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Autore: terryoscar    22/12/2018    5 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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L’alta Valle di Susa

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Mi sveglio tra le braccia di Andrè,che meravigliosa sensazione che provo!
Sento la sua mano calda accarezzare il mio ventre, leggero, come se avesse paura di farmi del male, una piuma calda che però mi avvolge, avvolge me ed il nostro bambino. Mi posa un bacio sulla nuca, sento la sua voce, mi sussurra: “Buongiorno Oscar!”
“Andrè ….. sei sveglio!”
“E’ già da un po’ che ti sto guardo dormire, non volevo svegliarti! Sei così bella, rilassata. Sai, mi piace guardarti, stringerti, potermi beare di te e di…..lui” le dico indicando il suo pancino, appena pronunciato.
“.. Come ti senti … spero che tu abbia dormito abbastanza!”
“Si Andrè, erano giorni che non  riposavo così  bene! … E poi ieri abbiamo fatto davvero tardi!”
“Madame Grandièr, non è stata certo colpa mia. Voi avete insistito così tanto che ho dovuto assecondarvi mio malgrado!”
Le mie parole mandano su tutte le furie mia moglie, si allontana, mi guarda male, con lo stesso sguardo severo che riserva ai soldati indisciplinati e mi dice: “Andrè!! Sei davvero … sfacciato … io … io …”
Guardo Oscar, è tutta rossa in viso, imbarazzata……la adoro, quando fa così! Gesticola, si affanna….è dolcissima.
“Ih ih ih Su dai Oscar, non arrabbiarti, vieni qui … abbracciami! .. Sai che faccio per farmi perdonare?!”
“Andrè, una sola parola a sproposito ed io ……”
Mi guarda con una luce di sfida negli occhi, decisa, mi punta un dito contro. Davanti a me non c’è più la mia dolcissima ed imbarazzata moglie, c’è la mia amazzone, la mia pestifera guerriera!
“Ti sei addormentata con nulla addosso, proprio come me …”
“Infatti, adesso comincio ad avere freddo! …..”
“Cosa fai adesso?”
“Prendo la mia camicia da notte, che è sul letto, ieri l’ho lasciata lì, per … per … la fretta di …..ooooh…. lascia stare!”
“No no, lasciala lì …”
“Ma io ho freddo!”
“Vieni qui, ci penso io a scaldarti ….”
 
Andrè mi tira a se, mi bacia, mi stringe con passione, sento le sue mani percorrermi la pelle … mi desidera .. anch’io lo desidero …. Continuo a baciarlo, mi perdo in lui ….
Il mio dolcissimo marito è un uomo dolce, premuroso, attento, mai stanco e mai sazio! Non avrei mai immaginato che amare significasse una cosa così bella, mi da una sensazione di benessere, di serenità. Credo di non essere stata così felice da quando….beh….si, ormai erano anni che non ero più in pace con me stessa. Andrè è la mia salvezza, fin da quando è arrivato a palazzo Jarjayes, un piccolo bambino spaurito che ha portato la gioia di vivere ad un altro bimbetto biondo, sempre solo.
 
Un tocco alla porta.
 
Andrè si allontana dalla mia bocca, mi sussurra: “Deve essere il garzone con la colazione! .. Un attimo solo e lo mando via. Tu però di qua non muoverti, faccio in un attimo!”
 
Vedo Andrè, in tutta fretta infilarsi i pantaloni, indossa  appena  la camicia, a piedi nudi si precipita alla porta e l’apre.
 
“Buongiorno Monsieur, Vi ho portato la colazione, come mi avete chiesto ieri sera, ecco qua! … C’è anche la cioccolata calda.”
“Grazie! .. Dai a me, vai pure.”
“Buona giornata Monsieur.”
 
Vedo Andrè posare il vassoio sul tavolo, avanza verso di me, mi sorride,  mi porge la camicia e mi dice: “Credo che sia meglio che mangiamo prima qualcosa, quindi … è meglio che tu la indossi,non vorrei che prendessi davvero freddo!”
“Oh Grazie, Monsieur Andrè! Quindi Vi siete deciso a lasciarmi rivestire!”
“Non illudeteVi Madame Grandièr, giusto il tempo di fare colazione,vedrete, poi non Vi servirà più, la Vostra camicia!”
“Uhmm … grazie Monsieur, davvero generoso da parte Vostra! … Adesso se non Vi dispiace, passatemela, sapete, non riesco a mangiare così.”
“Così, come?”
“Così, senza nulla addosso! .. Allora me la volete porgere oppure no?!”
“Eccola qua Madame .. prego!”
“Grazie Monsieur.”
 
Mi rivesto in fretta, infilo la camicia da notte ed una vestaglia,Andrè mi guarda, continua a sorridermi, mi porge la mano, e mi invita ad andare a tavola con lui.
 
 
“Guarda che colazione squisita, davvero invitante!”
“Io direi piuttosto abbondante! … Andrè,  come sempre hai esagerato.”
“Ma no, su dai mangiamo.”
Andrè mi  versa la cioccolata bollente, lo guardo e dico: “Umm …  Che profumino, sembra davvero invitante! .. A quanto pare Andrè, hai pensato a tutto!”
La colazione è davvero abbondante: cioccolata calda, torta di mele, torta al cioccolato, brioche….Andrè ha davvero esagerato! Certo, lui ha sempre mangiato molto, ma adesso vuole rimpinzarmi come…….un maialino! Santo cielo,sta un poco esagerando!
“Ho cercato di soddisfare i tuoi desideri al meglio, e poi dopo giorni di viaggio e di tenda, dobbiamo permetterci anche qualche delizia, non ti  pare?”
Sorrido a mio marito, lo guardo con tenerezza, le mie mani si scaldano sulla tazza bollente, e comincio a sorseggiare. Assaggio una fetta di torta al cioccolato, lascio quella di mele a lui, so che la adora! Però, quanto è bello, con la camicia lasciata aperta ed i capelli tutti scompigliati!
 
Facciamo colazione, guardo mia moglie rapito, non posso farne a meno: è troppo bella, e io l’amo ……. Tiene la tazza tra le mani, spilucca una fetta di torta, sorride dietro al bordo della tazza. È bellissima, è sempre un poco impacciata, timida. E poi non riesco a farla mangiare di più!
 
 
 
“Su Andrè, lasciami andare, voglio rivestirmi comincio davvero a sentire freddo.”
“E va bene, sgattaiola pure fuori dal letto. Ma dico, cosa vorresti fare?”
“Ma come Andre, sai che tra poco sarà ora di pranzo e noi siamo chiusi ancora in camera.”
“E allora? Cosa c’è di male, se siamo rimasti tutta la mattina qui, e poi, guarda fuori dalla finestra piove ininterrottamente, cosa vorresti fare, se non rimanere a letto con  me!”
“Si, è vero, però preferisco rivestirmi, dovresti farlo anche tu, non vorrai rimanere tutto il tempo così?”
“Certo, perché no, magari ti aspetto qui fino a stasera.”
 
Sono davanti alla specchiera, mi spazzolo i capelli, guardo Andrè riflesso nello specchio, finalmente si è  deciso ad alzarsi dal letto per rivestirsi, quando sento  bussare alla porta.
 
“Aspetta Oscar, vado io!”
 
Vedo Andrè aprire, Joséphine fa irruzione nella nostra stanza.
 
“Oscar, Oscar ho bisogno di parlarti!”
“Joséphine, cosa ti succede, perché sei tanto agitata?”
“Vedi Oscar, è successo .. senti .. io …”
Guardo mia sorella, è tutta agitata, arrabbiata. Davvero non capisco cosa possa essere successo di così grave! Ha il fiocco del colletto della camicia slacciato, i polsini aperti, il gilet sbottonato. Non l’ho mai vista così trascurata, sembra che abbia fretta, ma che sia anche in difficoltà!
 
Andrè mi guarda e dice: “Ascolta Oscar, io vado di sotto, così potrete parlare tranquillamente! … A  dopo Joséphine!”
“No, un momento Andrè, rimani anche tu, ciò che ho da dire, riguarda anche te.”
“Me?! .. Ma come …”
“Zitto, e ascoltami! … Dunque, io devo chiedervi un favore …”
Oscar mi guarda  e dice: “Joséphine, sei agitata, cosa ti è successo?”
“Di tutto cara sorellina, pensa che la notte scorsa ci è mancato poco che nostro padre prendesse la spada e ammazzasse il povero Charles!”
“Cosa? Joséphine, io non credo che nostro padre possa fare una cosa simile!”
“Ma no, Oscar! .. Io non ho detto che l’ha fatto, ma che ci è mancato poco! Sai si è davvero arrabbiato, con il mio povero marito.”
Andrè ribatte: “Joséphine, perché il Generale è furioso con Charles, cosa è successo?”
“Vedi Andrè, è che .. io … noi … si insomma .. come dire … ci ha sorpresi insieme …”
Vedo mia moglie spalancare gli occhi all’inverosimile,e replica: “Come? .. Ma .. Joséphine, tu .. tu .. Voi  non dividete la stanza con nostro padre?”
Oscar è tutta rossa in viso, incredula alle parole di sua sorella. Anche io faccio fatica a credere che Charles possa avere avuto certi pensieri con il Generale accanto…Charles magari no, ma Joséphine? Ormai sappiamo bene come è fatta, e secondo mio cognato durante la gravidanza diventa ancora più…..oh santo cielo!! Ma questi due sono matti!
“Certo che si, ma vedi …”
“Joséphine, non dirmi che Voi avete ….  Si, insomma, in presenza di  nostro padre ?”
“Beh, Oscar … si, è così, ma dico .. e poi noi pensavamo che lui dormisse .. invece no! Si è svegliato di soprassalto e  ci ha sorpresi in flagrante! … Ecco questo è quanto successo!”
“Ma Joséphine, ti rendi conto di ciò che ha fatto?Tu..tu e Charles…..con nostro padre accanto…ma come….JOSEPHINE! Ma come avete potuto anche solo pensare di…..di……”
“Certo che si! .. Oscar, nella nostra camera si è scatenato l’inferno,dovevi vederlo come strepitava, ha urlato come un ossesso, ti posso assicurare che ci è mancato davvero poco che prendesse la spada, e infilzasse il mio povero marito!”
Vedo Andrè sorridere appena, e ribatte: “Joséphine, credo che Charles sia stato davvero fortunato, conoscendo il Generale, mi meraviglio davvero di come non lo  abbia fatto davvero!”
“Andrè non scherzare, e non fare quella faccia divertita, ti assicuro che era talmente arrabbiato, che è già una vera fortuna che non abbia sguainato la spada, l’aveva già in mano! Ho davvero rischiato di rimanere vedova!”
Guardo mia moglie, ha un’espressione esterrefatta, non riesce a proferire parola.È incredula, scandalizzata dalle parole di Joséhine! Povera la mia Oscar, in caserma ha sentito di tutto, ma mai la sua immaginazione avrebbe potuto concepire un viaggio tanto assurdo! Persino i commenti dei nostri commilitoni erano più “decenti” se paragonati alle scelleratezze di mia cognata.
Mi porto la mano al mento, sussurro: “Capisco quello che è successo, ma, poco fa, tu  hai chiesto il nostro aiuto, forse il Generale è ancora arrabbiato e cerca tuo marito per sfidarlo a duello?”
“Non scherzare Andrè, mio padre sa bene che potrebbe infilzarlo in qualsiasi momento, non è questo il motivo per cui sono qui!”
Oscar ribatte: “Non ti capisco Joséphine, come potremmo esserti d’aiuto?”
“Semplice Oscar, dovresti cedermi la tua stanza.”
“Ma .. cosa …”
“Ascoltami Oscar, immagino che tu e Andrè abbiate passato una felice notte,e non solo quella! … Andrè a guardarti, vedo che il Vostro è stato un dolce risveglio, vero? Avete tutti e due un’aria così scarmigliata ed appagata che mi fa pensare ad una sola cosa…..vero?”
“Ma .. io … Joséphine … ma insomma …. !!”
“Oh senti Andrè, non è il momento di mettersi in imbarazzo, siamo tutti persone adulte e sposate, quindi è inutile che Voi due lo neghiate, o fingiate di scandalizzarVi, e poi  basta guardarVi per capirlo! .. Comunque, tornando a noi, Vi chiedo di dare anche a me e Charles la possibilità di rimanere un poco da soli! .. Quindi prendete la vostra roba  e trasferitevi nella camera di nostro padre, capito adesso?!”
“Ma .. veramente …”
“Smettila di tentennare sorellina, ti costa così tanto cedermi la tua stanza? .. Vedi, ho preferito chiederlo a te, e non a Marianne, per il semplice motivo che mi avrebbe rimproverata, invece tu, ti limiti solo a fare quella faccia stupita e scandalizzata, che poi mi chiedo, perché tutto questo stupore da parte tua, non sei forse una donna? Certe cose dovresti capirle!E non dirmi che tu non ha certe necessità, perché tanto non ti credo, anzi!”
Mia sorella Oscar è di una pudicizia incredibile! Con lei parlare di certi argomenti è davvero intrigante, si scandalizza per un nulla. È davvero divertente e se non avessi questa urgenza addosso, continuerei a torturarla con i miei discorsi, ma io voglio il mio Charles, non ce la faccio più! Lei ha avuto tutta la notte e la mattina per restare con suo marito…..mi are un tempo sufficiente per una donna che fino a pochi mesi fa non aveva idee di certe cose….
“Ti prego Joséphine, basta parlare in questo modo, ho capito la tua situazione ed è inutile che tu continui! Però Joséphine, non riesco davvero a crederci  .. tu … in camera con nostro padre …”
“Senti Oscar, ti prego non rimproverarmi anche tu, mi sono già bastati gli strilli del Generale, adesso non vorrei ascoltare quelli del Colonnello!”
“Joséphine, sei davvero impossibile!”
Mia sorella Oscar si sta arrabbiando, ha lo stesso sguardo di nostro padre. L’ha cresciuta proprio a sua immagine e somiglianza! Sembra che voglia incenerirmi! Se solo fosse un poco più rilassata, un poco più come me!
“Allora? .. Mi cedi la tua stanza sorellina?  Si o no?! ... Su Andrè, di qualcosa ti prego … convincila, senza che faccia tante storie!”
Guardo divertito mia moglie, e sotto voce le dico: “Oscar, io direi di accontentare Joséphine, cosa ne dici?”
Guardo allibita mia sorella, non capisco neppure cosa ci trovi Andrè di così divertente! Io trovo tutto ciò davvero scandaloso! Alla fine cedo, se pure Andrè concorda con Joséphine, le dico: “E va bene, Andrè ed io divideremo la camera con nostro padre!”
“E vai!! .. Grazie Oscar, Grazie Andrè! .. Vado a prendere i nostri bagagli, se non Vi dispiace, cedetemi immediatamente la Vostra stanza, avverto Charles, che può immediatamente venire qui! ..vado a prendere il nostro bagaglio!”
Santo cielo, ma mia sorella è impazzita! Non vuole neppure darmi il tempo di finire di prepararmi. È agitata, felice, in trepidazione. Ma non casca mica il mondo se aspetta ancora qualche minuto!
“Joséphine! .. Io sono ancora in camicia da notte, vuoi darmi almeno il tempo di vestirmi e lavarmi? Sai, non vorrei nemmeno vedere Charles in questa situazione che tu ci hai messo! Quindi sei pregata di concederci mezz’ora per lasciare la stanza, mi sono spiegata?”
“Si certo, certo, ma sai io sono un tantino di fretta! Sai, non vedo l’ora di rimanere da sola con mio marito e…”
“JOSÉPHINE, almeno controllati, non siamo sole …”
“Oh su dai, che tuo marito non è uno stupido, lui mi capisce, vero Andrè? E poi non vedo perché dovrei mettere in imbarazzo mio cognato, dato che è stato così gentile da rinunciare un’altra notte d’amore con te!”
“JOSÉPHINENN!!!”
“Si.. si Oscar, ho capito … mentre tu prendi le tue cose, io vado a prepararmi, grazie! …. Ah Andrè, dimenticavo, molto probabilmente stanotte dividerai il letto con mio padre! Sai, lui era talmente furioso, che mi ha fatto dormire da sola, dico, sola, nel suo letto, e lui ha preso il mio posto accanto a Charles! .. Ma può darsi che fino a stasera avrà sbollito la rabbia, e così potrai dormire almeno abbracciato a mia sorella! .. A tra poco, io vado!”
 
Vedo mia sorella lasciare la mia stanza entusiasta, Andrè ed io ci guardiamo, io rimango basita e mormoro: “Andrè … ma .. hai sentito? .. Joséphine e Charles, davanti a mio padre?”
Guardo la mia dolcissima Oscar, scandalizzata, sorpresa, stupita dal racconto di Joséphine. È ancora rossa in volto, perplessa sulla decisione di scambiare la stanza.
“ih ih ih ..Certo che ho sentito! .. Ascolta Oscar,  tua sorella è davvero incredibile! Non voglio nemmeno immaginare la reazione di tuo padre, credo che sarà davvero di pessimo umore, poveri noi!”
“Già ..poveri noi! … Su Andrè, è meglio che ci prepariamo prima che arrivino e ci buttino fuori dalla nostra camera!”
“Ih ih ih .. Su Oscar, coraggio …. Allora è meglio sbrigarsi!”
 
 
Raggiungo Charles, è nel corridoio, gli dico: “Charles, è fatta, ci trasferiamo nella stanza di Oscar, su dammi una mano, prepariamo i nostri bagagli.”
“Ma Joséphine, tu hai raccontato ad Oscar che …”
“Ho raccontato tutto quello che è successo, ed hanno deciso di cedere la loro camera! .. Su forza vieni con me!”
 
Prendo la mano di mio marito e lo trascino nella stanza di mio padre, entriamo, non c’è nessuno.
 
“Joséphine, tu hai avuto il coraggio di raccontare tutto a tua sorella?”
“Si, certo Charles, anzi, non solo a lei, ma anche ad Andrè!”
“Co cosa? Santo cielo che vergogna! .. Ma Joséphine, come hai potuto fare una cosa simile? Addirittura ad Andrè! .. Che imbarazzo quando lo incontrerò!”
“Quante storie Charles! .. E poi dovevo dirlo anche a lui, altrimenti non avrebbe capito il motivo della mia richiesta.”
“Joséphine, tu .. tu …”
“Smettila Charles, che esagerazione! Siamo tra persone adulte, non vedo tutto questo imbarazzo da parte tua?! … Su sbrigati, che voglio lasciare questa stanza, prima che arrivi mio padre.”
“Perché? Forse ti imbarazza vederlo dopo quanto successo? Lo sai che prima o poi lo dovremo affrontare!”
“Si, certo che lo so, ma meglio dopo che prima, spero che nel frattempo gli sbollisca la rabbia! .. adesso non perdiamo altro tempo, passami quella vestaglia per favore!”
Afferro la vestaglia di mia moglie che è adagiata sulla sedia e gliela porgo timidamente, lei mi guarda e dice: “Cosa c’è, perché quella faccia? Non sei impaziente di rimanere solo con me? …. Sappi che ci rintaneremo nella stanza fino a domani mattina,quando partiremo, senza uscire, ci faremo servire i pasti in camera! …..Cosa c’è, perchè continui a guardarmi in un modo?!”
“Nulla Joséphine … nulla!”
 
 
Mi guardo intorno e dico: “Andrè, credo che abbiamo preso tutto …”
“Si Oscar, credo che non abbiamo asciato nulla!....... Senti …”
“Dimmi Andrè, cosa c’è?”
Andrè mi toglie dalle mani la borsa, la posa sul tavolo, avanza verso di me, ha uno sguardo malandrino, e tutto sorridente mi stringe a sé e mi dice: “Prima di andare via, lasciati abbracciare!”
Mi lascio cullare dalle sue forti braccia, le sue mani mi accarezzano i capelli, mi bacia con passione, mi dice: “Voglio rubarti qualche bacio, prima di affrontare tuo padre!”
“Ma Andrè, mio padre non è arrabbiato con noi, ma con Joséphine, non vedo perché dovresti preoccuparti.”
“Semplice, perché lo conosciamo entrambi, e sono sicuro che si lamenterà con noi, del comportamento di tua sorella, e penserà a come punire Charles.”
“Uhmm… Credo che tu abbia ragione, ma sai che ti dico?! Poco mi importa, non gli permetterò di prendersela con noi.”
“Però per qualsiasi evenienza, dammi un altro bacio …….”
 
Un tocco alla porta.
 
Mi allontano appena da mia mogli, e dico: “Oscar, deve essere tua sorella, credo che sia passata la mezz’ora di tempo che tu le richiesto concesso.”
“Ma cosa dici Andrè,ma se mancano ancora dieci minuti!”
“Non conosci per caso Joséphine? Lei freme di prendere possesso della camera! ……. Senti? Bussa ancora! … Su prendiamo le nostre borse liberiamo la stanza.”
“Si André, andiamo!”
Sbuffo, un poco contrariata. Io capisco tutto, o quasi, accetto che mia sorella voglia stare da sola con il marito, che faccia quello che deve, ma almeno mi lasci tranquilla e non mi assilli! Santo cielo, che sfinisca Charles che così si calma un poco!
André apre la porta, davanti a noi ci sono Charles e Joséphine,con le loro borse preparate mezze aperte, si vede che sono state preparate in fretta quest’ultima dice: “Non abbiamo sentito nessuno, Charles ed io credevamo che foste andati via.”
Vedo Oscar accigliarsi e risponde: “Invece no Joséphine, visto che mancano ancora dieci minuti alla mezz’ora di tempo che ti avevo chiesto!”
“Si, si, lo so Oscar, ma vedi .. è che non volevo incontrare nostro padre, sai, vorrei evitare un’altra scenata ed poi io certo non voglio che mi rovini anche la giornata. Mi è stato sufficiente già stanotte!”
 
Andrè ed io rimaniamo in silenzio, ma Charles sussurra timidamente, con il viso rosso per la vergogna, gli occhi bassi, le mani sudate: “Andrè .. vedi …. Io …. Grazie André!”
 
Osservo mio cognato: è timido, imbarazzato. Capisco che per lui sia una situazione alquanto incresciosa, gli sorrido appena e gli dico: “Tranquillo Charles, tutto bene, la stanza è tutta per voi, a dopo!”
“Grazie Andrè, grazie”
Guardo mia sorella Oscar, mi avvicino, sussurrandole all’orecchio, le dico: “Grazie sorellina, te ne sono davvero grata!”
 
Non ribatto, guardo mio marito e dico: “Andrè, su andiamo!”
Sorrido a mia sorella e ribatto: “A domani Oscar.”
“A domani … Joséphine.”
 
André ed io lasciamo la stanza che, fino a poco tempo prima, era stata nostra, per andare in quella di mio padre. Entriamo e tiriamo e prendiamo dalle borse il necessario per la giornata e la prossima notte.
 
 
Sono fuori di me, non desidero vedere per il momento mia figlia Joséphine, ma Charles si, lui si che voglio vederlo.
Stamattina, anche se è piovuto, sono stato in giro per il piccolo borgo, fatto di viuzze strette e case in pietra, per smaltire la rabbia, ma adesso che mi sono un poco calmato, debbo assolutamente parlare con lui. Percorro in tutta fretta il corridoio, decido di andare nella mia stanza, probabilmente lo troverò lì! … Charles, adesso ti faccio passare immediatamente la voglia di comportarti come un idiota! … Fare certe cose …... davanti a me! .. Ma dico, è davvero impazzito! .. Che delusione, questi generi, lasciarsi irretire in questo modo da una donnicciola fuori di testa. Joséphine, possibile che tu debba essere tanto spudorata come mio zio? … Per fortuna che ti ho fatta maritare giovanissima, altrimenti chissà cosa avresti combinato! .. O mio Dio! Ma a cosa sto pensando? E’ evidente che la rabbia mi fa sragionare ..devo cercare di mantenere la calma!
 
 
Sono dietro la porta della mia stanza, con decisione, la apro e sbraito: “CHARLES, VIENI CON ME IMMEDIATAMENTE!”
Mi rendo immediatamente conto che nella stanza non c’è Charles, ma Andrè e mia figlia Oscar, tento di ridimensionare la rabbia, dico: “Cosa ci fate voi due qui, perché quelle borse ed i vostri vestiti?”
“Padre, se ci lasciate parlare, vi spiego.”
“Allora Oscar, su sbrigati, cosa succede adesso?”
“Vedete Padre, Joséphine e Charles  occupano la nostra stanza, quindi adesso saremo io e André, i Vostri compagni di stanza.”
“Ah, questa si che è bella! E così quei due scellerati, sono venuti a chiederVi di fare cambio di stanza? Meglio così, perché io di certo non avrei gradito affatto di trascorrere un’altra notte con loro! … Dunque, adesso sono nell’altra stanza?!”
“Si Padre …”
“Bene vado a cercarlo!”
“No, un momento Padre, cosa avete intenzione di fare?”
“Dimentichi che siamo stati attaccati dai ribelli?!”
“Certo che non l’ho dimenticato, Padre!”
“Appunto, sia quello svergognato di Charles che Louis, dovranno prendere lezione di scherma, immediatamente! … Dirò a Sassoin e La Salle, di darmi una mano con quei due buoni a nulla! ….. Andrè …”
“Sissignore ….”
“Tu invece occupati di fare provviste per il viaggio! Partiremo domani mattina all’alba, lo sai che ci aspetta un altro giorno di viaggio, prima di arrivare a Susa.”
“Sissignore, provvederò immediatamente!”
“Io vado! … Oscar …”
“Si Padre …”
“Ti consiglio, anzi ti ordino, di approfittare di quest’altro giorno di riposo, come ben sai, ci attendono giorni difficili! .. a dopo!”
“Ma Padre, avete i vestiti bagnati, non Vi cambiate?”
“Siamo in pieno Agosto, fa caldo, è poi un po’ di pioggia, a tuo padre, non lo ha fatto mai ammalare, e adesso  vado!”
“Padre, aspettate, è quasi ora di pranzo ….”
“Voi mangiate pure, noi altri lo faremo più tardi! Andrè ..”
“Sissignore ..”
“Avvisa l’oste che il nostro pranzo dovrà essere servito tra un’ora, non prima, mi sono spiegato?”
“Sissignore! Vado immediatamente ad avvisarlo.”
Non ribatto, vedo mio padre lasciare la stanza, mi rendo conto che è decisamente fuori di sé, questa volta lo capisco, Joséphine e Charles ne combinano una dopo l’altra, prima in convento, adesso in stanza con nostro padre, che coraggio che hanno! Però ad uscire così,tutto bagnato, senza essersi cambiato d’abito, rischia davvero di prendersi un brutto raffreddore!
 
 
Percorro nuovamente il corridoio, passo davanti alla porta di Sassoin, busso.
 
“Avanti!”
 
“Generale, siete Voi!”
 
“Girodelle, come va il tuo braccio?”
“Meglio Signore! .. Il dottore è appena andato via, dice che la ferita risponde bene alle medicazioni. Domani all’alba, andrò io al suo studio per la prossima medicazione.”
“Bene ragazzo, mi fa piacere che tutto stia andando per il meglio! ……… Sassoin, La Salle ..”
“Sissignore!”
“PreparateVi!”
“Per cosa Signore?”
“Ho deciso che mi aiuterete a dare lezione di scherma ai miei generi, poi nel pomeriggio, dovranno allenarsi con il fucile! … Vi aspetto di sotto!”
“Sissignore, tra poco Vi raggiungiamo!”
“A dopo Victor, e vedi di riposare figliolo.”
“Sissignore, ascolterò il Vostro consiglio.”
“Gerad, ho l’impressione che salteremo il pranzo.”
“Alain, vuol dire che mangeremo più tardi del solito. Tranquillo che non morirai certo di fame ah ah ah!”
“Ridi, ridi pure Gerard! Per fortuna che stamattina ho fato un’abbondante colazione, altrimenti si che sarebbe stato un guaio!”
“Solo stamattina Alain?  Si da il caso Alain, che tu tutte le mattine ti ingozzi! .. Su dai prepariamoci per andare di sotto, non facciamo aspettare molto il Generale, altrimenti lo sai, diventa immediatamente irascibile. Forza, muoviamoci!”
 
A passo marziale, lascio la stanza, qualche passo più in là, sono dietro la porta di mia figlia Marianne, busso.
 
“Avanti!”
 
“Buongiorno!”
“Buongiorno a Voi Padre!”
Louis appena mi vede, dice: “Signore, è successo qualcosa?”
“Nulla Louis, ma se ricordi, avevamo deciso che sia tu che Charles avreste preso lezioni d’armi.”
“Sissignore, lo ricordo perfettamente, io sono pronto, quando volete possiamo andare!”
“Bene! Era proprio quello che volevo sentirti dire! …. Marianne, dirò a te, quello che ho appena detto ad Oscar, riposa figlia mia, nelle tue condizioni è indispensabile riposarsi il più possibile!”
“Si, certo Padre, lo farò! Ma Padre, è quasi ora di pranzo, non sarebbe il caso di rimandare a dopo?”
“Assolutamente no, figliola! Vedi, gli allenamenti si fanno prima di sedersi a tavola, altrimenti,nessuno potrebbe dare il meglio di se!”
“Ma Padre ….”
Mio marito mi dice: “Sta tranquilla cara, non sarà la fine del mondo se pranzeremo più tardi! .. Tuo padre ha ragione, è più importante l’allenamento che pensare adesso al pranzo …”
“Ben detto figliolo, su andiamo!”
“Generale, una domanda ..”
“Dimmi pure …”
“Ma piove, come possiamo …”
“Tranquillo Louis, ho chiesto al locandiere di metterci a disposizione le scuderie, e mi ha dato il suo consenso.”
“Ah, capisco, se le cose stanno così, possiamo andare Generale! … A dopo Marianne!”
“A dopo Louis.”
 
 
Sono dietro al Generale, noto che è agitato, sono sicuro che gli è successo qualcosa, di sicuro, avrà avuto problemi con qualcuno di noi, forse con Charles, dato che ha diviso la camera con lui. Spero che il suo malumore non si ripercuota sulle lezioni che dovrà impartirci!
 
« Oh Charles .. Charles .. mio amore …. Mio unico e dolce amore!  .. Su dai vieni qui, stringimi! .. che bello stare qui, in questo letto, una camera tutta per noi!”
“Joséphine, sono sicuro che prima o poi mi farai impazzire! … Amore caro, sono qui, tutto per te!”
“Charles, su dai, sei a letto ancora con la camicia addosso … ti prego fa presto … fremo all’idea di averti!”
 
Mi avvento su mio marito, lo bacio con bramosia, passione, ardore!  .. Non capisco più nulla, mi sento di impazzire, lo aiuto a liberarsi della camicia, è a petto nudo, lo guardo, lo accarezzo: è bellissimo il mio Charles, adoro tutto di lui, anche la sua pancetta, anzi evo dire che questo viaggio lo sta rendendo ancora più bello, lo desidero da impazzire, lo voglio …..
 
Joséphine sa come farmi perdere il senno, sento le sue mani percorrermi dappertutto, il suo profumo mi inebria, sono estasiato, l’emozione diventa sempre più forte, il desiderio avanza. Joséphine mi aiuta a liberami dell’ultimo indumento che indosso.
 
“Charles ti prego, non voglio aspettare ancora, su caro .. vieni da me …..”
 
Sono con Louis dietro la porta di quei due scellerati, alzo la mano per bussare, quando mio genero mi invita a desistere: “Ge Generale, credo che non sia il caso di disturbare Charles …”
Lo guardo severamente, e ribatto: “Non ti capisco Louis, perché non dovrei bussare?!”
“Generale, ma non sentite? ….”
“Sentire cosa Louis?”
“Questi rumori ….”
Tento l’orecchio alla porta, origlio, sento dei rumori molesti provenire dall’interno della stanza. Capisco immediatamente cosa sta accadendo.
 
Vedo l’espressione del Generale, il suo viso avvampa, l’azzurro dei suoi occhi si sgrana, con il pugno batte la porta e comincia a urlare. È ancora più arrabbiato di prima, chissà cosa è successo, anche perché questa era la stanza di Oscar e Andrè, non di Charles e Joséphine…..questa notte deve essere successo qualcosa di grave! O di sconveniente…..
 
Sono tra le braccia di mia moglie, la stringo a me, mi perdo in lei, la sento fremere, sussultare, siamo arrivati al limite ormai, sento i suoi gemiti sulla mia pelle, le sue unghie graffiarmi la schiena, il suo corpo avvolgermi e portarmi nel nostro paradiso carnale….. All’improvviso sento delle grida provenire da fuori, la riconosco quella voce……è quella del generale ……..
 
“CHARLESSSS!!! TI ORDINO DI APRIRE IMMEDIATAMENTE LA PORTA!!! AVANTI SBRIGATIIII!!!”
 
Sono spaventato, timoroso, vedo mia moglie spalancare gli occhi, sussurra: “Non è possibile! Mio padre! Cos’ altro vuole ancora da noi!”
 
Mi sciolgo dall’abbraccio di mia moglie, scatto in piedi, sono nudo, eccitato, sudato, ansimante, per quello che stavamo facendo e per lo spavento che ho preso, non capisco più nulla,mi sento confuso, spaesato, comincio a balbettare: “Ha Hai se sentito? E’ E’ tu tuo pa padre …. Co cosa è .. è successo adesso, perché u urla in que quel modo?”
“Charles ti prego, un po’ di contegno …”
“Ma Joséphine lo senti come bussa alla porta e sbraita?”
 
“CHARLESSS TI HO DETTO DI APRIRE IMMEDIATAMENTE!... SBRIGATIIIII!!”
 
“U .. UN MOMENTO SIGNORE ARRIVO!! ….. Joséphine, ti prego passami almeno i pantaloni …”
“Charles, non so nemmeno dove siano finiti, non li vedo!”
Guardo mio marito, sbuffo, ma perché si lascia impressionare così dal Generale!
“Nemmeno io li vedo, ma dove saranno? … Accidenti non sono da nessuna parte …”
 
“CHARLES … ALLORA? TI MUOVI? STIAMO ASPETTANDO TE!!”
 
“Si si signore …”
 
“NON TI SENTO CHARLES ….”
 
“DATEMI QUALCHE MINUTO SIGNORE .. IL TEMPO DI RIVESTIRMI! VI VI PREGO CALMATEVI  SIGNOREEEE …”
“SONO ANCORA CALMO CHARLES, MA TI ORDINO DI SBRIGARTI, STIAMO ASPETTANDO TE! HAI FORSE DIMENTICATO CHE TI ASPETTANO GLI ALLENAMENTI?”
“SI, SI, E’ VERO, L’AVEVO DIMENTICATO SIGNORE. SE NON VI DISPIACE ASPETTATEMI DI SOTTO, SONO DA VOI TRA UN ATTIMO!”
“NON CI PENSO NEMMENO, SONO QUI DIETRO LA PORTA,  E QUI RIMANGO, CAPITOOOO!”
“SI, SI, CERTO, COME VOLETE SIGNORE!”
 
“Accidenti Joséphine dove sono finiti i pantaloni?”
“Charles, per quello che mi riguarda, puoi andare anche in mutande da mio padre, tanto ti ha visto, in altre … performance! .. Io di certo non ti aiuto a cercare un bel niente!”
“Joséphine, non scherzare, ma l’hai sentito tuo padre? Mi sta aspettando dietro la porta, e tu lo sai che non tira indietro la parola data!”
“Certo che lo so, ed è per questo che ti ho detto poco fa, che per quanto mi riguarda, puoi andare ad allenarti anche il mutande, sai che ridere!”
“Tu .. tu .. non c’è dubbio, sei diventata matta. Hai deciso di dichiarare guerra a tuo padre, e non è giusto che io ci vada dimezzo!
“Charles, sarà pur vero che la nostra è diventata una disputa, però se lui ti aspetta dietro la porta, sappi che io invece ti aspetto qui ,nel nostro letto!”
Joséphine ha incrociato le braccia al petto, il suo splendido petto coperto solo dal lenzuolo….santo cielo, se fa così….ha assunto quell’espressione imbronciata che adoro, la fa sembrare un’eterna ragazzina! Basta, devo sbrigarmi!
“Basta! Ci rinuncio, con te è inutile ragionare! .. Sai che ti dico? Sei davvero irragionevole. Sta pure lì nel tuo letto tutta tranquilla, i pantaloni li cerco da me, non ho bisogno del tuo aiuto!”
“Ecco .. bravo, fa da solo!”
 
“ALLORA?! POSSIBILE CHE TI CI VOGLIA TANTO TEMPO PER ESSERE PRESENTABILE?”
 
“HO .. HO QUASI FATTO SIGNORE, ANCORA UN ATTIMO DI PAZIENZA!”
 
“Maledizione, a tutta questa dannata situazione! … E tu non guardarmi in quel modo!”
“In quale modo ti guarderei, mio sgangherato marito?”
Eccola, ora sorride maliziosa, si prende gioco di me! Lei gioca al gatto con il topo, ed io sono il suo topolino…accidenti! È tale e quale a suo padre! Questi Jarjayes, prima o poi mi faranno impazzire, per motivi diversi, ma mi faranno impazzire!
“Stai lì dall’alto del tuo sospirato letto a prendermi in giro!”
“E anche se fosse? Sappi che stanco o non stanco, non appena avrai finito di allenarti, ti voglio qui con me, capito?”
“E non pensi che debba anche pranzare?”
“Si, certo, ma per quello c’è tempo!”
 
“EHI VOI DUE, COSA FATE? VI SENTO CHIACCHIERARE! … CHARLES, SE NON TI SBRIGHI, GIURO CHE BUTTO GIU’ LA PORTA, CAPITOOOO?!!”
 
“A ARRIVO SIGNORE, SONO QUASI PRONTO!”
 
 
Vedo mio marito cercare come un ossesso i suoi pantaloni, sembra impazzito, disperato, si piega sulle ginocchia guarda sotto il letto, sento che invoca: “Signore ti ringrazio! Eccoli …. Finalmente li ho trovati!”
 
Charles è davvero impazzito, non ho alcun dubbio: ha paura del Generale! .. Però chi l’avrebbe detto! .. E pensare che non l’avrei mai immaginata una cosa simile! … Mio marito è davvero impazzito! …. Lo vedo rivestirsi talmente in fretta che quasi non lo riconosco più: lui sempre così calmo e tranquillo, adesso mi da l’impressione di essere diventato un soldato, sempre pronto a mettersi sugli attenti di un Generale, tutto questo ha dell’incredibile!
 
 
“Ehi Gerard hai sentito che roba? … Ma dico, il Generale ha appena distolto il povero Marchese dalle grazie di sua moglie ih ih !”
“Sta zitto Alain, se ci scopre che abbiamo assistito alla scena, furioso com’è in questo momento, sarebbe capace di prendersela anche con noi!”
“Gerard, tanto lui se la prende solamente con me, cosa vuoi che mi impressioni più! …. Però che scenata, che urla ih ih … che spasso, si che spasso!”
“Dai Alain, precediamoli prima che si accorga di noi!”
“Sai che ti dico Gerard?!”
“Cosa Alain?!”
“Che questa, tutta sembra, all’infuori una missione!”
“Come darti torto Alain, hai ragione! .. Però adesso è meglio andare!”
“E va bene Gerard! .. Peccato! Volevo assistere al seguito della scenata ih ih !”
“Dai su muoviti Alain! .. Non penserai che il Generale abbia finito di inveire contro il povero Marchese? Vedrai cosa gli combinerà!”
“Ah, Beh, conoscendolo certo che no! .. So perfettamente che questo è solo l’inizio della nostra avventura ah ah ah!”
“E poi, Alain, sai che penso? Se è così arrabbiato con lui, evidentemente gli avrà fatto qualche torto, altrimenti, non farebbe tutto questo trambusto! .. Mi meraviglio come ancora, non siano  accorsi gli altri ospiti della locanda?”
“Tu dici? Guarda là, ci sono i gestori della taverna …”
 
“Zitto Alain, ascoltiamo!”
 
“Monsieur, è successo qual cosa? Posso aiutarVi?”
“No, niente, la mia è semplicemente una questione familiare, se non Vi dispiace lasciateci soli!”
“Si, certo, capisco Monsieur, ma Vi prego di non spaventare gli altri ospiti!”
“Co come? Io spaventerei chi?”
“Ca calmateVimMonsieur, non era mia intenzione offenderVi io …”
“Sparite, e non intrometteteVi nelle mie faccende, chiaro?”
“Si si Sissignore!”
“Bene, avete capito e adesso, via!”
 
 
“Ih ih ih Gerard, il vecchio pazzo, ha fatto scappare anche l’oste ih ih ! .. Gerard, sai che ti dico?”
“Cosa Alain?!”
“Io di qua non mi muovo, fin tanto che lo spettacolo non sarà concluso! E adesso vediamo cos’altro succede!”
 
 
Mio marito è nervoso, non riesce nemmeno ad allacciare  la camicia, per metà è dentro i pantaloni e l’altra penzola di fuori, nemmeno se ne rende conto. Velocemente s’infila le scarpe, e si precipita alla porta, apre.
 
Vedo finalmente la porta aprirsi, Charles è davanti a me, lo squadro da capo a piedi, è tutto scarmigliato e rosso in viso. E’ evidente, ho disturbato, ma non resisto, e dico: “Fa pure con comodo Charles, tanto non c’è fretta! .. Tutto bene figliolo?”
“Ge Generale io … io .. è successo qualcosa Signore? .. Ma sbaglio oppure avete gli abiti bagnati?!”
“Vedi Charles, dopo quanto è successo, stamattina ho deciso di fare una lunga passeggiata sotto la pioggia,così …. Giusto per  il gusto di smaltire la rabbia, e il poco sonno di questa notte.”
“Generale, io … posso fare qualcosa per Voi?”
“Certo che si, Charles, datti una sistemata, prendi la tua spada e vieni immediatamente con me!”
“Do dove Signore?!”
Inizio a preoccuparmi, forse mio suocero vuole sfidarmi a duello? Passarmi da arte a parte con la sua spada, per lavare l’onta di ciò che ho fatto questa notte?
“Come dove? Lo hai dimenticato, che hai l’esigenza impellente di allenarti?”
“Ecco .. io …”
“SBRIGATI, CHARLES NON HO TEMPO DA PERDERE! PRENDI LA TUA SPADA E VIENI FUORI!”
“Si, si, Signore, faccio in un attimo, pre prendo la spada e arrivo!”
 
Sono ancora a letto, mi copro con il lenzuolo, vedo Charles rientrare in tutta fretta, è agitato, mi dice: “Tu tuo padre, vuole che io …”
“E’ inutile che tu me lo ripeta, le sue urla, le ho sentite fin qui! Ascolta Charles, capisco che tu non abbia alcuna alternativa, quindi va pure! .. Ma ti avverto, se al tuo ritorno credi di potermi dire che mio padre ti ha sfiancato e che sei troppo stanco e non ce la fai a giacere con me, ti sbagli! Perché qui mi lasci e qui mi trovi, capito Charles? Io ti aspetto a letto!”
“Sssi Joséphine, io spero di riuscire ad accontentare sia te che tuo padre.”
“Charles, sappi che puoi anche non affaticarti più di tanto con lui, ma con me .. e no, io non ti risparmierò, giuro che con tutta questa astinenza forzata a cui vengo sottoposta, ti sfiancherò fino a stremarti!”
“Joséphine, mi fai paura!”
 
“CHARLESSSS HAI PRESO LA TUA SPADA?”
 
Sussulto e balbetto ancora: “Sssi , ho ho  ..a  arrivo Si signore!”
“Hai sentito? E’ di cattivo umore .. vado, a dopo Joséphine!”
“Charles, mi raccomando caro, torna salvo e sano! .. Almeno la parte che mi interessa!”
 
Ho la spada in mano, guardo mia moglie con gli occhi spalancati, oddio, che il Generale voglia tagliare il mio……..no no….non può arrivare a tanto……non ho il tempo per ribattere che sento urlare: “SE NON TI MUOVI GIURO CHE …..”
 
Lascio di corsa la stanza e dico: “Ca calmateVi Signore, sono qui!”
“Era ora! .. Su muoviamoci che ho una certa fretta!”
 
 
Charles va via, vedo chiudersi la porta della camera, rimango sola, e sconsolata, sussurro: “Accidenti a mio padre …  lo fa di proposito! Pur di indispettirmi, se ne inventa una dopo l’altra, certe volte è davvero insopportabile!
 
 
Siamo nelle scuderie, il posto certo non è dei migliori: è poco pulito, lo sterco è ovunque, temo che io e Louis non ne usciremo illesi, mio suocero guarda i due soldati, dice: “La Salle, tu allenerai Louis, e Sassoin si occuperà di Charles! .. Io invece, mi siedo su questa panca e assisto al vostro allenamento!”
Sassoin risponde: “Come volete Generale! ……. Gerard, la parte interna della stalla, la occupi tu con il Conte, io invece mi allenerò qui in avanti con il Marchese.”
“Come vuoi Alain! ….. Conte, spostiamoci più in là.”
“Si, si La Salle!”
 
Guardo il mio allievo negli occhi e dico: “Marchese, siete pronto per il nostro allenamento? “
“Si certo .. sono pronto.”
 
Sono seduto sulla panca, gli allenamenti hanno inizio, vedo Sassoin e La Salle gestire con maestria Charles e Louis, debbo ammetterlo, sono soddisfatto, sono davvero due soldati all’altezza delle mie aspettative, Oscar li ha istruiti bene: sono preparati, abili e atletici. Si si...mia figlia é un ottimo comandante! ..... Sono sempre più fiero della mia splendida figlia! Chissà che bel nipotino mi darà!
 
“Andrè, aspetta vengo con te!”
“Oscar, sei sicura che non vuoi rimanere qui per riposare?”
“Certo che no, ma scherzi?.. Forse mi ci vedi a non fare nulla qui, oppure sdraiata sul letto?”
“Beh, no .. però … E va bene Oscar, dopo tutto dobbiamo fare solo le provviste per il viaggio, su andiamo!”
 
 
Guardo fuori dalla finestra, mi giro, mi accorgo che la  porta della mia stanza è rimasta socchiusa. Sento dei passi, sbircio, sono madamigella Oscar e suo marito che percorrono il corridoio. Appena passano li guardo, lasciano la taverna. Silenziosamente chiudo la porta, mi passo la mano tra i capelli, mi sento disperato, solo e malinconico. Il braccio mi fa male, spesso sento delle fitte lancinanti. Certo che la lama del mio avversario mi ha procurato una ferita profonda!...... Quando l’ho vista indifesa e in pericolo, non ho capito più nulla, sono corso da lei per salvarla! …. Oscar, il mio bellissimo Comandante!
 
 
“Andrè, senti!”
“Cosa Oscar?”
“Dei rumori di spada provenire dalla stalla!”
“Devono essere Charles e Louis, tuo padre li sta allenando.”
“Andrè, voglio vedere.”
“Oscar, forse è meglio lasciar stare, magari tuo padre …”
“Su dai Andrè, diamo un’occhiata da fuori, e nient’altro.”
“E va bene Oscar.”
Mi arrendo, come sempre d’altronde. Lei vuole fare qualche marachella, ed io ne subisco le conseguenze! Ma quanto la amo, la mia Oscar! Ha ritrovato lo spirito sbarazzino di quando l’ho conosciuta, era un vero demonietto biondo, sempre pronta a cacciarsi nei guai…ecco, adesso è nuovamente così, vivace, allegra e birbante! È bellissima, sorridente, con quella luce negli occhi…..la adoro!
 
 
Andrè ed io ci avviciniamo lentamente alle scuderie, la scena che vedo ha dell’incredibile! … Vedo mio padre seduto su di una piccola panca: ha un’aria soddisfatta. Guarda Alain e Gerard allenare Louis e Charles. Rimango stupita: devo riconoscere che i miei soldati, sono davvero bravi! …. Allenano con maestria i miei cognati.
 
 
“Marchese, la difesa, dovete alzare la difesa …si in questo modo! …… Avanti, più deciso …… forza, ancora un colpo.”
“Sassoin, sei troppo veloce, devi darmi ….. un po’ di tregua.”
“No Signore! .. L’avversario non da spazio! … Su avanti, attaccate ….. così bravo.”
 
 
Il soldato Sassoin è davvero in gamba, devo fare di tutto pur di non essere sotto valutato dal Generale. Solo così potrò occuparmi di mia moglie, anche nelle situazioni più difficili! .. Non voglio che si ripeta ancora, che si lui occupi di mia moglie! …………. I miei pensieri vengono distratti dagli attacchi del soldato ….  indietreggio …. Uno .. due passi … sento la terra mancarmi da sotto i piedi, perdo l’equilibrio, mi ritrovo a terra, su qualcosa si scivoloso e appiccicaticcio. Mi guardo intorno, mio mal grado, mi rendo conto che mi ritrovo sdraiato a terra. I miei vestiti, le mie mani ….. Santo cielo, sono scivolato sul letame!
 
Vedo il Marchese scivolare, il Conte ed io fermiamo il nostro allenamento, ci precipitiamo per soccorrerlo, sento Alain che dice: “Marchese, Vi siete fatto male?”
“Nnno Sassoin, credo che …  non mi sia fatto nulla … però … che brutta situazione! .. Adesso avrò addosso questo odore per giorni!”
“Su Marchese, datemi la mano, alzateVi!”
“Sassoin, mi rialzo da solo! … Accidenti non ci voleva proprio, adesso come farò?!”
“Vi capisco Marchese, io ho spalato letame per un mese e so cosa vuol dire.”
 
Il Generale si alza dalla panca e dice: “Su avanti Charles, quante storie per un po’ di letame, cosa vuoi che sia! .. Ti darai una ripulita con un bel bagno profumato!”
Alain ribatte: “Mi spiace contraddirvi Signore, ma se permettete, ne so qualcosa, quell’odore adesso gli resterà addosso per giorni.”
“Dici davvero Sassoin?”
“Certo Marchese, non andrà via tanto facilmente!”
“Santo cielo, adesso cosa dirà mia moglie!...Povero me!”
“Su su .. dai Charles, quante storie, e poi vedrai che mia figlia è talmente innamorata di te che stanotte non baderà al tuo odore ah ah ah ah!”
 
Non è possibile! .. Il vecchio pazzo è irriconoscibile, prende in giro il povero Marchese che è caduto nel letame, è come se si stesse vendicando di qualcosa, certo che avere un suocero simile, mi  metterebbe in ansia! Credo che si stia divertendo parecchio, alle spalle del Marchese ma anche della figlia maggiore! Dovrò chiedere ad Andrè cosa è accaduto, lui lo saprà di certo…..
 
 
“Povero Charles! .. André, certo ne stanno succedendo di cose, una dopo l’altra! .. Adesso è caduto anche nel letame!”
“Già povero Charles, e come se non bastasse, dovrà sorbirsi il malumore di Josephine: primo perché tuo padre le ha mandato all’aria i suoi piani, e adesso, perché suo marito avrà un cattivo odore per giorni! … Credo che andrà su tutte le furie!”
“Andrè, andiamo via, prima che mio padre ci scopra. È meglio andare a fare provviste, piuttosto che sentirmi dire di tornare in camera a riposare!”
“Si Oscar, allontaniamoci alla svelta!”
 
 
 
E … la festa continua ….
 
 
Generale: “Santo cielo … Santo cielo … che Iddio mi aiutiiii!! Mettetemi giuuu’ ….. ora basta!! ARPIEEE VENITEMI A SALVAREEEEEE!! …… OSCAR, FIGLIA MIA, PRENDI LA TUA SPADA E SALVAMI DA QUESTO BRANCO DI SCALMANATE! ….. Anzi no, tu no! .. Non avvicinarti, abbi cura del mio François, rimani li! …. ANDREEEE’ VIENI TU A LIBERARMI DA QUESTE DONZELLE SQUINTERNATEEE
Contessa Swimmila:“Oh Andrè, cerchiamo di sottrarre dalle grinfie delle sue lettrici il tuo sventurato suocero!”
André: “Contessa, cerchiamo di farci largo tra questa folla di scalmanate! .. A Versailles ne ho viste di cose, ma questa le supera tutte!”
Oscar: “Andrè, Contessa, capisco che questo mondo non ci appartiene, ma è evidente che è una manifestazione di affetto da parte delle nostre lettrici, quindi credo di lasciarlo stare, non vorrei che le dame che lo stanno letteralmente facendo svolazzare si offendessero! Dopo tutto mio padre viene festeggiato insieme al figlio di madame Terry!”
André: “Tu dici Oscar?”
Oscar: “Certo Andrè, vedrai non gli succederà nulla di male.”
 
 
Generale: “ANDREEE’ COSA FAI ANCORA LA’  … SU SBRIGATI MUOVITIIII!! ….. SASSOIN, TU COSA HAI DA RIDERE? FAMMI METTERE GIU’!”
Alain: “Generale, le donzelle Vi stanno cullando tra le loro braccia,non lo vedete? Ih ih ih …”
Generale: “SASSOIN SEI UN DISGRAZIATO SE TI PRENDO …”
Alain: “Adesso, siete Voi ostaggio di queste splendide Mesdames, non io ah ah ah…”
 
Lupen3: “Su su amiche, lanciamo il Generale ancora per altre due volte … su .. lanciamolo più su … dai Lucciola, una spinta più forte … UNO.. DUE .. E .. TREEEE …”
Generale: “MARGUERITEEEEE … AIUTOOOOO ….. BASTA, METTETEMI GIUUU!!!”
Lupen3: “Ragazze, ha volato abbastanza, adesso mettiamolo giù che dobbiamo interloquire con lui!”
Lucciola67: “Vero Lupen, adesso il nostro Generale, deve dedicarci un po’ di tempo, è tutto nostro, su prendiamogli una sedia, vogliamo parlare con lui.”
 
Sara2000: “Ecco qua la sedia Generale, accomodatevi, noi ci siederemo tutte accanto a Voi  …….. eccoci qua, adesso noi tutte siamo faccia a faccia al nostro valoroso soldato ah ahah!”
Generale: “Ma donzelle, che imbarazzo, io accerchiato da tante dame quali siete Voi …”
Fatacristallina: “Ah ah ah ah ….. Generale, non abbiate timore, ci stiamo solamente divertendo!”
Sara2000: “Generale, ce lo dovete, dopo tutto Vi riteniamo il nostro eroe!”
Fatacristallina: “Vero Sara, non solo è a capo di un esercito di soldati, ma anche delle sue terribili donne ah ahah …”
Generale: “Donzelle, per favore, non burlatevi di me!”
Lucciola67: “Ma noi non ci burliamo affatto di voi, ma leggete le nostre recensioni?”
Generale: “Certo che le leggo! .. Le arpie me le consegnano puntualmente ogni qualvolta che me le mandate!”
Tetide: “E allora? Di cosa Vi lamentate, noi non solo Vi ammiriamo ma anche Vi compatiamo per tutte le Vostre avventure!”
Generale: “Madame Tetide, altro che avventure, piuttosto, io le chiamerei disavventure, chiaro? E poi Voi stessa mi sostenete con Joséphine e quell’altro incosciente di Charles, riguardo alla scelleratezza che hanno commesso in convento, e poi, che dire di quello che è successo nel capitolo precedente? Erano lì .. nella mia stanza a … Oh Santo cielo, parlare di certe cose, davanti a delle dame è davvero imbarazzante! …. A proposito dove sono quei due spudorati?”
Australia7: “Ma dove vuoi che siano, vecchio scimunito?! Sono andati ad imboscarsi in qualche cabina del lido, a fare cosa, puoi anche immaginartelo ah ah ah ah …”
Generale: “Sentito Madame Tetide? Qu .. Quei due sono simili a due …. Meglio lasciar stare, Joséphine è pur sempre mia figlia, anche se non fa altro che mettermi in imbarazzo! .. E….. ma, appena saremo a Torino, la costringerò a confessarsi da mio fratello Armand, spero che riesca a riportarla sulla retta via!”
Lupen3: “Ne dubito Generale, ormai Vostra figlia è stata creata in questo modo da Aizram e Terry, soltanto se loro cambiassero idea, avreste un po’ di pace!”
Lucciola67: “Ben detto Lupen, ma sono sicura che le autrici non hanno alcuna intenzione di cambiare i nostri personaggi, vero Autrice?”
Terry: “Vero Lucciola, nessuno cambierà il proprio modo di essere, nessuno!”
Generale: “Nooo, povero me!”
Australia7:“Ehi Generale, di cosa ti lamenti, ma non lo vedi? Proprio perché hai una famiglia tanto particolare, e tu sei un ficcanaso, le mie amiche ti adorano, tutte, tranne me, naturalmente ah ah ah!”
Generale: “Madamigella Australia, prego, almeno stasera, esprimeteVi con più decoro!
 
 
Oscar: “Ehi Andrè hai visto? Nessuno delle nostre lettrici voleva fare del male a mio padre! .. Ma guardale! .. Lo hanno praticamente accerchiato, per fino Australia che finge di detestarlo, in realtà è lì che pende dalle sue labbra.”
Alain: “Voi dite Comandante, secondo me, è lì in prima fila solo per puro divertimento ah ah!”
 
 
Generale: “Mia Gentilissima Contessa, siete l’unica a non dire nulla, ma Vi prego parlate, ditemi qualcosa! .. Vi giuro che sono stanco ed oltremodo esausto! .. Non bastano i problemi che ho nella storia, anche nel siparietto sono costretto combattere contro tutto e tutti!”
Contessa Swimmila: “Oh, mio eccellentissimo Generale, non riesco a proferire parola, perché sto ancora asciugandomi gocce di nobile sudore ….”
Generale: “Certo, certo, Vi comprendo mia cara Contessa, con il caldo oltremodo infernale che fa qui, in riva al mare è ancora peggio. Sono tutto appiccicaticcio a causa di questa tremenda umidità ….”
Aizram: “Tenete, Generale, un fazzoletto, almeno potete asciugarVi il Vostro nobile sudore ah ahah!”
Generale: “Madamigella Aizram, cosa fate, vi prendete forse gioco di me?”
Aizram: “Io Generale, prenderVi in giro? Non mi permetterei mai! .. Vi porgo solo il fazzoletto e null’altro, prego, prendete!”
GontessaSwimmila: “Madamigella Aizram, è possibile che gli orchestrali suonino un minuetto? Sapete, vorrei avere l’onore di ballare con l’eccellentissimo Generale, sapete, credo che continuare a danzare con questa musica, non possono che mettere in  imbarazzo al nostro augusto ospite!”
Fatacristallina: “Un momento Contessa, ci siamo prima noi! .. Vogliamo ballare con il Generale, e non certo un minuetto, ma una salsa, Merenghe oppure una Bachata….. Non Vi dispiace Generale, vero?”
Generale: “Assolutamente no, come potrebbe dispiacermi, Voi Donzelle siete qua per me! Sarebbe er me un grande onore e fonte di gioia poter danzare con ognuna di voi, mie gentilissime fanciulle.”
Fatacristallina: “Ecco Generale, suonano una Bachata, permettete?!”
Generale: “Si certo Madame Fatacristallina, prego!”
Fatacristallina: “Generale, che onore per me, ballare con Voi!”
Generale: “Madame, sarei stato più contento se avessimo ballato un normalissimo valzer e non questo ballo tanto irriverente!”
Fatacristallina: “Su Generale, state esagerando!”
 
Sara2000:“Adesso è il mio turno, lascia ballare me, con il Generale!”
Fatacristallina: “Vai amica mia! … Prego Sara è tutto tuo!”
 
 
Generale: “Che serata, che serata! Che il cielo mi assista!”
 
 
 
Australia7: “Alain, ma guarda tu il vecchio scimunito quante smancerie fa, è incredibile!”!
Alain: “Australia, se non sbaglio, il vecchio pazzo ha ballato con tutte le sue lettrici tranne che con te!”
Australia7: “Vero Alain, ma adesso lo lascio svolazzare con le dame, dopo di che, chiederò al DJ di mettere una danza speciale per me e lui soltanto ah ah ah ah …”
Alain: “Madamigella Australia Voi mi fate paura ih ih ih!”
Australia7: “Ma che dici Alain, siamo qui per divertirci oppure no ah ah ah!”
 
 
Australia7:“Un momento Lupen, adesso tocca a me, voglio ballare con il Generale il tuca tuca!”
Lupen3: “Va bene Australia se Vuoi ballare con lui fa pure! … Generale, ma poi sappiate che ballerete con me!”
Generale: “Va va bene Madamigella Australia, danzerò con Voi, con la Contessa e si insomma con tutte! … Madamigella Australia cos’è questa danza, come l’avete chiamata?”
Australia7: “Tuca tuca Generale ih ih !”
Generale: “Spero che non sia un’altra sconcezza, e va bene, Vi accontenterò! .. Però io dico, perché non ballate con Sassoin, Voi legate di più con lui o sbaglio?”
Australia7:“Si certo, naturalmente  vado d’accordo più con il mio tesoruccio che con te! …  Però desidero ballare il tuca tuca con il protagonista di una delle mie storie preferite, posso si o no?”
Generale: “E va bene, e che non si dica di me che non sono un gentil’uomo!”
Australia7:“Ih ih ih …”
Generale: “Perché sghignazzate in quel modo?”
Australia7:“Io? Ma no, Generale! Io non sghignazzo, mi diverto! E tu sei il mio divertimento preferito, su andiamo a ballare!”
Generale: “Marguerite, moglie cara, come vedi io non ho colpa di nulla, qualsiasi genere di ballo che farò con la Donzella, io non c’entro nulla, che sia ben chiaro!”
Marguerite: “Tranquillo caro, lo so che sei la vittima predestinata delle autrici!”
Generale: “Grazie per la tua comprensione Marguerite.”
 
 
Australia7: “Musica maestro!”
Donato:  “Cosa volete che suoni?”
Australia7: “Tuca tuca di Raffaella Carrà ah ah ah ……”
Donato:  “Vado con la musica ….”
 
 
Generale: “Santo cielo Madamigella Australia, cos’è questo ballo sconcio?!”
Australia7: “Generale, non fare così, tu sta fermo e al resto ci penso io! … Su forza Generale, guarda come devi muoverti e imitatami! Ah ah ah!”
Generale: “Ma come … io … io … no .. no .. posso toccarVi in quel modo!”
Australia7: “Ma nemmeno io ti tocco Generale, simulo, fingo, come se fosse un’esercitazione militare, tu forse non addestri i soldati del tuo reggimento?”
Generale: “Ma ….   Certo che si .. ma cosa c’entra?!”
Australia7: “Fingi anche con me … avanti .. tuca tuca .. tu ca ….”
Generale: “Cosa mi tocca fare! …. AUTRICIIIII ….!”
Terry: “Non urlate  Generale, siamo qui dietro di voi, cosa c’è?”
Generale: “Quando avrà fine questa festa …. Scabrosa?”
Terry: “Ah ah ah … Aizram lo hai sentito? Una normale festa lui la chiama scabrosa ih ih ih!”
Generale: “Normale? Voi dite normale? .. Ma guardate che ballo osceno, la Volta paragonata a questo mi sembra il ballo delle debuttanti!”
Terry e Aizram: “Ah ah ah ah …”
 
Generale:“No .. no … Madamigella Australia  no … mantenete le distanze.”
Australia7: “Ma io te le mantengo le distanze ah ah ah”
Generale: “Ma dico, perché tra tutte le lettrici, Voi siete l’unica, che non si esprime in maniera adeguata!”
Australia7: “In poche parole, vuoi sapere perché ti do del tu, anziché del Voi giusto?”
Generale: “Appunto Madamigella, perché?”
Australia7: “Semplice, perché mi diverto a farti arrabbiare ah ah ah …”
Generale: “Povero me!”
 
Lucciola:“Ehi adesso tocca a me Australia!”
Australia7:  “Tutto tuo Lucciola, te lo cedo ancora, vai, e buon divertimento ah ah ah!”
 
 
Generale: “Finalmente! …. E adesso che ho ballato con Voi tutte, se permettete scelgo io la musica per le prossime  danze! …….. Maestro prego, dovete suonare due minuetti e per ultimo una Volta!”
 
 
Donato:  ”Salvatore, il Generale, vuole che suoniamo dei minuetti e una che?”
Salvatore:  “Boh, l’ha chiamata Volta, e che roba è, tu l’hai mai sentito questo ballo?”
Donato:  “Mai, in vita mia, mai sentito! .. Donato,  ma che diavolo dice il tizio!  E adesso dove li cerchiamo questi balli di tre secoli fa? … Nella nostra scaletta non c’è nulla di simile, è una musica che la ballava  forse il  bisnonno del mio bisnonno!”
Salvatore:  “No, aspetta, ho trovato la soluzione!”
Donato:  “Sentiamo quale ..”
Salvatore:  “Donato, prendi il cavo per collegare il mio telefonino all’amplificatore …”
Donato:  “Che cosa vuoi fare?”
Salvatore:  “Possibile che tu non ci abbia pensato?! … Ecco fatto!”
Donato:  “Ma guarda tu stasera! … Di serate danzanti ne abbiamo fatte, ci è successo di tutto, ma questa le supera tutte! … Ma si può sapere cosa stai cercando?”
Salvatore: “Aspetta … sto andando  su youtube …  sto cercando  dei minuetti … e questa .. Volta che non ho mai sentito parlare! …”
Donato:  “Non è possibile! Insisto a dire che questa è una delle  serate più  strane che mi siano capitate! ….. Non ci è mai successo che suonassimo dei minuetti! .. Ma dico questo matusalemme da dove è sbucato?!”
Salvatore:  “E chi lo sa dove l’ho hanno pescato! .. Comunque dobbiamo fare in modo che la festa riesca, e chi ci ha assunto, non debba pentirsi!”
Donato:  “Allora, hai trovato qualcosa?”
Salvatore:  “Si, si .. ecco credo che questi vadano bene …”
Donato:  “Che cos’è?
Salvatore:  “Dei minuetti di Boccherini, almeno credo……o forse di Haendel? ..boh? Guarda, qui si dice solo che sono dei balli di tre secoli fa! …”
Donato:  “COSA?!! Ma dico, per caso ti sei ammattito anche tu?”
Salvatore:  “Salvatore, se non l’hai ancora capito, abbiamo a che fare con un Generale, quindi … andrà benissimo ah ah ah ah”
Donato:  “Ah senti pure tu, ti ci metti adesso?!”
Salvatore:  “Ih ih ih .. il vecchio, se non l’hai capito, è un tipo all’antica, e noi andiamo indietro nel tempo! Via con Boccherini ….”
 
Generale: “Finalmente le mie caste orecchie odono una musica dei mio settecentesco tempo! …… Madame Tetide, Contessa Swimmila, con chi delle due ho l’onore di ballare per prima?”
Contessa Swimmla: “Prego Madame Tetide, cedo a voi il primo ballo con il  Generale!”
Tetide:  “Con vero piacere Contessa, grazie! ……. Generale, sono lieta di danzare con Voi! …..
 
Generale: “Madame Tetide, finalmente sono riuscito a fermare le danze impudiche! .. Voi non potete nemmeno immaginare che tortura è stata per me!”
Tetide:  “Me lo immagino Generale, ho visto in Voi, un’immensa sofferenza , adesso non pensiamoci più e danziamo!”
 
 
Salvatore: “Donato, passa all’altro minuetto per il Matusalemme.”
Donato:  “Ok Salvatore, vado!”
Salvatore:  “ Però dobbiamo riconoscere che  il vecchio è  davvero bravo con questa danza, ma da dove arriverà?”
Donato:  “Molto probabilmente dalla preistoria ah ahah ….”
Salvatore:  “Su meno chiacchiere e cambia brano!”
 
 
Generale: “Grazie Madame Tetide!”
Tetide: “Prego Generale!”
Generale: “Conte di Swimmilla, mi concedete l’onore di ballare con la signora Contessa?”
Conte Swimmila: “Ma certo Generale, prego!”
Generale: “Grazie Conte! … Contessa prego!”
 
 
Generale: “Contessa che strazio, avete visto? In questa festa mi sta succedendo di tutto!”
Contessa Swimmla: “Mio sventurato  amico, capisco i disagi a cui siete continuamente sottoposto, a causa di quelle due scapestrate  Autrici, non posso che esprimerVi la mia assoluta solidarietà!  Dovete sperare che le nostre leggiadre Donzelle Vi riportino quanto prima nel nostro famigerato tempo.”
Generale: “Contessa, non faccio altro che esigere dalle Autrici che mi riportino indietro, ma  nulla, non mi ascoltano, sono incuranti delle mie necessità, sorde alle mie richieste, cieche di fronte alle mie sofferenze. Mi hanno prepotentemente ancorato in questo tempo confusionario. In tutta onestà, da quando mi hanno catapultato in questo secolo, non ho avuto un attimo di pace! … Lasciatemelo dire, questa musica è l’unico momento vivibile da quando sono in questo strano 2018.”
Contessa Swimmila: “Come Vi capisco, mio angustiato amico, ma dovete sperare che le Autrici si decidano a riportarVi indietro.”
Generale: “Lo spero Contessa, lo spero!”
 
Salvatore:  “Donato, guarda come si destreggia il Generale ih ih!
Donato:  “Lo vedo Salvatore! … Bene il secondo minuetto è terminato adesso passo alla Volta.”
Salvatore:  “La Volta! Chi sa che razza di ballo sarà, su metti sta roba e vediamo cosa succede.”
Donato:  “Vado …”
 
 
Generale: “Conte di Swimmila, Vi riporto Vostra moglie, e adesso se permettete, vado dalla mia..”
Conte Swimmla: “Prego Generale.”
 
 
Generale: “Marguerite cara, vorrei concludere le danze con te! ……. Donzelle Autrici, spero che con il prossimo ballo abbia termine questa straziante serata!”
Terry: “Generale!! Ah ah  ah ah … Ma si certo, la festa è ormai giunta alla fine!”
Aizram: “Generale, come conclusione dei festeggiamenti, è giusto che concediate l’ultimo ballo a Madame, prego!”
Generale: “Grazie Madamigella, molto Gentile da parte Vostra! ……. Su Marguerite andiamo cara! Non vorrei che le arp .. cioè le donzelle cambiassero idea!”
Marguerite: “Si, Augustin caro anch’io desidero danzare con te! … Sai, per tutta la sera sei stato circondato da  dame, sinceramente,  cominciavo ad essere un poco gelosa!”
Generale: “Marguerite, ma come! .. Tu sai che io amo solo te! ….. Ti amo Margherite, ti amo e ti desidero!”
Marguerite: “Augustin ti prego, non parlarmi così, ci stanno osservando tutti!”
Generale: “Lasciali guardare, tanto tra un po’, non potranno che  ammirarci!”
Marguerite: “Non ti capisco Augustin?!!”
Generale: “Tra non molto lo capirai! ………. Prego maestro, musica!”
 
Marguerite: “Ma caro questa è … è …”
Generale: “La Volta, cara!”
Marguerite: “Ma Augustin, qui davanti a tutta questa gente, io .. non … ”
Generale: “Marguerite, stasera ho capito che questo ballo da noi ritenuto tanto impudico, in realtà in questo tempo, non rappresenta assolutamente nulla! … Vedrai passerà inosservato! …. Su Marguerite, balliamo!”
 
 
Salvatore:  “Ehi però! .. Capito al Matusalemme! .. Faceva tanto il sostenuto, invece! …. Adesso ci penso io!”
Donato:  “Salvatore cosa intenti fare?”
Salvatore:  “Nulla di che …. Aspetta che alzo il volume al microfono! ……… E per il Generale ….. IPPI – IPPI …..”
Tutti: “URRA’ - URRA’ ….. GENERALE, IN BOCCA AL LUPO PER LA VOSTRA AVVENTURA SULLE ALPI!!!”
 
 
Angolo delle autrici:
Ci prendiamo questo piccolo spazio er ringraziare tutte le nostre amate lettrici e, siccome è improbabile che si riesca a pubblicare un altro capitolo prima di Natale, cogliamo l’occasione per porgere a tutte i nostri migliori auguri per un sereno Natale!
Per gli auguri di buon anno, c’è ancora tempo….
Terry ed Aizram
P.S. Mie amate lettrici, buon Natale anche dal Vostro Generale Augustin Reynier François comte de Jarjayes.
   
 
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