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Autore: Aurora B88    16/12/2018    0 recensioni
Aurora e Andrea si conoscono da quando erano bambini. Ora hanno 25 anni, Andrea è un cantante di successo, un idolo pieno di sé, ma che desidera nel suo futuro una famiglia, mentre Aurora è una universitaria disillusa sull'amore che sa collezionare solo figuracce e ha il terrore di una nuova relazione.
Ma se tutto stesse per cambiare?
Andrea e Aurora fanno una scommessa, riuscirà un playboy a farle credere che il vero amore esiste?
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Oggi sarebbe stato il D-Day. Ieri Andrea era tornato dall'America dove era stato chiamato per lo spettacolo di apertura di America's Got Talent, o qualcosa del genere, Aurora non guardava molto la tv e non si era mai interessata, solo per non mostrarsi maleducata visto che Andrea le aveva chiesto di uscire aveva cercato svogliatamente qualche informazione su internet.

Aurora si guardò seria allo specchio stringendo i pugni serrati sui fianchi: questa sera aveva un appuntamento con Andrea. Vedendo la propria espressione riflessa che sembrava dire "sono pronta alla battaglia" sorrise rimproverandosi mentalmente la propria agitazione e l'eccessiva importanza che stava dando a quell'uscita; non era un vero appuntamento e continuava a ripeterselo nella speranza di convincersi e rilassarsi.

In verità Aurora non usciva da sola con un ragazzo da troppo tempo e temeva di fare qualche figuraccia, come se non ne collezionasse a sufficienza ogni giorno. A questo pensiero si ricordò che solo qualche ora prima, indicando a una signora smarrita dove dovesse andare, un taxi si era fermato credendo che il suo braccio teso fosse una chiamata e l'aveva anche insultata quando aveva compreso l'errore. Il suo sorriso era stato sostituito da un'espressione corrucciata, ma abbandonò presto anche quella perché doveva finire di truccarsi e aveva bisogno di concentrazione visto che non desiderava essere in ritardo anche questa volta. Tuttavia mettere una tinta per labbra si rivelò un compito più difficile del previsto che poteva essere portato a termine soltanto dopo vari errori e imprecazioni.

Alla fine si guardò allo specchio, facendo scorrere lo sguardo dal basso verso l'alto, indossava delle décolleté nere glitterate, autoreggenti velate e un vestitino nero aderente che lasciava ben poco all'immaginazione. Ghignò soddisfatta del risultato, sperando di non assomigliare a Joker a causa dei ripetuti errori con la tinta.

-Anche Harley Queen aveva il rossetto sbavato- pensò ammiccando e ridacchiando, ma l'immagine che lo specchio le rifletteva le mise la realtà davanti agli occhi in maniera impietosa distruggendole quel poco di autostima che si stava costruendo. Prese velocemente la borsa e si lanciò giù dalle scale, a causa dei suoi vaneggiamenti allo specchio si era fatto tardi.

Aveva circa mezz'ora di strada da percorrere in macchina per arrivare al luogo dell'appuntamento in quanto con una scusa aveva rifiutato un passaggio da Andrea. La verità era che non intendeva fargli vedere dove abitava e tantomeno il caos di casa sua. In quel tempo decise di ripassare mentalmente quanto aveva deciso con le proprie amiche qualche sera prima. Infatti Aurora teneva molto a quel gruppo di amici e non intendeva non uscirci più per qualche screzio con Andrea anche se desiderava fargli rimpiangere quella scommessa.

Le sue amiche le avevano consigliato di uscire con lui non appena glielo avesse chiesto, invito che non tardò ad arrivare, e di essere gentile con lui al primo appuntamento così che Andrea si rendesse conto di aver sbagliato pensando di poter giocare con lei. In questo, grazie al mini abito che indossava, Aurora sapeva di avere dalla propria parte il "Dio Testosterone" che ha pieno controllo sui poveri maschietti. Il problema era la fase successiva, ovvero se Andrea le avesse chiesto di uscire di nuovo per continuare con la scommessa avrebbe dovuto mettere in atto "Il Piano" ideato da Elisa. Aurora sapeva che non era un bel pensiero, ma l'idea di infastidirlo la elettrizzava.

Riconosciuto il luogo dell'appuntamento, un grattacielo tutto vetri in cima del quale si trovava un locale esclusivo con una vista mozzafiato sulla città, Aurora posteggiò. Dopo aver controllato di essere in ordine, aprì la portiera della macchina e la sua gamba affusolata fece capolino dall'abitacolo dell'auto.

"Tac" il rumore del suo tacco sul selciato la fece sorridere

-Si va in scena- pensò.

   
 
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