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Autore: tre 88    07/12/2018    1 recensioni
Due anni, sono passati dalla fine della guerra; Ace si è salvato e a salvarlo, è stato proprio l'uomo che lo aveva colpito, l'ammiraglio Akainu.
TRATTO DAL 2° CAPITOLO:
Era pomeriggio inoltrato e il sole stava per tramontare, Ace se ne stava sdraiato a letto e fissava il soffitto:
-“Incomincio a credere, che Akainu mi abbia mentito su tutto.”-
era da un po’ che aveva questo pensiero fisso ma, non riusciva a convincersi che l’ammiraglio mentisse:
-“Devo smetterla di avere questo dubbio. Come posso dubitare dell’uomo che mi ha salvato la vita?”-
TRATTO DAL 16° CAPITOLO:
Giunti sulla spiaggia, Ace si bloccò di colpo costringendo le due gemelle a fermarsi, davanti a loro c’era una foresta e da lì, uscì l’unica persona che avevano sperato di non incontrare.
Akainu uscì dalla foresta e fissò Ace, dopo settimane di inseguimento era riuscito a trovarlo e non se lo sarebbe fatto sfuggire.
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akainu, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'In Viaggio verso il Passato'
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24° CAPITOLO:
FAMIGLIA



 
Era notte fonda e tutti i pirati erano crollati addormentati sul ponte della “Moby Dick” anche Sakura aveva rinunciato a cercare un letto e si era addormenta su i gradini mentre Momo stava dormendo in mezzo al ponte dopo aver vinto la gara di bevute contro Matabei e Vista, i due pirati non riuscivano a credere che una ragazza li aveva battuti ma erano troppo ubriachi per chiedere la rivincita ed erano crollati anche loro.

Seduto sulla sua poltrona, Barbabianca si godeva quell’insolito silenzio che persino di notte era raro, si alzò e si incamminò verso la polena facendo attenzione a non svegliare nessuno, come aveva intuito Ace si era rifugiato proprio lì.

Il ragazzo era assorto nei suoi pensieri e non fece caso alla presenza del vecchio pirata, si accorse di lui solo quando Barbabianca gli mise in testa il suo cappello, Ace si stupì, non pensava che lo avessero recuperato ed era veramente felice di riaverlo, per lui era molto prezioso, era un ricordo dei suoi fratelli; il vecchio capiva il suo stupore e sorrise:

-Dopo la guerra, ho mandato Marco a Banaro per cercare di capire cosa fosse successo tra te e Teach ma tutto ciò che ha trovato è quel cappello.-

Ace nascose lo sguardo sotto il cappello, non avrebbe mai smesso di sentirsi in colpa per ciò che era capitato:

-Mi dispiace per ciò che è successo…-

si sentiva troppo in colpa per non aver dato retta a nessuno, se non si fosse messo a dare la caccia al traditore, la guerra di due anni fa non sarebbe scoppiata e tutti quelli morti in combattimento ora sarebbero ancora vivi:

-Avrei dovuto ascoltarti e non inseguire Teach.-

Barbabianca osservò il ragazzo, durante la festa Sakura gli aveva raccontato ogni cosa che era accaduta dopo la guerra e quindi sapeva cosa il giovane aveva dovuto passare in quei due lunghi anni; Ace ne aveva passate tante e aveva sofferto e ora che era di nuovo a casa, voleva aiutarlo a superare ciò che gli era capitato:

-Non è colpa di nessuno, dovevo fermarti con la forza e non l’ho fatto per un semplice motivo.-

Ace lo fissò confuso e lo lasciò continuare:

-Non ti ho fermato perché ho grande fiducia nelle tue capacità ma ho commesso l’errore di sottovalutare Teach, errore che tutti abbiamo commesso.-

Ace continuò a rimanere in silenzio, non sapeva cosa dire:

-Ciò che ora importa, è che tu stia bene e che sei tornato a casa.-

Barbabianca sorrise:

-E comunque nessuno ci ha obbligati a scatenare quella guerra. Io ho detto che sarei andato a prenderti e che loro erano liberi di fare ciò che ritenevano giusto e hanno scelto di seguirmi. Siamo una famiglia e ci siamo se uno di noi ha bisogno di aiuto, tu avresti fatto lo stesso.-

il giovane pirata finalmente sorrise, erano le parole che voleva sentirsi dire da quando aveva recuperato la memoria:

-Immagino che sai ciò che mi è capitato in questi due anni, vero?-

il vecchio pirata annuì:

-Mi ha raccontato tutto la tua amica Sakura. Deve essere stata dura non ricordare nulla.-

Ace sorrise:

-Si, è stata dura però grazie alla perdita di memoria ho ascoltato il vecchio Ray mentre mi parlava dei miei genitori e mi sono reso conto che non ha senso odiare Roger.-

si fece serio e aggiunse:

-Comunque anche se ho capito che persona era, non riesco a considerarlo mio padre.-

 Barbabianca rise divertito:

-L’importante è che hai smesso di odiarlo, non aveva senso odiare qualcuno che non hai avuto la possibilità di conoscere.-

Ace fissò l’uomo, che avrebbe sempre considerato suo padre, mentre si allontanava:

-Ora vai a dormire che appena si farà giorno andiamo a cercare Cappello di Paglia.-

Barbabianca anche senza voltarsi sapeva che il ragazzo era sorpreso dalle sue ultime parole:

-Mi sembra giusto che anche lui ti riveda.-

sparì nel buio della notte lasciandolo da solo con i suoi pensieri.

 
*


Rimasto solo, Ace decise di farsi un giro per la nave dato che stranamente non aveva sonno.

Scese sotto coperta e mentre camminava lungo il corridoio qualcuno gli apparve alle spalle:

-Strano che tu sia ancora sveglio.-

Ace si voltò e sorrise:

-Vedo che non hai perso l’abitudine di apparire dal nulla, Marco.-

la fenice sorrise, gli era davvero mancato, infondo lo considerava un fratello minore e si sentiva in colpa per non essere riuscito ad aiutarlo quando ne aveva bisogno:

-Non è colpa mia se non ti accorgi della mia presenza. Comunque, avrei dovuto impedirti di partire, io ero l’unico che non correvo rischi nel fermarti.-

quel lontano giorno, Ace era così infuriato che delle fiamme uscivano dal suo corpo e Marco era l’unico che poteva avvicinarsi grazie ai suoi poteri ma non lo aveva fatto, voleva credere che l’amico non partisse; Ace sorrise:

-Anche se avessi provato a fermarmi, io sarei comunque partito. Quel giorno ero troppo arrabbiato per capire la situazione.-

tra loro calò il silenzio che fu rotto dopo un po’ da Marco:

-Hai ragione, già di solito non rifletti, figuriamoci se sei arrabbiato.-

Ace rise, negli anni Marco era diventato un fratello maggiore per lui e la fenice aveva imparato a conoscerlo così bene da capirlo senza aver bisogno di parlare:

-Ci siete voi che riflettete al posto mio.-

Marco sorrise, era bello vedere che nonostante quello che aveva passato fosse rimasto lo stesso di sempre:

-Comunque, sono contento di rivederti. Sei mancato a tutti e non ti azzardare a chiedere scusa, perché non è colpa tua.-

voleva mettere in chiaro che le scuse non servivano, perché l’amico non aveva colpe.

Il ragazzo di fuoco era stato l’unico che voleva fare qualcosa mentre tutti gli altri, anche se volevano vendetta nei confronti di Teach, non si erano opposti agli ordini di Barbabianca; Ace sorrise, si era sempre chiesto se la fenice fosse capace di leggergli nel pensiero perché sapeva sempre cosa pensava.

Marco aprì la porta che si trovava alla sua destra:

-Ti lascio la mia cabina, hai bisogno di riposare.-

Ace non fece in tempo a dirgli nulla che come era arrivato, se ne era andato scomparendo nell’oscurità che regnava nel corridoio.

Ace lasciò perdere il tentativo di capire Marco, non era mai riuscito a capirlo ma si fidava cecamente di lui; entrò nella cabina e appena si sdraiò, sprofondò in un sonno profondo.
 
 
***
 

Garp dopo essere stato a Foosha, fece ritorno nel Grande Blu ma prima di tornare a Marineford si fermò su una piccola isola a far visita al suo vecchio amico Eiichiro.

I due vecchi amici si sedettero al tavolo a mangiare biscotti e bere il tè:

-Hai letto i giornali?-

Eiichiro annuì:

-Si e sono contento per te. Sapere che tuo nipote è ancora vivo, immagino che  ti abbia reso felice.-

Garp rise:

-Mi pare ovvio.-

l’amico sorrise:

-Mi puoi raccontare come sono andate le cose? Purtroppo non sono riuscito a scoprire nulla.-

il vice ammiraglio svuotò l’ennesima scatola di biscotti e gli raccontò tutto quanto senza tralasciare nulla:

-Questo è quanto. Sapevo che Akainu tramava qualcosa ma non mi aspettavo che aveva intenzione di fare una cosa del genere.-

Eiichiro si fece serio:

-Molti per raggiungere lo scopo non si fanno problemi a sfruttare la gente, per i pirati è normale e non ci si stupisce ma per i marines questo non è normale e chi si comporta così è strano ma…-

si interruppe indeciso se continuare oppure no ma ci pensò Garp a concludere la frase:

-Ma siamo tutti umani.-

poi sorrise e aggiunse:

-Io penso che i pirati siano più onesti di molti marines.-

Eiichiro rise, questa era una cosa su cui erano sempre stati d’accordo ma era anche uno dei tanti motivi per cui venivano rimproverati da Sengoku, ritenere che chi non rispettava le leggi del mondo era più onesto di chi doveva farle rispettare, era una cosa sbagliata se era un marines ma ne a lui ne all’amico era mai importato, loro avevano scelto di entrare in marina per fermare chi commetteva atti davvero crudeli del resto, a loro poco importava:

-Già, i pirati non si fanno problemi a fare ciò che vogliono mentre i marines preferiscono agire nell’ombra.-

era anche vero che non tutti i pirati erano così ed un esempio era Barbanera che ingannando tutti, aveva commesso molti crimini:

-Ora l’importante è che Ace sia vivo e che Akainu sia fuori dai piedi.-

Eiichiro sorrise:

-Cosa pensi che succederà ora?-

Garp si fece serio:

-Bella domanda, di certo Sengoku cercherà qualcuno che rimpiazzi Akainu ma il vero problema è Barbabianca.-

l’amico era d’accordo con lui:

-Di sicuro Pugno di Fuoco sarà tornato da lui e non mi stupirei se il vecchio imperatore dichiari guerra a Barbanera appena lo avrà scovato.-

Garp annuì:

-In questi due anni è stato tranquillo e molto probabilmente è dovuto al fatto che non si erano ancora ripresi dalla guerra ma ora non ha più motivo di rimanere in disparte mentre un suo vecchio compagno fa quello che gli pare.-

Eiichiro sorrise:

-Ho fatto bene ad andare in pensione, i problemi si stanno facendo troppo complicati.-

Garp scoppiò a ridere:

-Ci andrei anch’io ma devo tenere d’occhio quei due idioti dei miei nipoti.-

l’amico sorrise, forse non aver voluto mettere su famiglia era stata una mossa intelligente dato che l’amico era sempre in pensiero per i suoi famigliari, però a volte si chiedeva come ci si sentiva ad avere dei figli:

-Va be, ora vado.-

si alzò e prima di uscire si voltò verso Eiichiro:

-Tornerò presto a farti visita.-

i due amici si salutarono poi Garp salpò per far ritorno a Marineford.
 
 
***
 

Il mattino seguente, la maggior parte dei pirati si era svegliata mentre gli altri dormivano ancora sparsi per il ponte; Momo si alzò e sbadigliando si mise a cercare la sorella, non ci impiegò molto a trovarla dato che Sakura era vicino alla polena a parlare con Marco, decise di lasciarla in pace e andò a cercare Ace.

Scesa sottocoperta e andò a sbattere contro qualcuno e solo grazie a lui che l’aveva afferrata per un braccio non era caduta:

-Tutto a posto?-

Momo osservò l’immensa figura:

-“Ma perché con tutte le persone che ci sono a bordo, proprio con lui dovevo scontrarmi!?”-

la nave era grande e l’equipaggio era davvero numeroso e lei, si era scontrata proprio con il capitano, fece finta di nulla e sorrise:

-Si è tutto a posto, vecchio! Non è che per caso hai visto Baka Hono-chan?-

Barbabianca scoppiò a ridere, era un nomignolo perfetto per il ragazzo:

-Ace è nella sala grande.-

la rossa lo ringraziò e corse via, nonostante erano state accettate nella ciurma del vecchio imperatore lei non riusciva a sentirsi a suo agio davanti a quell’uomo che tutti chiamavano “padre” ma era certa che con il passare dei giorni sarebbe riuscita a sentirsi a casa e a fidarsi di lui.

 
*


Ace seduto a tavola stava parlando con Vista e Jaws quando Momo gli piombò addosso facendolo cadere dalla panca, i due pirati risero mentre Ace si rialzò:

-Che cavolo vuoi!?-

la rossa lo fissò:

-Manco saluti adesso!-

Pugno di Fuoco a volte non la capiva, Vista e Jaws decisero di lasciarli da soli per non essere coinvolti nella loro discussione.

Rimasti soli i due ragazzi si misero seduti e presero a mangiare in silenzio fino a quando non fu Momo a riprendere la parola:

-Sei sicuro che ti va bene se io e mia sorella restiamo?-

Ace la fissò confuso:

-Non capisco la tua domanda, per il babbo va bene che restate.-

la rossa sbuffò, a volte proprio non lo sopportava, non riusciva a capire le cose senza le dovute spiegazioni:

-Questo lo so, ciò che non so è se tu vuoi veramente che restiamo.-

il ragazzo sorrise:

-Volevo che restavate anni fa e non ho cambiato idea ma come ti avevo detto in passato, sei libera di decidere.-

Momo ricambiò il sorriso, si sentiva tranquilla ora che aveva la certezza che Ace voleva che restassero:

-Ok ma poi non lamentarti se siamo restate.-

 
Ace scoppiò a ridere:

-Tranquilla. A proposito dove è Sakura? Di solito siete sempre insieme.-

la rossa trangugiò l’ennesimo boccale di rum, come se non ne avesse bevuto abbastanza la sera prima:

-Stava parlando con quel pennuto.-

il ragazzo rise, Marco si era ormai rassegnato a quel nomignolo con tutte le volte che Ace lo aveva chiamato così e ora ci si metteva anche Momo.

 
*


La giornata passò tranquillamente, nel pomeriggio Ace era tornato alla tomba di Satch insieme a Marco e Vista mentre le due gemelle avevano fatto amicizia con il resto della ciurma dato che in passato stavano sempre con i loro compagni ignorando gli uomini di Barbabianca, Momo si era messa a bere e a parlare con il vecchio imperatore ormai a suo agio in sua presenza, si era sbagliata sul fatto che ci avrebbe impiegato giorni dato che grazie alla passione di entrambi per gli alcolici si sentiva tranquilla in presenza del vecchio pirata.

Come sempre la cena era un gran caos e tra risate e canti, la ciurma si divertiva a vedere Momo ed Ace alle prese con i loro soli litigi senza senso.

Il giorno seguente sarebbero partiti per trovare Rufy, avevano deciso di rimandare la partenza per avere il tempo di far provviste e anche perché la maggior parte di loro aveva bevuto troppo la sera prima.
 
Ormai i due anni passati e la guerra erano un lontano ricordo, ora erano di nuovo tutti insieme e non avrebbero più permesso a niente e nessuno di portar via qualcuno della famiglia.
 
 
Continua…
 
 


Ciao,

manca poco alla fine di questa storia, spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

Mi farebbe piacere avere una vostra opinione, se avete tempo e voglia, fatemi sapere con una recensione il vostro parere, grazie.

Ringrazio chi ha visto gli scorsi capitoli e chi ha inserito la storia tra i preferiti, le ricordate e le seguite, soprattutto ringrazio CreepyPirate21 e Dhialya che hanno commentato il primo capitolo.

Il prossimo capitolo non so quando riuscirò a pubblicarlo.

A presto.
  
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