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Autore: _maricrow_    20/12/2018    0 recensioni
Dopo gli eventi dei Dark Signer e Yliaster, la vita in città torna a scorrere tranquilla. La nuova tecnologia annuncia il 'Duel Links' un mondo virtuale dove tutti i duellanti possono riunirsi e giocare online. Ma questo nuova nuova tecnologia rischia di disturbare il sonno di una divinità che non dovrebbe mai essere risvegliata.
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Crow Hogan
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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«...Hmmm...»

Lentamente, i suoi occhi si aprirono, incontrandosi con il soffitto ammuffito e screpolato del garage. Si mise a sedere dov'era a terra, facendo una smorfia mentre si massaggiava il capo dolorante.

«Che diavolo è successo...» Mormorò, guardandosi intorno, ancora stordito e confuso. Un raggio di sole colpì la sua vista, costringendolo a chiudere momentaneamente gli occhi: Il fascio aveva colpito la superficie di un piccolo oggetto a terra: il suo cellulare. Gattonò verso di esso, raccogliendo e ispezionando l'oggetto sperando che nulla fosse rotto. Lo schermo era acceso, e segnalava il completamento di un download. In quel momento, i pensieri iniziarono a riordinarsi nella sua mente, ricordando gli eventi di ieri, Yusei, il terremoto e...

Si guardò frettolosamente il braccio destro, improvvisamente colpito dal panico: il marchio era lì come al solito, e non sembrava esserci nulla di diverso. Non poteva essere stato un sogno, o poteva? Ricordava vagamente di sentire il fuoco o qualsiasi cosa chiamare il suo nome. Inoltre, c'erano alcuni segni di ustione intorno al suo braccio, questo sembrava convincerlo che non era stato un sogno.

Scosse la testa, lasciandosi i pensieri alle spalle: ora l'unica cosa che doveva fare era concentrarsi nel cercare suo fratello. Cliccò sulla scritta che segnalava il completamento del download, ritrovandosi sulla schermata del gioco. Ha ricordato vagamente Yusei spiegargli cos'era in ID, e in paio di minuti riuscì a creare un account.

«Yossha ~!» Sorrise, cliccando infine il tasto di accesso. In un lampo, il suo corpo venne teletrasportato all'interno del gioco, e Crow si ritrovò catapultato per la prima volta, nel mondo virtuale conosciuto come Duel World.

Il mondo era stato ricreato in modo molto simile alla classica Neo Domino. Si ritrovò proprio di fronte al ponte Dedalo, e al simbolo che unificò Satellite e Neo Domino. Non poté fare a meno di fissare entusiasta quel panorama, gli occhi grigi che brillavano grazie al riflesso limpido mare e il sole che picchiava su di esso. Anche se era un mondo virtuale, questo gli riportò alla luce molti ricordi. Chiuse gli occhi, mentre ridacchiò tra sé e sé. Si sono proprio dati da fare, uh?

Alzò lo sguardo, dando un ulteriore occhiata in giro. Vide una grande struttura con il logo della Kaiba Corporation, probabilmente doveva essere l'edificio in cui lavorava Yusei: doveva solo indovinare la strada. Ma prima che potesse decidere che direzione prendere, un annuncio sul grande schermo catturò la sua attenzione. Rimase incredulo alla vista di un annuncio del Duel King.

«J-Jack?» Balbettò, incredulo. Che diavolo ci faceva in questo mondo? E come aveva fatto sopratutto, senza nemmeno un cellulare? Si massaggiò le tempie, cercando di frenare i suoi istinti omicidi.

«Keh, è solo uno stupido sbruffone.»

«Hai ragione.»

Crow batte' le palpebre, lentamente allontanando le mani dalle tempie mentre cercava di elaborare ciò che aveva appena sentito.

«C-chi ha parlato... ?» Ripeté, visibilmente spaventato, mentre si guardava intorno, senza successo. Ma la cosa che più lo terrorizzava in quel momento, era quanto la voce suonasse familiare: sembrava la stessa che chiamò il suo nome la scorsa notte prima che perdesse i sensi.

Inghiottì, scuotendo frettolosamente la testa.

Pensa a Yusei, pensa a Yusei.

( . . . )

Yusei era seduto dietro la sua scrivania, controllando i dati del personale che lavorava al computer, la preoccupazione nei suoi occhi. Avevano provocato una reazione indesiderata del Momentum, in qualche modo, ma tutto sembrava ancora essere stabile e non risulta ci siano stati danni. Sarebbe potuto essere solo un effetto collaterale che non aveva calcolato.

«Signor Fudo.» I suoi pensieri furono interrotti dallo scienziato che era a capo del progetto insieme a lui. «Tutto procede secondo le nostre direttive, non si preoccupi.»

«Lo so, ti ringrazio.» Il ragazzo annuì, lasciandosi sfuggire un sospiro. Lo sapeva, ma ciò nonostante non poteva impedirgli di pensare agli eventi passati con i progetti riguardanti il Momentum, e come essi abbiano portato all'incidente chiamato Zero Reverse.

Improvvisamente, una donna entrò.

«Mi scusi Dr. Fudo, c'è una visita per lei. Dice di essere il suo migliore amico.»

Yusei batté le palpebre.

Si recò nella parte inferiore dell'edificio, accompagnato dalla donna, per trovare Crow seduto su una delle poltrone, con le mani sulle ginocchia mentre osservava - sbavava su - delle ciambelle nella vetrina del bar accanto.

«Crow?» Chiamò il suo nome, catturando l'attenzione del rosso.

«Oh, Yuse'!» Rispose, un sorriso che si fece strada sul suo volto. Il moro ricambiò il sorriso: non poteva farne a meno quando era in sua compagnia, lo metteva sempre di buon umore.

«Cosa ci fai qui? Non pensavo giocassi a Duel Links.» Chiese, prendendo posto di fronte al ragazzo.

«Infatti non lo faccio.» Ridacchiò, grattandosi il capo. «Sono venuto qui perché ero preoccupato per te.» Yusei alzò un sopracciglio, chiaramente confuso, così Crow iniziò a raccontare gli eventi della scorsa notte in ogni minimo particolare, compreso...

«Questo.» Disse, sfilando la parte del guanto che copriva il suo avambraccio leggermente ustionato, rivelando il suo marchio. «Ha brillato, entrambe le volte. Come se avesse una qualche connessione con l'incidente di ieri.»

Alzò lo sguardo verso suo fratello, solo per vedere quest'ultimo che lo fissava con un espressione che non riusciva a decifrare. Sembrava sorpreso e preoccupato allo stesso tempo. Aveva bisogno di riordinare tutte quelle informazioni che Crow aveva fornito.

«Yus?» Chiese il rosso, con uno sguardo quasi colpevole. Yusei batte' le palpebre, riportando la sua mente alla realtà.

«M-mi dispiace, Crow. Non volevo spaventarti.» Disse, rivolgendo al fratello uno sorriso empatico. «Vedi, in questo periodo sto lavorando ad un vecchio progetto di mio padre sul Momentum. Non so cosa sia successo, esattamente, ma abbiamo provocato le scosse.»

Ora era il turno di Crow di apparire disorientato. «E-e questo?» Borbottò, sollevando leggermente il braccio. Yusei lo fissò per un attimo, prima di continuare.

«Ti ricordi del blackout che ha colpito la città dopo che abbiamo sconfitto Aporia?» Chiese, il rosso annuì.

Spiegò che aveva scoperto che suo padre, stava lavorando ad un progetto che richiedeva di usare il potere del Crimson Dragon per alimentare il Momentum, dal momento che aveva scoperto che quest'ultimo reagiva al suo potere.

Ora anche Crow stava iniziando a capire: quella volta col blackout, era stato il potere del Crimson Dragon ad alimentare le loro D-Wheeler.

«Ma...» Il moro si portò una mano al mento. «Il mio marchio non ha brillato, il che è molto strano.» Rimasero scettici riguardo a questo, in quando sapevano benissimo entrambi che i marchi reagivano all'unisono. Improvvisamente, il rosso fece riferimento ad un altro particolare degli eventi che lo colpirono ieri, così raccontò di aver sentito una voce che lo chiamava, come se fosse stato il marchio a parlare.

«Potresti aver sentito, la voce del Crimson Dragon?» Indovinò Yusei, non era un particolare da escludere visto le vaste risorse del Drago.

«Non ne sono sicuro, non ho mai sentito la sua voce.» Ridacchiò Crow, grattandosi il capo. «Ha detto anche che Jack è uno stupido sbruffone. Se lo pensa anche il Crimson Dragon, allora significa che ho ragione.» 

Il moro batte' le palpebre. «Il Crimson Dragon ti ha detto questo?»  Chiese, e lui annuì.

Furono interrotti dalla stessa segretaria di prima, che richiedeva l'assistenza del giovane scienziato. Annuì, facendo un cenno alla donna, prima che lei si allontanò e rimasero di nuovo da soli. 

«Hai molto lavoro, uh?» Quando Yusei si voltò, vedendo Crow che gli rivolgeva un leggero sorriso, ma i suoi occhi sembravano così tristi. Conosceva il minore come le sue tasche ormai, quindi non era davvero difficile indovinare il motivo per cui aveva cambiato umore così in fretta.

«Devo andare, mi dispiace.» Sbuffò, alzandosi dalla poltrona; il rosso seguì l'esempio. «U-uhm y-yeah... vado anch'io, credo che mi porterò avanti col lavoro.»

Quando entrambi i ragazzi si salutarono, Crow si avviò verso l'ingresso, ma fu fermato dalla voce di Yusei che lo chiamava.

«Crow! Afferra!»

Si voltò da dove proveniva la voce, per trovare il fratello che gli lanciò contro una piccola sacca. Sorpreso, incarco' le sopracciglia, controllando il contenuto della sacca: per trovare le ciambelle che stava guardando prima in vetrina. Arrossì, imbarazzato. Come faceva a saperlo?

«Già che sei qui perchè non ti fai un giro in questo mondo? Prometto che più tardi riuscirò a liberarmi.» Sorrise il moro. Il rosso lo fissò per un attimo, prima che una risata gli sfuggì fra le labbra.

 Accidenti.

 
   
 
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