“Akito, e se preparassi dei cioccolatini per Natale da dare ai nostri ospiti?”
“Vuoi avvelenarli per caso?”
Sana gonfiò le guance indispettita, mostrando delle semplici tavolette di cioccolato nel pentolino.
“Non potrei riuscirci. Sto facendo sciogliere del semplice cioccolato.”
Akito fece spallucce, tornando a leggere un libro di fisioterapia e fu in quel momento che a Sana venne un'idea. Si bagnò le labbra col cioccolato appena fuso – e non troppo caldo – e andò dal suo ragazzo, stampandogli una serie di baci caldi di cioccolato sulla guancia. Sapeva benissimo quando odiasse essere preso di sprovvista, ma soprattutto avere qualcosa di appiccicoso addosso.
“KURATA!”