Arrivato a quel punto Varmoth sperava solo che lo avrebbero giustiziato a breve. Il morso di metallo gli causava ferite terribili alla bocca se tentava di aprire le mascelle per sputare fuoco, e l'uncino bloccato al suolo da due catene gli impediva di infilzare chiunque tentasse di avvicinarsi a lui. L'aria puzzava di zolfo, cenere e ferro, e senza più speranze la viverna sospirò profondamente appiattendosi sul liscio pavimento di roccia.