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Autore: barbyg90    17/07/2009    8 recensioni
Chi di voi non ha mai sognato di poter leggere New Moon dal punto di vista di Edward? Io ho provato a scrivere quello che, secondo me, è accaduto aggiungendo, ogni tanto, parti nuove! Spero vi piaccia!!! Buona lettura!! :D
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Scusate lo sproloquio ma è d’obbligo! Allora per questa ficcy devo ringraziare Amalia, senza di lei non sarebbe stata proprio pubblicata, e Goten che mi ha spinta ad andare avanti (anche ricattandomi a volte per avere i suoi capitoli in anteprima :D). Poi vorrei ringraziare Luisina che in una sola notte (e un po’ di mattinata) mi ha commentato tutti i capitoli come non l’aveva mai fatto nessuno!!! E infine Elena (alias ElyNone) la mia Beta. GRAZIE RAGAZZE!!!

PER CHI VOLESSE DIRE LA SUA OPINIONE SULLA FAN FICTION... SAREI CONTENTA DI SCOPRIRLA!!! CHE NE PENSATE? Poi.. vi dico il motivo per cui non volevo inserire l’ultimo capitolo. L’ho scoperto solo poco tempo fa!!!

Da un lato ho scoperto di odiare Jake.. anche se poi alla fine di BD mi piace! Ma in realtà è che non volevo finire sul serio questa fan fiction.. infatti non mi sembra vero che sto qui a scriverla!!!

E poi ci terrei a spiegare i sentimenti che mi hanno fatto scrivere questa storia. Ci sono alcune note autobiografiche, non so se traspaiono oppure no, ma ci sono!!

Questa è stata la mia prima opera scritta in assoluto. Inizialmente era un modo per non allontanarmi dal mondo di Twilight nell’attesa di Midnight Sun, poi col tempo sono cambiate alcune cose.. è diventata una passione, un ossessione, parte di me! Ci ho messo un pezzo di me stessa per scriverla. È la fan fiction più importante che scriverò mai.. ne ho altre in mente ma non saranno profonde e studiate come questa. Ho cercato di renderla sempre il più uguale e simile alla Meyer ma allo stesso tempo ho cercato di evitare copie o riassunti inserendo parti inventate da me.

Ho inserito il pov Alice proprio per questo motivo: c’era un pov Rosalie in giro ma non si sapeva se era scritto dalla Meyer oppure no, perciò non sapevo bene come fare! Poi, per esempio, tramite le interviste ho scoperto cosa distrugge Edward ecc.

Ok ho finito!!! GRAZIE a tutti coloro che hanno sempre commentato e seguito o solo letto restando nell’ombra!!! Spero vivamente che questo ultimo capitolo vi piaccia!!!

COMMENTATE PER L’ULIMA VOLTAAA!!! :D grazie!!!

 

 

 

Il patto

 

 

Erano passati diversi mesi ormai dalla mia fuga in Italia. Quello sarebbe rimasto per sempre il gesto più stupido  e incosciente che io avessi mai commesso.

Bella per fortuna mi aveva perdonato, mi aveva accolto a braccia aperte di nuovo nella sua vita e io... Non avrei mai potuto ringraziarla abbastanza.

Eravamo tornati a scuola e mi ero reso conto dai ricordi degli studenti che Bella non aveva trascorso bei momenti in mia assenza: si era completamente isolata dal resto del mondo, aveva vissuto in una bolla tutta sua che neanche i suoi amici erano riusciti a perforare.

Ultimamente il suo umore non era dei migliori. Il padre l’aveva messa in castigo, quasi sotto sua richiesta, e aveva un pensiero fisso: Jacob Black. Si sentiva tremendamente in colpa perché lo aveva fatto soffrire dopo che lui le era stato accanto.

Non avevo mai tollerato i licantropi ma in questo momento, erano gli esseri che meno potevo sopportare.

Avevo ammesso a me stesso che in fin dei conti ero geloso di Jacob Black perché aveva passato del tempo con Bella durante la mia assenza, l’aveva consolata dal dolore che IO le avevo causato.

Nello stesso tempo, non volevo che si avvicinasse a lei perché era diventato pericoloso. Bastava una distrazione per far succedere l’irreparabile.

Io e Bella ultimamente non passavamo molto tempo insieme al di fuori dell’edificio scolastico o di casa sua proprio per questo motivo non potevo mettere in atto tutte le idee di “uscita perfetta” che avevo in mente, ma mi bastavano le ore che trascorrevo in sua compagnia. Alle volte mi ritrovavo a pensare che era anche troppo, che non me lo meritavo affatto.

Vederla dormire, o semplicemente restarle accanto, era il massimo. Non potevo chiedere di meglio alla mia non-vita.

 

Sbrigati succhiasangue, devo parlare con te. Mi manda il branco. Chissà se può sentirmi davvero... in ogni caso spero proprio che Charlie tenga Bella alla larga da lui.

Stavamo in macchina quasi davanti casa sua quando ascoltai quel pensiero.

Un ringhio premeva per uscire ma decisi di non assecondare quell’impulso, non volevo far preoccupare o spaventare Bella. Era già in pensiero per quello che era potuto accadere a Charlie dopo che le avevo detto che era nei guai.

La tranquillizzai e le chiarii la situazione.

Jacob Black aveva davvero compiuto un gesto scorretto, molto scorretto! Me l’avrebbe pagata.

Le sue intenzioni potevano essere delle migliori ma Bella stava soffrendo, non meritava quel trattamento.

Adesso che torna a casa mi deve una spiegazione e stavolta non ammetto scuse. Come ha osato infrangere la regola numero uno?! Forks e le moto.. inconcepibile! Stavolta mi sente!! E guai se Edward oserà sorpassare questa soglia prima che compia trent’anni!

Charlie non se lo aspettava da sua figlia. Le aveva spiegato che era pericoloso andare in moto con la pioggia perenne che caratterizzava Forks ma non lo aveva ascoltato, era deluso.

Un po’ della colpa, come al solito, la affibbiava a me, al mio comportamento scorretto verso sua figlia.

Avrei preferito di gran lunga che TUTTA la colpa la desse a me invece di prendersela con Bella ma, purtroppo era inevitabile. Bella avrebbe dovuto scontare una pena ancora maggiore di quella che stava affrontando.

Scese come un diavolo dalla macchina e si avviò con passo pesante verso quella che doveva essere la direzione in cui si trovava Jacob.

Quella scena, vista dall’esterno poteva anche far ridere ma io al momento non ci trovavo nulla di buffo. Bella era stata ferita nell’orgoglio. Aveva perso la fiducia di quello che era stato il suo punto di riferimento in mia assenza. Potevo solo immaginare come si sentisse.

Avevo deciso: Jacob Black me l’avrebbe pagata!

Ci stava aspettando poco prima del bosco con sguardo truce.

La vista e le parole di Bella lo ammorbidirono. Aveva portato la moto davanti casa sua per farla vedere a Charlie ma non voleva tradirla. Era solo uno stupido piano per fare in modo che io le stessi alla larga.

Appena capì che Bella era già in castigo e che non era andata a trovarlo per questo motivo, si sentì in colpa.

Non voleva farla soffrire. Nella sua mente delle immagini della mia Bella si susseguivano ripercorrendo i suoi ricordi.

La misi al corrente dei suoi pensieri. Volevo che Bella sapesse fino in fondo chi si trovava di fronte ma al lupo diede fastidio. Questo contribuì a farmi odiare ancora di più... Ma non era un problema per me, questo sentimento era reciproco!

L’aveva vista davvero soffrire, aveva cercato di distrarla, di renderla felice con tutte le sue possibilità...

Dovevo essergli grato per questo, non potevo odiarlo... Lui l’aveva tenuta in vita, l’aveva salvata più volte...

Forse sapevo come fare!

« Bella non esagerava, a proposito delle tue... qualità », disse. « Perciò, immagino che tu sappia già perché sono qui ».Lo sapevo ma prima dovevo chiarire una cosa.

  « Sì. Però, prima che cominci, vorrei dire una cosa ».

Parla sanguisuga e fai in fretta!

Quei nomignoli che mi affibbiava mi facevano sorridere ma non cedetti a quel sentimento. Dovevo essere serio se volevo apparire credibile.

« Ti ringrazio », dissi con tutta la gratitudine che provavo. « Non esistono parole per dirti quanto ti sia grato. Ti sarò debitore per il resto della mia... esistenza ».

La parola “vita” non era contemplata nel mio vocabolario.

I pensieri del licantropo furono incoerenti per un po’. Non si aspettava quel trattamento da me, pensava che se non si fosse calmato l’incontro sarebbe terminato con una rissa.

Forse il viaggio in Italia l’ha fatto impazzire... ma le sanguisughe possono uscire fuori di testa?! E poi perché mi ringrazia?! Non gli ho mica spedito un mazzo di fiori...

« Per aver salvato la vita a Bella quando io... » credevo fosse morta, «  ...non ho potuto farlo ». Dissi infine.

Solo al ricordo stavo male, quella sensazione di perdita mi aveva pervaso il cervello, era difficile distaccarsene nonostante ora l’avessi al mio fianco.

« Edward », mi chiamò Bella. La fermai alzando una mano.

Jacob aveva appena compreso ciò che avevo detto, a cosa mi riferivo.

Sapevo di avere la mente più veloce degli esseri umani ma quel ragazzo mi sembrava quasi tardo...

« Non l'ho fatto per te », mi rispose burbero.

Se per un attimo il suo sguardo si era tranquillizzato, adesso aveva assunto di nuovo quella maschera seria e cattiva.

 «Lo so. Ma ciò non annulla la gratitudine che provo. Pensavo di dovertelo dire. Se mi è concesso di fare qualcosa per te...». Gli risposi serio.

Ma bene... Pensò. È tornato dall’Italia salvo per un pelo e adesso spera anche di venire a fare il magnanimo con me! Ma chi si crede di essere?! Perché non se ne torna di nuovo da dove è venuto: il più lontano possibile da me, e soprattutto da Bella?!

Non aveva tutti i torti, sapevo di fare del male a Bella restandole accanto ma anche se avessi voluto, non avrei potuto. Lei aveva bisogno di me, voleva stare con me.

Avevo visto come si era ridotta in mia assenza e non avrei mai più permesso una cosa del genere.

« Non è mia prerogativa ».

« E di chi è, allora? »

Davvero non capiva?

« Sua. Io imparo alla svelta, Jacob Black, e non ripeto mai lo stesso errore. Finché non sarà lei a dirmi di andare, resterò qui ».

« Mai » sussurrò Bella stringendomi a sé in modo possessivo.

Aveva ricucito tutto il discorso e aveva capito sicuramente quello che aveva pensato Jacob.

Un moto di orgoglio mi invase. Mi sentivo come in una battaglia. Avrei vinto sicuramente se Bella fosse rimasta al mio fianco!

Jacob si stava innervosendo troppo, avevo paura che ben presto si sarebbe trasformato davanti a Bella. Poteva essere pericoloso, molto pericoloso per lei.

« Hai bisogno di altro, Jacob? Volevi mettermi nei pasticci? Missione compiuta. Magari Charlie deciderà di iscrivermi all'accademia militare. Ma ciò non basterà a tenermi lontana da Edward. Niente può riuscirci. Che altro vuoi? ».

Guardai Bella con sguardo sorpreso e fiero al contempo. Quella ragazza era una forza della natura, non mi sarei mai abituato ai suoi modi di fare.

« Volevo soltanto ricordare ai tuoi amici succhiasangue alcuni punti fondamentali del patto che hanno deciso di rispettare. Il patto è l'unica cosa che mi impedisce di tagliargli la gola, qui e ora ».

 « Non abbiamo dimenticato » replicai.

Non aveva idea che Bella voleva trasformasi in una di noi.

Era sorto un altro problema, tutto mi faceva pensare che il fato volesse che Bella rimanesse umana.

Non sapevo bene cosa comportava la sua trasformazione. Forse avremmo dovuto trasferirci e non tornare mai più a Forks...

« Non sono affari tuoi », mi distrasse Bella. Così peggiorava le cose, avremmo avuto tempo per organizzarci.

« E invece, maledizione... », fu tutto ciò che riuscì a esclamare.

I suoi pensieri erano un tornado di rabbia, stupore, tristezza.

Ma ha completamente perso la testa?! Come può solo pensare di diventare una di loro?! Non ci posso credere, starà scherzando. Forse vuole solo farmela pagare per l’idea della moto... non dice sul serio.

Calmati, calmati... non puoi trasformarti davanti a loro... si ripeteva.

« Jake? Stai bene? », chiese ansiosa Bella.

« Attenta! Rischia di perdere il controllo », le dissi parandomi davanti a lei.

« Ah. Io non oserei mai farle del male ». Io l’ho sempre difesa, l’unico che l’ha fatta soffrire, qui, sei tu... e nel peggiore dei modi aggiungerei!

« Merda!... ». Esclamò Bella dopo che suo padre aveva urlato vedendo la mia macchina. Era parecchio nervoso, sarebbe stata dura tranquillizzarlo.

Forse avrei dovuto chiamare Jazz.

Un altro urlo di Charlie squarciò il silenzio della foresta. Dovevamo sbrigarci.

Mi misi d’accordo con Jacob per quanto riguardava il problema “Victoria”. Era ancora in giro e non potevo tollerarlo. Qualsiasi ostacolo che incombeva sulla strada di Bella io lo avrei eliminato, non l’avrebbe più spaventata!

Si salutarono quasi troppo affettuosamente per i miei gusti, nonostante volevo impedirle di avvicinarsi a lei.

Purtroppo non potevo non notare il legame che si era creato tra di loro e, sebbene mi facesse male dentro, dovevo accettarlo perché ciò era avvenuto per una mia mancanza, per una mia colpa. Era nato per sopperire la mia perdita.

Ci avviammo con passo lento e riluttante verso quella che sarebbe stata la sua condanna.

Tremava, il suo cuore batteva frenetico. Poteva avere una crisi di panico da un momento all’altro.

<< Sono qui >>, le dissi per tranquillizzarla.

Il suo cuore di scattò si tranquillizzò. Non mi sarei mai realmente abituato all’effetto che facevo su di lei, alle reazioni che le provocavo.

Ehilà fratello. Alice mi ha spedito qui perché ha visto che avevate bisogno di me!

 I pensieri di Jasper mi fecero capire che erano arrivati i rinforzi, forse con il suo aiuto Bella non se la sarebbe cavata troppo brutta.

Non si accorse della sua presenza perché rimase nascosto in mezzo alla foresta tra gli alberi.

<< Eccomi, papà >>, pronunciò svogliatamente.

Percepii il potere di Jasper infondersi su Charlie. Lo tranquillizzò rendendolo quasi allegro.

<< Grazie Jazz. Ti devo un favore >>, pronunciai senza farmi udire neanche da Bella.

<< Entrate, ragazzi >>, disse Charlie sotto lo sguardo quasi stupito di sua figlia. Non se lo aspettava, forse credeva di dover sottostare ad una bella sfuriata.

<< Bella, Edward può restare fino alle otto in punto. Buona serata! >>.

Andò in salotto senza dire niente e sprofondò nella sua poltrona.

Bella si voltò verso di me e mi guardò sospettosa. << Cosa gli hai fatto? È opera tua vero? >>

 << Jasper >>, risposi semplicemente provocandole una risata.

Era così bello sentirla di nuovo accanto.

Sembrava addirittura felice.

Sapevo che c’erano ancora delle cose nella sua vita che non andavano come lei voleva, ma col tempo si sarebbero aggiustate, avrei fatto di tutto per sistemarle.

Ci guardammo profondamente negli occhi avvicinandoci sempre di più l’uno all’altra.

Osservando in profondità i suoi occhi mi resi conto di una cosa. Non ci avevo mai pensato. Era successo tutto talmente velocemente che non mi ero soffermato a riflettere sulla mia vita.

Durante tutto l’arco della mia esistenza non avevo vissuto davvero. La mia vita era cominciata da quando avevo conosciuto Bella. Il resto non contava, nonostante la mia supermemoria, non lo ricordavo. Per me costituiva un ricordo sfocato che non aveva importanza, non aveva nessun senso.

Potevo dire addirittura che anche quando ero umano non possedevo un’anima, ancor meno dopo la mia trasformazione.

La mia anima mi era stata donata, era l’amore incondizionato di Bella nei miei confronti. LEI era la mia anima, l’unica in grado di ammorbidire e riscaldare il mio cuore di marmo.

 

                                                                                                              FINE

   
 
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