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Autore: MagiaOscura    20/12/2018    1 recensioni
Tutti conoscono Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy e Andromeda Tonks ma nessuno sa come crebbero le tre sorelle e che tipo di rapporti avevano tra di loro. In questa storia vorrei descrivere la mia visione sul legame che le legava.
Genere: Drammatico, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andromeda Black, Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa, Ted/Andromeda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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“VOGLIO ANDROMEDA!!! CHE COSA LE AVETE FATTO!?!?!?!?”
Da un’ora Sirius urlava quelle parole a Grimmauld Place mentre stava cenando in una delle tante riunioni di famiglia con gli zii.
“Madre … penso che sarebbe giusto che sappia” intervenne Narcissa guardando con un’espressione maligna il cugino disperato. A Grimmauld Place per la prima volta erano presenti anche Rodolphus Lestrange e Lucius Malfoy e mentre il primo era piuttosto esausto dalle lamentele del ragazzo, il secondo era quasi divertito e osservava ogni sua minima azione.
“E va bene – sbottò Bellatrix perdendo la pazienza – ho scoperto che quella sgualdrina oltre a baciarsi si accoppiava già col nato babbano. Soddisfatto? Adesso continua a mangiare”
“Ma come? Cosa?”
“Ha avuto quello che si meritava e se vorrai seguire le sue orme sono più che d’accordo” intervenne Narcissa con un sorriso così grande che le mostrava tutti i denti, bianchissimi.
“Narcissa, non scherzare nemmeno su questa storia” intervenne stizzita Walburga Black, guardando severamente il figlio maggiore che non sembrava avere intenzione di rimettersi a tavola.
“Sirius, mi stai stancando. Cosa ti è successo in quest’ultimo periodo? Non eri così qualche anno fa” lo rimproverò Bellatrix, alterata tanto quanto gli zii e i genitori.
“Perché non sapevo che razza di persone siete. Andromeda è tua sorella, Bellatrix!”
“Non più. Fine dei discorsi. Mangia e porta rispetto per quello che ha preparato Kreacher”
“Io vado a cercare Andromeda se avete perso il senno tutti quanti”
“Tu non vai da ness …” provò a ordinare Walburga Black al primogenito ma ormai era troppo tardi perché il ragazzino era scappato di corsa nella sua stanza per vestirsi e cercare Andromeda alla quale era molto affezionato.
“Madre, Padre, Bellatrix e zii, se posso dire la mia consiglio una severa punizione. Vi ha mancato di rispetto” intervenne Narcissa facendo finta di essere scandalizzata per il comportamento del cugino.
“Sante parole Narcissa. Se quello sta degenerando tu sei migliorata in modo esponenziale. Andiamo madre, padre, zii e Rodolphus. Venite anche voi Cissy e Lucius?”
“Oh no Bella…soffrirei molto nel vedere Sirius punito. Andate voi”
Le due famiglie salirono alla svelta al piano superiore mentre Lucius, Narcissa e Regulus rimasero al piano inferiore.
“Io … non voglio che Sirius … venga punito” disse il ragazzino alla cugina sull’orlo del pianto.
“Oh smettila Regulus, ti dispiace? Ti sei scordato di quello che ci faceva con la collaborazione di Bellatrix? Ti manca ancora molto alla demenza senile”
“E’ … mio … fratello …”  
“Tranquillo Regulus. I parenti vanno e vengono, anche Andromeda era mia sor …”
Narcissa nel dire quelle parole si sentì un nodo alla gola che le impedì di concludere la frase. Anche se sapeva di dover reggere il gioco per evitare di essere diseredata non riusciva a parlare con disprezzo di Andromeda e odiava mentire a Regulus il quale insieme alla sorella di mezzo e allo zio Alphard era l’unico che considerava come famiglia.
“Quello che voleva dire Narcissa, Regulus – intervenne tempestivamente Lucius notando la fidanzata in difficoltà – è solo che anche Andromeda era sua sorella ma dal momento in cui ha tradito l’educazione della tua famiglia ha cessato di esserlo. Capisco che non avete una famiglia eccellente ma gli insegnamenti che vi hanno impartito sono giusti. Quando nasce dall’albero un frutto marcio è giusto buttarlo, così come successo a Andromeda”  
“Bhe … sì … volevo dire … questo. Mangiamo” tagliò corto Narcissa, chiudendo con le mani le orecchie per evitare d far sentire al cugino le urla di Sirius causate dal dolore delle percosse e dalla maledizione Cruciatus di Bellatrix e Rodolphus.
Circa dieci minuti più tardi scese il resto della famiglia, visibilmente soddisfatti dalla punizione inferta a Sirius e si accomodarono ai rispettivi posti.
“Regulus caro, successo qualcosa?” chiese premurosamente Walburga Black. Il tono diverso con cui la donna si rivolse al secondogenito non passò inosservato a Narcissa che ricordava bene il disprezzo col quale veniva trattata quando Andromeda era ancora la sposa prescelta per Rabastan Lestrange.
“Lucius. Il tono della mamma premurosa, dai che ci togliamo di mezzo Sirius” disse sottovoce Narcissa al fidanzato
“Ho notato. E non sembra dispiacerti questa volta il suo possibile disconoscimento. Spero che non mi farai camminare per chilometri di nuovo per salvarlo”
“No … al massimo li aiuto”
“Narcissa, Lucius per caso non vi piace la cena? Vi sto vedendo chiacchierare senza mangiare” disse Orion Black, notando i ragazzi parlare a bassa voce tra di loro.
“Oh … signor Black no è buonissima la cena. Siamo rimasti turbati dal comportamento di Sirius. Parlare con questi toni alla sua famiglia a causa di una sangue marcio, che vergogna” disse Lucius cercando di sembrare il più credibile possibile nella sua menzogna.
“Già … non so cosa gli sia preso. Spero che questa lezione gli sia servita. Mi dispiace aver dubito della tua purezza Lucius, sei un ragazzo perbene”
“Si figuri signor Black, piccoli malintesi”
“Madre, padre e zii. Se non vi dispiace vado a controllare come sta Sirius”
“Tranquilla Cissy, non è morto” disse Druella Black.
“Lo so madre, ma solo per sincerarmi se abbia capito la lezione. Non avendo partecipato al suo castigo posso spingerlo a ragionare”
“Narcissa stai facendo passi da giganti. Penso di essermi sbgliata sul tuo conto tutti questi anni” disse Bellatrix tanto stupita quando soddisfatta dal nuovo atteggiamento che Narcissa mostrava in famiglia.
La ragazza salì al piano superiore dove si trovavano le stanze di Sirius e Regulus con così tanto buon umore come mai in vita sua visto che anche il cugino più grande sembrava che stesse uscendo dalle grazie dei genitori. La ragazza aprì delicatamente la porta e notò che Sirius era sdraiato a pancia in giù sul letto come se fosse paralizzato.
“Sirius, dormi?” disse Narcissa con un tono di finta preoccupazione sperando in cuor suo che il cugino fosse morto.
Sirius rivolse alla cugina uno sguardo pieno di rabbia e Narcissa notò con felicità che il ragazzino aveva il viso tumefatto dalle percosse oltre agli occhi arrossati per le lacrime.
“Come puoi? Come puoi tradire Andromeda così? Lei era l’unica che fino a poco tempo fa ti voleva bene in questa famiglia”
“Riconosco che ciò che dici sia la verità però io ricordo anche che per un periodo ti divertivi con Bellatrix mentre mi sottoponeva alla maledizione Cruciatus. Nella nostra famiglia le cose cambiano alla svelta, Sirius”
Il ragazzo non avendo la forza di muoversi a causa del dolore rivolse alla cugina uno sguardo colmo di rabbia. Narcissa in tutta risposta si avvicinò al suo orecchio, decisa a prendersi la sua personale rivincita sul cugino.
“E’ brutto sentirsi soli e non amati, Sirius? Infondo tu sai che ti meriti quello che ti sta succedendo. Scappa quando avrai possibilità, questo mondo non ti appartiene”
Quando Narcissa se ne fu andata Sirius restò sdraiato immobile sul letto a causa del dolore, a riflettere sulle ultime parole che gli disse la cugina. Fino a quel momento desiderava rendere i genitori fieri di lui, essere un Serpeverde, sposarsi con una purosangue rispettabile e dare ai suoi genitori dei nipoti di cui essere orgogliosi. Iniziò a domandarsi se una famiglia così esaltata e fanatica come la famiglia Black se veramente fosse il mondo a cui voleva appartenere. Provò ad addormentarsi nonostante il corpo dolorante e pensò ad Andromeda, immaginandola felice con Ted Tonks. Quella sarebbe stata l’ultima notte che il ragazzino avrebbe passato a casa perché il giorno successivo avrebbe cominciato anche lui a frequentare la scuola di Magia e di Stregoneria di Hogwarts.  
 
Il giorno successivo le famiglie Black si ritrovarono al binario 9 e ¾ per accompagnare Sirius al suo primo viaggio a Hogwarts. Il ragazzo non aveva detto una parola durante tutto il viaggio, memore di quanto accaduto il giorno prima. Quelli che erano in vena di parlare erano Lucius e Narcissa. Il primo stava per iniziare il suo ultimo anno a Hogwarts e parlava dei suoi piani per il futuro alla fidanzata per quando anche essa avrebbe terminato Hogwarts: matrimonio, figli e tanta prosperità.
“E’ così che ragiona un bravo ragazzo, bravo Lucius” disse orgoglioso Cygnus Black.
“Grazie signor Black, le sue parole mi lusingano. E’ ciò che pianifico da quando ho conosciuto sua figlia”
Stessa atmosfera di gioiosa cordialità non era presente nell’altro ramo dei Black. Walburga Black era la più alterata con Sirius mentre Orion Black si limitava ad accondiscendere la moglie.
“Dovresti prendere esempio da Bellatrix e da Narcissa. Mentre ieri ti punivamo mi si lacerava il cuore. Non fare altri passi falsi Sirius, la disgrazia che ha colpito mia sorella è cominciata ad Hogwarts. Sei avvertito”
Sirius salì sul treno senza salutare i genitori, guardando disgustato i sorrisi che piovevano tra i Black, Lucius e Narcissa. Il ragazzo, con il morale a pezzi, si diresse alla ricerca del primo scompartimento possibilmente vuoto. Ma non poté non restare incuriosito da rumori provenienti dallo scompartimento infondo alla cabina in cui era salito. Aveva la sensazione che fossero rumori quasi animaleschi e andò a sbirciare. Notò tre ragazzi, il primo con occhiali e capelli spettinati che si divertiva a buttare in aria il contenuto della valigia di un altro ragazzino grassoccio che cercava di riprendere le sue cose. Il terzo invece era seduto a leggere tranquillamente un libro.
“James! Ti prego, la mamma ha impiegato ore a piegare bene tutti i vestiti, ti prego!”
“Eh no Peter, mi dispiace per la tua mamma ma non ha fatto i conti con James Potter. Devo divertirmi in qualche modo non conoscendo nessun incantesimo da provare sui Serpeverde” 
Il ragazzo chiamato James notò che Sirius guardava i tre e uscì di corsa dal suo scompartimento.
“Entra! A quest’ora gli scompartimenti saranno già occupati però non ti garantisco immunità dai miei scherzi. Sto studiando nuovi scherzi per i Serpeverde”
Sirius con diffidenza entrò nello scompartimento e notò il ragazzo grassoccio chiamato Peter raccogliere disperato le sue cose mentre seduto c’era il terzo ragazzo che smise per un attimo di leggere.
“Allora – disse James tirando bruscamente per un braccio Sirius, che non sembrava per nulla il ragazzino vivace che insieme a Bellatrix formava una coppia del caos – quello che legge è Lupin, Remus Lupin detto anche Lunastorta mentre quello per terra è Peter Minus per gli amici Codaliscia e io sono James Potter oppure Ramoso. E tu?”
Sirius capì immediatamente che James fosse il capo del trio. Il ragazzo chiamato Remus Lupin gli fece un gesto di cordiale benvenuto mentre Peter Minus non fece caso al fatto che nello scompartimento fosse entrato un altro ragazzo.
“Io mi chiamo Sirius, Sirius Black”
L’espressione bonaria di James sparì dal suo volto appena sentì il suo nome e lo guardò con diffidenza, cosa che non passò inosservata a Sirius.
“Black … non ho sentito belle cose su di voi”
“Avrai sentito senza dubbio la verità”
“Quindi anche tu ti interessi a magia oscura e ti relazioni solo con purosangue?” chiese James stizzito a Sirius che era in evidente difficoltà davanti alle domande dell’altro.
“No, non siamo tutti così. Io non lo sono e neanche mia cugina Andromeda è così”
“Una Black non fissata col sangue puro. Me la presenterai, viene ancora a Hogwarts?”
“E’ … stata rinnegata … ieri” disse Sirius cercando di trattenere le lacrime di tristezza e di rabbia.
“Cosa!? Rinnegata? Ma allora è vera questa follia che rinnegate quei pochi che nascono decenti?”
“Sì … e forse io riceverò lo stesso destino. Fino a ieri non conoscevo chi fossero veramente quelli della mia famiglia. Quella strega di mia cugina Narcissa ancora frequenta Hogwarts. Tanto bella quanto malvagia e pazza”
Remus Lupin, notando Sirius in evidente difficoltà estrasse una barretta di cioccolata offrendola al ragazzo.
“Prendi, ti farà bene”
Sirius accettò scettico ma rimase in piedi, mangiando silenziosamente la cioccolata.
“Sembri un tipo a posto, benvenuto nel nostro gruppo. E’ evidente che non sei come tutti i Black e se un giorno rinnegheranno anche te ti aiuto io” disse James dopo qualche secondo di riflessione.
“Gr … azi … e”
“Ti battezzo Felpato e adesso andiamo a far arrabbiare qualcuno, Sirius”
“Cosa?”
“Andiamo. A Remus e Peter non piace divertirsi mentre io mi annoio, andiamo”
James tirò Sirius per un braccio, quest’ultimo si lasciò contagiare dall’entusiasmo del nuovo amico e insieme si misero a correre avanti e dietro per tutto il treno, fino a quando James non si fermò di scatto guardando dentro uno scompartimento nel quale era seduta una ragazzina dai capelli rossi molto carina insieme al suo amico che sembrava l’esatto opposto di lei. Era trasandato con addosso vestiti troppo corti per lui e aveva dei capelli unti troppo lunghi. 
“Secondo te dove finirò, Severus?”
“Serpeverde, Casa degli astuti”
Proprio in quel momento James e Sirius entrarono nello scompartimento e si posizionarono di fronte a Severus e la ragazzina.
“Bene bene, chi è che vuole finire tra i Serpeverde?”
“Se lo vuoi sapere James, tutta la mia famiglia faceva parte dei Serpeverde” rispose al ragazzo Sirius, guardando torvo Severus.
“Che delusione Sirius, e io che credevo che tu fossi normale”
“Bhe … posso sempre spezzare la tradizione”
“Sarà meglio così altrimenti non ti parlerò mai più”
“Fate pure se preferite i muscoli al cervello” rispose acidamente il ragazzo chiamato Severus e neanche Lily sembrava felice della presenza dei due ragazzi. 
“Ah sì? E tu dove vorresti finire visto che non hai nessuna di queste due qualità, Mocciosus?” domandò James posizionandosi minaccioso di fronte a Severus.
“Sarà meglio che ce ne andiamo via … evidentemente non possiamo stare in pace” disse scocciata la ragazza.
“Oooohhhhhh”  
Sirius e James fecero il verso della voce altezzosa della ragazza e il secondo provò a fare lo sgambetto a Severus che lo evitò, uscendo alla svelta dallo scompartimento.
“Accidenti! Ma sono tutti così fastidiosi nel mondo magico?”
“No Lily, ma quei due per esempio sì e sarà meglio evitarli. Troppo stupidi per noi due”
Severus e Lily vagarono per il treno alla ricerca di uno scompartimento libero fino a quando il ragazzino non si fermò e bussò a uno dentro il quale c’erano soltanto due ragazzi più grandi.
“Scusate, possiamo? Due palloni gonfiati ci infastidivano al nostro scompartimento”
I due ragazzi erano Lucius Malfoy e Narcissa Black e quest’ultima guardò sprezzante verso Severus, notando con disgusto i suoi vestiti vecchi e troppo piccoli. Provò a dire di no ma prima che potesse parlare Lucius invitò Lily e Severus nello scompartimento.
“Noto che hai la sciarpa dei Serpeverde. Chi frequenta quella Casa è automaticamente un mio amico. Lucius Malfoy, prefetto dei Serpeverde mentre lei è Narcissa Black” disse Lucius mostrando orgoglioso la spilla da prefetto appuntata sul petto.
“Io sono Severus Piton e lei è Lily Evans”
“Entrate, siediti pure Lily Evans” disse Lucius Malfoy notando la timidezza della ragazza.
“Evans…non è un cognome tipico del mondo magico” disse Narcissa guardando sospettosamente Lily che si era seduta vicino a lei.
“I miei genitori … non sono maghi”
Narcissa fece una smorfia di disgusto ed era pronta a cacciare la ragazzina dallo scompartimento ma fu di nuovo interrotta da Lucius Malfoy.
“E dove sta il problema? Capita, godiamoci il viaggio. Non bisogna giudicare qualcuno dall’apparenza, Cissy” disse il ragazzo facendo l’occhiolino alla fidanzata che si girò infuriata verso la finestra.
“Ci hanno infastiditi due palloni gonfiati … uno di loro si chiamava Sirius”
“Ma tu guarda quanto è piccolo il mondo, il cuginetto di Narcissa” disse Lucius buttando una caramella tutti gusti + 1 contro Narcissa visibilmente alterata per la presenza dei due ragazzini.
“Non chiamarlo in questo modo, per me è un estraneo. E tu che pensi di quello lì?” borbottò la ragazza rivolta verso Piton.
“Non lo sopporto. Arrogante e presuntuoso”
L’espressione sul volto si rasserenò e cominciò anche lei a socializzare col bizzarro ragazzo. Solo Lily Evans non sembrava a suo agio dato che Lucius Malfoy e Narcissa Black non facevano nulla per coinvolgerla nella conversazione mentre Severus era troppo emozionato dal fatto di aver amicizia col prefetto di quella che secondo lui sarebbe stata la sua casa.  
Il viaggio durò qualche altra ora fino a quando l’Espresso di Hogwarts non si fermò e Lucius e Narcissa non cominciarono a prendere le loro cose.
“La prendo io Cissy” disse Lucius alla ragazza che provava faticosamente a far scendere la propria valigia.
“Che ti è saltato in mente di far entrare anche la nata babbana?” sussurrò la ragazza al fidanzato.
“Diciamo che il ragazzino anche se sembra uno straccione ha ottime potenzialità. Devo pur conoscere tutti i Serpev…”
“Si ma non i sanguemarcio, hai scordato cosa successe con Andromeda???”
“C’è tempo anche per lavorare su questo, gli farò capire quali sono le amicizie più utili – sussurrò Lucius Malfoy alla fidanzata per evitare di farsi sentire – andiamo Severus, io devo assolvere ai miei doveri di Prefetto”
Piton ubbidì mentre Lily, spaesata si limitò a seguirlo pur non provando particolare simpatia per Lucius Malfoy e Narcissa. Nel giro di un paio d’ore ci sarebbe stato lo Smistamento e l’unica cosa a cui si sforzò di pensare Lily era di non fare tardi a quella importante cerimonia, per evitare di fare brutta figura con gli insegnanti.

 
   
 
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