa? Forse quella volta che ho fatto pace con mia sorella.

Chi è o chi sono i tuoi modelli di vita? Persone famose o che conosci.
F: Il professor Lupin, che domande. È fantastico. Poi c’è Andromeda, l'unica cugina di mia madre che mi sta simpatica, ha fatto quello che mia madre non ha il coraggio di fare, cioè mandare al diavolo quei vecchi purosangue ammuffiti (i miei nonni e compagnia bella su tutti). La conosco solo di vista perché si è sempre distanziata dalla famiglia, ma l’ho sempre ammirata.
M: Sicuramente la McGranitt. È anche grazie a lei se sono così decisa a diventare insegnante… Voglio essere come lei, la adoro, anche se a volte è un po’ severa! E poi c’è Eowyn, che è una principessa guerriera di un libro che adoro. C’è anche Batman, il mio supereroe preferito! Ammiro molto il suo senso di giustizia!  
E: Mio papà era un grande, sin da piccolo volevo essere come lui. Era l’unico della famiglia che sapeva come prendermi. A volte odio Peter perché sembra che voglia sostituirsi a lui, ma non ci riuscirà mai.
Mag e Frannie lo guardano con un misto di commiserazione e affetto. Lui se ne accorge e tossisce.
E: Comunque… Vorrei anche essere come Quigley, il battitore della Nazionale Irlandese di Quidditch. Quando gioca nei Tornados è davvero imbattibile!

Elenca un pregio e un difetto delle altre due persone in questa intervista.
F: Che bella questa domanda! Allora, Mag è una persona molto intelligente e riesce a ottenere ottimi risultati perché si impegna, dovrei prendere un po’ esempio da lei in questo. Però a volte questo la rende un po’ presuntuosa, anche con me e Ed inavvertitamente, ma soprattutto con gli altri. Immagino sia una caratteristica di tutti noi Serpeverde… Edmund invece è molto fedele, sai che se è tuo amico potrai contare su di lui per sempre per qualsiasi cosa. Però quando qualcosa non gli piace non dice mai nulla, si chiude a riccio e diventa scontroso, così anziché risolvere i problemi li ingigantisce. Può essere molto frustrante.
M: Frannie ha una forza interiore invidiabile. È sempre positiva e la cosa migliore è che il suo ottimismo è contagioso. L’unico difetto è che vuole sempre avere ragione lei. Edmund invece a volte è un po’ permaloso, ma è anche molto… Molto… ehm…
Mag è in serie difficoltà e arrossisce violentemente. Frannie e Edmund la guardano incuriositi.
M: …è un buon amico. Davvero.
Frannie alza la mano.
F: Posso dire una cosa?
M e E: NO!
F: Io non voglio avere sempre ragione… io ho sempre ragione.
Margaret e Edmund sospirano di sollievo impercettibilmente.
E: Vediamo… Frannie è molto brava a consolare, al contrario di me. Io sono scarsissimo. Riesce a stemperare una brutta giornata, ti fa passare il malumore. Però è egocentrica, vanitosa e anche un po’ invadente.
F: Ehi! Si era detto un difetto, non cinquantamila!
E: Margaret invece è altruista ma senza essere uno zerbino… e per gli amici non si tira mai indietro.
La guarda un po’ imbarazzato. Sembra che stia per aggiungere qualcosa ma si blocca improvvisamente, poi sorride malefico.
E: Però è vero che è presuntuosa, e anche una insopportabile so-tutto-io!
M: Questo è assolutamente falso.

C'è qualcosa che ti preme che vorresti dire, a noi o a loro?
F: A voi che è stato un piacere parlare di me! A loro non saprei… che non si aspettino che ora tornerò in biblioteca, neanche per idea!
M: Ehm… Preparatevi perché si avvicinano i GUFO e diventerò un po’ antipatica, anzi, molto antipatica. Ricordatevi che non lo faccio apposta. E vi voglio bene.
E: Non ho nulla da dire. Ah sì, Frannie, muoviti a scrivere il tema di Incantesimi. Io il mio di Storia l’ho già finito!

Saluta alla tua maniera.
F: Buona serata, a presto!
M: …Ehm. Ciao a tutti.
E: Arrivederci, e… grazie?
 
“È stato un piacere ragazzi! Spero che le domande non vi siano sembrate invadenti. Vi siete calati nel mood giusto molto in fretta, complimenti.” li rassicuro mentre con un gesto della bacchetta metto penna e pergamena nello zaino. Trasfiguro le tre poltroncine di nuovo nei tre calamai che erano prima: sono stati gli unici oggetti che sono riuscito a trovare. Noto che sono un po’ impressionati e sorrido.
“Oh no, affatto! È stato un piacere!” risponde il ragazzo cordialmente.
“Possiamo andare? O c’è qualcos'altro che possiamo fare?” chiede la ragazza che si chiama Margaret, prima che si avviino verso la porta.
“Abbiamo finito, non voglio trattenervi oltre!” rispondo, finendo di infilarmi la giacca.
“È sicuro? Se andiamo via così presto ci toccherà fare i compiti sul serio…” mormora Firwood guardando l'amica di sottecchi con un po’ di astio.
“Figurati se ce la scampiamo, Fran! Anzi, muoviti che prima iniziamo prima questa qua ci lascia finire. E poi devi ancora finire il nostro tema.” a quelle parole sogghigno. Il nostro tema. A quanto pare qui davanti abbiamo un’associazione a delinquere. L'altra non reagisce alle provocazioni, anzi sorride fiera. Deve aver capito che la avrà vinta comunque.
“Mi dispiace, ma temo proprio che abbiamo finito tutto quello che c’era da fare.” dico alzando le spalle. Così i tre si accomiatano ed escono dalla stanza, con le loro cartelle in mano. Il ragazzo apre la porta, aspetta che le due escano e poi la richiude. Un’altra attenzione a cui nessuno sembra far caso. Tranne me, ovviamente. Io sono un giornalista, noto le cose.
“Passi una buona giornata, signore.” conclude il ragazzo, prima di chiudere la porta silenziosamente. Sospiro. Anche questa volta è andata. Almeno ho del buon materiale, e forse è uscito qualcosa di interessante sui rapporti tra i ragazzi. Qualche dinamica di gruppo che forse neanche loro hanno capito bene. Ma io sì. Io sono un giornalista.
Finisco di raccattare le mie cose e apro la porta per uscire sul corridoio. Un grosso insetto esce ronzante non appena lo stipite è schiuso.
“Per la barba di Merlino, non un’altra volta!”
   
 
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