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Autore: Zenyas    16/12/2018    1 recensioni
"Ogni volta che ti guardo mi perdo nei tuoi occhi e ti invidio, perché nei tuoi occhi c’è il colore della speranza, nei miei solo il vuoto.
Tu cammini in mezzo alla folla cercando di orientarti, io nel vuoto dove cercherò di non affogare nel passato."
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Non voglio incrociare ancora il mio sguardo con il tuo, non ora che sei seduta vicino a me a guardare le stelle.
Ma nello stesso momento in cui lo penso, ti guardo e tu confusa, mi guardi con quei dannati occhi e ti avvicini a me.
Mi allontano.
Guardo altrove.
Non ti avvicinare.
Tutto ok?” dici con un tono lieve e soave, ma come un’idiota ti guardo e faccio un cenno con la testa, poco dopo, riprendi a guardare le stelle come se nulla fosse e io riprendo a fissarti il viso di profilo.
Vorrei che momenti come questo durassero in eterno, ma nulla è eterno, nemmeno tu.
Te ne andrai un giorno.
Lo so, perché nessuno davvero resta.
Anche se un giorno mi risponderai più freddamente di ora e non te ne fregherà totalmente di me, non riuscirò ad odiarti, non ce la farei.
Potrai continuare a fare tutto quello che ti pare per farti odiare, ma non cambierò idea ugualmente.
Potrò perdere i sentimenti, ma non posso rinnegarli.
Ciò che provo per te è vero.
Non un ossessione come la descrivi tu.
Ogni tanto vorrei sapere cosa ti passa per la mente, perché ci sono troppe domande che vorrei farti, sono assetato.
Assetato di risposte.
E nel mentre che mi ero perso tra i miei pensieri, tu te ne eri già andata.
Dove sei?” urlo al cielo.
Nessuna risposta.
Scusa...” dico a bassa voce, guardandomi intorno invano.



Apro gli occhi.
Era troppo reale per essere un sogno.
Ma al posto tuo, nel mio letto c’è la morte che mi fissa con i suoi occhi vitrei.
Mi invita ancora nel suo mondo parallelo.
Ed io accetto ancora.
Ma stavolta sono immerso nelle piume e ho freddo.
Cerco di proseguire.
E poco a poco sprofondo sempre di più, fino a quando inizi a gridare il mio nome.
Perchè non vuoi perdermi, pur non sapendo cosa provi per me.
E ti odio perché ti bastano poche parole, semplici e banali per potermi far cambiare idea su tutto.
Vengo verso di te tendendo la mia mano.
Ma non riesco più a muovermi.
E’ troppo tardi per tornare indietro.

   
 
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