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Autore: IAIA    01/05/2005    3 recensioni
Una ff su un xsonaggio un po' marginale ma ke x me ha molto fascino... l'estate di Hermione non sarà più la stessa... -scritta con pdstella-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap.11

Cap. 11

Hermione non poteva crederci. Viktor era diventato un Mangiamorte. Grosse lacrime raggiunsero i suoi occhi, sempre fissi su Krum e il suo braccio tatuato.

-          Congratulazioni, ragazzo – disse Lucius Malfoy stringendo la mano al ragazzo – sono certo che non ci deluderai…

-          Ma certo che no… – confermò Xavier con un lieve sorriso.

-          E poi – aggiunse Malfoy sorridendo all’amico – hai ricevuto un’ottima istruzione…

Krum si limitò a un sordo grugnito. Ora stringeva con la mano destra il punto in cui gli era stato impresso il Marchio Nero. A turno, i Mangiamorte fecero la fila per stringergli la mano o dargli un consiglio, che Viktor non sentiva. Nella sua mente cominciavano ad affiorare tanti pensieri tutti assieme. “Cosa dirà Hermione di qvesta cosa? Lei, che è amica di Harry Potter, non approferà…” “Non occorre che lo sappia” gli rispose un’altra voce ”non defi preoccvparti per lei, è qvesto il tuo destino” “Il mio destino…” rifletté Krum “In ogni caso dofefi pensarci prima!” ricominciò la voce maligna dentro di sé “Ora è tardi… non pensarci e sii qvello che sei difentato. Tuo padre è fiero di te…”

“Mio padre…”

-          Bene, Xavier, mi dispiace ma ora devo andare… – disse Malfoy.

-          Come, non ti fermi per la conclusione?

-          Temo proprio di non potere… sai, tutti questi impegni da quando… beh, comunque non mancherò di assistere alle prime imprese del tuo ragazzo.

-          Come ai vecchi tempi?

-          Come ai vecchi tempi. – sorrise malignamente Malfoy – Ci vediamo. Arrivederci, giovane Krum.

Krum non rispose. Malfoy, un po’ interdetto, si allontanò di qualche metro e si Smaterializzò.

 

“N-non è possibile…” pensava Hermione “non può essere…”. Eppure tutto le confermava il contrario. Il libro che Viktor stava leggendo parlava dei Mangiamorte, suo padre era un Mangiamorte e forse anche sua madre. “Grattastinchi se n’era accorto” si disse “quando ha soffiato contro a Viktor, Ron aveva ragione, io…”

Mentre cercava di scacciare le lacrime, si accorse che il ratto di prima s’era rifatto avanti, e mirava deciso ai suoi capelli. Nonostante non fosse il suo principale problema, Hermione cercò di allontanarsi dall’animale, ma riuscì a muoversi solo di qualche centimetro. I suoi muscoli erano ancora sotto l’effetto dell’incantesimo di Krum. Il topo le si avvicinò. Hermione mosse a fatica le labbra, ma si trattenne dall’emettere suoni. Non era sicura di voler farsi sentire dagli altri. Il topo le saltò su una guancia, strisciando la coda viscida sulla sua bocca.

-          Aaahh… – Hermione emise solo un urlo flebile, ma fu abbastanza perché Xavier e gli altri si accorgessero di lei.

-          Herm… – cominciò Viktor con voce sorda, guardandola. Alcuni Mangiamorte borbottarono sospettosi e contrariati.

-          Cosa ci fa lei qvi? – chiese uno di loro squadrando Hermione.

-          Lei, ehm… curiosafa – disse Viktor – l’ho portata qva…

Gli occhi di Xavier Krum s’infiammarono per un attimo incontrando quelli di Hermione. Poi si calmò, e sorrise.

-          Bene – disse rivolgendosi al figlio – proprio qvello che ci serfifa…

Viktor lo guardò, e sembrò non capire quello che il padre diceva.

-          Ecco il tuo primo incarico, Vik, per completare la cerimonia… – continuò Xavier guardando ancora Hermione – …uccidila.

Viktor guardò attonito prima suo padre, poi Hermione. Sembrava indeciso sul da farsi, spostava la testa da un capo all’altro della stanza, con un’espressione indecifrabile sul volto.

Hermione era terrorizzata. Non poteva fare niente, non riusciva a dire una parola. Se ne stava semplicemente lì, in attesa. Continuava a guardare Viktor, forse cercando una traccia del Viktor che conosceva lei, ben diverso da quello che gli stava davanti. Quell’espressione incredula, però, sembrava sincera, sembrava riflettere l’ombra del Viktor Krum di cui s’era innamorata. Si chiese se era il caso di fidarsi di lui, ma dopo tutto quello che aveva visto negli ultimi dieci minuti, la risposta le sembrò abbastanza chiara…

-          Avanti, Viktor – lo incoraggiò il padre – è il tuo destino…

“E’ il tuo destino, Viktor…” gli suggerì a sua volta la voce. Viktor tirò fuori la sua bacchetta e si avvicinò ad Hermione, che lo guardava implorante. Era lì, ai suoi piedi, e non poteva fare niente per difendersi…

“Non esitare, Viktor…” “No, non posso farlo” “Defi! E’ la tua strada, l’hai scelta!” “Forse ho fatto la scelta sbagliata…” “No, defi segvire la tua strada, tuo padre te l’ha indicata, è il tuo destino…” “No, no…”. Viktor alzò la bacchetta. Per un attimo, gli occhi marroni e lucidi di Hermione incontrarono i suoi, neri come la notte.

-          Non posso farlo. – disse, abbassando la bacchetta. L’espressione di suo padre mutò da compiaciuta ad incredula. I Mangiamorte intorno a loro continuavano a parlottare tra di loro.

-          Come sarebbe non puoi? – chiese da dietro le spalle di Viktor – Cosa fuoi dire?

-          Che non posso ucciderla. – ripeté Viktor voltandosi e guardandolo – O meglio, non foglio ucciderla.

Suo padre tremò un attimo alla vista dello sguardo che il figlio gli lanciava. Non l’aveva mai visto così. Non era il suo solito sguardo freddo. Questo era acceso, passionale, deciso. Si riebbe un attimo dopo.

-          Non dire sciocchezze – gli disse – non sei più un bambino, fai qvello che ti è stato detto. E’ il tuo destino…

-          NO!! – sbottò lui – Qvesto non è il mio destino! E’ solo il tuo che stai cercando di impartire a me!

-          Lo sapevo… – sorrise Xavier –  stai dimenticando tutto qvello che ti ho insegnato? Mai cedere alle passioni, Viktor, dofresti saperlo bene…

Viktor lo guardò irato.

-          Ora basta con qveste esitazioni – disse ancora Xavier, un po’ innervosito – uccidila.

-          No.

-          Credi di poterti mettere contro di me, forse?

-          Forse.

-          D’accordo, se proprio non fuoi farlo tu, lo farò io. – disse Xavier superandolo – Non pensafo che afessi tutta qvesta paura…

-          NON E’ PAURA!! – gridò Viktor.

Suo padre si fermò per un attimo. Poi si voltò verso di lui.

-          E che cos’è allora? Non mi dirai che è… amore?

Viktor abbassò gli occhi, arrossendo leggermente.

-          Tu… l’ami? – rise Xavier – Non ci posso credere… Viktor, sfegliati! Che cosa ti sta succedendo? Da qvando è arrifata qvesta… babbana… ti sei rammollito. – si accucciò vicino ad Hermione, guardandola coi suoi occhi gelidi – E tu… ragazzina – aggiunse sussurrandole nell’orecchio – mio figlio non può certo rinunciare al suo destino per una come te… – Hermione non ce la faceva più, avrebbe voluto alzarsi e saltare addosso a quell’uomo ignobile, e riempirlo di schiaffi. Xavier le passò lentamente le dita tra i capelli.

-          LASCIALA STARE!! – urlò Viktor, furioso. Si lanciò su suo padre e lo spinse lontano da Hermione. Subito, sotto gli occhi della ragazza, incominciarono entrambi a lanciarsi maledizioni di ogni genere, comprese le Maledizioni Senza Perdono, seguiti a ruota dai sette maghi che stavano loro intorno, che si gettarono in aiuto di Xavier. Viktor cercava di combattere come poteva, ma contro otto Mangiamorte adulti sapeva di non avere molte possibilità. Ne respinse uno piuttosto grosso, che si stava avventando su di lui con la bacchetta pronta a colpire.

-          NON COLPITELO!! – urlò Xavier tra la confusione.

Viktor invece pensava solo a colpire tutti quelli che si trovava davanti. Era troppo, questa volta, non avrebbe dovuto toccare Hermione. Si era reso conto all’improvviso di odiare profondamente suo padre, Lucius Malfoy, tutti quelli che gli stavano intorno. Dopo qualche minuto, però, si trovò con le spalle al muro, circondato da quattro Mangiamorte, mentre uno giaceva a terra inerme e due si stavano rialzando.

-          Ora basta, Viktor – disse la voce di suo padre alla sua sinistra – o la tua amica farà una brutta fine.

Xavier se ne stava in piedi con la bacchetta puntata verso Hermione, e fissava suo figlio con aria adirata.

-          Hermione!

-          Mi hai deluso, Viktor – disse Xavier serio – e ora la tua amica babbana pagherà…

-          NOOO!!! – con un gesto disperato, Viktor si liberò dei Mangiamorte che gli stavano davanti e si buttò su Hermione. Un attimo dopo, si Smaterializzò insieme a lei, lasciando nella caverna Xavier e i Mangiamorte sorpresi e confusi.

 

  
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