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Autore: Fanamatore    17/12/2018    0 recensioni
Storia ambientata negli universi di Supernatural 10, The Vampire Diaries 8 e The Originals 4.
Racconto nato per dare spazio al "Crossover" mai realizzato tra queste tre magnifiche serie tv.
Infatti la premessa è questa:
Se i Bros Winchester venisserò a Mystic Falls, che accadrebbe ?
Domanda che in molti ci siamo fatta e bene in questa storia risponderó al quesito. Servendomi del grande aiuto dato dalla fantasia dal mio punto di vista, rappresenterò cosa potrebbe uscirne fuori dall'unione di questi seppur diversi, universi televisivi. Il tutto attraverso l'interazione dei suoi simpatici personaggi. Voglio assicurarvi che descriverò i personaggi più fedelmente possibili per come conosciuti nei rispettivi show. Spero apprezziate questa mia versione. Grazie della vostra attenzione. Vi auguro una bella e serena lettura. 😉
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore
Note: AU, Cross-over, Lime | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza
Capitoli:
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Cap XXIII 

VECCHIE CONOSCENZE




La bionda Originale suonò e poco dopo udì dei passi avvicinarsi e una voce rispondere al richiamo.

- "Si! chi è?" disse la voce, 
avvicinandosi sempre più alla porta. Non ricevendo alcuna risposta, aprì la porta. 

- Oh no! Non ci posso credere. Barbie Klaus! E tu che ci fai da queste parti? 
Disse il vampiro dagli occhi di ghiaccio. 

- Damon! Non sei carino se non ricordi il mio nome sai? 
Rispose la vecchia conoscenza con sguardo provocatorio 

-Ti avverto Barbie, non sono interessato ad un'altra perversa tortura gratuita. 
disse Damon sorridendo. 

- Uh! Peccato! Ti piacerebbe, tesoro. 
Beh perlomeno, più di quello che ti farei se non mi fai entrare immediatamente!! 
Disse la vampira alzando il tono, sorridendo. 

- Eh, piacevole dici? No grazie, sono troppo vecchio per giocare con la Barbie.
disse il vampiro con un sorrisetto. 

- Uh! Spiritoso! Ascolta Damon, forse è passato un po'... 
in ogni caso, io mi chiamo Rebekah! Ricordatelo la prossima volta. E adesso togliti dai piedi!
Disse la bionda spintonando il corvino, superandolo, entrando in casa. 

- Hu! Hei! Calmati, scherzavo. Noto che hai sempre un bel caratterino.
disse il vampiro seguendo la bionda con lo sguardo, sorridendo. 

Poi girandosi notò il fratello. 

- Maddai, il mio Originale preferito...anche tu. ma che è successo si può sapere?
disse il vampiro sarcastico e confuso. 

- Damon, Ciao! Ascolta ti spiego dopo. Niklaus è qui?
disse Elijah, guardando alle spalle del corvino.

- Eh? Si, credo che in questo momento sia impegnato a uccidere Katherine qui da qualche parte... 
Disse Damon con nonchalance.

- Cosa? Caterina! Perché è viva? 
esclamò l'originale sorpreso.

- Già, a quanto pare non vuole rimanere morta. La stronza rispunta fuori sempre come i funghi.
Rispose Damon, con una punta di sarcasmo, notando dietro l'Originale una ragazza dagli occhi smeraldo.

- Eilà! tu chi sei tesoro?
Disse il vampiro, ignorando Elijah che l'aveva già superato e detto qualcosa all'orecchio, probabilmente riferito alla sorella.

- Ciao, io sono Megh! Sei un altro vampiro, per caso?
Disse la strega, distogliendo lo sguardo dal vampiro, guardandosi intorno come cercasse qualcuno.

- Eh? Ciaoo!? Già, esatto. Sono Damon!
Rispose il vampiro sorridendo, notando che la donna non lo aveva degnato nemmeno di uno sguardo ed era già entrata all'interno dell'abitazione. Poi dopo averla seguita con lo sguardo, girandosi notò una vecchia conoscenza.

- No! Di nuovo tu!? Ma che diamine ci fai qui?
Disse Damon, notando la ex-amica/Lupa di Tyler Lockwood, Hayley.

- Ciao! Eh? Damon, giusto? Stefan era l'altro... Anche a me fa piacere vederti. Tranquillo non resterò a lungo.
Rispose la lupacchiotta, sorridendo al bel vampiro, entrando dentro casa anch'essa.

- Non so, c'è qualcun'altro che ancora deve arrivare...???
Disse frà sé il vampiro, guardandosi intorno fuori nel vialetto.

- Deve essere arrivata la fine dei tempi! Tutti gli Originali sotto lo stesso tetto...Per forza.
Disse frà sé Damon, mentre chiudeva la porta dietro sè.

- Hey fratellino, Abbiamo visite!
Disse il corvino, ma il fratello non rispose. Non era nemmeno nei paraggi.

Quando entrato in casa, il gruppo si divise: 
Elijah si fermó a parlare con Bonnie, che lo mise al corrente del fatto che avesse perso la sua magia e il vampiro l'ascoltava con molto interesse. Rebekah aveva incontrato Aurora e voleva ucciderla, dato che lei era coinvolta nella caduta della sua famiglia. Hayley si intrattenne con Caroline, che tra risatine e chiacchiere si scambiavano consigli per le proprie figlie. Megh invece non conoscendo nessuno, se ne stava in disparte ad osservare.

Passati pochi minuti, ad un tratto dalle scale si sentirono dei passi, che si avvicinavano sempre più. I presenti si girarono in direzione dei rumori e poco dopo, apparve Klaus. I fratelli si precipitarono da lui per salutarlo, mentre gli altri osservavano in silenzio.

- Nik!! Come stai? Tutti questi anni...però, non stai così male sembra.
Disse la bionda Originale, felicissima e sorridente abbracciando il fratello.

- Sorellina! A quanto vedo non sei più pazza, non mi hai ancora aggredito, ne staccato la testa...deve essere un buon segno. 
Disse Klaus sorridente, ricambiando l'abbraccio.

E da lontano Aurora, immaginava come sarebbe stato quando finalmente avrebbe ritrovato Tristan, come sarebbe stato il loro incontro. Poi fu il turno del maggiore, che si avvicinò lentamente al fratello.

- Niklaus! Per fortuna stai bene fratello, ho temuto il peggio. La nostra famiglia è sopravvissuta, ancora una volta.
Disse Elijah, abbracciando il fratello, che sorrideva felice. 

- Tu fratello, stai bene? Che mi dici del morso?
Disse l'ibrido, ricordando il morso del fratello.

- Beh, a quanto pare fratello...guarda.
Disse Elijah, alzando la manica scoprendo il braccio.

- È sparito! non c'è né più traccia.
Disse Klaus, sollevato tirando un sospiro di sollievo.

- Già, così sembra. Stessa cosa il regalo della Strige, scomparso, Guarda. Disse Rebekah, scoprendo anch'essa la manica.

- A quanto pare fratello, dovrai sopportarci ancora. Saremo nei paraggi ancora per parecchio tempo, fratello.
Disse Elijah, con un sorriso e altrettanto fece la sorella.

- Sono contento state entrambi bene. Altrimenti chi mi annoierebbe, se mancaste voi?!
Disse Klaus, sorridente.

Sorrisero tutti e tre.

- Si, siamo tutti salvi, anche Kol e Freya ti salutano Nik, ma il merito è tutto di Hayley. È lei la salvatrice della famiglia Mikaelson, chi l'avrebbe detto?!
Disse la sorella, un po' sovrappensiero.

- Io, l'avrei detto.
Disse frà sé Klaus.
Ed Elijah annuì, essendo d'accordo.

- Ci ha salvati tutti. Le dobbiamo molto.
Disse Rebekah, guardando negli occhi entrambi i fratelli. Che ricambiarono lo sguardo fissandosi per qualche secondo.


Poco distante assistevano alla scena gli altri fratelli, i padroni di casa.

- Una scena davvero commovente, non trovi fratello?
Disse Damon sorridente.

- Di certo non è una cosa che pensavo avrei mai visto.
Rispose Stefan.

- A che vi riferite?
Ai coccolosi fratelloni Mikaelson? Sono adorabili, che dite?
Disse Katherine, sopraggiunta alle spalle dei due fratelli.

- Cosa! Kitty cat? L'ibrido cattivone non ti ha spedita al mittente?
Che inaspettato colpo di scena! Klaus non ti vuole morta.
Disse Damon ironico.

Perché ne dubitavi, Fratello?
Sai bene che tempo fa, l'ha amata anche lui..a modo suo.
Che ti aspettavi?
Disse Stefan, con la voce di quello che sembrava saperla più di tutti.

- Per tua gioia, Damon, sono ancora qui.
Disse Katherine, facendo una smorfia accompagnata da un finto sorriso fissando il corvino.

Il vampiro sorrise a sua volta e poi si avvicinò alla donna sussurrandogli all'orecchio.

- Non provocare, potrei non essere magnanimo come l'ibrido, Kitty cat, potrei ucciderti, tesoro. Ricordalo.
Disse Damon, allontanandosi subito dopo.

- Katherine! Allora? perché sei qui?
Disse Stefan, stufo di ripetere sempre la stessa cosa.

- Te lo dirò Stefan, solo...in privato. Vieni, entriamo qui.
disse Katherine sorridendo, aprendo una porta di una stanza a caso tirando il vampiro per il braccio.

- Allora? Perché? Adesso, me lo vuoi dire Katherine?
Disse Stefan sbuffando, mentre si poggiava nel muro.

- Lo scoprirai molto presto. Tranquillo.
Disse Katherine, con aria vaga.

Stefan la fissava, con grande interrogazione sul volto, poi disse.

- Che significa? che vuoi dire?
Espresse Stefan, confuso e irritato.

Fratellino, mi deludi. Ma non lo vedi?
Non ti dirà niente. La stronza vuole solo giocare con te. Non è vero Kitty?
Disse Damon, aprendo la porta.

- Damon! spunti sempre da per tutto, così potrei pensare che mi spii.
E no, non sto ingannando Stefan.

- Damon, lasciaci soli...devo avere delle risposte.
disse Stefan, facendo cenno con gli occhi di andarsene. 

- Haa! Che diamine, Stefan!
Disse Damon, guardando il fratello con disapprovazione.
con Katherine che gli sorrideva, per farlo innervosire.

In quel momento dal nulla apparve Megh, che pronunciò delle parole magiche e fece sparire Stefan e Katherine.

- Eh? Ma che? E tu che c'entri?
Cosa hai fatto a mio fratello?
Disse confuso Damon, per poi scattare e avvicinarsi a velocità.

Venendo sbattuto contro il muro, da un incantesimo della strega, che si limitò a rispondere:

- Era l'accordo, mi dispiace.
Spezzò il collo al vampiro, e sparì anch'essa subito dopo.

Intanto al piano terra, i fratelli Mikaelson recuperavano il lungo tempo trascorso. 

- Tu, che ci dici Nik? Chi è che ti ha salvato da Marcel?
Disse Rebekah curiosa.

- Già, che ci fai qui, fratello? 
Perché tanto distante da New Orleans?
Disse Elijah curioso anch'egli.

- È una lunga storia.
Disse l'ibrido, guardando verso Aurora.

Che se ne accorse, e gli sorrise.

- Che vuoi dire? Perché quella squilibrata, causa della nostra rovina è qui con te?
Disse Elijah, confuso.

- Nik! Perché non gli hai ancora staccato la testa a quella smorfiosa rossa?
Disse Rebekah, parecchio sorpresa.

- Perché se non era per l'aiuto dell'incantevole Aurora, io non sarei qui. Credetemi.
rispose Klaus, parecchio vago sui dettagli.

Poi fra i presenti, l'ibrido riconobbe una sua vecchia conoscenza, Megh,  e vi si volle avvicinare.

- Adesso scusatemi, una fanciulla richiede la mia attenzione.
Disse Klaus congedandosi.

Lasciando i fratelli a fissarsi a vicenda in modo interrogativo e confuso.

L'ibrido si stava per avvicinare alla ragazza, quando venne bloccato e tirato dal braccio. 

- Hei! Non vorrai scappare senza prima avermi salutata?!
Disse l'ibrida sorridente, avvicinandosi.

- Piccola lupa! 
Disse Klaus sorridendo, accogliendo l'abbraccio della donna.

Nel mentre guardava oltre la spalla dell'ibrida, cercando la ragazza sua vecchia conoscenza...ma ella sembrava sparita nel nulla.

- Hai salvato i miei fratelli, Hayley. Non so davvero come ringraz... 
confidò l'ibrido, subito interrotto. 

- Non devi. Siamo una famiglia, Klaus. 
Disse la lupa, zittendo Klaus poggiando un dito sulle sue labbra. 

Cosa che li costrinse a fissarsi per qualche secondo e sorridere subito dopo.

- Non oso immaginare come sia stata dura per te...tutti questi anni. Stai bene?
Disse la lupacchiotta curiosa.

- Be sono felice sia finita, non è stata una passeggiata...mi dava forza il pensiero che questo giorno sarebbe arrivato prima o poi. 
Disse l'ibrido sospirando.

-E dimmi, se sei riuscito a scappare, perché non mi hai cercata?
Perché venire qui?
Disse confusa Hayley.

- Beh, vedi è una lunga storia, preferirei non parlarne adesso.
Disse l'ibrido, sorridendo.

- Okay, capisco. Ascolta Klaus, io è da un po' che devo dirti una cosa. Io...
disse Hayley, interrotta da Klaus.

- Che c'è? Che succede Hayley?
Va tutto bene? Hope come sta?
Disse allarmato l'ibrido.

- Eh? Si, no tranquillo, Hope sta benissimo. Klaus io, io...devo dirti una cosa. Tutti questi anni, mi hanno fatto capire che io ci tengo a te,
ci tengo più di quanto non avrei mai pensato. Klaus, io, sento che...che provo qualcosa. Non so come spiegartelo...ma io..

Disse Hayley, un po' imbarazzata. 

L'ibrido credendo fosse uno scherzo, sbuffò a ridere. Cosa che mise a disagio Hayley. 

Accortosi che la donna non rideva, anzi era serissima, smise di ridere e tornò serio.

Fissò l'ibrida qualche secondo e poi capì.

- Aspetta, non vorrai dirmi...
  allora non stai scherzando.
Dici sul serio, Hayley? 

La donna non rispose, si limitò ad annuire con la testa.

Perché, è successo qualcosa con Elijah?
Disse Klaus sorpreso, guardando in direzione del fratello.

- Onestamente? Non lo so. Ho pensato a tutte le volte che hai rischiato tanto per me, tutte quelle volte che mi hai protetta e si, anche al tuo caratteraccio scorbutico di chi "so tutto io".
Disse l'ibrida, sorridendo sull'ultima frase.

Cosa che all'ibrido, fece scappare un sorrisetto.

Continuò Hayley.

E ciònonostante tutto, questo sentimento che è cresciuto sempre più col passare del tempo, non è cambiato.
Rispose sincera e confusa Hayley, più imbarazzata di prima.

- Hayley io, io non so che dirti. Mi cogli del tutto impreparato, non me lo sarei mai aspettato e poi, io non sono adatto. Tu sei buona piccola lupa, io no. Sono l'oscurità più nera. 
Tu meriti altro, meriti qualcuno che non abbia il cuore macchiato dal fiume di miliardi di massacri, o che pensi una volta l'anno un nuovo modo per far soffrire i suoi cari. Io non potrei renderti felice, Hayley. 
Disse Klaus, sincero, trasparente.

Non molto distante Aurora, aveva ascoltato ogni parola, poi ad un tratto apparve una figura incappucciata dinanzi a lei.

- E tu chi saresti??
disse Aurora sorpresa.

La figura, pronunciò una formula magica che produsse una luce abbagliante poco dopo, e fece sparire la vampira.

Nel frattempo in una dimensione non precisata, Ares, pianificava la sua prossima mossa.

- Sei sicuro che questo piano mi farà riottenere i miei pieni poteri?
Disse il Dio, non troppo convinto.

- Si mio Signore! Non c'è modo migliore per far scoppiare una faida, che reisumare vecchi rancori. 
Vedrà che entro la giornata, lei potrà vagare libero sulla terra. 
Rispose il fedele Alettrione. 

- Molto bene, sono stufo di questa situazione. 
Concluse Ares.

Intanto a Mystic Falls, l'inaspettata conversazione di Hayley e Klaus continuava.

- Basta! smettila con queste sciocchezze! Tu non immagini quello che ho dovuto fare in questi anni.
 Quante persone ho ferito, quanto male ho causato...voglio che per una volta tu sia sincero, e mi dica la verità. 
Tu ci tieni a me, mi ami...Klaus? Hai mai provato qualcosa per me?
Disse Hayley, fissando l'ibrido intensamente nei suoi occhi chiari, un pò irritata.

- Hayley, io..

ma prima che Klaus potesse rispondere, vennero interrotti dall' apparizione di una visita inaspettata, papà Originale, Mikael.

- Non mi sembra la domanda adatta, cara. Con le bestie come lui non si ragiona, non si cerca di cambiarle....figuriamoci amarle.
 Sono dei mostri! l'unica cosa da fare è eliminarle! 
Disse Mikael, avvicinandosi con aria minacciosa verso i due ibridi.

- Padre! Ma come?? 
Hayley! Vattene, scappa! 
Disse Klaus, mettendosi davanti alla donna.

- Padre? he he he, Io non sono tuo padre, come te lo devo dire!!
Disse il vampiro irritato, spingendo via l'ibrido con un rapido scatto, facendolo volare e sbattere nel muro.

- Tesoro! non c'è l'ho con te, vattene se non vuoi diventare una delle vittime del bastardo.
Disse Mikael mentre si accingeva a raggiungere Klaus, ancora per terra.

- No! non lo farò. Lui è il padre della mia bambina, tua nipote.
Rispose Hayley, messasi di fronte a Mikael, sbarrandogli la strada. 

- Ah ha! come può essere mia nipote, se lui non è mio figlio? Togliti di torno, tesoro.
Rispose Mikael adirato, trovando bloccata la via dall'ibrida, messasi davanti Klaus.

Intanto Elijah e Rebekah essendosi accorti del padre, si stavano avvicinando, 
quando vennero bloccati da delle vecchie conoscenze: Davina e Celeste.

- Ma che? Non è possibile! Siete entrambe morte. Chi siete in realtà?
Disse Elijah sorpreso.

- Mio caro, qui gli unici che dovreste morire...siete voi immortali.
disse Celeste.

- E voi che ci fate qui? Elijah! ma che succede?
disse Rebekah, confusa.

- La vostra razza è una piaga per l'umanità. A cominciare da te, Elijah.
Potevi salvarmi e invece mi hai lasciata morire. Credevo tu fossi il più nobile e leale, ma erano solo sciocchezze, non è vero?
E tu Rebekah, sai tempo fà credevo davvero fossi diversa dai tuoi fratelli, ma non è così.
Chi decide che voi Mikaelson dobbiate sopravvivere a tutto, mentre gli altri devono soffrire e morire?
Disse Davina, apparentemente molto irriconoscibile.

- Davina, sai bene non volevo. Non ho avuto scelta. Spero tu possa capire, perdonarmi col tempo.
Disse Elijah, desolato e sincero.

La ragazza alle parole dell' Originale, rise, poi con un gesto della mano, spezzò il collo del vampiro, che cadde a terra.

- Elijah!! Noo!
Tu non sei Davina. Lei non l' avrebbe mai fatto.
Si può sapere che volete?
Disse Rebekah, intimorita. 

- Semplice, la vendetta!
Abbiamo una questione in sospeso, Rebekah. Dopo tutto, tempo fà mi hai lasciata a morire.
Tranquilla, sarà tutto chiaro molto presto. 
Disse Celeste, spezzando il collo anche alla sorella.

- Visto! piccola, anche i Mikaelson non possono nulla contro noi streghe.
Disse Celeste, sparendo assieme a Davina, portandosi dietro anche i corpi dei due fratelli.

Dean, che stava riposando circa due stanze più lontano, dopo essersi calmato un  po', le cose non andavano meglio. 

- Ma che tesoro di cacciatore quando dorme...peccato si svegli.
 Dean! E ora di svegliarti. 
Disse una voce, che all'inizio il cacciatore pensava provenisse dall' inconscio, poi aprendo gli occhi capì che si sbagliava. 

- Abbadon? Ma come? Non puoi essere ancora viva!
  Disse sorpreso il cacciatore, ancora non distingueva se fosse un sogno o la realtà,
ma ciononostante si premuró a riempire l'ospite di piombo, sparando tre pallotole in pieno petto.

- Hai! così mi ferisci, Dean. Ci godi proprio a rovinarmi le mie magliettine, non è vero? 
disse il demone, spazzolandosi la maglietta con le mani.

Non sei contento di vedermi? Mi sa di no.
disse la donna sorridendo.

- Se vuoi la verità, no per niente. Sai forse sono solo io...
ma quando uccido una cosa, mi aspetto rimanga morta.
A quanto pare non sempre è così.
Disse Dean, sarcasticamente sorridendo. 

- Si certo capisco, è frustante vero?
disse Abbadon avvicinandolo a sè e poi sbattendolo sul tetto della stanza.

Il cacciatore cadde a terra e cercava di rialzarsi. La donna lo sollevò, con la sola forza del pensiero e mentre lo teneva in aria... di scatto Dean estrasse il pugnale di Ruby, e la pugnalò.

- Ma dai, davvero! ti sei ridotto con quello stuzzicadenti?
Disse Abbadon sbuffando a ridere, mollando la presa su Dean, che precipitò ancora una volta a terra.

Come puoi vedere il tuo giocattolo come sempre è inutile.
Ancora, tesoro, abbiamo un conto in sospeso. Sai bene quanto detesti cose in sospeso.
Disse Abbadon sorridendo, avanzando lentamente verso Dean, che a sua volta indietreggiava a piccoli passi. 


Intanto per gli altri rimasti, la situazione non cambiava.
Alaric, prese le piccole e assieme a Bonnie, Caroline, Matt ed Enzo, si barricó dentro una delle stanze della casa.

- Ma cosa c'è li fuori?
disse Bonnie.

- Meglio non saperlo, credimi.
disse Enzo, con sguardo spaventato.

- Che vuoi dire Enzo?
disse Caroline.

- Niente di chè, solo vecchie conoscenze che dovrebbero essere morte.
disse ironicamente il vampiro.

- Che succede, Caroline?
disse agitato Matt.

- Niente di buono.
disse la bionda.

- Ric! come stanno le piccole?
disse Bonnie.

- Piuttosto bene, ciononostante stanno cercando di tenere in piedi una barriera, contro qualunque cosa ci sia li fuori.
disse Alaric, preoccupato.


Hayley e Klaus che se la stavano vedendo brutta con Mikael, lo combattevano come meglio potevano.

- Tu ragazza mia, sei una stupida sciocca! Con Klaus che era già un abominio a questo mondo, 
hai voluto crearne un altro, quella cosa che chiami figlia!
Disse Mikael, prendendo Hayley tirandola a sé, bloccando le sue braccia per impedirgli di muoversi.

- Tu non sai quello che dici Mikael. Hope è una bambina stupenda, buona, non è malvagia.
Rispose l'ibrida, mentre cercava di svincolarsi e liberarsi dalla morsa del vampiro. 

A quel punto Klaus ancora a terra, dopo aver avuto la peggio con Mikael, per salvare Hayley si mise in mezzo. 
Cominciò uno scontro. Avendo colpito Mikael in viso, quest'ultimo non poté che lasciare Hayley. 

- Ha ha! guarda come freme il bastardo per la sua cagnetta. Se volete cari, vi uccido assieme...
poi penserò alla vostra cucciolotta. 

Entrambi sentendo le parole del vampiro, illuminarono gli occhi dorati, furiosi per la minaccia alla figlia e passarono al contrattacco. E colpendolo furiosamente Klaus, mordendolo sul braccio Hayley, servendosi anche dell' ambiente che li circondava, pensarono bene di procurarsi dei paletti, ricavati dai piedi delle sedie. Dopo esserne muniti, rimasero fermi a scrutare l'avversario.

Mikael seppur indebolito lievemente dal morso di Hayley, non cedeva, e aspettava con impazienza una qualsiasi mossa da parte dei due. Klaus fu il primo a scattare, che lo colpì, mettendolo in difficoltà, infilzandolo con un paletto in pieno petto. Ma con tutto ciò, il vampiro ostentava ancora, una rara resistenza.

- Tutto qui? Non sai fare di meglio, bastardo? 
 rise Mikael, come per sfidare il figlio.

- Vedrai che ti dimostrerò il contrario, vecchio.
disse Klaus, con tono scorbutico.

E come? Farai combattere questa bambina al tuo posto? 
Ucciderò con piacere questa cagnetta fastidiosa.
Si esatto tesoro, te. E poi toccherà a te, bastardo.
disse il vampiro fissando Hayley, che lo guardava arrabiata.

- No, tu non la toccherai neanche, perchè morirai...ancora una volta, Mikael.
disse l'Originale, sfrontato.

- Fatti sotto! Corraggio, non ti temo, Mikael.
disse L'ibrida, per nulla impaurita.

- Attenta tesoro, attenta a ciò che dici.
disse il vampiro, con sorrisetto. 

Hayley, vattene da qui! vai da mio fratello.
disse l'ibrido.

- No, Klaus, io rimango con te. A combattere, non puoi farcela da solo.
disse hayley, conoscendo l'avversario cui stavano affrontando.

- Maledizione Hayley! Pensa a nostra figlia. Vai! va via! 
disse Klaus, non distogliendo lo sguardo da Mikael.

"Klaus", Ha ah! questo nome non ha alcun significato, non l'ha mai avuto.
E dopo che avrò ucciso lei e tu  l'avrai vista morire...toccherà a te.
Nessuno ricorderà mai il tuo nome, nessuno saprà che tu sia mai nemmeno esistito, Niklaus. 
Disse Mikael, estraendo nel frattempo il paletto dal petto, come niente fosse.

- No, ti sbagli Mikael, ti dico come andranno le cose. 
Tu morirai, per la terza volta oltretutto, sperando sia quella buona...io vinco, fine.
disse spavaldo l'ibrido, con sorrisetto.

- Davvero! Perchè hai altra quercia bianca? Sbaglio, o non ne è rimasta nemmeno una briciola.
disse il vampiro, sogghigniando.
 
- Non mi serve, per rispedirti all' inferno.
disse Klaus, con sorrisetto.

- A certo...stai a vedere allora.
disse papà Originale.

Prima di lanciare il paletto che aveva in mano e colpire Hayley, infilzandola.

- Argh! Aah! esternò Hayley, prima di inginocchiarsi e cadere a terra.

- Hayley!!
gridò l'ibrido, precipitandosi da lei. Afferrò il paletto e lo estrasse. sincerandosi non fosse nel cuore. 

Nel frattempo Dean, dopo l'ennesima sbattuta nel muro, Abbadon l'aveva già sbattuto contro praticamente tutti i muri che erano presenti in stanza.

- Non pensi sia arrivato il momento di arrenderti, amore? 
Disse il cavaliere infernale, avvicinandolo a sé.

- Perché mai? ci stiamo divertendo così tanto. Forza tesoro, fatti sotto! Io non ho problemi. 
Anzi se si tratta di far piacere a una bella donna.... di resistenza ne ho da vendere. 
disse il cacciatore, con sorriso stampato.

sorrise anch'ella, divertita dalla battuta del cacciatore.

- Ne sei convinto, Dean!
vedremo quanto resisterai, davvero.
disse la donna, con sorriso. 

- Fino a quando sarà necessario, tesoro.
disse il cacciatore, notando che era fregato e ormai in trappola.

- Peccato che con me, il tuo fascino sia sprecato. Forse poteva tornarti utile in questa occasione 
Disse Abbadon, prendendo Dean dal mento, alzandolo con un solo dito. 

- Eri tu che flirtavi con me qualche anno fa, o sbaglio?
 non possiamo riprendere da li? no e. 
Rispose il cacciatore, sorridendo come un idiota..

La donna rise. 
 
- No tesoro, vedi non posso passarci sopra. Capirai, di certo.
Mi hai spezzato il cuore... anzi no, mi hai distrutta e l'incantesimo è finito purtroppo, baby.
Disse Abbadon, avvicinando il cacciatore sempre più vicino al viso.

Andiamo, non era niente di personale tesoro...ho dovuto diamine! 
Eri diventata una stronza puttana! 
Disse Dean a tono, sorridendo, per poi tornare serio, notando che la donna non rideva.
 
- Ma davvero! Ero una stronza puttana, eh?
E adesso, cosa pensi che sia, Dean?
sussurò Abbadon, visto che le sue labbra e quelle del cacciatore erano vicinissime.

- Una stronza, o una puttana?
sussurò il cavaliere, a un centimetro di distanza.

- Be, bella domanda. Una...
disse Dean, non finendo la frase, interrotto dal demone che lo baciò. 

- Entrambe! comunque.
disse il cacciatore, aspettandosi una reazione drastica.
 
Ma Abbadon non reagì, sorrise e invece di fargli del male, nonostante la risposta del cacciatore, gli diede un secondo bacio. 

Dean sai, forse se non mi avessi uccisa, le cose potevano andare diversamente...
adesso saresti un bel demone dagli occhi neri... e qualcosa poteva scattare fra noi.
Disse il demone, sorridendo. 

- No grazie tesoro, senza offesa ovviamente. Già fatto! Non è stato bello, sai com'è.
rispose Dean, sarcastico.

- Ma dai, davvero? un Winchester un demone. Mi sarebbe piaciuto vederlo
disse la donna, ridendo poco dopo.

Dimmi una cosa, come hai fatto a ritornare?
disse Dean, curioso. 

- Da quando mi hai pugnalata con quella mostruosità, ho deciso che dovevamo regolare i conti.
Così quando qualcuno, be... mi da l'opportunità di tornare a farti visita, ho accettato subito l'invito. 
E adesso posso distruggerti con le mie mani e fare di te ciò che voglio.
Disse Abbadon, un pò evasiva.


al piano di sopra, I fratelli Salvatore... con Stefan che assieme a Katherine era scomparso nel nulla e Damon incosciente, dopo lo scontro con la strega, le cose non facevano che peggiorare.


risvegliatosi, sentito il baccano provenire dal piano di sotto Damon, si avviò per le scale, quando si accorse che non poteva passare. Il passaggio era bloccato da un incantesimo di confinamento.

- Maledizione! Chi è che si diverte?
Pronunciò Damon, irritato.

Quando, pochi secondi dopo sentì una risata fiera. 

- Damon! 
Ciao! Mi cercavi per caso? 

Al vampiro bastarono quelle poche parole per capire di chi si trattasse. 

-Kai! Vedo che non vuoi rimanere morto. Non ti sei stancato di tornare sempre e perdere ancora e ancora e ancora?
Disse Damon con un sorrisetto. 

sorrise lo stregone.

- Tranquillo, stavolta Damon, sarai tu ad andare... e non tornerai più. 
Rispose Malarkay.
pronunciando le parole: "invisique", facendo sparire anche Damon.

Intanto da un altra parte a Mystic Falls, Castiel assieme a Sam e Rowena stavano preparando un incantesimo per evocare Ares. 

- Sam stai bene? 
Disse l'angelo. 

- Si, grazie Cass.
Rispose il cacciatore.

- Ma che grazioso quadretto. Che volete da me? 
Perché l'angioletto mi ha rapita? 
Disse adirata Rowena.

- Ci serve il tuo aiuto. Devi usare la tua magia per proteggerci da Ares.
Disse Sam.

sbuffò la strega.
- Dite sul serio, Ares? perchè esiste?
disse Rowena, incredula.

- Già, pare di si. Allora, lo farai?
disse Sam.

- Hm! E quale sarà la mia ricompensa?
Disse la strega. 

- Che ti lasciamo in vita. Non ti sembra abbastanza?
Rispose. L'angelo. 

- No, miei cari, non è abbastanza. Se volete che vi aiuti, dovrete consegnarmi il libro dei dannati.
Allora, affare fatto? Se avete un altra alternativa, per evocarlo senza di me...vi ascolto.
Disse la strega. sorridente.

- E va bene Rowena. Ma sbrigati, avanti.
disse Sam, non del tutto daccordo. 

Intanto Marcel Gerard, era entrato nello stato della Virginia.
   
 
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