Oggi lo avrei rivisto ancora.. La solita scusa: “Oggi ci vediamo? Mi sento ancora un po’ insicura per il compito..”, “Mamma, vado da Lore a studiare!”, “Scusa, ma devo proprio chiarirmi su quella formula.”. La realtà è che non mi importava niente. Volevo solo vederlo. Di lì a poco sarebbe finita la scuola e poi probabilmente ci saremmo persi, quindi era giusto approfittare di tutto il tempo che avevamo, no? Alla fine, per un motivo o per un altro eravamo sempre l’uno a casa dell’altra. Mi sentivo nella perfezione più assoluta, o perlomeno abbastanza persa nella mia vita da non vederne i difetti. Immersa nei raggi mattutini o nella calma fresca della notte, con le stelle a illuminare ogni passo. Mentre mi avviavo verso il suo portone mi lasciai cullare dalle mie fantasie, esasperandole un po’, ben conoscendo l’impossibilità di vedere anche il mio mare in quel paesaggio perfetto a parole, ma con una testarda speranza sempre accesa nel profondo del mio inconscio. Oggi era sereno, come se il sole volesse incoronare quella pace che albergava nel mio cuore, e il calore mi abbracciava e mi rilassava, senza esagerare nella sua temperatura.