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Autore: MagiaOscura    26/12/2018    1 recensioni
Tutti conoscono Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy e Andromeda Tonks ma nessuno sa come crebbero le tre sorelle e che tipo di rapporti avevano tra di loro. In questa storia vorrei descrivere la mia visione sul legame che le legava.
Genere: Drammatico, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andromeda Black, Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa, Ted/Andromeda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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Erano passati due mesi mesi dall’aggressione di Severus a Remus e da quel momento la situazione sembrava essersi calmata. Il ragazzino per evitare discussioni con l’amica evitò di farsi coinvolgere in altri attacchi a nati babbani dal gruppo di Rabastan Lestrange. James Potter e Sirius invece non diedero seguito per il momento alle loro minacce di vendetta,  ma solo perché stavano cercando di imparare l’incantesimo usato da Severus contro Remus, nonostante l’insistenza di quest’ultimo di evitare vendette.
Era il momento delle feste di Natale e al castello rimasero pochissimi studenti, tra i quali Severus e Lily, quest’ultima per fare compagnia all’amico che poco gradiva tornare a casa.
“Buon natale, Sev” disse Lily, avvicinandosi al tavolo dei Serpeverde e approfittando del fatto che fosse completamente deserto. 
“Lily … ma è per me?” chiese stupito Severus, notando Lily che gli porgeva il suo regalo.
“No, consegnalo ad Avery quando torna” rispose Lily ridendo. 
Severus, non appena ebbe scartato il suo regalo,  vide che era un libro nuovo di pozioni. Il suo era di quarta o quinta mano ed era quasi illeggibile per quanto fosse vecchio. Severus, dopo aver guardato il regalo dell’amica, le rivolse uno sguardo triste.
“Che c’è, Sev, non ti piace?”
“Mi piace molto, sai bene quanto mi piaccia Pozioni però – disse il ragazzo con un nodo in gola – io non ho nulla da regalarti. Non posso permettermi quasi nulla”
Lily rise allegra guardando Severus, per poi mettergli una mano sulla spalla.
“Tranquillo, Sev, i regali si fanno non per ricevere qualcosa in cambio, ma perché vengono dal cuore. Quando avrai la possibilità, me li farai in futuro”
“In futuro? Pensi che saremo amici per sempre – chiese Severus con un ritrovato entusiasmo – cioè anche dopo finita Hogwarts?”
“Ma certo, Sev,  cosa pensavi? Lo saremo per sempre, anche se non mi piace il tipo di amicizie che hai, ma sei abbastanza intelligente e buono da capire che non sono come te”  
Lily porse il mignolo all’amico, che non capì cosa significasse e la guardò dubbioso.
“Che significa?”
“Come cosa significa? Dammi il tuo mignolo e saremo amici per sempre. Nel mio mondo si fa spesso tra amici”
Il ragazzo avvicinò entusiasta il suo mignolo a quello dell’amica e poi Lily si avvicinò a lui per guardare il libro. Non le sfuggì tuttavia che al tavolo dei Grifondoro ci fosse Remus da solo, di nuovo pallido e malaticcio, come spesso gli accadeva.
“Aspetta, Sev, invito anche lui vicino a noi” 
“Che cosa??? –sbottò Piton, guardando Lily come se avesse detto la più grande sciocchezza del mondo – io quello lì non lo voglio”
“Ma che ti ha fatto di male? Lui non dà fastidio a nessuno anzi, ti prego di non ritornare su quanto successo qualche settimana fa”
“Vai tu da lui, a me fa schifo soltanto guardarlo”
Lily si alzò di scatto, rivolgendo all’amico uno sguardo di rimprovero e poi si avvicinò a Remus che guardava sul tavolo, senza dare attenzione a quei pochi compagni di Casa che erano seduti nelle sue vicinanze.
“Ciao”
Remus salutò Lily con un sorriso, ma poi chinò di nuovo il capo poco desideroso di parlare.
“Sembri malaticcio di nuovo, tutto bene?”
“Non devi fare la simpatica con me solo perché ti faccio pena” rispose debolmente il ragazzo senza guardare Lily.
“Senti – sbottò la ragazza, infastidita dalle insinuazioni di Remus – io non faccio la simpatica con te solo perché mi fai pena,  ma perché non sono abituata a restare indifferente quando qualcuno è solo nel giorno di Natale. Così mi hanno insegnato i miei genitori” 
“Hai dei bravissimi genitori, Lily Evans”
Lily, per rompere il muro di diffidenza che Remus aveva eretto con lei, estrasse dalla tasca una barretta di cioccolato e ne offrì metà a Remus. 
“Tieni, mangia. Fa bene, la mamma dice che ha poteri rigeneranti”  
Remus Lupin guardò sorpreso Lily e dopo qualche secondo di incertezza, accettò l’offerta della ragazza, rivolgendole un altro sorriso. Il ragazzino,  dopo aver mangiato un poco di cioccolato, sentì nel corpo una sensazione di piacevole calore ed ebbe la percezione di stare immediatamente meglio.  
“Allora? Stai meglio?”
“Sì, sto già meglio, grazie – disse Remus cominciando a sentirsi di più a suo agio in compagnia di Lily – il tuo amico però non è molto di buon umore. Mi lancia certe occhiatacce. Vai da lui, non voglio farvi litigare”
A Remus non sfuggì lo sguardo colmo di disgusto con cui lo stava guardando Severus, ma Lily non sembrò curarsene troppo.
“Gli ho proposto di venire da te insieme a me,  ma ha rifiutato. Problemi suoi, non posso mica costringerlo. I tuoi amici dove sono invece? Belle persone che sono a lasciarti da solo quando non stai bene”
“Oh – disse Remus colto dalla sorpresa per la domanda di Lily – hanno una loro famiglia e immagino volessero passare le feste con loro. Non volevo essere un peso e costringerli a stare lontani dai loro cari”
“Quando un amico sta male si sta insieme a lui, non si festeggia tranquillamente come se niente fosse”
“Ma loro me lo hanno proposto,  però ho insistito io. Soprattutto Sirius mi disse che avrebbe preferito mille volte passare le vacanze con me che con la sua famiglia, ma immagino fossero soltanto scuse”
“Ah – esclamò Lily sorpresa – non sono marci come sembrano allora”
“Sono molto più nobili di quanto possano sembrare. Ciò che sembriamo fuori spesso non è ciò che siamo dentro, Lily Evans”
I due ragazzi evitarono ulteriormente il capitolo amicizie e vita privata, parlando di altri argomenti come Hogwarts, materie preferite e non e Remus spiegò a Lily le regole e la storia del Quidditch, lo sport preferito dei maghi. Il ragazzino disse di tifare per i Wimbourne Wasps e che il suo giocatore preferito era la giovane promessa Ludo Bagman, che a soli 19 anni mostrava un talento fuori dal comune come battitore e Lily badò poco alle occhiatacce di Severus preferendo passare qualche ora con Remus.
Se Remus e Lily sembravano fare amicizia e Lily gli allietava le feste natalizie, stessa cosa non si poteva dire di Sirius. A Grimmauld Place si erano riunite le due famiglie Black, cioè i genitori di Sirius, Regulus e di Bellatrix e Narcissa con l’aggiunta di Lucius e Rodolphus Lestrange. Proprio durante l’ora del pranzo Orion e Walburga cominciarono a chiedere a Sirius come si trovasse a Hogwarts. 
“Tutto bene, padre, mi trovo bene”
“Insomma bene, mi sono ripresa da poco dal tuo deludente smistamento - rispose severa Walburga Black, guardando acidamente Sirius – Regulus, mi aspetto da te uno smistamento migliore”  
“Zia – disse Narcissa sorridendo alla parente, dopo aver guardato in modo maligno Sirius – penso di doverti far sapere che Sirius gira con amici strani tra i quali un certo James Potter insieme al quale gira dietro alla nata babbana Lily Evans”
A Walburga Black si dilatarono le pupille per la rabbia, Orion Black quasi si soffocò col boccone di carne che stava mangiando, Bellatrix spalancò senza parlare la bocca, mentre Druella e Cygnus Black guardavano i propri piatti facendo finta di non ascoltare ciò che stesse accadendo.  
“Bel colpo, Cissy” sussurrò Lucius alla fidanzata senza farsi sentire dagli altri.
“Si … Sirius … è … insomma è vero ciò che sta dicendo Narcissa? Dimmi che sta mentendo” disse Walburga con tono supplichevole al figlio, che tuttavia non smentì nulla, anzi confermò la sua amicizia con James e di trovare Lily molto carina anche se presuntuosa.
“E’ UNA VERGOGNA!!!” urlò Orion Black, colpendo il tavolo con un pugno.
“Sirius, vergognati, ma non hai coscienza? - chiese Bellatrix, scattando in piedi affranta e guardando disperata il cugino – ma non ci pensi a tua madre?”
“Perché dovrei pensarci? Sono io che devo fare amicizie, mica lei!!!” sbottò Sirius. Narcissa a stento cercava di non ridere soddisfatta della discussione scatenata in famiglia.
“Oh, non resisto – disse Walburga Black accasciandosi sulla sedia in preda a un malore – sta succedendo come con Cygnus, non ci posso credere!”
Orion Black aiutò la moglie e poi rivolse uno sguardo furente verso il figlio maggiore: “Con te facciamo i conti dopo”  
“Non vedo l’ora” rispose Sirius al padre, non preoccupandosi delle conseguenze delle sue azioni.
“Sirius, non dovresti far infuriare così nostra madre” disse Regulus al fratello con un tono di rimprovero al quale il ragazzo rispose con stizza.
“Sei contenta di quello che hai ottenuto?” chiese Sirius furioso a Narcissa, quando rimasero solo lui, la cugina, Lucius e Regulus che a dire il vero neanche si sforzava di nascondere la contentezza.
“Non ti nascondo che sono soddisfatta a vederti cadere lentamente in disgrazia, caro Sirius, e ti giuro sui miei futuri figli che farò in modo di rovinare la tua esistenza insieme a quella di Bellatrix”
“Potrei benissimo dirglielo e Regulus è testimone – disse Sirius rivolgendo uno sguardo colmo di odio verso Narcissa – glielo posso dire subito che tu in realtà vuoi soltanto seminare discordia nella nostra famiglia”
“E a chi pensi che credano i miei e i tuoi genitori? A te che sei finito a Grifondoro e che fai amicizia con sanguemarcio e mezzi giganti? Lo so che vai spesso alla caverna di Hagrid”
Sirius guardò furente verso Regulus cercando il suo appoggio, ma il fratello minore non disse nulla facendo finta di non aver ascoltato la discussione tra il fratello e la cugina. Nel frattempo stava scendendo furibonda Bellatrix con uno sguardo folle e si avvicinò afferrando Sirius per il colletto.
“SARAI CONTENTO? TUA MADRE SI E’ SENTITA MALE!!!”
“Non è colpa mia … io le st …”
“Mi ha anche accusata di seminare discordia in famiglia raccontando con chi fa amicizia, Bellatrix” intervenne Narcissa cercando di sembrare offesa, mentre Lucius tossì per soffocare le risate. 
“CHE COSA!? TU DOVRESTI PRENDERE ESEMPIO DA LEI, MOCCIOSO. LEI STA DIVENTANDO UN BRAVISSIMO MEMBRO DELLA NOSTRA CASATA, E TU? STAI DIVENTANDO COME QUELLA TRADITRICE DI ANDROMEDA!”
Sirius sentì il sangue affluire al cervello e si alzò avvicinandosi furente a Bellatrix, che una volta era la sua cugina preferita insieme a Andromeda.
“NON - NOMINARE - ANDROMEDA”
Bellatrix e Sirius stavano per venire alle mani e per il ragazzo non era una bella notizia. Bellatrix, nonostante il fatto che fosse una donna, era fisicamente molto forte e sarebbe riuscita facilmente a fare del male a Sirius senza fare uso della magia.
“Sirius, vai di sopra” ordinò Orion Black con tono autoritario al figlio che non si fece attendere. Insieme all’uomo tornarono Druella e Cygnus Black, mentre la signora Walburga Black restò a dormire.  
“Cissy – disse l’uomo con tono affabile alla figlia. Volevamo che fosse un natale diverso, ma per colpa di quello lì la festa è rovinata – questo è il nostro regalo per quest’anno. Sei molto maturata in questo periodo e stai dando molte soddisfazioni alla nostra famiglia. E’ l’anello che simboleggia la nostra famiglia. Un regalo da parte di Walburga”
Narcissa guardò meravigliata la bellezza dell’anello realizzato in argento con una pietra di smeraldo incastonata, mentre Druella e Cygnus Black si asciugavano gli occhi commossi da quell’avvenimento. Era tradizione della famiglia Black regalarlo al membro femminile della dinastia designata come capo della famiglia. Bellatrix aveva rinunciato a tale compito, perché non si vedeva come madre in futuro, mentre il compito di capo della famiglia Black era assicurare una salda discendenza di purosangue. 
“Zio, è un grandissimo onore. Non so come ringraziarvi” disse Narcissa, guardando ammirata l’anello.
“Dando alla nostra famiglia una salda discendenza di purosangue, figliola” disse Druella Black commossa alla figlia. 
Nella famiglia Black così terminò il natale: ottimo giorno per qualcuno e orrendo per altri. Se una volta era Andromeda a sentirsi non amata adesso era Sirius. Narcissa faceva del suo meglio per peggiorare la situazione del cugino, mentre Regulus non si esprimeva, non sapendo dalla parte di chi schierarsi, perché voleva molto bene sia a Narcissa che a Sirius. Nel cuore di quest’ultimo cominciò a crescere sempre più rancore e odio che avrebbe sfogato insieme a James e Peter contro colui che prese in antipatia più di tutti a scuola: Severus Piton, che era anche nelle grazie di Narcissa e Lucius. 

 
   
 
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