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Autore: MagiaOscura    25/12/2018    1 recensioni
Tutti conoscono Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy e Andromeda Tonks ma nessuno sa come crebbero le tre sorelle e che tipo di rapporti avevano tra di loro. In questa storia vorrei descrivere la mia visione sul legame che le legava.
Genere: Drammatico, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andromeda Black, Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa, Ted/Andromeda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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Era passato un mese dallo smistamento e Lily Evans continuava a stupirsi della scuola: scale che sparivano, insegnante fantasma, spiriti dispettosi, per non parlare del fantasma che infestava i bagni femminili della scuola. Si chiamava Mirtilla Warren, ma tutte la chiamavano Mirtilla Malcontenta a causa della sua perenne rabbia e tristezza e il mistero che aleggiava sulla morte durava ormai da quasi trent’anni. Il suo corpo fu trovato privo di vita proprio nel bagno femminile della scuola quando aveva soltanto 13 anni.
“Amo questa scuola, Sev! Ogni giorno una sorpresa!” esclamava Lily eccitava nei giardini della scuola a Severus che stava chino sul suo libro di pozioni.
“Sev, ma mi stai ascoltando? – chiese Lily stizzita, notando la distrazione dell’amico – Sectum…sempra. Che cos’è?”
Severus chiuse di scatto il libro, come se stesse pianificando qualcosa di misterioso, ma Lily non prestò attenzione al gesto dell’amico.
“Nulla, mi piace inventare incantesimi. Ne ho già intentato uno”
“Davvero??? Me lo insegni?” chiese meravigliata Lily.
“Il Sectumsempra te lo insegnerò quando lo perfezionerò. Se vuoi ti mostro il Levicorpus”
“Sì … mostramelo. Come fai a inventare incantesimi?”
“Bhe, ci vuole impegno. Io li invento da quando ho 9 anni grazie alla mia mamma. So anche usare le maledizioni senza perdono che sono utilissime”
“Senza perdono? Perché?”
“Perché qualora ti scoprissero di usarle, finiresti ad Azkaban per sempre. Sono tre: Avada Kedavra per uccidere, la maledizione Cruciatus per torturare e la maledizione Imperius per controllare”
“Sev, non mi piace la passione con cui parli di queste cose e non voglio che tu finisca ad Azkaban” disse Lily, preoccupata dall’interesse con cui il suo migliore amico parlava di cose così brutte.
“Bhe…vuoi provare il Levicorpus? – chiese Severus per cambiare discorso, evidentemente a disagio – resta immobile”
“Sev … non mi farà male? Ho un po’ di paura” disse leggermente spaventata Lily.
“Sul serio pensi che ti farei male? Non ti preoccupare, Lily” rispose il ragazzino sorridendo alla migliore amica, che restò immobile come richiestole.
“Levicorpus” disse Severus puntando la bacchetta contro Lily
La ragazzina si sentì sollevarsi per i piedi da una corda invisibile e in qualche millisecondo rimase sollevata in aria a testa giù.  
“Sev…Sev…tirami giù” diceva Lily ridendo divertita. Il ragazzo mosse la bacchetta su e giù, muovendo quindi anche l’amica che si divertiva sollevata a circa tre metri.
“Finite incantatem”  
Lily lentamente tornò a terra ed era molto divertita dall’esperimento del suo migliore.
“Prova su di me anche quel sec … sectum … sempre se non sbaglio”
“No – disse Severus cambiando immediatamente espressione  diventando serio – su di te non lo proverei mai. Quello lo riservo ai sanguemarcio”
“A quelli come me?” chiese Lily imbronciata, guardando severamente il suo amico.
“Ma no – rispose Piton colto di sorpresa dalla domanda dell’amica – non quelli come te. I sanguemarcio sono altri, non quelli come te”
“Vado a studiare ho tanti compiti, ci vediamo Sev” disse Lily poco convinta all’amico dirigendosi verso la Sala Comune dei Grifondoro. Anche Piton voleva andare a studiare ma fu raggiunto da Avery, Mulciber, Rabastan Lestrange, Travers e Rowle che erano il gruppo più temuto della scuola. 
“Piton, aspetta, non andare, volevamo proporti una cosa” disse Avery mettendosi davanti a Severus.
“Cosa?” chiese incuriosito Piton, non sapendo cosa potessero volere loro da lui.
“Se non sbaglio odi i sanguemarcio, ce lo ha detto Lucius. Che ne dici di andare a giocare con qualcuno di loro?” disse Rabastan Lestrange.
Severus fu colto di sorpresa dalla proposta dei due, ma poi si ricordò di aver raccontato a Lucius Malfoy di odiare i nati babbani e quindi acconsentì, decidendo di seguire entusiasta i ragazzi. Il gruppo camminò per un po’ alla ricerca di qualcuno di ‘interessante’ e trovarono la loro vittima prescelta allo stadio di quidditch. C’era un ragazzo che era seduto sul campo da gioco e stava leggendo un libro. Severus notò che era Remus Lupin, uno dei componenti del gruppo di amici di James Potter e notò disgustato le cicatrici che sfiguravano il viso del ragazzino.
“Bene bene – esordì Mulciber – Lupin. Dove hai lasciato i tuoi amichetti”
“Veramente volevo stare un po’ per conto mio se non vi dispiace. Ciao Severus” disse tranquillamente Remus guardando amichevolmente Piton. Travers e Rowle sollevarono Remus per le braccia e lo posizionarono davanti a Severus. 
“Coraggio Piton, facci vedere cosa sai fare. Spero che le tue buone capacità non siano l’ennesima favola inventata da Malfoy” borbottò Rabastan Lestrange al ragazzo che si convinse ad estrarre la bacchetta magica.
“Io non cerco guai Severus, voglio solo tranquillità” provò a dire Lupin per evitare lo scontro. A Severus dopo aver guardato Remus non sfuggì l’aspetto malaticcio sul volto, come se la notte precedente avesse subìto i peggiori tormenti che un essere umano potesse sopportare.
“Levicorpus”
Remus come Lily fu sollevato in aria per i piedi e mentre Severus manteneva la bacchetta puntata sul ragazzo il gruppo composto da Rabastan Lestrange, Mulciber, Avery, Travers e Rowle rideva sguaiatamente. 
Mentre Severus agitava la bacchetta puntata su Remus in tutte le direzioni muovendo anche lui con essa, Avery e Mulciber cominciarono a raccogliere della terra dal campo di Quidditch e dopo averla ammucchiata in piccole palle cominciarono a lanciarla contro Remus che si agitava e chiedeva di essere riportato giù.
“Patetico” disse Lestrange dopo che Severus fece cadere Remus al suolo. Avery e Mulciber prima di andarsene spinsero dentro la bocca di Lupin della terra.    
Quando il gruppo di Serpeverde si allontanò Remus si alzò faticosamente da terra e dopo aver sputato la terra che aveva in bocca, prese il libro che leggeva e si incamminò verso il castello di Hogwarts sperando che almeno lì sarebbe potuto stare da solo. Il ragazzo si incamminava debolmente per la scalinata ma sentì improvvisamente una voce femminile. 
“Stai bene?”
Remus si voltò e notò Lily Evans. La vide per la prima volta quando arrivarono sulle barche a Hogwarts e non gli diede una buona impressione, a dire il vero dopo quanto successo gli piaceva ancora meno perché era amica di Severus Piton.
“Sto bene grazie” rispose freddamente Lupin provando faticosamente a salire verso la Sala Comune.
“Sei pallido rispetto a ieri, ti è successo qualcosa? E guarda poi come sei ridotto … hai nuotato nel fango”
“Che c’è? Il tuo amico ti ha raccontato cosa mi ha fatto insieme al suo gruppo e sei venuta per girare il coltello nella piaga?”
“A chi ti stai riferendo, a Severus?” chiese Lily non capendo cosa stesse succedendo e perché Remus fosse così scontroso con lei.
“Sì al tuo Severus, sei sveglia. Adesso lasciami in pace”
“No che non ti lascio in pace. Intanto ti aiuto a salire e poi andrò a parlare con lui. Non stai bene, nel mio mondo si direbbe che hai l’influenza” disse Lily poggiando il braccio di Remus sulle sue spalle. La ragazzina non si fece impensierire dal peso superiore di Lupin e lo accompagnò fino alla Sala Comune dei Grifondoro.
“Casa dolce casa. Mi farà bene dormire un poco” disse Lupin dopo che Lily disse alla Signora Grassa la parola d’ordine.
“Vai a dormire tanto le lezioni sono finite. Se vuoi ti porto qualcosa da mangiare dalla Sala Grande”
“Grazie mille Lily Evans ma me la caverò, hai fatto fin troppo” disse Remus sorridendo a Lily, capendo di essersi sbagliato sulla ragazza.
Lily decise di non affrontare il discorso con Severus fino al giorno seguente. Nella Sala Grande ignorò l’amico che a dire il vero non badava proprio a lei, proprio come ogni volta che si trovava con Narcissa Black e Lucius Malfoy.
“Chissà come sta Remus. E’ strano che non si sia presentato a cena, adora la carne e poi inizio ad essere proprio curioso su dove sparisca ogni volta che ci sia la luna piena” disse James azzannando un enorme boccone di carne.
“Bhe Ramoso magari il nostro amico avrà paura dei lupi mannari. Dovremo fargli uno scherzo qualche volta” disse Sirius dando una gomitata sulle costole di James.
“Ma che razza di amici siete??? Scherzare sulle sue paure???” esclamò indignata Lily.
“Fatti gli affari tuoi Evans che sappiamo cavarcela da soli senza i tuoi preziosi consigli” rispose alla ragazzina Sirius.
Sirius e James insieme a Peter evitarono però di importunare Remus che si addormentò molto presto. Ciò non fece altro che insospettire i tre ragazzi.
“Deve essergli successo qualcosa e voi mi aiuterete a scoprirlo” disse James deciso verso Sirius e Peter.
Remus non disse nulla agli amici che tuttavia non avrebbero tardato a scoprire la verità. Ciò accadde nei giardini della scuola quando Sirius, James e Peter videro il gruppo dei Serpeverde che spaventava tutta la scuola riunito insieme a Severus Piton, Lucius Malfoy e Narcissa Black.
“…e poi lo ha messo a testa in giù. Ci sa fare il ragazzo” diceva Rabastan Lestrange ridendo rumorosamente.
“Avresti dovuto sentire quel Lupin – diceva Mulciber divertito mentre Lucius Malfoy ascoltava orgoglioso – ‘lasciatemi andare, voglio soltanto un poco di pace’” disse il ragazzo imitando Remus.
James sentì il sangue arrivargli al cervello così come Sirius che decisero di affrontare il gruppo nonostante la palese inferiorità numerica e nemmeno Peter riuscì a fermare gli amici avvertendoli della pericolosità di quel gruppo.
“Bene bene, chi è che si è divertito con Remus?”  disse James furente con aria di sfida con vicino a lui Sirius altrettanto irato. Davanti ai due si avvicinò Severus sicuro.
“Io. Volevo provare alcuni miei incantesimi su qualcuno. Problemi Potter?”
“Hai firmato la tua condanna Mocciosus. Nessuno tocca i miei amici per poi restare impunito”
“Sirius vedo che ti sei fatto altri amici” disse Narcissa guardando con sguardo maligno Sirius che ricambiò.
“Sì e guai a chi li tocca” disse il ragazzo estraendo la bacchetta tra le risate dei Serpeverde.
“Black ma lo sai almeno fare qualche incantesimo dopo un mese di scuola? Potrei polverizzarti con un paio di incantesimi verbali” disse Lucius Malfoy spingendo via Sirius. 
“James, Sirius andiamo via. Non è opportuno sfidarli vi prego” borbottò Peter tirando i due amici che guardavano colmi d’odio Severus e gli altri.  
Mentre James e Sirius se ne andavano fumanti di rabbia incontrarono Lily che si dirigeva verso il gruppo dei Serpeverde e fu proprio James ad aggredirla.
“Vai dal tuo amichetto Evans! Sei proprio come lui!!!”
“Si può sapere che hai Potter? Io il tuo amico l’ho aiutato a tornare nel dormitorio e tu te la prendi con me?”   
Lily andò faccia a faccia contro James mentre dietro di lei si posizionò Sirius.
“Coraggio Ramoso facciamole ciò che Piton ha fatto a Remus così impara cosa accade a chi ci tocca”
“Non mi fai paura Black. Prendetevela pure con una ragazza se siete codardi fino a questo punto” 
James dopo qualche istante di riflessione decise di allontanarsi da Lily e convinse Sirius a tornare al dormitorio per parlare con Remus. La ragazzina già inferocita per lo scontro con James e Sirius arrivò rabbiosa dai Serpeverde e non le importava minimamente che Piton fosse immerso a parlare con loro.
“Severus vieni con me devo parlarti”
“Chi ti credi di essere per interromperci, sanguemarcio” disse Avery avvicinandosi minaccioso a Lily che non si mostrò per nulla intimorita.
“Tra qualche secondo vi raggiungo. Andiamo da un’altra parte Lily”
Rabastan Lestrange guardò stupito Severus allontanarsi insieme alla ragazzina e chiese meravigliato a Lucius.
“Non mi hai detto che si relaziona coi sanguemarcio Lucius”
“Bhe  ognuno ha le sue debolezze. Ma non durerà, capirà le amicizie più convenienti”
Piton e Lily si allontanarono il più possibile, nelle vicinanze della Foresta Proibita per poter parlare in pace e il ragazzino notò che l’amica stesse piangendo.
“Perché piangi?”
“Perché!? Me lo chiedi pure? Hai sentito come mi ha chiamata Avery?”
“Dai smettila non voleva dire questo” provò a mentire il ragazzino senza riuscire ad essere troppo convincente.
“Perché hai fatto quello scherzo a Lupin? Anzi più che scherzo era una vera e propria tortura. Già non sembra molto in salute”  
Severus distolse lo sguardo dell’amica capendo che lei sapesse cosa era successo e provò a mentire di nuovo senza troppi risultati.
“Lui … ci provocava … abbiamo … soltanto reagito”
“Provocava? Lui era da solo mentre voi quanti eravate? 3? 4? Severus non sono nata ieri e non sono la stupida sanguemarcio che si beve di tutto che pensi  io sia”
“Io non penso che tu sia una sanguemarcio” protestò il ragazzino offeso.
“Ma i tuoi amici sì e seguendo i canoni dei tuoi amici, sono una sanguemarcio Severus” rispose Lily voltandosi per andare via.
“Aspetta … Lily …”
“Mi parlerai quando avrai chiarito le tue priorità Severus. Voglio stare da sola”
Lily tornò al castello senza voltarsi mentre Severus restò immobile nello stesso posto, riflettendo sulle sue azioni. Decise di non tornare dai Serpeverde ma al castello. Evitò tuttavia di costringere Lily a parlare con lui visto che si sarebbero rivisti volenti o nolenti all’ora di Pozioni del professor Lumacorno, capo dei Serpeverde che amava tenere le lezioni unendo le classi di Grifondoro e della sua Casa.
Nella Sala Comune dei Grifondoro James e Sirius pianificavano vendetta contro Severus e decisero di agire immediatamente dopo la lezione di Lumacorno, quando il ragazzino sarebbe rimasto da solo.   

 
   
 
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