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Autore: tre 88    20/12/2018    1 recensioni
Due anni, sono passati dalla fine della guerra; Ace si è salvato e a salvarlo, è stato proprio l'uomo che lo aveva colpito, l'ammiraglio Akainu.
TRATTO DAL 2° CAPITOLO:
Era pomeriggio inoltrato e il sole stava per tramontare, Ace se ne stava sdraiato a letto e fissava il soffitto:
-“Incomincio a credere, che Akainu mi abbia mentito su tutto.”-
era da un po’ che aveva questo pensiero fisso ma, non riusciva a convincersi che l’ammiraglio mentisse:
-“Devo smetterla di avere questo dubbio. Come posso dubitare dell’uomo che mi ha salvato la vita?”-
TRATTO DAL 16° CAPITOLO:
Giunti sulla spiaggia, Ace si bloccò di colpo costringendo le due gemelle a fermarsi, davanti a loro c’era una foresta e da lì, uscì l’unica persona che avevano sperato di non incontrare.
Akainu uscì dalla foresta e fissò Ace, dopo settimane di inseguimento era riuscito a trovarlo e non se lo sarebbe fatto sfuggire.
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akainu, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'In Viaggio verso il Passato'
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26° CAPITOLO:
DI NUOVO INSIEME



 
A Marineford, nel suo ufficio, Sengoku era impegnato a firmare alcuni documenti quando la porta si spalancò di colpo:

-Ehilà! Come va!?-

il Grand Ammiraglio si irritò e spezzò la penna con la quale stava firmando:

-Dove sei stato fino adesso?-

nonostante il tono era calmo si capiva benissimo che era arrabbiato:

-Ero in giro.-

rise e iniziò a mangiare biscotti come sempre, Sengoku sbatté un pugno sulla scrivania facendo volare tutti i fogli:

-Garp! Falla finita!-

si calmò e proseguì, con l’amico doveva cercare di essere calmo dato che più si irritava e più lui si divertiva:

-Hai inseguito Akainu e ora questa storia è chiusa, quindi fammi il favore di non andartene in giro.-

Garp continuò a mangiare:

-Ero solo andato a trovare Eiichiro.-

il superiore sbuffò, ricordava bene quell’uomo, era stato un ottimo ammiraglio peccato solo che la pensava esattamente come Garp e i due insieme lo facevano impazzire:

-E scommetto che Eiichiro continua ad intercettare le nostre comunicazioni nonostante è in pensione, vero?-

l’amico scoppiò a ridere:

-E chi lo sa!-

il Grand Ammiraglio preferì cambiare discorso, sapeva che Garp era a conoscenza del fatto che Eiichiro intercettava le loro comunicazioni e faceva finta di nulla:

-Ora che hai intenzione di combinare?-

il vice ammiraglio si sedette sul divano e continuò a mangiare biscotti:

-Mi pare ovvio ciò che faccio ora.-

aprì un’altra scatola di biscotti e aggiunse:

-Sto qui a mangiare biscotti!-

si mise a ridere ignorando lo sguardo di Sengoku.

Il Grand Ammiraglio sapeva che era meglio trovare un modo per liberarsi di Garp perché era certo che avrebbe passato il resto della giornata ad infastidirlo:

-Ascolta, su un’isola non lontano da qui ci sono alcuni pirati che creano problemi, vai e arrestali.-

il vice ammiraglio non ne aveva voglia:

-Subito e non farmelo ripetere.-

gli diete un foglio dove erano scritte le coordinate dell’isola, Garp di malavoglia prese il foglio e sbuffando uscì dall’ufficio.

Ora che Garp era andato via, Sengoku recuperò tutti i fogli sparsi per la scrivania e riprese a firmarli sperando che l’amico non tornasse presto anche se a ripensarci si rese conto che forse era meglio che restava a Marineford perché lo conosceva molto bene e sapeva che non avrebbe eseguito l’incarico che gli aveva appena affidato ma almeno era riuscito a farlo uscire dal suo ufficio.
 
 
***
 

A bordo della “Moby Dick”, seduta sul parapetto Momo era persa nei suoi pensieri:

-“Forse è meglio se Sakura torna sulla nostra isola.”-

era da quando avevano deciso di unirsi alla ciurma del vecchio imperatore che la ragazza pensava che era meglio se la sorella smetteva di viaggiare, i pericoli erano molti e far parte di una ciurma così famosa come quella di Barbabianca non era sicuro per qualcuno che non sapeva ne combattere ne difendersi come Sakura anche se l’idea di separarsi da lei non gli faceva piacere, fin da quando erano nate erano sempre state insieme non si erano mai separate tranne quella volta dove era andata a cercare Ace dopo aver saputo che era ancora vivo:

-Ehi, Momo! Mi ascolti!?-

i pensieri della rossa furono interrotti da Ace, sentendosi chiamare alzò la testa incrociando lo sguardo con quello del ragazzo:

-E’ tutto a posto? E’ strano vederti così tranquilla.-

Momo sorrise, gli faceva piacere vederlo preoccuparsi per lei:

-Si è tutto a posto, stavo solo pensando.-

Ace ricambiò il sorriso:

-E a cosa pensavi?-

la ragazza sbuffò:

-Che razza di ficcanaso!-

rise davanti all’espressione imbronciata del ragazzo e aggiunse:

-Però mi fa piacere che ti preoccupi per me.-

Pugno di Fuoco sorrise:

-Comunque stavo solo pensando che è meglio se Sakura torna sulla nostra isola.-

Ace la fissò confuso, sapeva che una volta partite le due gemelle avevano deciso di non far più ritorno alla loro isola e quindi non capiva la decisione che sembrava aver preso la ragazza:

-E perché?-

Momo fissò il cielo:

-Perché lei non sa combattere e stando in questa ciurma i pericoli sono dietro l’angolo.-

il ragazzo continuava a non capire:

-Sempre meglio che viaggiare da sole.-

la ragazza gli mollò un pugno in testa e sbuffò:

-Ma mi ascolti o pure parlo da sola!?-

si calmò e proseguì:

-In due non correvamo molti pericoli ma ora è diverso. Barbabianca è un pirata molto conosciuto e ci sono molti che lo vogliono morto e quindi ci sono molte più possibilità di scontrarci con pirati molto forti, Sakura sarebbe sempre in pericolo.-

Ace sorrise:

-E’ tutti qui il problema? E io che pensavo chissà cosa.-

Momo gli mollò un altro pugno ma questa volta lo schivò:

-Ascolta, il babbo non permetterà mai a nessuno di far del male a qualcuno della ciurma e poi Sakura sa cavarsela meglio di noi due che non facciamo altro che finire nei guai e quindi stai tranquilla che non gli succederà nulla.-

Momo rimase senza parole, era raro sentirgli dire certe cose e gli fu grata perché quelle parole l’avevano tranquillizzata:

-Ora si metterà a nevicare.-

Ace la fissò offeso:

-E perché?-

la ragazza rise:

-Perché è strano che tu dica queste cose però ti ringrazio, ora sto meglio.-

Pugno di Fuoco rise, era contento di averla aiutata perché lei era una delle persone a cui voleva bene e non gli piaceva vederla preoccupata:

-Ah! Mi stavo per dimenticare una cosa molto importante.-

Momo si chiese cosa avesse dimenticato:

-Ero venuto a cercarti perché è pronto il pranzo.-

la rossa scattò in piedi:

-E come diavolo hai fatto a dimenticarti di una cosa così importante!?-

senza aggiungere altro si incamminò verso le scale che portavano di sotto.

Ace la osservò e sorrise, ancora non riusciva a crederci di essere riuscito a dirgli ciò che provava ma era felice che ora tra loro tutto si era sistemato.

Gli tornò alla mente ciò che era capitato quella stessa mattina, Sakura aveva detto agli ex componenti della ciurma dei pirati di “Picche” che finalmente sua sorella ed Ace stavano insieme, inutile dire che loro in un attimo avevano diffuso la notizia per tutta la nave facendo andare su tutte le furie Momo che prese a calci chiunque gli chiedeva chi era stato il primo a dichiararsi facendo ridere Barbabianca che li osservava divertito, anche Ace si era ritrovato circondato dagli amici che lo stavano riempiendo di domande ma lui non aveva avuto bisogno di liberasi dei ficcanaso perché ci aveva pensato Marco a salvarlo facendo ricordare agli altri che c’era un mucchio di cose da fare.

Ripensando a ciò che era capitato quella mattina gli venne da ridere, Momo aveva giurato che avrebbe strozzato sua sorella:

-Ehi! Baka Hono-chan, ci sei!?-

Ace si voltò verso la ragazza che lo stava aspettando, la raggiunse e insieme andarono a mangiare.
 
 
***
 

In una grande città che si trovava su una piccola isola del Nuovo Mondo, i “Mugiwara” si stavano dirigendo al porto con l’intenzione di salpare, con loro c’erano anche Sabo e Koala che avevano accettato la proposta di Rufy di viaggiare con loro per un po’, i due rivoluzionari dovevano raggiungere Hank che li stava aspettando sull’isola di Taiyoo, dato che la loro imbarcazione era affondata a causa di un mostro marino che li aveva attaccati e Sabo per fermarlo aveva accidentalmente distrutto la nave e non avendo soldi per prenderne un’altra, stavano viaggiando da un’isola all’altra chiedendo passaggi ai mercantili.

Per loro fortuna, Rufy e i suoi compagni stavano seguendo la stessa rotta che serviva a loro per raggiungere l’isola e avevano accettato molto volentieri di viaggiare insieme a loro.


 
*


Mentre si stavano avvicinando alla “Thousand Sunny”, Rufy si fermò di colpo:

-Razza di idiota! Perché ti sei fermato all’improvviso!?-

Nami era parecchio nervosa dato che il capitano in quei giorni che erano stati sull’isola aveva fatto parecchi danni rischiando di attirare l’attenzione di un vice ammiraglio che si era fermato sull’isola per fare rifornimento, per loro fortuna il marines se ne era andato dopo qualche ora senza accorgesi di loro.

Rufy non aveva sentito nessuna parola che aveva pronunciato Nami troppo preso a fissare davanti a se, dopo essere rimasto impalato per qualche secondo sorrise e si mise ad urlare con tutto il fiato che aveva:

-Aceeeee!!!-

i suoi compagni, Sabo e Koala si accorsero solo in quel momento che Pugno di Fuoco e le due gemelle si stavano avvicinando.

 
*


La “Moby Dick” aveva ormeggiato al largo dell’isola per non attirare l’attenzione ed Ace insieme alle due gemelle si era recato sull’isola per cercare il fratello dato che non sapevano se era in quella città.

 
*


Ace sentendosi chiamare non fece in tempo a capire chi era stato a chiamarlo che fu travolto in pieno da Rufy che lo abbracciò con le lacrime che gli rigavano il volto, era stato molto felice nel rivedere Sabo ma con Ace era diverso dato che lo aveva visto con i suoi occhi venir colpito e cadere a terra e si era sentito molto in colpa in quei due anni:

-Che bello rivederti!-

in quel momento a Rufy non passò per la mente che molto probabilmente il fratello non si ricordava di lui perché ora gli importava solo di averlo rivisto:

-Anch’io sono felice di rivederti però così mi soffochi.-

il fratellino non gli importava di soffocarlo o di mettere in imbarazzo la sua ciurma come aveva fatto quando aveva rivisto l’altro fratello:

-Oi, Rufy! Lasciami o ti do fuoco!-

a quelle parole Cappello di Paglia si decise a lasciarlo andare dato che sapeva che Ace era capace di mettere in pratica la minaccia, continuava a sorridere mentre le lacrime cessavano di cadere.

Sabo li raggiunse, era davvero felice di poter stare di nuovo tutti e tre insieme:

-Vedo che hai recuperato la memoria.-

Ace si girò verso di lui e gli sorrise, dopo dodici anni erano di nuovo insieme anche se poi ognuno sarebbe tornato a percorre la propria strada ma a loro non importava se era solo per poco che sarebbero stati insieme perché ora era diverso dato che tutti e tre erano vivi e potevano ricontrarsi di nuovo.

I tre fratelli sentendo Sanji si voltarono verso di lui, il cuoco era partito a fare mille complimenti alle gemelle senza accorgesi che Momo stava per esplodere, quando Sanji si mise a fare complimenti a Sakura la rossa si infuriò e il cuoco fu messo al tappeto da un pugno in testa da parte di Nami e un calcio nello stomaco da parte di Momo, la navigatrice era già nervosa e le smancerie del cuoco l’avevano fatta infuriare.

Usopp e Chopper si spaventarono:

-Quella è un demone quanto Nami!!!-

le due ragazze si fissarono negli occhi e poi si presentarono stringendosi la mano, il cecchino cercando di non farsi sentire disse al medico che era nata un’alleanza tra demoni.

Sakura sospirò rassegnata e preferì non rimproverare la sorella, Momo dopo essersi presentata a Nami si rivolse ad Ace:

-Baka Hono-chan, il vecchio ci ha detto di tornare per il tramonto.-

il ragazzo capì cosa voleva dirgli:

-Sabo, Rufy, andiamo a farci un giro.-

i due fratelli senza capire molto lo seguirono mentre le due gemelle rimasero con i “Mugiwara” e Koala che era felice per l’amico.

 
*


I tre fratelli raggiunsero la spiaggia e si sedettero sulla riva:

-Come mai siete insieme?-

Sabo non si sorprese del fatto che solo in quel momento Ace si era accorto che lui stava viaggiando con Rufy:

-La mia imbarcazione è affondata e Rufy mi sta dando un passaggio.-

il fratellino rise, ricordava come Koala aveva reagito quando Sabo gli aveva spiegato come mai erano senza nave e gli dispiaceva che lei non era lì, aveva voglia di assistere di nuovo a quella scena:

-Comunque Ace sei diventato ancora più forte.-

i due fratelli lo fissarono senza capire il perché di quella frase:

-Sei riuscito a sconfiggere Akainu.-

sentendo quel nome Pugno di Fuoco abbassò la testa nascondendo lo sguardo sotto il cappello, Sabo si accorse della sua reazione e mollò un pugno in testa a Rufy:

-Ahio, mi hai fatto male!-

il rivoluzionario sbuffò:

-E tu impara a riflettere prima di dire certe cose!-

il fratellino fece per ribattere poi si accorse di ciò che era successo, per Ace era stato molto difficile vivere per due anni senza nessun ricordo e soprattutto era stato difficile stare con l’uomo che lo aveva quasi ucciso e ingannato e i suoi fratelli lo sapevano:

-Scusami, fratellone. Non era mia intenzione tirare fuori questa storia.-

anche lui nascose lo sguardo sotto il cappello e il senso di colpa che lo aveva perseguitato per due anni si fece sentire; Sabo sbuffò, a causa di un nome l’atmosfera tra loro si era fatta pesante e decise di cambiare argomento:

-Da quello che ho capito sei ritornato da Barbabianca, vero?-

Ace alzò la testa e annuì:

-Ero andato sull’isola di Mizuumi a far visita alla tomba di Satch e li ho ritrovato il babbo e gli altri.-

i due fratelli non sapevano chi fosse Satch ma avevano capito che era meglio non chiederglielo perché avevano intuito che chiunque fosse parlare di lui non era facile per Ace:

-Però prima di giungere su quell’isola ho incontrato il vecchio.-

Rufy e Sabo risero, era da tanto tempo che non rivedevano ne Garp ne Dadan e si chiesero come stavano.

Passarono l’intera mattinata a parlare di ogni cosa felici di poter passare del tempo insieme, era come se quei dodici anni non fossero mai esistiti, il loro legame era molto forte e con tutto ciò che avevano passato il legame che li univa come fratelli si era rafforzato.

Decisero di andare a mangiare in una locanda, durante il tragitto Rufy stava camminando velocemente fermandosi ogni tanto per dire a fratelli di sbrigarsi, loro camminavano con più tranquillità continuando a parlare:

-Dimmi un po’ Ace, tu e la tua amica state finalmente insieme?-

ricordava molto bene che Sakura gli aveva detto cosa c’era tra sua sorella e il fratello e quindi gli era venuto spontaneo fargli quella domanda a cui Ace aveva reagito arrossendo:

-Ma che diavolo dici!?-

il rivoluzionario rise divertito, sapeva che lui non era mai stato capace di nascondere i suoi sentimenti:

-Da come hai reagito devo dedurre che la risposta è si.-

si stava divertendo a vedere come Ace cercava in tutti i modi di negare tutto quando invece da come reagiva era chiaro che lui e Momo stavano insieme:

-Piantala di sparare cavolate!-

Sabo sorrise:

-Non vedo il perché neghi tutto.-

Rufy si accorse che i due fratelli si erano fermati in mezzo alla strada e che Ace sembrava parecchio arrabbiato:

-Ehi, che succede!?-

Sabo si girò verso di lui:

-Nulla, è solo che Ace non vuole ammettere che…-

non fece in tempo a concludere la frase che dovette schivare una palla di fuoco:

-Ma sei matto!? Per poco non mi colpivi!-

il fratello era ancora arrabbiato:

-E tu vedi di non insistere su questa storia!-

il problema era che si sentiva troppo in imbarazzo nell’ammettere che lui e Momo stavano insieme:

-Ok, va bene ma ora raggiungiamo Rufy.-

Ace si accorse solo in quel momento che il fratellino si era rimesso in cammino. 

Giunti in una locanda i tre fratelli si sedettero ad un tavolo ed iniziarono a mangiare attirando l’attenzione dei clienti, le altre persone aveva riconosciuto Ace e Rufy ed erano sorpresi nel vederli insieme e soprattutto erano sorpresi della quantità di cibo che riuscivano a mangiare, Sabo si era accorto dello sguardo degli altri clienti:

-“Come era prevedibile questi due hanno attirato l’attenzione e non mi stupisco se li hanno riconosciuti.”-

era davvero da tanto tempo che non mangiavano insieme e gli faceva piacere stare con loro anche se poi ci sarebbe stato da correre; durante il pranzo nessuno dei tre parlò poi quando finirò corsero fuori inseguiti dal locandiere che arrabbiato gridava di pagare il conto ai tre fratelli.

Nel correre riuscirono a seminare l’oste ma si resero conto di essersi completamente persi, Sabo a differenza dei fratelli aveva un ottimo senso dell’orientamento ma era difficile orientarsi in una città così grande che sembrava un labirinto e piena di gente:

-Bene, ci siamo persi.-

Rufy rise:

-Non importa!-

Ace si mise incammino prendendo una strada a caso ma fu fermato da Sabo:

-Fermati, così ci perdiamo del tutto!-

Pugno di Fuoco sbuffò e tirò fuori dalla tasca una vivre card:

-Con questa ritrovo Momo e lei è con gli amici di Rufy.-

il rivoluzionario rimase senza parole:

-Non è da te trovare soluzioni ai pasticci in cui ti cacci.-

Ace si arrabbiò:

-Guarda che io so quello che faccio e non mi caccio nei guai!-

Sabo rise:

-Si certo, certo. Quindi mi stai dicendo che ti è venuta in mente la vivre card solo perché non vedi l’ora di rivedere la tua ragazza.-

Rufy si intromise nel discorso:

-Davvero fratellone hai anche tu una ragazza? E chi è?-

Ace era seriamente intenzionato a dar fuoco ad entrambi:

-Fatela finita!-

i due scoppiarono a ridere, li aveva sempre divertiti mettere in imbarazzo il fratello perché lui non era capace di ammettere ciò che provava per le persone:

-Dai Rufy, non insistiamo o ci da fuoco.-

scoppiarono di nuovo a ridere mentre Ace sbuffò e li lasciò perdere mettendosi in cammino seguendo la vivre card:

-Ehi, fratellone! Aspettaci!-

i due fratelli lo raggiunsero e camminarono in silenzio senza dire altro fino a quando Ace non si accorse di ciò che aveva detto Rufy prima:

-Cosa intendevi dire con anche tu?-

Cappello di Paglia rise:

-Anche Sabo ha la ragazza, si chiama Koala. E’ la ragazza con i capelli castani che è insieme ai miei amici.-

Ace si ricordava che Sabo l’aveva nominata quella volta che si erano ritrovati:

-Quindi avevo ragione.-

il rivoluzionario sbuffò, si era pentito di aver fatto sapere a Rufy di Momo, parlando aveva fatto uscire questa assurdità:

-Koala è solo un’amica e niente di più.-

senza aggiungere altro, ignorò le risate dei fratelli e proseguì.

I tre fratelli continuarono a camminare, Rufy era perso nei suoi pensieri, per tutto il tempo passato insieme aveva fatto di tutto per non guardare la cicatrice che Ace aveva sul petto ma al solo pensiero di come se l’era procurata gli veniva una gran rabbia, era arrabbiato con se stesso perché due anni fa non era stato abbastanza forte e suo fratello aveva messo a repentaglio la sua vita per proteggerlo, era stato un vero miracolo che fosse sopravissuto e nonostante era felice di averlo potuto rivedere ciò non toglieva che si sentiva in colpa per ciò che era accaduto:

-Ehi Rufy, che hai?-

alla domanda di Sabo si accorse di avere gli occhi dei suoi fratelli puntati addosso:

-Nulla.-

Ace sbuffò:

-Non sei mai stato capace di mentire.-

il fratellino sorrise, con loro non poteva mentire erano i suoi fratelloni dopo tutto:

-E’ solo che sono arrabbiato.-

i due fratelli non capivano il perché, anche se erano abituati agli sbalzi d’umore del fratellino:

-Scusa ma fino a poco fa eri felice.-

Rufy annuì:

-Hai ragione Sabo ma io sono arrabbiato con me stesso per ciò che è successo due anni fa.-

abbassò la testa nascondendo lo sguardo sotto il cappello:

-E’ solo colpa mia se tu hai rischiato la vita, Ace.-

Pugno di Fuoco gli mollò un pugno in testa:

-Razza di idiota! Se qualcuno ha colpa per qualcosa sono io e non tu!-

si calmò e aggiunse:

-Se avessi dato retta al babbo e agli altri quella guerra non sarebbe mai scoppiata.-

Rufy fissò il fratello:

-Però se io non fossi stato debole non mi avresti difeso!-

Ace sbuffò:

-Tu non sei debole! Sei riuscito a liberarmi ed è stata una mia decisione difenderti!-

Sabo intervenì:

-Ascolta Rufy, noi tre siamo fratelli ed è normale volerci aiutare e difenderci. Tu, due anni fa hai voluto salvare Ace e lui ti ha voluto proteggere e stai certo che se io non fossi stato lontano sarei arrivato anch’io a darvi una mano.-

Rufy sapeva che le parole di Sabo erano vere e un po’ il senso di colpa diminuì:

-Ciò che più conta è che siamo di nuovo tutti insieme.-

il fratellino annuì pienamente d’accordo con il fratello:

-Accidenti! Quella mi ammazza!-

i due si voltarono verso Ace senza capire:

-Ma si può sapere che ti è preso all’improvviso?-

Pugno di Fuoco si voltò verso Sabo:

-Sta tramontando il sole.-

i due fratelli capirono e insieme si misero a correre seguendo la direzione della vivre card.

 
*


Intanto al porto i “Mugiwara”, Koala e le due gemelle avevano fatto amicizia, Sanji dopo essere stato stesso altre due volte da Nami e Momo se ne stava accucciato con il morale a terra perché si era auto convinto che le due lo odiassero, Sakura si era trovata subito bene con Robin e Koala, parlare con loro era piacevole; mentre tutti gli altri stavano continuando a parlare, Momo aveva preso a borbottare e l’unica cosa che si era capito era che ce l’aveva con Ace perché era in ritardo.


Quando i tre fratelli giunsero al porto, Ace si beccò una bella lavata di testa da Momo che fu fermata da Sakura mentre gli altri due fratelli se la ridevano, Koala capiva benissimo la rossa anche Sabo la faceva esasperare.

Era giunto il momento dei saluti, i tre fratelli non sapevano quando si sarebbero di nuovo visti ma sapevano che anche se passavano anni loro si sarebbero rivisti e sarebbero rimasti per sempre fratelli.

Sabo e Rufy salutarono Ace e poi salirono a bordo della “Thousand Sunny” e salparono, dovevano accompagnare i due  rivoluzionari sull’isola di Taiyoo e poi riprendere le loro avventure verso la realizzazione dei loro sogni.

 
*


Ace e le gemelle fecero ritorno alla “Moby Dick” e l’enorme nave riprese il suo viaggio alla ricerca del traditore che aveva voltato le spalle alla sua famiglia.
 
 
Continua…
 

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Ciao,
 
questo è il penultimo capitolo, spero che vi sia piaciuto.

Ho aggiornato oggi invece che domani e se riesco l’ultimo capitolo lo metterò sabato.

Mi farebbe piacere avere una vostra opinione, se avete tempo e voglia, fatemi sapere con una recensione il vostro parere, grazie.

Ringrazio chi ha visto gli scorsi capitoli e chi ha inserito la storia tra i preferiti, le ricordate e le seguite, soprattutto ringrazio CreepyPirate2, Dhialya e Kira0705 che hanno commentato la storia.

A presto.
  
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