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Autore: Lady Brandon    30/12/2018    1 recensioni
Appena terminata la guerra magica forse c'è ancora l'opportunità di salvare qualcuno e dargli la possibilità di vivere un'altra vita e veder sbocciare un altro amore anche se trovare la serenità non sarà semplice..
Questa storia è già stata pubblicata su Wattpad, la pubblicazione su EFP vedrà alcuni capitoli raggruppati.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Mentre Madama Chips iniziava a valutare le condizioni di Piton, Harry fu praticamente fatto alzare di peso dalla McGranitt che gli intimò senza mezzi termini: " Adesso signor Potter devi raccontarmi ogni cosa nei dettagli. Stanno arrivando gli Auror".
Il ragazzo si guardò intorno confuso, doveva chiarire immediatamente la posizione di Piton o gli Auror lo avrebbero portato ad Azkaban ma non voleva lasciarlo: "Luna!" Scorse i capelli biondi della ragazza che gli si avvicinò senza esitare.
Le prese le mani: "Luna, resta con lui, io mi fido di te, non lasciarlo per nessun motivo finché io non torno".
"Certo Harry" rispose diafana, "Anche io mi fido di te" disse raggiungendo il ferito.
"Ok. Professoressa , Hermione, Ron, venite con me. Dovete vedere anche voi quali erano le disposizioni di Silente e il ruolo che ha ricoperto Piton in tutti questi anni" disse Harry concitato, "Ce l'avrebbe fatta, anche Voldemort ci era cascato se non fosse stato per la bacchetta" concluse avviandosi.
Mentre le due donne si accingevano a seguirlo Ron rimase fermo dicendo :"Io non vengo, preferisco raggiungere la mia famiglia". I due amici si scambiarono uno sguardo di intesa e poi si separarono.
Salirono velocemente tutte le scale rimaste intatte, non senza parecchie deviazioni fino a raggiungere il vecchio studio di Silente dove si trovava il pensatoio.
Harry con la bacchetta estrasse dalla sua mente il ricordo di quello che aveva visto poche ore prima e dopo averlo depositato nel pensatoio invitò le due donne a guardare.
Passarono alcuni minuti prima che la McGranitt ed Hermione riemergessero dai ricordi, quando lo fecero l'anziana strega si portò le mani alla bocca esclamando: "Povero Severus...io non sapevo, non ho mai sospettato nulla, mai!" Si lasciò cadere su di una poltrona col viso tra le mani.
Hermione non sapeva cosa dire, continuava a ripensare a quelle immagini ed era come se i pezzi di un puzzle trovassero il loro posto: Piton che voleva difenderli da Sirius e Lupin, Piton che solo il giorno prima non aveva attaccato la Mcgranitt ma si era limitato a difendersi, i contro incantesimi per fermare Raptor e il libro, spalancò gli occhi, lui aveva voluto far avere ad Harry il libro del principe affinché fosse in grado di difendersi durante la guerra.
Senza di lui che agiva nell'ombra non ce l'avrebbero mai fatta solo ora lo realizzava.
Intanto Harry stava parlando con la McGranitt supplicandola di chiarire il prima possibile la posizione di Piton col ministero, prima che arrivassero gli Auror, lei ascoltava senza parlare, lo sguardo rivolto al quadro vuoto di Silente, poi lentamente si alzò in piedi e si diresse verso la sala grande seguita dai ragazzi.
Una volta giunta lì richiamò l'attenzione di tutti i presenti: "Amici. Sono appena venuta a conoscenza di fatti molto seri ed importanti che riguardano il professor Piton. Intanto, invito tutto il corpo insegnanti, il Signor Arthur Weasley e tutti gli studenti dell'ultimo anno a seguirmi nell'ufficio del preside dove farò chiarezza su questi fatti. Informo tutti gli altri che stanno arrivando dal San Mungo i guaritori per i feriti e gli Auror stanno già catturando i mangiamorte rimasti nei dintorni del castello", poi si rivolse ad Harry a bassa voce dicendogli: "Vai da Severus, io vi raggiungo appena posso", il ragazzo finalmente sorrise e si congedò correndo verso l'infermeria.

Quando Harry ed Hermione entrarono in infermeria furono investiti dall'atmosfera tetra che vi regnava.
Era lì che erano stati portati i corpi dei caduti, coperti pietosamente con lenzuola bianche.
Infondo alla stanza si sentivano delle voci ma la visuale era impedita dai paravento.
Scorsero Luna in un angolo che gli faceva cenno di avvicinarsi.
I ragazzi tenendosi per mano si fecero strada, il cuore in gola, brividi, lacrime...Lupin, Tonks, Fred, Colin...erano lì, da qualche parte eppure non c'erano più.
Raggiunsero Luna che gli disse sottovoce: "Non va bene per niente. Se ne sono andati tutti e lui non vuole lottare" si voltò lentamente e se ne andò circondata da una nuvola di capelli biondi.
Harry superò il paravento, seguito da Hermione e rimasero' li a fissare il letto dove giaceva Piton, accanto a lui oltre a madama Chips c'erano due uomini che non avevano mai visto, guaritori probabilmente.
"Come sta?" Chiese Harry .
L'infermiera si avvicinò a loro con aria stanca: "Non bene. Gli ho già dato tre dosi di pozione rimpolpasangue, la ferita sembra rimarginata anche se non del tutto, sapete le lacrime di Fanny sono molto potenti ma il morso di Nagini non è da meno" sospirò prima di continuare: "E poi c'è il veleno, gli è entrato nel sangue...in tutta sincerità, brancoliamo nel buio.
Nessuno è mai stato attaccato con tanta ferocia da Nagini ed è sopravvissuto e se anche fosse non ne abbiamo notizia" terminò scuotendo la testa.
Hermione strinse più forte la mano di Harry il quale dopo un attimo di sconforto la guardò deciso dicendo: " Lui ce la farà, lo sento, è stato forte fino ad ora, non smetterà di combattere".
Intanto fuori il sole stava tramontando sul primo giorno dopo la fine della guerra.

  
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