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Autore: New_Born    16/07/2009    2 recensioni
Storia d'amore tra un vampiro e una cacciatrice. Blackout riscritta sotto il punto di vista di William.
Genere: Sovrannaturale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cap.5 Tornai a casa mia sconvolto e distrutto. Vederla in quello stato mi aveva spezzato il cuore, anche se non sembrerebbe sono una persona
abbastanza sentimentalista. Varcai la soglia, salii le scale di legno consumato e andai nel salotto.
Era una piccola stanza con un divano, un tavolo e una libreria stracolma di libri, Mi piace leggere!
Mi accasciai sul divano e pensai a lei. Non riuscivo a dimenticarla.
Fantasticavo su ogni situazione, ma sapevo che lei era un osso duro e non sarebbe mai potuto accadere nulla tra noi.
Dopo mille pensieri e piani di battaglia per riuscire a conquistarla, decisi quello che avrei dovuto fare.
Appena avrei finito di lavorare sarei andato a casa sua.

Il mio turno di lavoro finì verso le 2.30, non salutai nessuno, corsi direttamente all'uscita e andai a casa della piccola cacciatrice.
Finalmente arrivai in quella specie di maniero. Casa Nicholson, in poche parole, casa di Charlie. Chiamatela come volete!
Seguii il suo profumo rancido. Portava al secondo piano, quindi significava che avrei dovuto arrampicarmi.
E così feci. Lentamente, dato che pioveva e non volevo fracassarmi, mi arrampicai sulla parete della facciata ricoperta d'edera e trovai la finestra di camera sua.
Mi affacciai. Era una piccola camera, molto disordinata, ogni cosa era fuori posto. Peggio di casa mia!
-Mi piace- pensai divertito. Emh, non pensate che sia un maniaco o feticista, ma il disordine, diciamo che,
mi eccita! Charlotte stava sdraiata sul letto, con la bocca semi aperta e le cuffie del lettore musicale alle orecchie.
Ora che la guardavo bene, aveva un piccolo neo sul labbro superiore, nella destra, e una cicatrice vicino all'occhio sinistro.
I suoi capelli erano disordinati e la maggior parte ricadeva sul viso candido.
La sua mano destra era livida e ricoperta di sangue pesto. Ma che aveva combinato?
Era ancora vestita, portava una maglietta a righe orizzontali bianche e nere, e dei jeans scuri stracciati al livello delle ginocchia.
Volevo entrare, ma c'era un piccolo problema. I vampiri non posso entrare in una casa se non invitati.
Così decisi di svegliarla. Bussai alla finestra. Niente. Ancora continuava a dormire.
Ribussai. Aprì gli occhi, ma non fissò me, si fissò la mano livida. Si rivoltò, controllò l'orario e cercò di riprendere sonno.
-Eddai Charlie, sei un idiota!- Mi stupì il fatto che una cacciatrice come lei, non avesse percepito la mia presenza.
Ribussai. Si alzò di scatto e prese il paletto. SI voltò verso di me e mi fissò con odio represso e ira. Io invece la fissai dolcemente. Logico!
Dovevo farmi invitare. Si avvicinò e aprì la finestra.
"Che cavolo vuoi idiota? Sono le tre di notte!"
Mi disse in un sussurro mentre corrugava la fronte.
"Scusa. Mi sentivo solo! Mi fai entrare?"
Mi sentivo solo, che razza di storia era? Certo che la vittima la sapevo fare benissimo.
"Secondo te io invito un vampiro in casa mia?"
"Dai, qua fuori sta diluviando!"
Dissi supplicandola, ma lei rimase impassibile.
"Cercati un altro posto dove stare."
"Sei davvero così malvagia?"
"Si!"
Con un tonfo mi chiuse la finestra in faccia e per poco non precipitai di sotto. - Che bastarda! - pensai irritato.
Poi, non so quello che le passò nella sua piccola e fragile testolina, tornò indietro e la riaprì.
"Su, entra!"
Strabuzzai gli occhi, non ci credevo, mi stava invitando in casa sua!
"Dillo ufficialmente!"
"Uffa e che cavolo! Io Charlotte Marie Nicholson ti invito ad entrare in casa mia."
"Grazie grazie veramente!"
Dissi felice. Veloce saltai dentro, schizzando la camera di gocce d'acqua. Ero fradicio a causa della pioggia.
Il mio modo buffo la fece ridere. Intanto io esaminavo la stanza. Si, mi piaceva. Era una classica camera per ragazzi, ma con il particolare che lei non la puliva da giorni!
"Carino qui!"
Dissi entusiasta. Mi stavo avvicinando sempre più a lei e ne ero felicissimo. Mi voltai e la fissai leggermente sconvolto. Mi volevo scusare.
"Senti mi dispiace per questo pomeriggio, non era nelle mie intenzioni."
"Lo so!"
"Volevo solo fare amicizia!"
Il mio tono era innocente, ma il suo era rabbioso quando mi rispose.
"Mi fai ridere! Non farò mai amicizia con te!"
"bè, dici? Mi hai appena invitato a casa tua! Questo è un buon inizio!"
"L'ho fatto solo per pietà!"
"Per pietà o qualcos'altro, però l'hai fatto!"
ringrazio:

Magdalena: Ok ok, non ti ricordo come finiscono! ^^ Eheh, non è poi un santerellino Will! XD
Cleo92: Felice che ti piaccia la storia! Non c'è bisogno di leggere l'altra...magari verso la fine per scoprire che fine fanno! ^^

  
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