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Autore: Lady Brandon    31/12/2018    1 recensioni
Appena terminata la guerra magica forse c'è ancora l'opportunità di salvare qualcuno e dargli la possibilità di vivere un'altra vita e veder sbocciare un altro amore anche se trovare la serenità non sarà semplice..
Questa storia è già stata pubblicata su Wattpad, la pubblicazione su EFP vedrà alcuni capitoli raggruppati.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Una settimana dopo.

Harry, Hermione e Ron camminavano nel cortile distrutto del castello, ogni tanto saltellavano sulle macerie.
"Durante l'estate ripareranno tutto, così il prossimo anno scolastico potrà iniziare regolarmente" comunicò Ron.
Harry sospirò: "È arrivato il momento quindi?".
"Direi proprio di si" sentenziò la giovane strega.
Quell'anno scolastico passato nell'oscurità si era chiuso prima del tempo, ora c'era bisogno di ricostruire e ricominciare.
Ron aveva deciso di tornare dalla sua famiglia per ricostruire La Tana, avevano bisogno di stare fra loro per elaborare il lutto e ritrovare la serenità famigliare a cui sarebbe sempre mancato un pezzetto.
Hermione l'indomani stesso sarebbe partita per l'Australia, doveva ritrovare i suoi genitori ed invertire l'Oblivion, sperava di riuscirci con l'aiuto delle dritte datele dalla McGranitt. Avrebbe dovuto spiegare loro un sacco di cose ma voleva ad ogni costo riportarli nella loro casa e nella sua vita.
Harry invece non sarebbe tornato dagli zii, ormai non aveva più senso, aveva chiesto ed ottenuto il permesso di restare ad Hogwarts, con Piton, mentre il castello veniva ricostruito.
I tre giovani si guardarono ognuno già proiettato nei suoi progetti, con la consapevolezza che erano alla fine dell'adolescenza, se l'era portata via la guerra insieme a molte altre cose.
Hermione guardò verso il castello: "Lui come sta?".
Harry si voltò a sua volta quasi potesse vedere il professore confinato nell'infermeria: "Meglio, ha ripreso conoscenza, non può parlare per via della ferita che sembra sia peggiorata ma è tranquillo. Sembra gli faccia piacere la mia compagnia" concluse con un'alzata di spalle.
"Chi l'avrebbe mai detto..." disse Ron perplesso, "Hai intenzione di restare davvero qui con Lui tutta l'estate?".
Harry guardò gli amici serio: "Lui ha vegliato su di me per sette anni, restare qui e conoscerlo veramente mi sembra il minimo".
Hermione che era rimasta a fissare un punto indefinito del castello si riscosse ed abbracciò l'amico pensando che era un ragazzo meraviglioso, un fratello.
Ron si unì all'abbraccio e dopo pochi istanti si congedarono consapevoli che i tempi del Golden trio erano finiti.

Settembre 1998

Gli studenti si affollavano nel castello per raggiungere le proprie case, voci e risate avevano ripreso il posto che gli spettava di diritto scansando il silenzio e la paura che avevano caratterizzato l'ultimo anno di Hogwarts.
Harry li osservava felice pregustandosi il banchetto di benvenuto che si sarebbe svolto quella sera quando anche gli studenti del primo anno si sarebbero aggiunti agli altri.
Sarebbe stato il suo ultimo banchetto ad Hogwarts, aveva deciso infatti di accettare la proposta che gli aveva fatto il ministero e quindi non avrebbe concluso il settimo anno ma avrebbe iniziato il corso per diventare Auror.
Anche Ron aveva preso la stessa decisione, non riusciva a pensare di vivere ancora fra le mura del castello che gli avrebbero costantemente ricordato la perdita del fratello, era molto cambiato in quei tre mesi, il bambino spensierato ed insicuro aveva lasciato il posto ad un uomo posato e responsabile.
Ancora immerso nei suoi pensieri Harry si diresse verso il cortile, stava aspettando Hermione fin dal mattino ma lei ancora non era arrivata, si erano sentiti poco durante l'estate ed ora aveva un sacco di cose da chiederle e da raccontarle, infatti per lui era stata una stagione piuttosto particolare e ad essere sincero un po' gli dispiaceva che quell'orda di studenti avesse invaso il "loro" castello, suo e di Piton.
All'inizio non era stato facile relazionarsi, il professore era chiuso in se stesso e appena stava un po' meglio lo invitava sempre ad andarsene poi però poco alla volta, con diffidenza aveva aperto uno spiraglio nella sua corazza dandogli la possibilità di instaurare un rapporto che se non si poteva definire di amicizia certo era di confidenza, lo chiamava Harry, le prime volte gli faceva una strana sensazione ma ora ci aveva fatto l'abitudine, si rendeva conto che per una persona che aveva indossato una maschera per una vita intera non doveva essere facile comportarsi in maniera disinvolta coi suoi simili, dopotutto lui aveva un ruolo da difendere.
Eppure Aveva scoperto un uomo coltissimo,estremamente intelligente ed umano, nei giorni 'buoni' avevano girato in lungo e in largo sia il castello che i dintorni e non c'era storia, mito o leggenda che Piton non conoscesse su quei luoghi, discutevano a lungo anche dei nuovi progetti del ministero per limitare le magie oscure e anche se non era d'accordo sul fatto che non terminasse gli studi si era dimostrato un consigliere onesto ed attento.
L'unica cosa di cui con lui non poteva parlare riguardava il passato e di conseguenza i suoi genitori, era un tacito accordo, forse un giorno ci sarebbero arrivati ma ancora non era il momento.
In definitiva era stato un bel periodo e si era sentito più "in famiglia" che se fosse tornato con gli zii.
L'unico motivo di preoccupazione era dovuto alla salute del professore; Si era ripreso completamente, stava bene eppure era capitato senza alcun segno di preavviso che la ferita al collo si riaprisse dando luogo a violente emorragie.
Almeno una volta Harry aveva temuto per la sua vita e né madama Chips né il guaritore che avevano chiamato avevano potuto fare nulla, sostenevano che accadeva per via del veleno, gli episodi si risolvevano sempre spontaneamente ma turbavano molto entrambi anche se tentavano di nasconderselo a vicenda.
Ormai era giunto in cortile quando finalmente vide una cascata di ricci color nocciola che gli si buttava fra le braccia.

 

ANGOLO AUTORE: Ciao, volevo ringraziare tutti quelli che hanno letto e chi ha lasciato un commento, è la prima volta che pubblico su EFP e spero che continuiate a seguire la storia.

  
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