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Autore: Hikaru_Tsuki    18/12/2018    2 recensioni
Sapete, dire che non abbia mai voluto diventare qualcuno... è mentire. Chi non ha mai sognato di vivere un'avventura degna di un romanzo? Ed ecco come, io una nerd patentata, sono finita per realizzarlo per davvero il mio sogno. Certo ho sofferto, tanto. Le cicatrici che ho lo dimostrano.
Ma grazie a me, beh i draghi non sono del tutto spariti. Quella che state per sentire è la storia di come una ragazza inutile sia diventata una vera Vichinga.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Drago Bludvist, Hiccup Horrendous Haddock III, Nuovo personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie ' Le Disavventure dei Haddock e dei cavalieri di Berk'
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Il Piano.










































Qualcosa non andava, se lo sentiva dentro. Perché non sentiva nessun rumore? Suo fratello al suo fianco si stava scaccolando mentre sbadigliava. Osservarlo le venne di sbadigliare a sua volta, e alla fine non resistette. Astrid che era con loro scosse la testa sbuffando un insulto ai due. TestaBrutta sbuffò a sua volta e si avvicinò all’amica, Rutto e Vomito erano sdraiati vicino a suo fratello mentre uno russava l’altro sbavava. Tempestosa era rimasta col drago ferito di Victoria, ed in parte TestaBrutta si trovò ad ammirare la sicurezza della vichinga anche senza il drago. Poi si ricordò che lei era tosta ancora prima dei draghi e sbuffò una risata.

« Basta, non ne posso più vado a controllare la riva… voi rimanete qui » TestadiTufo quasi saltò sul posto quando il Generale Hofferson parlò.

I due non ebbero neanche il tempo di replicare che erano rimasti da soli.

Astrid stringeva con forza la sua fidata ascia, era a pochi centimetri dall’arrivare a destinazione quando un rumore la fece scattare, se non fosse per l’urlo effemminato di Moccicoso, Astrid avrebbe tagliato di netto la testa a GambediPesce.
« Ma che Hel ci fate qui?! Non dovevate badare alla base? » Astrid abbassò la sua arma, da dietro i due apparvero i gemelli.

« Stiamo andando a controllare perché non ci hanno ancora attaccato… Victoria ha detto di aver visto tre navi, no? » Le rispose GambediPesce e la giovane sospirò.
Almeno se era una trappola sarebbe finita assieme a loro.
Diede gli ultimi passi e si bloccò.
« Astrid ma perché… oh no » TestaBrutta si coprì la bocca. Quella era l’immagine che non si sarebbe mai aspettata di vedere.

Hiccup in ginocchio davanti a Drago, Victoria che si teneva il fianco vicino a Sdentato singhiozzava senza freno, ed infine ciò che la colpì più di tutto fu vedere Valka che stringeva al grembo Skaracchio. I cavalieri erano immobili a quella visione, tutti i loro sogni, le loro speranze erano svanite.

« Sia… Hai vinto, Drago » Quelle parole dette da Hiccup diedero il colpo di grazia a tutti i presenti, ciò che smosse Astrid fu un oggetto che volava verso la direzione di Drago, confusa riuscì a muovere il capo e vide che era la lancia di Victoria, la giovane aveva avuto la forza di tiragliela e l’uomo ridendo la spezzò in due appena essa si conficcò nel braccio finto.

« Alzati Haddock verrai con me, andremmo a Berk e li consegnerai tutti i tuoi amati draghi. » Astrid fece un passo in avanti, Hiccup la vide e non riuscì a resistere al suo sguardo.

« Cavalieri, venite con me » Disse alzandosi, i nuovi arrivati si avvicinarono. Indecisi se seguire davvero o no le sue nuove indicazioni.

« Preferisco morire qui, che vivere in una Berk senza draghi » Astrid girò il viso verso Victoria, vide nel suo sguardo una luce molto famigliare, lo stesso luccichio che Hiccup aveva quando gli veniva in mente un piano geniale. Uno di quelli che era sicuro al cento percento di riuscire.

« Rimango con lei. » Hiccup girò il viso verso la fidanzata, non aveva le forze per discutere, si sentiva un mostro per quello che aveva fatto.

I cavalieri si guardarono confusi, GambediPesce guardò Victoria cercando di capire cosa mai quella testolina castana aveva in mente, quando la vide indicare con la testa Moccicoso, comprese. Spinse in avanti il moro indicando con la testa di seguire Hiccup e pregò tutte le divinità Asgardiane che capisse subito, e grazie a chi sa quale miracolo divino seguì Hiccup senza lamentarsi, forse confuso e scioccato per gli avvenimenti.

« Ti prego dimmi che hai un piano » Astrid attese di vederli a una buona distanza prima di girarsi verso la castana.
« Credo di averne uno » Le rispose sorridendo di lato, la bionda per un momento rimase sorpresa.
« È un buon piano? » A quella domanda di GambediPesce la castana fece una smorfia divertita.
« Oh io… » Ribatté Victoria. « Beh…è più una soluzione che un piano»
« Grazie Thor » La giovane sorrise a Valka, che ancora con gli occhi lucidi cercava essere forte.
« Al momento comprende i gemelli e il fuoco… »
« Assolutamente no » Dissero in coro tutti i presenti tranne i gemelli che urlano un “si!” fin troppo allegro.

Victoria sorrise e cercò di sedersi tenendosi il fianco. Chiuse gli occhi e mentalmente riuscì a creare una lista cronologica di cose da fare.

« Gambe, occupati di Sdentato, respira ancora ma debolmente, Mamma tu e i gemelli trovate o non so create una barca dobbiamo celebrare il funerale a Skaracchio… Astrid mi serve una mano con la ferita credo si sia riaperta… ah e qualcuno mi porti il mio drago! » Tutti i presenti annuirono, Astrid le fu vicina e l’aiuto ad alzarsi la maglietta.
« Beh non è cosi tanto grave » Le disse e la giovane sospirò felice, al suo fianco vedeva Sdentato venir curato da GambediPesce.
« Come sta? » Chiese notando la faccia contrariata del vichingo.

« Sta bene, come hai detto tu respira, la ferita non è profonda, al confronto la tua è più mortale, dobbiamo aspettare che il suo corpo reagisca, ho usato qualche erba che aiuta a velocizzare il procedimento, e anche della bava… Ora la mia domanda è che piano hai? Perché hai mandato Moccicoso con Hiccup? » Victoria rimase in silenzio guardando verso l’orizzonte, vide Valka arrivare con dei tronchi seguita dai gemelli.

« Vi dirò tutto dopo il funerale di Skaracchio » I due vichinghi vicino alla giovane annuirono, poi dopo aver medicato sia Victoria che Sdentato si alzarono per aiutare gli altri nella costruzione della barca. Dopo averli visti finire il lavoro, Victoria si alzò e li aiutò a mettere il corpo di Skaracchio su di esso. Spinse assieme agli altri la barca verso le acque, i gemelli che avevano nel frattempo recuperato dalle loro cose dei archi e delle frecce li distribuirono. Mancava solo il fuoco, la giovane castana si guardava intorno quando vide Fulmine che si avvicinava a passo lento verso di lei, un dolce sorriso le spuntò sulle labbra, sembrava che il veleno stava lentamente andando via, il drago colpì dei tronchi rimasti e presero subito fuoco.

« Vedo lì mio padre, mia madre… i miei fratelli e le mie sorelle, mi hanno invitato a prendere posto lì in mezzo a loro nelle sale del Valhalla, dove i coraggiosi vivranno in eterno... Perché quest’oggi è morto un uomo, un eroe, un amico, un padre. » Recitò Valka poco prima di accendere la freccia e mirarla verso la barca, poco dopo uno dopo l’altro seguirono la donna e in pochi minuti la nave bruciava in lontananza.

« Allora qual è il tuo piano? » Astrid guardava Victoria in attesa di una risposta, la giovane guardava con intensità la nave che affondava verso il tramonto.

« Ho sempre voluto vivere un’avventura, avere un drago… essere una di voi. Ma nessuno ha mai detto che ci sarebbe stata la parte dolorosa, vedere qualcuno caro morire, essere feriti… queste cose nessuno le cita. I-io non sono Hiccup… lui ha sempre un piano, io sono una ragazzina che ha sempre sognato di essere qualcuno… Ora che sento che è arrivato il mio momento, ho una fottuta paura di sbagliare e di perdere qualcun altro…» Victoria si morse il labbro mentre sentiva gli occhi lucidi, una mano le strinse con dolcezza la spalla e girando il capo vide che si trattava di Astrid.

« Hiccup non ha sempre avuto un piano » Le disse mentre le faceva una treccina, per la prima volta. Victoria rimase ferma lasciandola fare e sorrise di lato. « Ci sono state delle volte che sul serio eravamo ad un passo dal perdere, ma lui non si è arreso, questo è vero. Odino solo sa quanto ha sofferto quel ragazzo, ma c’è una cosa che mi ripeteva: “Chi fa del bene, riceve bene. Chi non si arrende, vince.”»
Tutti rimasero in silenzio mentre Astrid parlava, Victoria nel frattempo stava rivendo l’idea che aveva avuto prima, anche se rischiosa, era la migliore che aveva avuto.
« Hai ragione, non mi voglio arrendere. Volete sapere il mio piano? Eccolo. Gemelli, andrete a Berk. Assieme a Moccicoso cercate di ritardare il più possibile la firma. Gambe tu appena Sdentato avrà recuperato le forze li raggiungerai. Porta con te Tempestosa e ZannaCurva. Tieniti nascosto fino a che non saremmo arrivati, se arriveremmo dopo. Gemelli voi… divertitevi a dare fuoco a tutto, stressate Drago. Avete carta bianca. Mamma tu andrai con loro, dovrai tenere lontano Hiccup il più possibile da quella creatura, nel frattempo cerca di domarla... Mentre Astrid tu verrai con me, dobbiamo reclutare due ragazzi in questa battaglia. »
Tutti i presenti annuirono, Victoria salì in groppa a Fulmine e aiutò Astrid a fare lo stesso.
« Abbiamo un giorno di tempo ragazzi, che Odino vi guidi » Disse Astrid appena salita dietro Victoria, la giovane annuì.
« Altrettanto » Le risposero tutti, poco tempo erano in volo, stavano per separarsi quando Victoria si rese conto che i gemelli la stavano seguendo, invece di seguire Valka.
« Gemelli che ci fate ancora qui? Dovete andare a Est » Chiese mentre i due la guardavano come se avesse detto la cosa più idiota possibile.
« Cara mia Hiccup versione donna con le tette… ma stiamo andando a Est. »
« Est è da quella parte TestadiTufo, destra. » I due si guardarono e andarono dall’altra parte, Astrid che stava osservando la scena scosse il capo.
« NO! L’altra destra! Buon Thor » Urlò e Victoria ridacchiò vedendo i due cambiare rotta.

« Lo sapevamo! » Le dissero in coro, e le due ragazze risero divertite.
« Siamo fritti »


-


Victoria odiava i silenzi, principalmente se era uno di quelli imbarazzanti. Guardava in avanti, nella speranza che la giovane dietro di lei dicesse qualcosa. Le aveva raccontato tutto, si era beccata tanti insulti, e ora Astrid guardava di lato, in parte offesa in parte a disagio.

« Quindi, futuro eh? » Victoria sorrise di lato.
« Già… futuro…»
« Romana… sei una romana, una nemica lo sai? »
« Beh… tecnicamente… la Roma che vengo io non è quella conquistatrice che conoscete…» Le rispose quasi ridacchiando.
« E credi di essere…»
« Si. »
Rimasero di nuovo in silenzio, quanto voleva che Fulmine volasse più velocemente, ma il veleno non era del tutto sparito nel suo organismo, il drago alzò appena di lato il viso per guardare la giovane e sospirò, non avrebbe mai capito gli umani.

« Chi altro lo sa? » Chiese dal nulla Astrid.
« GambediPesce, te l’ho già detto. »
« E che non ci credo che Gambe sia riuscito a mantenere il segreto per più di un giorno…»
« Gli ho chiesto di non parlare, lo avrei fatto io al momento giusto. » Astrid non rispose, sospirò, le sembrava cosi assurda come cosa, e allo stesso tempo così sensata. La giovane bionda ne approfittò e fece altre domande all’amica, che cercava di rispondere nel modo più vago, non voleva di certo dirle che Roma avrebbe dominato quasi tutta l’Europa, e principalmente che Berk nel futuro non esisteva. A quelle domande le rispondeva educatamente che non voleva interferire nel corso temporale.
La luna era in alto nel cielo quando Fulmine al pieno delle sue forze, iniziò a volare più in fretta, arrivarono poche ore dopo, sorvolando il mercatino dove Victoria aveva comprato le sue cose, Fulmine la portò esattamente vicino all’albero dove l’aveva trovata.

« Bene, se non torno entro non so… un’ora, vai a Berk con Fulmine…e combattete. » Victoria era ferma, aveva il terrore di riuscire a tornare nel suo tempo, ma di non ritornare a questo. O peggio di non riuscire proprio a tornare nel futuro.

« Non mi piace questo piano »

« Credevo fossimo almeno amiche » Astrid le sorrise, prima di attirarla in un abbraccio.
« Oh e lo siamo, ecco perché ti dico che il tuo piano fa schifo » Victoria rise di gusto, e Astrid si unì alla sua risata, Fulmine notando l’allegria delle due, sorrise.
La castana prese fiato, e poi si avventurò tra gli alberi, un rumore di rami secchi che si rompevano le fece drizzare i peli, stava per insultare Fulmine dietro di se, quando riconobbe quel borbottio. Corse disperata verso la parte opposto e fini per scontrarsi contro qualcosa di morbido che la prese al volo.

« Vic? Ma che… quand’è che ti sei vestita in quel modo? » Victoria alzò lo sguardo confusa e per un momento non comprendendo quei suoni, Leonardo non era mai stato cosi preoccupato per l’amica in vita sua, la lasciò e indietreggiò per guardarla meglio, usava dei vestiti pesanti, stile vichingo e un’armatura famigliare.

« Non ho tempo, venite con me, ora. » Le faceva senso parlare di nuovo italiano, ed i due lo notarono, anzi sentirono nella sua pronuncia un accento nuovo.
« Solo se spieghi che succede, Halloween è già passato » Tommaso fece un passo in avanti verso di lei, stava per replicare quando la vide sorridere e girarsi da dove è venuta.

« Vi sto per proporre l’avventura della vostra vita, se siete curiosi venite, se no grazie comunque » I due si guardarono mentre la ragazza correva verso la direzione da dove era apparsa, sospirarono in simultanea temendo per la sanità dell’amica, ma la seguirono.

La trovarono che fissava un salice con intensità, mormorava qualcosa in una lingua che non comprendevano, ma dal suono duro. Poi un rumore dietro alle loro spalle li fece girare tutti.

« Si! Andiamo! » Li prese per mano, e corse verso la parte opposta del suono, i due erano sempre più confusi e spaventati. Corsero disperati finché Victoria non si fermò confusa. Erano davanti al bar di prima.
« No… no! Abbiamo sbagliato strada! » Stava per tirarli dietro quando Tom si imputò i piedi per terra.

« Io non ci torno li, c’è un cinghiale selvaggio »
« Sei libero, io torno dal mio drago, Berk mi aspetta. » Victoria sorrise di nuovo prima di correre di nuovo tra gli alberi.
« Impressionante che non sia caduta neanche una volta, dai facciamola contenta Tom » Leonardo sorrise all’amico prima di inseguire Victoria, osservando i due correre sbuffò una protesta celata in un insulto e li inseguì.

Erano da minuti che correvano, quando di nuovo quel suono fece drizzare i loro peli. Corsero con più disperazione, il suono si faceva sempre più intenso e fastidioso, ed una nebbia si era alzata, stavano per essere raggiunti quando un suono simile ad un colpo li sorprese.
Victoria urlò di felicità e si buttò sopra una creatura alta quasi quanto un cavallo. I due amici si guardarono confusi, dietro di loro il cinghiale cadeva morto per terra.

« Ragazzi vi presento Fulmine, Fulmine ecco a te Leonardo e Tommaso » Erano semplicemente senza parola, la notarono dopo la ragazza dai lunghi capelli biondi sopra il drago, parlava con Victoria una lingua che non capivano e la ragazza con una scioltezza naturale le rispondeva con un sorriso radioso. La vide scendere dal drago e annuire prima di sparire nella nebbia.

« È andata a prendere dei draghi per voi, ah lei è Astrid. Il generale di Berk. Futura moglie di Hiccup Haddock e bla bla. »
« Hiccup..? Perché mi è famigliare? » Victoria sorrideva ancora radiosamente ai ragazzi, stava per rispondere quando ricevette una spinta sul fianco, girandosi curiosa vide che si trattava di Fulmine che le annusava la parte ferita.
« Si, Hiccup… Dragon Trainer… siamo nel passato ragazzi, e si… esistevano i Draghi. »
















_-_-_-_-_- Angolo del futuro -_-_-_-_-_-


Ma vi pare che uccidevo Sdentato? Lo amo fin troppo quel patato, stiamo arrivando al gran finale, il prossimo sarà il penultimo capitolo! Are You Ready?


Ps. Entro domani arriverà una sorpresa! Le short stories/ scene tagliate! In esclusiva su efp *fine pubblicità*

Baaaaaaci

Hikaru_tsuki









   
 
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