Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: occhiverdi1972    11/12/2018    3 recensioni
"Perchè lui l' amava perdutamente, al di sopra di tutto, contro ogni umana comprensione, nessuna barriera o ceto sociale avrebbe oscurato tale sentimento, perchè solo lei era l' amore."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Andrè scattò sedendosi sul letto.
Non poteva credere ai suoi occhi, lei lo guardava sorridendo.
- S...Signorina Sanders, cosa ci fa qui?
- Indovini maestro!
Lui sconvolto ed attonito scese dal letto , accese la candela , la giovane stava li, la camicia da notte candida lasciava intravedere le rosee aureole dei turgidi seni da adolescente .
Le lunghe gambe erano distese.
Lei sorrise provocantemente.
Andrè deglutì nervoso.
- Esca da questa stanza, per favore!
- Non le piaccio Mister Grandier? - sorrise maliziosamente piegando un ginocchio e buttando indietro la testa  in maniera sensuale.
L'orlo della camicia da notte salì vertiginosamente scoprendo ancor di piu' le gambe. I capelli si scostarono all'indietro lasciando una porzione del collo candido scoperta.
- Signorina....vada via!
Lei osservò il bellissimo uomo che aveva davanti , i muscoli possenti di quel torace invitante , le lunghe gambe e la virilità prorompente che nemmeno la spessa biancheria intima riusciva a celare.
Andrè si sentì infiammare da quello sguardo, nessuna donna a parte Oscar lo aveva guardato a quel modo.
Lizzy si alzò maliziosamente , si avvicinò pericolosamente a lui, lo fissò nei grandi occhi, poi sfacciatamente gli toccò il petto.
Andrè le bloccò la mano trattenendola per il polso:
- La smetta per favore ed esca da questa stanza! Se lo sapesse vostro padre...
Lei continuò a fissarlo con fare da seduttrice, Andrè tratteneva ancora il polso fra la sua mano.
- Se è solo mio padre che la preoccupa , stia tranquillo, non lo saprà....!
Lui lasciò la stretta e sospirò:
- La prego signorina, ritorni nella sua stanza.
- Prima dovrà darmi una buona motivazione..!
- La motivazione è che non voglio e non mi sembra opportuno!
Lei si avvicinò ancora, Andrè indietreggiò, si trovò la parete dietro.
- La vostra ritrosia mi eccita ancora di piu'....- sussurrò.
Lui perse la pazienza :
- Diamine Lizzy – sbottò – avete 16 anni, vi rendete conto? Siete una bambina....!
Lei strinse i pugni:
- E' così che mi vedete ? Come una bambina? Non lo sono ...so bene ciò che voglio! E adesso...voglio voi!
Andrè scosse la testa:
- Voi state scherzando Signorina Sanders...non riuscirei a fare l'amore con una ragazzina, nemmeno volendolo!
Lei rise:
- Hahaha! Bugie...tutte bugie! Fate tanto il santarellino , ma siete come tutti gli altri uomni. Volete tutti la stessa cosa ! Va bene...sono troppo giovane per voi ma sono sicura che non vi tirereste indietro!
- Vi sabgliate di grosso Signorina Sanders !
Lei si avvicinò ancora , la sua gamba si insinuò fra quelle di Andrè , lui si addossò al muro , era praticamente in trappola.
- Allora...non vi dispiacerà se verifico...! - sussurrò sensualmente .
Lizzy allungò una mano e gli graffiò dolcemente il torace .
Andrè chiuse gli occhi, cosa diamine stava facendo, quella ragazzina era sensuale da morire.
Quelle dita di seta vagavano libere e sensuali sul suo torace muscoloso e liscio .
Gli occhi azzurri fissavano i suoi mentre un sorrisetto malizioso e beffardo le increspava le labbra perfette e carnose:
- Rilassati...lasciati andare Grandier!
Andrè deglutì nervoso, abbassò lo sguardo e non potè fare a meno di notare quel seno perfetto che si abbassava e rialzava ritmicamente seguendo il respiro eccitato di lei .
La mano continuava a vagare , poi cambiò direzione scendendo giu'...
sempre piu'giu'...
maliziosamente 
Spudoratamente giu'...
Quella piccola mano pericolosa si aprì sulla sua parte piu' ricettiva facendola animare di vita immediatamente.
Un sorrisetto di trionfo apparve sul viso di Lizzy:
- Visto che non vi sono indifferente?
Sfacciatamente continuò ad indugiare e giocare con la mano.
La virilità di Andrè pulsava impazzita oltre la stoffa della biancheria intima e fra quelle piccole dita, lui si sentiva perso:
“ Non devo...non devo...non voglio!”
Ma ad ogni tocco, ad ogni movimento il suo essere uomo reagiva innescando eccitazione e piacere puro.
“ Non posso...è una bambina...non posso!”
- Basta! - gridò quindi compiendo uno sforzo sovrumano togliendole sgarbatamente la mano e scostandola.
Lizzy lo fissò delusa.
- Ritornate nella vostra stanza signorina Sanders o sarò costretta ad avvisare vostro padre dell'accaduto.
Lei furiosa si avvicinò alla porta:
- Vado...! ma non crediate che io l'abbia bevuta! - Siete un uomo Grandier e prima o poi cederete! Buonanotte!
Lo guardò sensualmente poi chiuse la porta.
Andrè si portò la mano ai capelli. Era sudato ed eccitato all'inverosimile, quella piccola ragazza era una bomba sexy, aveva appena sedici anni ma sapeva come far impazzire un uomo.
Doveva stare attento.
Molto attento.                             

Oscar si alzò controvoglia quella mattina:
- Buongiorno Nanny!
- Buongiorno !- sussurrò allegramente la vecchina.
Lei si sedette al tavolo della colazione con un'aria affranta.
- Bambina mia...cos'hai? - la voce della donna era preoccupata – sei ancora triste per Andre'?
- Indubbiamente mi manca! - ammise 
- Lo so' tesoro mio, siete cresciuti insieme , ma non devi essere triste per lui. Andrè è contento, ha trovato lavoro e una brava ragazza e...
Oscar balzò dalla sedia:
- Cosa...?
Nanny la fissò stupita.
- Cosa...cosa hai detto? Come lo sai?
La donna boccheggiò:
- A...Andrè mi ha scritto! Che sbadata, non te l'ho detto. E' arrivata una lettera ieri! - sancì contenta.
Andrè aveva scritto...Andrè aveva dato sue notizie...
- Cosa ha scritto? Come sta?
- Sta bene! - sorrise lei – sta lavorando!
Oscar non la ascoltava già piu'.
- Non è arrivata anche una lettera per me?- chiese
- No tesoro! - sussurrò la donna 
- Posso leggere quella lettera Nanny?
- Cosa...? 
La donna era stupita.
- Per favore...posso leggere quella lettera?
Nanny annuì, andò a prenderla , la consegnò poi nelle mani di Oscar.
- Vado a leggerla sul prato!- esclamò correndo fuori.
- Mah...Oscar! Non hai mangiato nulla!
Lei era già fuori.                                                                              Oscar si sedette sull'erba, guardò la busta che aveva fra le mani, conosceva quella grafia piccola ed accurata. Se la portò alla bocca, la baciò .Il pensiero che Andrè l'avesse scritta con le sue mani le fece salire le lacrime agli occhi , la aprì piano, emozionata la lesse:
“ Cara  Nonna...come stai? Spero che a palazzo jarjayes stiano tutti bene . Io sono molto felice, sulla nave diretta in Inghilterra ho conosciuto una ragazza, Cristine...”
Oscar si fermò, sbarrò gli occhi, un'ondata di nausea la invase, respirò a fondo per arginarla.
Aveva conosciuto una ragazza...Andrè aveva conosciuto una ragazza.
Continuò a leggere:
“ Cristine è una splendida ragazza con gli occhi azzurri. Da subito abbiamo instaurato un ottimo rapporto. Vivo a casa con i suoi genitori . Sono un maestro adesso, Insegno Francese e scherma ai suoi  fratelli.Il salario è buono e mi trattano benissimo. Oscar come sta? Non perderla mai di vista, specialmente adesso che non ci sono piu' io a proteggerla. Sai quant'è testona e temeraria.
Ti saluto Nonna cara. Sono molto sereno . Ti voglio bene.
Tuo Andrè. ”
Le lacrime cominciarono a sgorgare dagli occhi , era contenta che lui stesse bene . Aveva un tetto sulle spalle e un lavoro da insegnante. Era grande il suo Andrè, lo era sempre stato . Descriveva con amore quella Cristine con la quale di sicuro era nata una storia . Rilesse la lettera venti volte. Andrè l'aveva pensata come al solito proteggendola anche da lontano.
Lui stava bene...aveva una ragazza, un lavoro...Adesso niente e nessuno lo avrebbe riportato in Francia.
Lo aveva perso.
Perso per sempre.
Un'altra ondata di nausea la avvolse.
Respirò a fondo, si alzò dal prato.
Ritornò dentro, lasciò la lettera sul tavolo della cucina.
Salì verso la camera di Andrè, la aprì.
Diede un rapido sguardo alla stanza. Tutta la loro vita insieme le passò davanti, 
I giochi da bambini e le prime lotte sul prato..
Le passeggiate a cavallo.
Il suo insediamento come guardia Reale.
Le notti di passione..
Quando lei dopo l'amore si addormentava e lui dolcemente la riportava nella sua stanza..
I baci rubati fra i corridoi e le stanze di Versailles..
Anche quel maledetto giorno in cui lo aveva rincorso e pregato di non andare.
Lui aveva la sua vita adesso e lei...lei doveva ricominciare.
Diede un ultimo sguardo al grande letto che li aveva visti spesso persi fra la passione insieme:
- Addio Andrè! - sussurrò poi piangendo a dirotto e chiudendosi la porta alle spalle.

Oscar si recò al lavoro con uno slancio vitale praticamente inesistente , Maria Antonietta la incontrò per i corridoi della Reggia e le chiese di accompagnarla in giardino:
- Vi vedo un po' triste Madamigella , state bene?
- Si Maestà ! - rispose lei , ho solo un po' di mal di testa.
La Regina la guardava in maniera strana , tentava di studiarla , era palese, probabilmente, pensò Oscar , si chiedeva se Fersen le avesse già manifestato i suoi sentimenti:
- Cosa avete fatto di bello ieri sera Oscar? - chiese infatti
- Nulla di particolare...sono andata a letto presto Maesta'! - esclamò lei .
Era ovvio, si stava chiedendo se fosse stata con Fersen.                                                       Cercò di sottrarsi a quell'interrogatorio:
- Scusatemi ...i soldati mi aspettano!
- Andate pure Oscar! - sussurrò .
Lei si allontanò velocemente dal lato opposto.
Non aveva nessuna voglia di stare a Versailles, non aveva nessuna voglia di stare sotto lo sguardo indagatore di Maria Antonietta, non aveva voglia di niente!
Si toccò la testa confusa , da un angolo sbucò Fersen.
- Oscar...mia amata...vi cercavo!
Lei lo fissò:
- Abbracciatemi...per favore!
Lui la strinse, si nascosero dietro un muretto, Il Conte la guardò:
- State male tesoro, vi duole ancora la spalla?
- No! - esclamò lei – la spalla sta bene . Sono solo un po' apatica  oggi. Tenentemi stretta, vi prego.
Lui la strinse lei rimase fra le sue braccia a lungo.
-Amore mio...cosa avete?
- Sono nervosa Fersen...ho mal di testa e per di piu' la Regina mi guarda in maniera sospetta cercando di capire se so qualcosa o se esco con voi la sera!
- Calmatevi! - sussurrò lui dolcemente – si sistemerà tutto. Io devo andare a firmare dei documenti. Vi va di cenare da me stasera?
Lei sorrise :
- Si...ci vediamo stasera! - sussurrò , poi spontaneamente lo baciò.
Fersen la guardò andare via preoccupato.

La testa le scoppiava, Oscar salì le scale della Reggia , percorse il corridoio , si bloccò immediatamente, un'ondata di nausea la pervase.
Ancora.
Respirò a fondo, uscì in balcone , sentì che stava per vomitare.
Respirò ancora a fondo, chiuse gli occhi poggiò la testa al muro.                                                       -Comandante...state bene?
La voce di Girodelle le fece aprire gli occhi, si girò , lo fissò:
- No! - confessò – non sto bene per nulla Tenente.
Lui la osservò attentamente, aveva due profonde occhiaie  ed era smagrita .
La vide portarsi una mano alla bocca.
- Avete la nausea?
- Si...- sussurrò lei – sarà il nervosismo.
- Volete che vi porti un po' d'acqua?
- Si...si Grazie! - annuì lei 
- Vado a prendervela subito ma...andate a sedervi , non state all'impiedi!
Oscar seguì il consiglio di Girodelle, lui tornò con dell'acqua  poco dopo.
- Grazie! - sussurrò lei sorseggiandola , poi tornò a guardare il giovane – ho un aspetto pietoso, vero?
- No...siete solo una donna che sta male e che dovrebbe andare a casa a riposare.
Un altro attacco  di nausea la invase :
- Oddio!. - Si toccò la testa e chiuse gli occhi.
Il giovane prese posto accanto a lei .
- Comandante...andate a casa!
- No...
- Oscar..vi state distruggendo da sola!
- Per favore...non ricominciate!- sbottò alterata.
- Siete piu' cocciuta di un mulo! Vi piace soffrire!
- Cosa diamine dite...!
- Salite sul primo veliero e correte da Grandier! Non sono stupido, non siete piu' la stessa da quando lui è via, non lo siete ne' fisicamente né psicologicamente!
Lei lo fissava basita.
- Ed inoltre..scusatemi se mi permetto ma...La nausea, vi pare normale? Non è che...- si bloccò
Che...?
- Non è che aspettate un figlio!
- Cosa...? - lei scattò all'impiedi – Come osate..? cosa dite...?
Girodelle arrossì :
- Siete una donna Oscar..non vergognatevi, quando si ama si è spesso travolti dalla passione e...puo' capitare che...
Lei strinse i pugni:
- Basta Tenente Girodelle , ritornate al lavoro immediatamente! È un ordine!
Il giovane scattò sull'attenti:
- Vado Comandante ma...ripensate a quello che vi ho detto, e badate bene, due cose possono portare alla follia, l'amore piu' travolgente e la sua totale mancanza!
Girodelle salutò e si allontanò.
Oscar rimase ferma e confusa.
- Un figlio...- scosse la testa , no, non era possibile , Andrè era sempre stato attento e...
Poi ripensò a quell'ultima notte, quando lei aveva voluto tenerlo dentro di lei costringendolo dolcemente. 
Un figlio da Andrè...era possibile....
Rise delle sue supposizioni …
“ Ma cosa vai a pensare Oscar? - si disse tornando al lavoro. lavoro. ... . ........   .......                     . .....           ....                                                     .                              - Padre...avete visto Andrè..? - la voce di Cristine era preoccupata , non lo aveva trovato al tavolo della colazione e non era nemmeno nelle sue stanze.
- Credo sia sulla spiaggia! - asserì il genitore sorseggiando il suo the.
Cristine lo raggiunse, era li, seduto sulla ghiaia a fissare le onde e l'orizzonte, il sole non si era ancora alzato e spirava una brezza leggera. Cristine avanzò verso di lui, poi si fermò incerta, magari voleva rimanere da solo , magari la sua presenza lo infastidiva. 
Arretrò cercando di non farsi sentire .
- Hey...bella Inglesina, stai tagliando la corda? - la chiamò lui .
Lei si girò e sorrise, lo raggiunse, si sedette accanto a lui.
- Buongiorno bel moretto!
Lui le depositò un bacio sulla testa:
-Perchè stavi andando via? - chiese .
Lei arrossì:
-ho pensato che magari...avresti voluto rimanere da solo.
Lui le prese la mano fra le sue , sorrise :
- Hai pensato male..!
Cristine poggiò la testa sulla sua spalla, rimasero in silenzio per qualche minuto a guardare l'orizzonte, vicini, mano nella mano.
- Cosa c'è che non va? - sussurrò lei – non è solo per Oscar che stai così, è successo qualcosa?
Andrè fissò la stupenda ragazza che le stava a fianco, lo capiva come nessun altro, riusciva a leggere i suoi silenzi.
- Mi è successa una cosa sconvolgente stanotte..Tua sorella è entrata nella mia stanza, voleva fare l'amore con me!
- Cristine sbarrò gli occhi, si portò una mano alla bocca.
- Diamine Andrè...!
Lui sorrise .
-Riscuoto un discreto successo Inghilterra...! - scherzò
Risero, poi lei tornò seria:
-Che mia sorella fosse molto succube del fascino maschile lo sapevo...
- Avresti dovuto avvisarmi! - scherzò lui.
-Beh...in realtà speravo non osasse..
-Ha osato...e molto anche...! 
Lei lo guardò attonita:
- Cioe'?
- Cioè ...è entrata in stanza, si è infilata fra le lenzuola, mi ha baciato e...palpato per bene!
Cristine era sconvolta:
- Cioè...ha...ha...- era imbarazzata.
- Ha analizzato con un esame manuale i miei gioielli di famiglia!
Si guardarono, poi entrambi scoppiarono a ridere.
- Oddio!!
- Ridi...ridi...- scherzò lui – intanto io stavo li addossato al muro con le sue mani addosso a sudare freddo!
- Hahaha! Scusami Andrè...- lei rideva – immagino la scena ...hahaha!
- Già...e comunque sia...tua sorella è molto brava! - azzardò
Cristine si bloccò:
- Andrè...non avrete fatto...?
- No! - sussurrò lui – ma tua sorella è pericolosa , un uomo con meno autocontrollo ne avrebbe approfittato.
Lei tornò seria:
- Vuoi che lo dica a mio padre?
- No...credo che la punirebbe seriamente.
- Le parlerò io allora...le dirò di lasciarti in pace.
Lui sorrise abbracciandola.
- Ovvio che...prima mi farò fare un resoconto della sua analisi ...- le sussurrò lei all'orecchio scherzando.
- Sei impossibile ! - rise a crepapelle lui scombinandole i capelli.
- Comunque sia ..- sussurrò lei vicinissima al suo viso – grazie per  aver resistito...
Andrè la fissò intensamente, Dio quant'era bella...era bellissima...si sentì smarrito davanti quello sguardo.
- Ho resistito solo perchè era tua sorella...se fossi stata tu...magari..non ce l'avrei fatta!
Si fissarono smarriti, eccitati, febbricitanti
- Stai...stai scherzando..? - sussurrò lei ipnotizzata.
No...! - rispose lui sincero.
   
 
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