Caro diario,

oggi è stato ancora più sconfortante del solito. Ho guardato di nuovo il mio corpo riflesso sullo specchio e quello che ho visto non mi è piaciuto proprio per niente. Sono magra, troppo magra. E so perfettamente che le ragazze della mia età, o poco più, vorrebbero essere magre. Io non mi trovo bene, so perfettamente che agli occhi degli altri risulto normale, in foma smagliante oserei dire, ma i miei occhi, che vedono la verità, mi ricordano ogni giorno insieme a quel dannato specchio che sono fuori forma, che devo ingrassare se voglio essere bella. Mi ritroverò pelle ed ossa se continuerò così, anche se mi strafogo a cena, a pranzo a colazione, non servirà mai a niente, il mio metabolismo brucerà tutto subito ed io resterò così, infelice e soprattutto magra.

Da quando sono alle medie ho questo complesso psicologico, niente mi va bene,ho provato ad iscrivermi in palestra per mettere su massa ma niente, ho provato,e ancora oggi lo faccio, a mangiare tanto per aumentare quei kiletti sulla bilancia, ma ancora niente. Le ho provate tutte e non so più cosa fare. Le mie amiche mi prendono in girodicendomi che sono fuori di testa, che lo vorrebbero loro il mio fisico, che vorrebbero avere le mie gambe e l'unica risposta che esce imperterrita dalle mie labbra è "Le volete? Prendetele pure, tanto io non le voglio".

So che posso sembrare esagerata ma se non mi trovo bene con il mio corpo e con me stessa non riuscirò mai ad accettarmi per come sono ed a farmi accettare dagli altri.

 

Oggi, caro diario, sono ritornata allo specchio più felice di prima, ho messo su 4 kili dall'ultima volta che ci avevo provato, sì va bene, è passato un po' di tempo ma la felicità che attraverso il sorriso è situata sulle mie labbra e sul mio viso non ha limiti e non ha parole. Finalmente posso iniziare a vivere sul serio la mia vita con il sorriso sulle labbra. Sai forse avevi ragione, come avevano ragione le mie amiche, era solo un fatto psicologico che si poteva risolvere mangiando bene e contemporaneamente andando in palestra. Mi dispiace, caro diario, se ti ho lanciato contro la parete della mia stanza, se ho provato a romperti, se ti ho svegliato mentre urlavo di frustrazione e tu magari cercavi di dormire.
Mi dispiace, caro diario, ma ora finalmente sono felice e spero che tu possa perdonarmi e possa essere felice per me come lo sono io.