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Autore: Zenyas    15/12/2018    0 recensioni
"Ogni volta che ti guardo mi perdo nei tuoi occhi e ti invidio, perché nei tuoi occhi c’è il colore della speranza, nei miei solo il vuoto.
Tu cammini in mezzo alla folla cercando di orientarti, io nel vuoto dove cercherò di non affogare nel passato."
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Mi promisi ancora una volta di andare a dormire presto e all'inizio fu così, finché non iniziai a pensare.
Ogni mio pensiero si collegò ad un altro, come se fosse il polline che si attacca alle zampe delle api, per poi impastarsi con una buona dose di negatività e preoccupazioni inutili o basate su esperienze negative in passato.
E' così si riempie ogni spazio libero del mio cervello di pensieri e quesiti che non avranno una risposta, così facendo vengo attratto dall'unica donna che mi ascolta, "la fatal quiete". 
Ogni notte non perde l'occasione di attirarmi, mi vuole con sé, ma per raggiungerla devo attraversare il Vuoto, dove è possibile camminarci sopra o nuotarci cercando di non affogare tra le voci del passato.
Un giorno decisi di fare il primo passo... ed è stato piacevole. 
Era come camminare nelle piume del più maestoso cigno. 
Ma dovetti fermarmi quella volta.
Mi girai e vidi il suo viso, non era il viso della mia scomparsa, ma di colei a cui ho donato la chiave per la cassaforte dei miei sentimenti, il cuore.
Aveva il volto in lacrime e nei suoi occhi c'era una profonda tristezza che bastò per farmi sentire piccolo ed inutile, ma anche profondamente egoista e codardo.
Senza pensarci due volte, decisi di  andarle incontro, ma ogni passo che facevo, lei si allontanava sempre di più ed io, come un idiota cercai di inseguire la luce provando a chiamarla per nome, ma non potevo urlare ne parlare, poiché la morte rinchiuse la mia voce.

Non sono più in grado di sognare.
Nè di sperare.
Vorrei solo dormire, ma non posso permettermelo.
Voglio restare sveglio ancora un po' per immaginarti, ma l'inverno me le fa sentire calde, ancora una volta, le lacrime.
   
 
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