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Autore: DANI1993    07/12/2018    2 recensioni
Mi prese ansia. Io che di solito non avevo mai ansia prima di un esame. Era un qualcosa di nuovo. Avevo la brutta sensazione che quelle prove sarebbero state ben più terribili di quelle finora affrontate. Ero preparata… o almeno era quello che credevo.
“ Ecco qui” sentii sussurrare dal mio maestro, e il battito del mio cuore accelerò.
Alzò lo sguardo e io silenziosamente lo pregai di avere pietà.
“ La magia da contatto” chiese, enigmatico.
Riflettei un attimo, ma lui mi ordinò:” Veloce Bellatrix. Rispondimi all’instante quando ti faccio una domanda!”
“ Un attimo” avrei voluto rispondergli. Ma non osai farlo. Riflettei ancora un qualche secondo, poi mi arrivò alla mente la risposta. Ma lui non fu felice del mio tentennamento.
“ Allora” chiuse il libro e si alzò dalla poltrona. “ Hai studiato?” domandò. Non seppi se dargli la risposta o se l’avesse già saputa leggendomi nella mente. Forse no, poiché ripetè la domanda per la seconda volta: “ Hai studiato Bellatrix?”
Genere: Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Horace Lumacorno, Rabastan Lestrange, Rodolphus Lestrange, Tom O. Riddle
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Malandrini/I guerra magica
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Quell’estate Riddle non tornò subito all’orfanotrofio. Dovette prima risolvere una questione: Silente gli era d’intralcio e non solo da ora, ma da sempre. Aveva più o meno tentennato dall’agire perché finora aveva deciso di comportarsi da bravo e normale allievo e, se anche Silente già lo teneva d’occhio allora, non aveva segreti da nascondergli. Era quindi protetto da ogni genere d’accusa che poteva muovergli.
Ma con l’inizio del nuovo anno, le cose sarebbero cambiate. Sentiva dentro di sé, il crescente bisogno di dimostrare ciò di cui era capace: il bravo ragazzo, aveva ormai terminato la propria corsa e avrebbe ceduto il posto ad un Riddle diverso: più vivace, ma pur sempre estremamente subdolo nel non farsi scoprire.
Tutto ciò, a patto però, che venisse tolta di mezzo l’unica persona che avrebbe potuto nutrire sospetti fondati su di lui.
E per toglierla di mezzo, sarebbe ricorso ad un giochetto di prestigio d’alta scuola. Ormai erano tre anni che vedeva il preside tutti i giorni. Gli era stato particolarmente difficile riuscire a scovare nei suoi ricordi, ma alla fine era riuscito a localizzare il suo punto debole. La sua più grande paura e a quella avrebbe fatto affidamento.
A questo pensava, in una notte calda, senza luna in cui poggiò i piedi in una cella apparentemente vuota, se non fosse stato per un cumulo di coperte che coprivano una persona lì sotto. La cella si trovava in uno strano luogo, chiamato Nurmengard.
Riddle avanzò verso le coperte, senza fiatare, aspettando che quell’altro si svegliasse.
Questo era il grande Gellert Grindelwald? Un mago che si era fatto catturare come un principiante qualsiasi e che ora pareva un morto di fame?
La figura sotto le coperte ebbe un sobbalzo, come se avesse avvertito una presenza estranea. Si scoprì e le coperte rivelarono un volto. Aveva i capelli biondi, tendenti quasi al bianco. Rasati ai lati a formare un ciuffo più lungo nella parte sommitale del cranio. Baffetti dello stesso colore dei capelli e, cosa più strana di tutte, un occhio, il destro per la precisione, era più chiaro del sinistro. Mentre il sinistro era di un colore tendente al nero, il destro era azzurro pallido.
Vedendo il ragazzo di fronte, Grindelwald fece una smorfia: “ Tutto mi aspettavo. Tranne che venisse un mocciosetto a farmi visita”
“ Un mocciosetto che però non si farà mai catturare, a differenza di qualcuno” ribattè aspro Riddle, senza neanche sorridere alla battuta dell’altro, ma trovandola quasi ridicola e irritante.
“ Che cosa sei venuto a fare?” domandò l’altro impaziente, volendo arrivare subito al punto.
Riddle esitò. Poi disse: “ Ho bisogno del tuo aiuto, Grindelwald”
L’altro ridacchiò sarcastico: “ Ah sai il mio nome. Allora davvero sono stato un grande mago una volta. Sono diventato talmente famoso da essere ricordato anche dai ragazzini”
“ Beh… lo sei stato, effettivamente” rispose Riddle, sforzandosi di sembrare compassionevole.
“ Comunque… adesso il mio tempo è finito, ragazzino. Sono qui da qualche anno ormai. E, sinceramente, non mi va neanche più di fuggire. Alla fine, purtroppo, mio malgrado, mi hanno sempre fermato”
“ Io posso offrirti un’altra occasione, se vuoi” propose Riddle, sorridendo appena.
Grindelwald rise ancora.
“ Si…come no” rispose l’altro. “ Fuggo, magari potrebbe sembrare che sia la volta buona, ma poi come sempre va a finire male. Niente… Albus mi farebbe subito catturare”
“ No, invece” lo contraddì Tom. “ No, se ci sono io”
Grindelwald squadrò Tom per qualche istante, poi sorrise: “ E’ inutile, ragazzino. Ho più esperienza di te. So come vanno a finire certe cose…”
“ Io sono qui proprio per lui” disse Riddle, senza aver dato segno di aver udito le remissioni dell’altro. “ Ho bisogno di toglierlo dai miei piedi. Mi è d’intralcio. E tu sei la sola persona, in grado di aiutarmi”
“ E come?” domandò Grindelwald infervorandosi nel vedere che il suo diretto colloquiante era duro d’orecchi.
Riddle prese a girare attorno a Gellert, come un serpente.
“ Mi aiuterai, perché converrà anche a te farlo. Abbiamo molte cose in comune, noi due. Entrambi abbiamo ottimi motivi per odiarlo. Ricordi cosa accadde anni fa? Lui tradì la tua amicizia” aggiunse, sussurrandogli nell’orecchio. Gellert sobbalzò e si voltò verso Tom, come risvegliato da un brutto incubo.
“ Oh si…vedo in te, che ho ragione. Vedo in te la disperazione che ti attanaglia a quel spiacevole ricordo. Vedo in te ogni cosa, cose che tu cerchi di nascondermi, ma non ci riesci. Posso dire ora,tranquillamente, che conosco più cose di te, di quante tu ne conosca di te stesso e, sono certo, che non esagererei”
Grindelwald rimase paralizzato.
“ Conosco quello che accadde anni fa tra te e lui. So che tu ci tenevi tanto al tuo amichetto. Anzi… quasi lo …adoravi. Il suo fidanzatino, eri. E lui ha rovinato tutto, in virtù della morte della sua patetica e stupida sorellina. Com’è che si chiamava? Ah…si…ora ricordo: Ariana”  Fece una pausa, poi accennando un sorriso beffardo, continuò con voce suadente: “ Avevate stretto un patto di sangue, vero? Nessuno avrebbe attaccato l’altro, né tu avresti attaccato lui, né lui avrebbe attaccato te. Ma lui ruppe quell’accordo, non è vero, Gellert? E tu… non provi neanche un briciolo di desiderio di vendetta, nei suoi confronti? Ti ha umiliato. Ti ha tolto tutto. Provalo, aumenta l’odio in te… percepisci la tua rabbia. La sete di vendetta. Quella sete va soddisfatta al più presto e tu, amico mio, la soddisferai”
Grindelwald, per la seconda volta, sobbalzò e, stavolta, volgendosi verso Tom domandò lievemente sbalordito: “ E tu come sei a conoscenza di tutto questo?”
Tuttavia il ricordo di quei fatti, gli fece montare un’antica rabbia che ebbe l’effetto di ravvivarlo come non lo era più da ormai vent’anni, da quando aveva perso il duello con Silente con la conseguente perdita della Bacchetta di Sambuco.
Riddle alzò le spalle con ovvietà: “ Sono un suo studente, dopotutto. Mi è stato difficile, il nonnetto è molto abile, lo ammetto. Ma non abbastanza per resistere troppo a lungo ai miei potenti attacchi mentali. Dopo un po’ di tempo sono riuscito a scoprire i suoi punti deboli e ora desidero sfruttarli. E tu sei il mezzo del quale mi servirò”
“ E quindi sei qui per chiedermi aiuto? Mio caro… sei giovane e ingenuo. Il mondo, purtroppo, è molto diverso lì fuori. Tu la fai semplice: riuscire a fregare Albus Silente. Neanche io, quand’ero al massimo del mio potere, ce la feci”
“ Perché tu, ad un certo punto preferisti attaccarlo direttamente, scoprendoti. Io non ho intenzione di scoprimi. Desidero aggirare l’ostacolo e colpirlo indirettamente, con l’inganno. Mi piace agire nell’ombra come facesti tu per un po’ di tempo. Prima di scoprirti al mondo…Quello che è certo è questo: il suo passato con te è stata la sua debolezza e, ora, sarà  la sua rovina”
Grindelwald  non si scompose. Rimase con i piedi a terra, frutto di esperienze passate, sapendo quanto difficile fosse ingannare Albus Silente.
“ E come pensi di farlo?” domandò, vagamente incuriosito
Riddle sorrise, rivelatore, e tirò fuori i due elementi prova che avrebbero accusato Silente della fuga del prigioniero.
" Dove li  hai presi?” domandò Grindelwald esterrefatto.
“ Gentile omaggio del preside” rispose gettando a terra il capello di Silente e la piuma di Fanny. “ Domattina, quando le guardie verranno a consegnarti la colazione, vedranno che non ci sei più. Inoltre vedendo queste due prove, non sarà difficile per loro risalire al diretto responsabile della tua fuga. E dal momento che lui era un tuo grande fan…”
“ Incolperanno lui…” concluse Grindelwald, convincendosi della bontà del piano, mentre un sorriso malvagio gli spuntava sulle labbra.
“ Mi stupirei se nel giro di un mese, il prossimo, quel vecchio rimbambito non venisse gettato ad Azkaban. Le prove contro di lui saranno schiaccianti e mi offrirò, personalmente, come testimone della sua colpevolezza”    
Ora non vi era alcun dubbio. Il vecchio e potente mago oscuro Gellert Grindelwald, autore di chissà quanti crimini,  era tornato determinato come un tempo.
“ Allora…” disse Riddle, tendendo la mano pallida dalle lunghe dita. “ Affare fatto, vecchio mio?”  
Si strinsero la mano, complici.
Senza aver bisogno della bacchetta, Riddle sciolse le pesanti catene che legavano il prigioniero e questi si rialzò, animato da nuovo spirito omicida.
“ Gellert Grindelwald è ritornato, allora. Presto se ne accorgeranno tutti” dichiarò Tom, vedendo l’altro rialzarsi in piedi.
“ La bacchetta. Ho bisogno di una bacchetta”
Detto ciò, senza averne effettivamente bisogno, si trasformò in un uomo alto, magro con i capelli corti e neri.
“ Conosci un certo Credence Barebone?” domandò Grindelwald sotto la maschera.
Riddle scosse la testa.
“ E’ un mio vecchio amico e compagno di avventure. Ne abbiamo passate tante assieme. Ti basti immaginare, però, che è una persona molto instabile e che ha notevole bisogno di attenzioni. Può diventare estremamente pericoloso, se dovesse andare in collera. Ha passato momenti molto difficili, quel giovane. Momenti dove non sapeva neanche chi fosse e perché fosse venuto al mondo. Io gli diedi la risposta e, da allora, diventammo inseparabili, fino a quando Silente non rovinò di nuovo tutto quanto…”
Sebbene non l’avesse conosciuto, Riddle non ebbe difficoltà a risalire all’identità nuova di Grindelwald.
“ E perché hai scelto lui?”
“ Perché tra tutte le persone, è l’unica che conosco che non ha mai avuto bisogno di una bacchetta. Essendo altamente distruttivo, quando è in collera, non aveva bisogno di uno strumento per manifestare i suoi poteri. Tuttavia, so per certo, che lui in condizioni normali non ha mai desiderato essere un Obscuriale. Perciò, potrei tranquillamente giocare su questo fatto e fargli desiderare una bacchetta”
“ E l’originale?”
“ Si trova a Parigi, al momento. Quando mi sarò procurato ciò che mi serve, tra uno stratagemma e l’altro, ordinerò che il vero Credence  venga ucciso, per non destare sospetti. Naturalmente la sua morte passerà sotto silenzio. Me ne dispiaccio, ma la sua fine si è resa necessaria” spiegò Grindelwald, mostrandosi tutto, meno che dispiaciuto.  “ Nel frattempo” disse Grindelwald. “ Tu farai la tua parte. Ci sono alcuni vecchi miei seguaci, che sono passati dall’altra parte. Mi hanno tradito. Lavorano al Ministero della Magia londinese. Fai in modo che vengano puniti, per il loro tradimento”
Detto questo, i due si librarono nella notte oscura. Ciascuno con i propri compiti e doveri, ma ugualmente determinati e, soprattutto, spietati. 
E Gellert Grindelwald fu, di nuovo, libero.


Il mattino dopo, a Londra, al Ministero della Magia, ci fu il caos più totale.
Venne convocata in tutta fretta e furia, la commissione di stampa magica internazionale. Il Ministro della Magia, a radio unificate, esordì: “ Ci hanno confermato, che il detenuto pluriomicida Gellert Grindelwald è evaso ieri nelle prime ore serali, dal carcere di massima sicurezza di Nurmerarg. Il Primo Ministro babbano è stato informato dell’accaduto. Abbiamo però il sospetto, che la fuga sia stata organizzata, pianificata e messa a punto da una vecchia amicizia di Grindelwald: l’attuale preside di Hogwarts Albus Silente. Egli ha ricevuto la convocazione per un’udienza al Ministero della Magia, che si svolgerà il prossimo 31 luglio davanti alla corte del Wizengamot. In ogni caso, egli attualmente, è sollevato dall’incarico di preside di Hogwarts. Al cui posto siederà la vicepreside Minerva McGranitt. Al momento non possiamo darvi ulteriori dettagli in merito. Vi aggiorneremo più avanti se ci dovessero essere ulteriori novità. Quello che mi preme di dirvi assolutamente,  a tutta la popolazione magica e non, è di prestare massima attenzione e di non uscire di casa, se non per motivi di estrema emergenza. Il prima possibile il Ministero vi manderà l’elenco delle precauzioni da attuarsi fino al termine dell’emergenza. Grazie”
Da quel giorno, la paura del vecchio mago oscuro più temuto di sempre, tornò a serpeggiare tra la popolazione, ma soprattutto tutti quanti furono colti completamente dalla sprovvista nel sentire che, colui che aveva in precedenza eliminato il terrore, ora l’avesse fatto tornare.  
 
NOTE DELL’AUTORE

Innanzitutto ringrazio come sempre Ecate, Circe e Alice per le recensioni. Grazie, davvero, tanto!! 
Sorpresi? Allora vi dico una cosa: come avevo previsto inizialmente questa parte non era contemplata. Però poi mi son detto: Grindelwald agiva mentre Tom Riddle era a Hogwarts, quindi non è improbabile che in fin dei conti i due fossero anche venuti a conoscenza. Infatti come fa Tom nel settimo a riconoscere immediatamente Grindelwald quando ne vede una sua foto, dopo aver rimuginato dei fatti della missione fallita su Harry neonato?
Poi essendo qui Tom coetaneo di Bella non escluderei a priori che se fosse stato davvero così, non abbia fatto almeno un tentativo per allearselo. D’altronde sono entrambi maghi molto simili tra loro.
Qui Tom e Gellert agiranno separatamente ma con obiettivi precisi entrambi: Tom per ora vorrà sbarazzarsi dello stretto controllo di Silente per iniziare a radunare i primi mangiamorte; mentre Gellert riprenderà il suo regno di terrore al quale ho previsto più o meno una durata di 22 mesi. Se fate un rapido calcolo dovrebbe durare fino alla fine del quinto anno di Tom Riddle. E cosa accade alla fine del quinto anno, secondo voi?
Niente spero che questo capitolo vi sia piaciuto e vi aspetto al prossimo aggiornamento. 
 
   
 
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