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Autore: melindarusso    17/07/2009    1 recensioni
Una storiella dal punto di vista di un Harry "riveduto e corretto"...vorrebbe far ridere, speriamo che ci riesca! Non tiene conto del settimo libro, anche perché l'ho scritta prima di leggerlo.(Spero di non fare danni, è la prima volta che pubblico; ho esagerato con il rating per sicurezza). Baci Mel
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EPILOGO

EPILOGO: CAPODANNO

 

Molte cose sono avvenute, da quel momento. Che, peraltro, è stato solo sei giorni fa…è la sera di Capodanno, e stiamo festeggiando insieme il ritorno di Percy. Quel Douglas non è poi così male, e, a parte qualche inevitabile presa in giro da parte dei gemelli, pare essere stato accettato come membro della famiglia. Ron è seduto di fronte a me, e accanto a lui c’è Hermione: non ho voluto che mi raccontassero esattamente com’è andata la cosa fra loro (non sono ancora così masochista), ma quando lui si è alzato dopo aver parlato con me, si è diretto verso la camera di Hermione e ci è rimasto fino quasi all’ora di pranzo, poi sono scesi insieme e si tenevano per mano. Ogni tanto lei mi rivolge uno sguardo di scusa, ma io le sorrido: non ha nulla da farsi perdonare. Anzi, incredibilmente, sono felice per loro. Ed il merito di tutto questo è di Ginny: poco dopo che Ron se n’era andato, sono salito da lei. Abbiamo parlato molto, e le ho chiesto sinceramente scusa…avevo molto da farmi perdonare, anche da lei. Ma lei è stata più che comprensiva, ma quando le ho espresso tutto il mio stupore per il modo in cui tutti mi avevano perdonato subito, lei ha riso e mi ha detto solo “è Natale”. Ora sta seduta di fianco a Lee Jordan, e pare che le cose tra loro vadano molto bene. Quella mattina, anzi, Ginny mi ha ringraziato:

-In fondo, se siamo tutti felici il merito è soprattutto tuo: se non avessi creato tutto quello scompiglio, forse Ron e Hermione avrebbero aspettato anni per dichiararsi; e se non fossi stata con te, non avrei mai realizzato il mio sogno infantile, e non avrei capito che tu non eri quello che volevo…

-Ah no?- ero un po’ deluso, lo ammetto. Ma lei rise:

-Che c’è, ti dispiace che non subisca più il tuo fascino? Il fatto è che mi ero innamorata dell’idea dell’eroe Harry Potter, e non di Harry; ma se non avessi mai provato a stare con te, non l’avrei mai saputo…

 

Ora Ginny parla con i gemelli, mentre Ron riesce solo a guardare Hermione con espressione inebetita; vengo distratto da qualcuno che mi chiama:

-Ehi, Harry, posso parlarti un secondo?- Percy.

Mi alzo, e mi dirigo con lui verso la cucina. È raggiante:

-Io…volevo ringraziarti. Il merito di tutto questo è tuo. Se non ti avessi parlato, quella sera…-poi uno sguardo preoccupato- Ma tu come stai? Mi dispiace tanto se le cose tra te e Ron…- Lo interruppi:

-Le cose vanno benissimo, Percy. Non potevo prendermi Ron con la forza. E ora lui è felice, anzi tutti sono felici, e questo mi basta…- Ma mi basta davvero?

 

La cena è finita, e sono arrivato alcuni invitati per il veglione: Bill e Fleur, lui sempre con quell’espressione leggermente schifata, lei appagata da se stessa al punto di non accorgersi di nulla; Lupin e Tonks, lui un po’ meglio vestito del solito (merito di lei), lei sempre sorridente con il suo pancione; la fidanzata italiana di Charlie, che parla un inglese tremendo ma sembra abbastanza simpatica; Angelina Johnson, con un vestito così scollato che penso che fra poco a George cadranno i bulbi oculari (sempre se Molly non la copre prima); Neville, Luna, Dean e Seamus. Dean non sembra molto felice, forse a causa di Ginny che continua a volteggiargli davanti al naso con Lee; Neville ha invitato Luna a ballare, ma sembra che lei non sia in grado di stare al passo, e gira a caso e completamente fuori ritmo; ballano anche Molly ed Arthur, mentre forse finalmente George si è deciso ad invitare Angie…Seamus si siede accanto a me:

-Tutta la sera seduto, eh?-, mi fa. Ma non credo che voglia sfottermi.

-Stavo guardando Ron e Hermione…- stanno ballando da tutta la sera, e sembrano così felici da non accorgersi del resto del mondo.

-Finalmente, eh!- risponde lui. Ma poi, inaspettatamente: -Scusa, Harry. Sono un insensibile.-

Lo guardo: non capisco. Lui sta fissando il pavimento, apparentemente molto interessato ad una bibita rovesciata, ma la sua carnagione pallida da irlandese è inequivocabile: è imbarazzato.

-Perché dici così?- gli chiedo, mentre un sospetto comincia ad insinuarsi nella mia mente.

-Mi prenderai per cretino, ma…non so se la cosa tra Ron e Hermione ti rende davvero felice-

È paonazzo, adesso. Non capisco. O forse sì.

-E…-è il mio turno di arrossire- come l’hai capito?-

-Io ti osservo, Harry…ti osservo da sempre…-

Si alza di colpo, si allontana. Devo capire, sapere…e dare un senso a questa morsa meravigliosa che sento allo stomaco…

-Seamus, aspetta…-lo raggiungo fuori dalla porta, se ne stava andando. La neve non ha mai smesso di cadere, in questi giorni, ed anche in questo momento pallidi fiocchi stanno scendendo dal cielo. Finalmente si volta verso di me:

-Ti va di ballare, Harry?- è arrossito, ma finalmente sorride. Avvolgo le braccia intorno al suo collo e prendo a dondolare con lui al ritmo della musica che si diffonde sommessa dall’interno della casa. Sorrido anch’io.

Sì, Seamus, mi va di ballare.

  
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