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Autore: _Eclipse    29/12/2018    1 recensioni
{Storia ad Oc | iscrizioni chiuse| ex Eternal Darkness}
Dopo anni e anni di guerra, alla fine l'umanità è crollata. Un nuovo potere in mano ad una razza di esseri mostruosi è sorto.
Vampiri, principi della notte, ormai signori anche del mondo. Una cortina di oscurità è calata sulle rovine degli uomini.
Ma una fioca luce brilla nelle rovine dell'umanità. Una piccola scintilla di speranza, la scintilla della resistenza. Un gruppo di giovani uomini e donne che nel buio della notte agiscono come ombre che mira alla liberazione degli uomini dal giogo di quest'oscuro nemico. Un gruppo di persone che mira a far risplendere un nuovo sole sulla terra.
Genere: Avventura, Dark, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Axel/Shuuya, Mark/Mamoru, Nuovo personaggio, Shuu, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Violenza
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CAPITOLO 8: FIDEM

 
 

L'intera squadra Inazuma poté godersi un pasto come mai ne aveva ricevuto.

Seduti tutti quanti nel salone del piano superiore alla lunga tavolata di vetro al quale si riunivano alle volte i vampiri.

Tutti meno uno, Austin, che accusava una stanchezza dovuta al periodo di prigionia.

Non era tuttavia nella propria stanza ma negli alloggi del Barone seduto su una poltrona, mentre quest’ultimo finiva di bendarsi il braccio ferito.

-Curioso- disse quest'ultimo.

-Cosa?-

-Che tu preferisca stare con un vampiro che ti imprigionato per giorni bevendo il tuo sangue, che stare insieme ai tuoi amici-

-Pensavo che quel vampiro non esistesse più- sorrise il ragazzo.

-Purtroppo vivrà finché il mio corpo avrà vita… tempo fa il tuo caso avrebbe preso il nome di sindrome di Stoccolma, la vittima che si lega al proprio carnefice a tal punto da diventare suo complice… o innamorarsi di esso-

Austin arrossì.

-Semplicemente mi piace la tua compagnia, hai dimostrato di essere una persona sensibile, non un mostro assetato di sangue-

-Posso ammettere di essere stato amico di molti umani, ma solo pochissimi di loro sono venuti a conoscenza della mia natura. Austin, tu sei una brava persona, vedi il buono e la bellezza anche in chi non ne ha, una cosa che non è comune tra gli uomini ed ancora più rara tra noi vampiri-

Viktor si alzò e andò verso un piccolo mobile di legno nel fondo della stanza. Aprì le ante e tirò fuori una bottiglia scura, e versò il contenuto in un calice di vetro.

Un liquido scuro e rossastro.

-Sangue?- domandò Austin.

-Sì… non è purtroppo buono come quello fresco. Ci siamo evoluti pure noi vampiri nei secoli, la scoperta degli anticoagulanti è stata una manna dal cielo. Peccato che sono tossici, o in alternativa alterano il gusto del sangue. Ormai non me ne rimane che una piccola scorta- rispose.

Il ragazzo sentì un po’ di nausea, poi riprese a parlare:

-Mi chiedevo… cosa si prova ad essere dei vampiri?-

-Potrei farti la stessa domanda, cosa si prova a essere umani?-

Il ragazzo non rispose. La domanda l’aveva colto alla sprovvista.

-Non credo di essere la persona più capace di spiegarti cosa si prova ad essere un vampiro. Una lunga vita. Immortale. Una privilegio che ti permette di vedere i secoli della storia. Ma al prezzo di una sete senza fine. Il sangue umano la placa qualche ora, ma non oltre. Noi ci consideriamo dei privilegiati, ma la nostra storia ci vede come dei reietti, figli della notte. Il sole è in grado di distruggerci. Con l’esercizio siamo in grado di resistergli, a costo di un grande dispendio di energie. Non credo poi vi siano altre differenze rispetto a voi umani-

-E se ho capito bene, potete trasformare gli umani, giusto?-

-Tutte domande piuttosto curiose…-

-Cerco solo di conoscere meglio la specie del mio nemico- sorrise il ragazzo.

-Piuttosto lecito. Sì è possibile. Non ho mai eseguito una trasformazione ma so come avviene. E’ una pratica estremamente dolorosa per chi la subisce… il sangue viene succhiato goccia a goccia finché non sopraggiunge uno stato di quasi morte. Il tutto termine con una donazione, il vampiro dà parte del suo sangue all'umano che deve berlo e solo allora l'umano morirà per rinascere come vampiro-

Austin trasalì. Sembrava un rituale barbarico e violento.

-Da quello che mi hai detto l'ultima volta, non ci sono umani trasformati tra le fila di Dark giusto?-

-No, li sterminati nel nome di una presunta purezza di razza, niente di più folle-

Calò il silenzio per qualche istante, interrotto solamente da un miagolio dall'altra parte della porta.

Il Barone la aprì facendo entrare un gatto completamente bianco e dagli occhi gialli. Un gatto strano, dal pelo riccio e corto, muso stretto e grandi orecchie.

-Non pensavo avessi un gatto-

Il felino iniziò a seguire il proprio padrone, che lo prese in braccio.

-Un Devon Rex, una razza ormai rara. Una volta i gatti come lui erano detti gatti folletto per il loro muso strano, così magro ma con delle orecchie enormi. Mi sono sempre piaciuti, sono così particolari. O li si adora o li si disprezza. Alle volte molto sottovalutati e ignorati eppure sono dei felini che amano di un amore unico. Lo vedrai. E’ capace di seguirmi come un ombra!-

Austin vide, per la prima volta in quei giorni, il Barone sorridere. Un sorriso vero di gioia, mentre giocava con il gatto che tentava di prendere la sua mano al volo facendo le fusa.

-Come si chiama?-

-Weiss, bianco in lingua tedesca-

-Mi sembra un nome più che azzeccato!- rise il ragazzo riuscendo a strappare un secondo sorriso al vampiro.

Nuovamente l'atmosfera si fece silenziosa.

-Direi che è meglio tornare dai tuoi amici. Non è buona educazione che il padrone di casa lasci i propri ospiti da soli- disse posando a terra Weiss.

Il ragazzo rispose con un cenno per seguire poi il vampiro. Dietro di loro, pure il gatto iniziò a zampettare  per raggiungere il proprio padrone.

Il resto della squadra aveva avuto l'occasione di poter mangiare un pasto decente nonostante un iniziale sospetto che i piatti fossero avvelenati.

Il Barone entrò come un turbine, rapido e impetuoso seguito dal ragazzo dai capelli neri.

-Spero che il pasto sia stato di vostro gradimento- disse sedendosi all’unico posto libero della tavolata.

La squadra non fece il minimo cenno. Tutti quanto rimasero glaciali.

-Mi sarei aspettato una risposta migliore dai miei nuovi alleati-

-Non considerarci neanche alla stregua di tuoi alleati- tuonò Axel gettando le posate sul tavolo in vetro.

-Sono disposto a dirvi tutto ciò che so, in cambio di una collaborazione equa e reciproca- disse il Barone ignorando il biondo.

-Bene, prima di tutto ci serve sapere chi sia questo Ray Dark- esordì Jude mentre prendeva dallo zaino un taccuino con una penna biro per prendere qualche appunto.

-Ray Dark, monarca dei vampiri, eletto all'incirca sei secoli fa da mio padre e dagli altri quattro vampiri nobili dell'epoca, un momento infelice della nostra storia, la morte misteriosa del suo predecessore Vlad III di Valacchia, meglio conosciuto da voi come Dracula-

Il ragazzo con i rasta schematizzó sul quaderno ciò che diceva il Barone.

-Perché lo odi a tal punto da volerti schierare contro di lui?-

-Perché detiene un potere senza limiti e il potere rende ciechi e folli. Uccise mia madre in quanto ex umana, seguì mio padre, successivamente gli altri vampiri nobili scomparvero uno ad uno in modi sempre più misteriosi non appena iniziarono a dubitare di Dark. L'ultimo è stato non più di una settimana fa, Xavier Foster. Aveva un piano per deporre Dark, ma quest'ultimo ha fatto la prima mossa, non so se mi spiego…-

-E’ tutto chiaro. Hai detto che ha un potere senza limiti, in che senso?-

Tra tutti solo Jude parlava, gli altri erano intenti ad ascoltare o guardare con aria diffidente Austin. Era arrivato pochi istanti dopo il Barone e ciò non poteva essere un caso.

-Un potere terribile, sono sessantacinque anni che lo detiene e da altrettanto tempo voi umani sieti in condizioni di sottomissione a noi vampiri. Lo ricordo bene, primavera del 2036. Io e il padre del vostro amico Shawn, dopo decenni di studi, avevamo ritrovato nel deserto del medio oriente, una cripta.

Tale cripta corrispondeva a quella indicata dalla pergamene di Qumran, un insieme di rotoli biblici, tra i quali alcuni che spiegavano la nascita dei vampiri. Voi conoscete questa storia?-

Il gruppo iniziò a fare dei cenni di diniego.

-Se non ci sono problemi vorrei raccontarvela, è piuttosto interessante…-

-Direi di ascoltare, che dite?- propose Ryoko.

-E sia, inizia il racconto- continuò Jude.

Con un colpo di tosse Viktor si schiarì la voce e iniziò a narrare la storia.

 

“Tutto risale alla creazione del mondo. La Genesi insegna che in sette giorni venne creato il cielo, la terra, luce e buio, piante, animali e l'ultimo giorno venne creato l'uomo.

Adam, il suo nome. Creato dall'Eterno prendendo una manciata di polvere e soffiando all'interno un alito di vita.

Ma Adam non fu l'unico.

Venne creata una donna per lui. Il suo nome era Lilith, che significa notte.

Sia Adam che Lilith vennero creati dalla terra, erano uguali in origini e quindi per  dignità.

Per questo motivo la donna si rifiutò di sottomettersi ad Adam e quest'ultimo la ripudiò.

Venne creata quindi Hawwah da una costola di Adam. Essendo parte di Adam, Hawwah si sottomise a lui.

I due uomini vennero tuttavia cacciati dal Giardino di Eden per aver mangiato il frutto della conoscenza.

Sulla terra si unirono e da loro nacquero due figli.

Qayin ed Hevel.

Hevel si occupava delle greggi e i suoi sacrifici all'Eterno erano i più graditi.

Qayin per invidia uccise il proprio fratello e venne scoperto dal Signore.

Venne allontanato dalla propria famiglia e migrò verso le terre di Nod.

Fu lì che incontrò Lilith, la prima donna.

Ella non aveva mangiato il frutto della conoscenza era rimasta immortale ma, maledetta era diventata un demone.

Lilith riuscì a sedurre Qayin e dalla loro unione nacque la stirpe dei vampiri.

Dall'unione del primo assassino della storia e di un demone.

La loro progenie rimase quindi immortale come la madre ma dannata a bere il sangue degli umani, come il padre che versò a terra quello del fratello e il sole sarebbe stato loro nemico perché figli della notte”

 

Molti della squadra rimasero attenti ad ascoltare la storia in silenzio fino alla fine.

-E’ piuttosto triste… figli di un demone e del primo assassino della storia- mormorò Ines.

-Questo è il mito, non possiamo certo essere sicuri della sua veridicità- rispose il vampiro.

-Ma tutto questo come può esserci utile?- domandò Ryo.

-Semplice. Nella cripta che trovai con il cavalier Frost, abbiamo rinvenuto quello che secondo le pergamene era la tomba di Qayin. I manoscritti affermavano che Lilith e Qayin vennero scoperti dall'Eterno, l'arcangelo Mikha'el venne inviato per impedire che essi generassero altri demoni ed egli li uccise con una spada d'argento. Tuttavia i figli di Qayin e Lilith sopravvissero e seppellirono la madre e il padre separatamente. Io e Frost trovammo la tomba del padre, come desiderò Ray Dark. Pensavamo fosse solo un ritrovamento storico, non credevamo alle leggende, eppure quando Dark ci raggiunse, divorò i resti del nostro progenitore acquisendone quindi i poteri scatenando l'apocalisse sul mondo determinando la distruzione di buona parte della razza umana-

-Quindi Ray Dark, ha ottenuto i poteri di questo Qayin…- bofonchiò Jude riflettendo sulla situazione.

-Credetemi, se avessi saputo come sarebbe andata, avrei impedito il ritrovamento di quella tomba…- rispose il Barone con un tono visibilmente dispiaciuto.

-Bugiardo! Scommetto che non ti è dispiaciuto consegnare la tomba a Dark!- sbottò Axel.

Il biondo si alzò in piedi di scatto e andò verso il Barone afferrando il colletto della camicia.

-Axel, che stai facendo!- esclamò Austin cercando di frapporsi tra i due.

-Per favore cerchiamo di stare calmi- continuò Jude.

Il biondo sbuffò ma tornò al proprio posto accompagnato da KD.

-Viktor, hai detto che anche Lilith è stata sepolta giusto? Quindi in teoria se ella venisse trovata, Ray Dark diventerebbe. ancora più potente giusto?- chiese Ryoko.

-Esattamente, ma non so dove sia. Sono stato incaricato di trovare la tomba di Lilith, ma sono anni che cerco invano. Non ho che pochi appunti scarabocchiati, testi in disaccordo… le pergamene di Qumran sono state distrutte…-

-Io forse ho qualche indizio…- intervenne Shawn sotto lo sguardo incredulo di tutta la squadra.

-Come fai a sapere qualcosa a riguardo?- chiese Darren.

-Il diario di mio padre. Viktor li consegnò a mio fratello tempo fa. E lui li diede a me come ricordo. Mentre eravamo all'avamposto Echo, iniziai a sfogliarlo e trovai una parte chiusa da un sigillo di ceralacca dedicata a me e mio fratello.

Mio padre aveva tradotto una piccola filastrocca che permetteva di capire dove trovare una “seconda reliquia” che credo sia proprio la tomba di Lilith ed esortava me e mio fratello a distruggerla- continuò l'albino.

-Potremmo vedere il diario?- chiese Jude.

-Purtroppo… credo di non averlo più con me. Lo tenevo nello zaino e… l'ho lanciato durante la battaglia per distrarre il vampiro dai capelli rossi e per essere più leggero-

-Quindi il diario di tuo padre è in mano del nemico?- scrisse KD su un pezzo di carta preso da Jude.

-Temo proprio di sì. Non volevo… - Shawn iniziò a sudare freddo e a tremare per l'agitazione di aver fatto qualcosa di così grave.

-Tranquillo, non potevi fare altro. E poi non saresti qui a dirci queste cose se fossi morto a Saint Michael!- lo consolò Celia appoggiandogli una mano sulla spalla destra e sorridendo.

-Se voi vi fidate di me, posso provare a recuperare il diario dalle mani di Claude. Domani vi è una seduta del Consiglio dei nobili. L'ha convocata Claude stesso per parlarci di alcune sue scoperte… forse vorrà mostrarci proprio il diario-

-Possiamo fidarci? Sei stato nostro nemico per tutto questo tempo…- osservò il rasta.

-Io mi fido, Jude. Credo che Viktor sia cambiato- intervenne Austin.

-Posso provare a fare di più, ma avrò bisogni dell'aiuto di Aiden, fratello di Shawn- continuò il Barone.

-Ovvero?-

-Durante il consiglio si riuniscono i nobili, i capi dei clan minori e Dark stesso. Posso cercare di creare dissapori e spaccature tra i vampiri-

-Come pensi di fare?- domandò Ryoko.

-Voto di sfiducia- sorrise il Barone -Se io ottengo il supporto di Aiden saremo in due a votare la sfiducia, Bryce e Claude saranno contrari, sono lacchè personali di Dark. L'ultimo voto spetterà ai capi clan. Nel migliore dei casi si scatenerà una faida interna e potremo essere in grado di prendere il diario e indebolire lo stesso Dark che dovrà sedare una ribellione decimando i clan minori- continuò.

-Nel peggiore dei casi?-

-Credo che troverete la mia testa mozzata e infilzata su una picca fuori dalle mure della Città Maledetta…-

-Credi di potercela fare?-

-Caro… Jude, giusto?-

Il rasta annui.

-Bene Jude, farò affidamento alla mia capacità oratoria e farò leva sulla precoce morte di lord Foster. Fidatevi. Mal che vada avrete un vampiro nobile in meno- disse ironicamente.

La squadra Inazuma iniziò a discutere animosamente per poi arrivare ad una decisione.

- A mali estremi estremi rimedi. Ci fidiamo, buona fortuna- concluse Jude.

-Non ce ne sarà bisogno, vado a scrivere il mio discorso. Consideratevi liberi di prendere la stanza che più vi aggrada e di andare dove più vi pare in questo maniero-

Il Barone si alzò per tornare nei propri alloggi seguito solamente da Weiss.

-Scatenare una faida?- domandó Axel.

-Disordini e dissapori… potrebbe farci guadagnare tempo per trovare la tomba di Lilith- rispose Jude.

-E dopo aver trovato la tomba cosa potremmo fare? Una volta distrutta impediremo a Dark di diventare più potente, ma dopo? Dovremo cercare di distruggerlo- osservò Ryo.

-Secondo me dobbiamo occuparci di una cosa alla volta. Prima prendiamo il diario e distruggiamo Lilith, assicuriamoci che non diventi troppo potente, poi pensiamo a cosa fare- intervenne Ines.

-Ha ragione. Poi sono curioso di sapere che piani ha Viktor- continuò Darren.

Jude si sistemò gli occhialini e poi prese parola.

-Dobbiamo solo aspettare cosa succederà domani. Non ci resta che attendere-

Detto questo si alzò, seguito poco dopo da tutti gli altri.  

Ognuno in una direzione diversa, chi in camera come Ryoko e Celia, Ines e Darren invece erano nella sala degli arazzi.

Austin osservava fuori da una vetrata il cortile. Poteva ammirare l'entrata del passaggio segreto, la tomba degli Uxbridge con i suoi angeli piangenti.

Con passo leggero si avvicinò Shawn.

-A che pensi?- chiese quest'ultimo mettendosi al suo fianco.

-Nulla… penso solo che sia triste. Tutte quelle lapidi. Vuote. Nient'altro che un ricordo-

-Ricordo di persone care. Triste sì, ma anche romantico… non credi?-

-Sì, suppongo di sì-

-Penso anche io che Viktor sia diverso da come lo pensiamo, duro e freddo fuori, fragile dentro. Vedo che gli stai vicino nonostante la prigionia-

Seguì qualche istante di silenzio. Dall'interno poterono notare una figura avvicinarsi alle statue dei due angeli. Il Barone. Pose la mano sul sarcofago e poi si sedette a gambe incrociate per terra e iniziò a scrivere il suo discorso su dei fogli di carta.

Austin si lasciò scappare un sospiro.

-Vorresti essere lì affianco a lui vero?-

L'altro ragazzo avvampò.

-No… non è vero!- balbettò nervosamente.

L'albino sorrise.

-Se lo dici tu… secondo me gradirebbe che tu lo aiutassi- il ragazzo diede una pacca sulla spalla di Austin.

-E’ tardi. Meglio che me ne vada. Buonanotte!-

Shawn si allontanò silenziosamente come era arrivato lasciando l'altro cacciatore, in imbarazzo, davanti alla vetrata.

 

****

 

Il sole era già sorto da un po’.

La Città Maledetta era ancora dormiente, ma i vampiri più importanti erano già diretti verso la torre Báthory.

Lo stesso Viktor era giunto con largo anticipo.

Si vestì con la solita toga nera bordata d'argento. Al fianco teneva la propria spada per le evenienze.

Si sedette su una poltrona di velluto nella stanza appena precedente al salone del consiglio.

Una piccola stanza dello stesso stile austero e lugubre della torre. Abbellita solo da qualche tendaggio e uno o due quadri alle pareti.

Arrivarono successivamente Bryce che si limitò a salutare garbatamente, poi Claude che invece non si degnò di salutare, ma semplicemente guardò dall'alto in basso il Barone per passare oltre.

Infine arrivò la persona giusta, Aiden.

Viktor si avvicinò e lo condusse fuori.

-Ho bisogno del tuo aiuto e della tua massima collaborazione- disse.

-Ovvero?-

-Dobbiamo rubare un diario a Claude, dovrebbe averlo qui dato che ci ha convocato per parlare delle scoperte che ha fatto sul vecchio quaderno di tuo padre-

-Va bene, serve altro?-

-Veramente sì… diciamo che ho deciso di aiutare tuo fratello e gli altri cacciatori della Gilda a spodestare Dark ed è qui che ho bisogno del tuo aiuto-

-Vuoi fare cosa!?- Aiden riuscì a trattenere a stento l'urlo.

-Spodestare Dark. Se lui trova la tomba di Lilith sarà onnipotente e governerà con il pugno di ferro anche su noi vampiri. Inoltre dato che ha consumato i resti di Qayin è un avversario temibile che potrebbe comunque ucciderci tutti quanti non appena non gli serviremo più. Infine ha qualche debito da saldare con me e te. Oggi prenderò la parola e dichiarerò la volontà di un voto di sfiducia per farlo decadere. Dovrai votare a favore della mia proposta. Se si opporrà i clan minori saranno nel caos e se tutto va secondo i miei piani, inizieranno a farsi guerra tra loro a seconda di chi ha giovato e chi ha perso sotto il dominio di Dark-

-Chi ti ha detto che ti aiuterò?-

-Considera il fatto che se non mi aiuti tuo fratello potrebbe morire o essere ridotto in schiavitù come tutti gli esseri umani, una volta che Dark prenderà possesso della seconda reliquia- il tono del Barone pareva quasi un ricatto, ma a fin di bene.

-E se non trovasse la reliquia?-

-Beh… morirei io e poi tuo fratello. Ormai la Gilda non esiste più, paradossalmente io e te potremmo essere l'unica speranza per gli umani-

Aiden si prese qualche istante per riflettere.

-E va bene. Ti seguirò… anche se sono convinto che ci porterà alla rovina!-

-Sappi che dovrai essere in grado di abbandonare tutto e incrociare la spada contro Dark. Ti consideri pronto?-

-Per salvare mio fratello questo e altro-

Il Barone sorrise per poi entrare nella sala del Consiglio insieme ad Aiden.

Presero posto insieme agli altri nobili sui troni bianchi dei nobili.

Prima di prendere parola, si attese ancora qualche minuto che tutti i capi dei clan minori presero posto.

Si alzò Claude e con fare solenne prese la parola:

-Vi ho convocato qui oggi, per poter parlare di alcune recenti scoperte.

Durante la gloriosa vittoria a Saint Michael, sono riuscito a impossessarmi di un diario particolare, appartenente al defunto padre del cavalier Frost- mentre parlava alzò il diario per mostrarlo alla platea.

-Al suo interno vi sono delle pagine in cui esortava i figli a trovare la seconda reliquia e distruggerla!-

Un vociare sommesso iniziò a levarsi dal basso, mentre Claude lanciò un occhiata ad Aiden.

-Vi sono inoltre indizi che dimostrano come il padre del cavalier Frost abbia distrutto le pergamene di Qumran… ma allo stesso tempo abbia trascritto il luogo in cui si dovrebbe trovare Lilith! Il marchese Whitingale si è preso la responsabilità di dirigere le ricerche personalmente. Egli può confermare che sono già all'opera sul sito, anche se devono individuare ancora la posizione della cripta. Fortunatamente l'attacco dei giorni scorsi ci è venuto in aiuto-

-Bisogna ammettere il tuo merito Beacons- disse Dark dall'altra parte della camera.

-La ringrazio maestà- il rosso si inchinò profondamente.

-Altrettanto non si può dire di Uxbridge che in anni di studi non è riuscito a portare nulla a termine- continuò il re.

Il Barone si alzò sistemando alcuni fogli sul banco davanti a lui.

-Chiedo la parola a voi onorevoli membri di questo consiglio-

-Permesso accordato barone Uxbridge- rispose Whitingale.

-Ammetto ogni mia colpa a riguardo. Ammetto di non essere stato in grado di cercare quanto richiesto. Ma ammetto anche che, se ad oggi i vampiri possono godere di un potere tale da aver piegato la volontà degli umani, ciò è merito mio e del fu cavalier Frost.

Noi trovammo l'antica cripta di Qayin e noi stessi la consegnammo a sua altezza che fu in grado di far sorgere la nostra razza, come esseri dominanti, bruciando il vecchio mondo degli umani e creando il nuovo mondo di noi vampiri.

Dal 1477, anno della morte di Vlad III di Valacchia, nostro re, sua altezza Ray Dark detiene la carica assoluta della nostra società. Degno di grandi lodi e grandi meriti, ma allo stesso tempo, autore di grandi crimini e grandi sofferenze!- il tono di Viktor passò da solenne a quasi minaccioso, pur rimanendo piuttosto calmo.

-Quando mio padre e i padri dei miei pari, nominarono Ray Dark monarca assoluto e guida di noi vampiri, non si sarebbero mai aspettati di venir traditi da egli stesso! In questi secoli sua maestà ha indossato la maschera del saggio condottiero che ci ha permesso di giungere all'apice del nostro prestigio, ma tale maschera nascondeva solamente la bestia che è di fatto.

Uno ad uno, a partir da mio padre e mia madre, i nobili di questo consiglio scomparvero in circostanze assai misteriose. Scomparsi non appena iniziarono a dubitare dell'integrità morale di sua maestà! L'ultima vittima, Xavier Foster, assassinato di recente, avvelenato con l’essenza di aconito. Egli si confidò con me, aveva l'intenzione di sfiduciare sua altezza, peccato che uno stormo di corvi, messaggeri di Dark udirono la nostra conversazione. Quella notte Foster venne trovato morto nel proprio castello.

L'aconito è mortale ma sono pochi a conoscere le sue proprietà anche tra noi vampiri, inoltre è estremamente raro da trovare. Per caso da quando sua altezza è al potere i casi di morte per aconito aumentarono a dismisura, soprattutto tra i precedenti membri di questo consiglio. I coniugi Whitingale, il padre di Foster…-

Nella platea i capi iniziarono a bofonchiare e lo stesso brusio iniziò a levarsi dal pubblico nei palchi superiori.

-Viktor dove diamine vuoi arrivare a parare!?- sbottò Claude.

-Se tale deve essere la nostra guida, pessima dal punto di vista morale e assetata di potere, sul nome dei nostri defunti predecessori, e amici, io chiedo al consiglio di sostituirla!

Propongo io un voto di sfiducia affinché Ray Dark abdichi e venga nominato un nuovo leader più capace... e sincero!-

Dalla platea e dai palchi si levarono sia fischi e insulti, che urla di approvazione.

-Al voto! Al voto!- ripetevano a gran voce i sostenitori.

-Pertanto, come da mio diritti io voto a favore della sfiducia- pronunciò Viktor.

-Sei andato fuori di testa!?- soffiò Claude.

-Hai la tua occasione di difendere il tuo signore in modo civile- rispose il Barone.

-Contrario- dichiarò il rosso, seguito subito da Bryce.

Aiden esitò un istante per pronunciare tremolante:

-Favorevole-

Claude si girò di scatto:

-E’ tradimento! Vi siete accordati!-

-A voi signori dei clan la scelta!- continuò Viktor.

Un boato si levò dalla platea. I capi iniziarono a urlare in modo confuso i propri pensieri.

-Silenzio! Ordine!- Whitingale cercava di ristabilire la calma.

Alcuni capi iniziarono a spingersi, la discussione stava per sfociare in una rissa. In molti avevano tratto giovamento da Ray Dark, molti altri avevano visto il declino del clan a causa delle sue azioni e dei suoi intrighi.

Il Barone lanciò un'occhiata ad Aiden, seduto affianco a Claude, e fece un cenno con la testa.

Subito l'altro vampiro prese il diario strappandolo dalle mani di Claude che cercava di ripristinare l'ordine.

Il rosso venne spinto e fatto cadere in mezzo alla folla da Aiden.

Ad un tratto un tuonò interruppe la furiosa lite.

Ray Dark si alzò dal suo trono brandendo un pesante scettro che veniva picchiato a terra. Ad ogni colpo il pavimento tremava.

-Questo era nei piani?- mormorò Aiden a Viktor.

-No, non l'avevo previsto- rispose l'altro visibilmente agitato.

-Questo è tradimento miei signori- disse Dark con tono aspro.

-Non se lo consente la nostra legge!- replicò Viktor.

-La legge sono io!- rispose Dark.

-Allora assisterò alla vostra caduta sul campo di battaglia…-

Un ghigno si disegnò sul volto di Ray Dark.

-Solo se riuscirete ad uscire vivi da qui!-  disse in modo lugubre.

Viktor guardò l'amico  per poi iniziare a correre prendendolo per un braccio

Claude ancora adirato per l'affronto partì all'inseguimento.

I fuggitivi accellerarono, il fiato diventava pesante e la toga iniziava ad essere scomoda. Il rosso continuava a chiamare guardie per catturare i due vampiri.

Essi scendevano le scale saltando i gradini rischiando anche di cadere rovinosamente.

Nonostante la folla di persone alla torre Báthory, si fecero strada a spintoni fino ad arrivare ai cavalli.

-Ci vediamo da me. Buona fortuna Aiden- il Barone saltò in groppa e partì rapidamente. Con una mano teneva le briglie mentre con l'altra teneva un vecchio revolver caricato con proiettili in lega d'argento.

A tutta velocità si diresse verso il cancello della cinta di mura della torre. Sparò un colpo alla guardia che cercava di chiudere il cancello.

Aiden lo seguì poco dopo. Claude nel frattempo si fermò sul portone della torre osservando i due fuggitivi.

 

****

 

Il ticchettio dell'orologio a pendolo nel salone era quasi snervante.

Era l'unico suono che si poteva udire.

I presenti osservavano le lancette d'argento e il quadrante con i numeri romani di quell'orologio dalla scatola in legno.

Ogni quarto d'ora un piccolo carillon trillava il motivetto del vecchio Big Ben a Londra.

Era l'una del pomeriggio, il sole stava tramontando lasciando posto alla lunghissima notte.

Axel camminava irrequieto avanti e indietro.

-Me lo sento, ci ha traditi e venduti ai vampiri…-

-Aspettiamo ancora un po’, sono sicuro che tornerà- rispose Austin con un tono quasi implorante.

-Non possiamo essere certi che ci abbia traditi, né che non ci abbia traditi- intervenne Ryoko mentre controllava le articolazioni del braccio meccanico.

Un piccolo botto squarciò il silenzio che era calato nuovamente.

-Avete sentito?- chiese Ines provando a scrutare l'esterno da una finestra.

-Sembrava uno sparo…- continuò.

-Forse è solo la tua impressione- rispose Axel dubbioso.

Altri due botti un po’ più potenti risuonarono.

-Questi non sono certamente la mia immaginazione…- riprese la ragazza.

-No, li ho sentito anche io- si aggiunse Ryo.

Dall'esterno sembrava tranquillo fino a quando dagli alberi spuntarono due cavalieri, su una cavalcatura nera il Barone che armato di pistola sparava a nemici non meglio identificati.

Il secondo era su un cavallo marrone e assomigliava molto a Shawn.

-Ragazzi, è Viktor con… chi è quello?- chiese Ines.

-Sembra Shawn… che sia suo fratello?- rispose Axel.

I due vampiri a cavallo cercavano di farsi strada verso la porta allontanandosi dagli inseguitori. Una decina di umanoidi dalla carnagione grigiastra che soffiano mettendo in mostra le zanne. Vesti lacere, andatura goffa ma comunque veloce che cercavano di avventarsi sul Barone e su Aiden.

-In ogni caso mi sembra abbiano bisogno di aiuto… qualcosa deve essere andato storto- concluse Ryoko.

-Allora vado a dare una mano- rispose Austin prendendo un fucile e uscendo.

-Che impeto…- osservò Axel.

-Piuttosto che commentare che ne dici se viene ad aiutare anche tu biondino?- disse Ryo con un pizzico di sarcasmo.

Di sua risposta il ragazzo sbuffò per poi accennare un vago sorriso. Uccidere vampiri era la sua specialità.

Nel cortile Viktor aveva ufficialmente finito i colpi. Ciò che rimaneva era l'arma bianca.

Sguainata la sciabola iniziò a rotearla.

Essere a cavallo dava un vantaggio, era più alto e con un fendente poteva decapitare anche uno di quei vampiri.

La lama tagliava come burro la carne del collo e la spina dorsale di quegli esseri. Un colpo ben preciso, assicurando la morte.

Aiden era sguarnito e non poteva a far altro che tenersi lontano.

Viktor stava duellando con due vampiri, infilzò il primo tra la spalla e il collo. Il secondo si preparava da dietro ad attaccare, quando una serie di proiettili lo colpì alla nuca.

Quando Viktor si girò per menare il fendente vide solamente il vampiro cadere e Austin con ancora in mano il fucile fumante.

-Grazie Austin, ma è meglio se rientri, non sono vampiri comuni- disse il Barone mentre combatteva.

-Io non me ne vado, li affronterò!-

-Vorrai dire li affronteremo!- rispose Axel seguito dagli altri cacciatori.

La potenza di fuoco superiore garantì la morte dei vampiri in poco tempo.

I due cavalieri smontarono e correndo verso l'interno iniziarono a urlare:

-Dobbiamo andare via! Non siamo più al sicuro qui. Prendete le vostre cose-

-Aspettate ma che succede? Chi erano loro e tu… chi sei?- domandò Darren.

-Lui è mio fratello, Aiden, il vampiro- rispose Shawn.

-Aiden Frost, in persona. Pronto ad aiutarvi contro Dark- continuò lui.

-E gli altri chi erano?-

-Strigoi, vampiri impazziti per la sete. Hanno perso completamente il controllo della loro volontà, sono sotto il dominio di Dark. Non sono come i non morti, sono veloci e letali oltre che resistenti. Questi erano pochi, ma Dark può ammassarne eserciti- rispose il Barone mentre prendeva una vecchia spada dall'elsa d'oro dalla cappa del camino del primo salone per darla ad Aiden.

-La spada di tuo padre, ti farà comodo dato che sei disarmato. Comunque siamo in pericolo. Non è andata secondo i piani, Dark ha il Consiglio sotto il suo potere e lo ha rivolto contro di noi. Siamo ricercati… quindi preparatevi che dobbiamo andarcene-

-E dove?- scrisse KD su un foglio di carta.

-Casa mia è troppo pericolosa- disse Aiden.

-Potremmo tornare al campo base nella foresta- propose Jude.

-Qualsiasi posto, l'importante che sia al sicuro e lontano da qui- continuò Celia.

-Allora direi che va bene il nostro vecchio campo- finì Jude.

-Ottimo… non ho abbastanza cavalli per tutti, ma nelle stalle ho un vecchio carro, possiamo usarlo per caricare le armi e il necessario, ma dobbiamo fare presto prima che ritornino!- rispose Viktor.

La squadra obbedì, pur essendo un vampiro, il Barone era sulla loro stessa barca. Fortunatamente non si erano caricati di bagagli per salvare Austin e in pochi minuti portarono il necessario alle scuderie. Il Barone si limitò a prendere qualche bottiglia dalla sua scorta, un sacco con qualche vestito per cambiare i propri sporchi di sangue, e con facilità riuscì a catturare pure Weiss, un gatto troppo speciale da abbandonare.

In poco tempo partirono a gran velocità verso l'accampamento nella foresta.

Il sole era ormai tramontato e si alzava la notte.

Dal carro che trasportava anche i ragazzi della Inazuma, Jude chiamò il Barone:

-Siete riusciti a prendere quella cosa?-

-Ovvio… eccola qui, il diario di mio padre con tutte le indicazioni! Ho avuto anche la soddisfazione di malmenare Claude- esclamò Aiden mostrando il diario.

-Tuttavia il nostro amico ha già capito dove cercare… dovremo stendere un piano quanto prima- continuò Viktor.

-Ne riparleremo al nostro campo… direi che ora possiamo veramente fidarci di voi due- concluse Jude.

I due vampiri sorrisero per poi aumentare il passo del cavallo.



 

****


Fidem, ovvero fede.

Alla fine tutto il capitolo si basa sulla fiducia,

la fiducia dell’Inazuma nei confronti del Barone e

dei ragazzi più vicini ai vampiri come Austin e Shawn,

e la sfiducia di Viktor e Aiden per Ray Dark.

Ottavo capitolo, o meglio nono se si considera il prologo iniziale…

ormai siamo già oltre il giro di boa, lentamente ci avviciniamo alla

conclusione… beh direi che però è ancora presto per parlare di

fine, i nostri ragazzi dovranno affrontare ancora

un po’ di avventure e pericoli in questo mondo dalla notte

perpetua!

Come sempre mi auguro che il capitolo sia di vostro gradimento!

Un saluto,

 

_Eclipse.

 
P.S. il racconto di Viktor non è altro che l'estratto della Genesi a cui ho aggiunto la leggenda ebraica di Lilith. Poiché i rotoli di Qumran, detti anche pergamene del Mar Morto, (realmente esistenti anche se non contengono alcun accenno ai vampiri!) sono in lingua ebraica, ho deciso di mantenere i nomi originali nel racconto (quindi Adam è Adamo, Hawwah è Eva, Qayin Caino, Hevel Abele).
   
 
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