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Autore: Jo The Strange    02/01/2019    7 recensioni
[BrianxChrissie]
Chrissie rimase interdetta nel vedere il ragazzo riccio salutarla con un cenno e proseguire per la sua strada: lei si era presa la briga di fare la prima mossa, attraversare tutto il campus per incontrarlo e lui la ripagava così?
“Certo che sei proprio un tipo bizzarro, Brian May” pensò Chrissie, prima di fare dietrofront e ritornare sui suoi passi "Ma adoro le persone bizzarre"
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brian May, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1: I Miss The Misery

17 Aprile 1969

Quel giovedì, Brian e i suoi amici, Roger e Tim, avevano deciso di passare la serata presso il bar dell’università: ogni giovedì sera c’era l’Open Mic, una sorta di piccola festicciola in cui le band di universitari si ritrovavano per trascorrere qualche ora ad ascoltare musica dal vivo. Per gli Smile questo voleva dire due parole: nuove idee. Ogni settimana si presentava un gruppo diverso e per loro era un’occasione imperdibile per trarre nuovi spunti per il loro gruppo.

La locandina appesa fuori dal bar avvertiva che quella sera avrebbero suonato i Dark Shore.

-Visto il nome sarà l’ennesimo gruppo che cerca di emulare gli Stones… - disse Roger scettico.

Brian sbuffò: -Come sei noioso Rog. Goditi lo spettacolo e concentrati sul batterista –

Non appena entrarono, tutti e tre i ragazzi rimasero di sasso: una musica energica, quasi violenta ma dalla voce femminile stava riempiendo il piccolo bar, già stracolmo di ragazzi accalcati sotto al palco. A causa della massa, Brian, Roger e Tim non riuscivano a vedere nulla, l’unica cosa di cui erano certi era che quella voce potente e graffiante apparteneva ad una ragazza.

-Ennesimo gruppo che emula gli Stones, eh Rog? – domandò sarcastico Tim, guardando di sottecchi l’amico.

Roger roteò gli occhi e seguì in silenzio gli amici che nel frattempo si stavano facendo spazio tra gli studenti, fino ad arrivare ai piedi del palco. Non appena riuscirono a puntare gli occhi sulla band rimasero scioccati per la seconda volta: il gruppo era formato interamente da ragazze.

Roger le squadrò da capo a piedi: -Da dove diavolo tirano fuori tutta quell’energia?? – domandò sconvolto.

Ma nessuno dei suoi amici gli rispose. Erano tutti completamente rapiti dallo spettacolo sul palco, soprattutto Brian.

Il giovane astrofisico aveva gli occhi puntati sulla frontman: era una ragazza minuta ed esile, dagli occhi azzurri e i capelli lunghi e castani. A prima vista poteva sembrare una sorta di bambola ma la sua voce rock e graffiante raccontava tutta un’altra storia. Maneggiava la chitarra elettrica con una fluidità notevole, realizzando assoli che mandarono completamente fuori di testa Brian.

“I miss the bad things
The way you hate me
I miss the screaming
The way that you blame me
Miss the phone calls
When it's your fault
I miss the late nights
Don't miss you at all
I like the kick in the face
And the things you do to me
I love the way that it hurts
I don't miss you, I miss the misery

Quando anche l’ultimo accordo si dissolse, un fragoroso applauso si levò dalla folla. Persino Roger, inizialmente scettico, si ritrovò ad applaudire estasiato. Notando lo sguardo perso nel vuoto (o meglio, fisso sulla cantante) di Brian, Tim fece schioccare le dita davanti all’amico: -Terra chiama Brian… svegliati, fratello! –

Brian scosse la testa, ritrovandosi Tim e Roger che lo fissavano sghignazzando: -Che avete voi due da ridere? – domandò infastidito.

-Il nostro piccolo Brian si è preso una bella sbandata, eh Tim? – domandò retoricamente Roger.

-Come siete idioti – commentò Brian.

-Piantala di fare l’offeso e offrile da bere. Magari è la volta buona che trovi qualcuna con cui spassartela un po’ - rincarò Roger, spingendo l’amico verso il bancone presso il quale si era seduta la ragazza.

-Io non voglio SPASSARMELA – sbraitò l’astrofisico, ormai parecchio stizzito – Non a tutti piace portarsi a letto una ragazza diversa ogni sera, mio caro Roger –

Tim e Roger si guardarono stupiti, del tutto in disaccordo con le parole di Brian.

-Fa’ un po’ come vuoi, noi andiamo a trovare qualcuno con cui SPASSARCELA. Divertiti con la tua sbandata platonica – disse Tim, prima di fare dietrofront e sparire tra la folla.

Brian si ritrovò da solo, impalato in mezzo ad una marmaglia di studenti che lentamente si dirigevano fuori dal bar o verso il bancone. Gli rimanevano due opzioni: uscire con i suoi amici e seguirli nelle loro conquiste da una notte e via oppure sedersi al bancone e rivolgere la parola a quella meravigliosa ragazza.

Per la prima volta nella sua vita, Brian decise di buttarsi. Fece un respiro profondo e con passo convinto si avvicinò al bancone del bar. La ragazza era seduta su uno sgabello, da sola. La batterista stava ancora sistemando il suo strumento, mentre le altre due ragazze della band erano appena uscite, accompagnate da un paio di ragazzi.

“Ora o mai più” pensò Brian.

-Ehm, ciao – disse titubante Brian, sedendosi sullo sgabello accanto a quello della ragazza.

-Ciao! – rispose lei con un gran sorriso.

-Volevo farti i complimenti per questa sera. Tu e la tua band siete state fantastiche, non ho mai visto nulla del genere – biascicò Brian.

Lei sorrise ancor di più: -Ti ringrazio moltissimo. Abbiamo iniziato da poco e dobbiamo ancora ingranare, ma per il momento non posso che ritenermi soddisfatta –

Brian non riusciva a smettere di fissarla: quella ragazza aveva un’aria così dolce e angelica da non sembrare nemmeno lontanamente la bestia scatenata che aveva dominato il palco fino a pochi minuti prima.

-Oh, comunque io sono Brian. Brian May – fece il giovane, accorgendosi solo in quel momento di non essersi ancora presentato.

-Io sono Chrissie Mullen, molto piacere –

-E dimmi, Chrissie Mullen… Posso offrirti qualcosa da bere? – Brian si stupì del suo coraggio.

Chrissie fece una smorfia misteriosa, facendo sì con la testa.

Brian fece un cenno al barista, il quale arrivò poco dopo con due birre medie in mano: -Allora, ti hanno appena piantata? –

Chrissie lo guardò con occhi spalancati e ci mancò poco che si strozzasse con la birra: -Scu- scusa? – fece lei, tossicchiando.

-La tua canzone. “I Miss the Misery” ha tutta l’aria di essere stata scritta dopo una rottura – Brian si sentì immediatamente un idiota. Aveva appena conosciuto una ragazza e l’unica cosa di cui era in grado di parlare era di una sua relazione andata in frantumi. Cercò di rimediare: -Scusami, non sono fatti miei, sei liberissima di non rispondermi –

Tuttavia, Chrissie non sembrava affatto offesa, solo un po’sorpresa dalla bizzarria di quel ragazzo: -Ma no, figurati. Hai ragione tu, sono stata piantata da poco. Piuttosto che tenermi tutto il dolore dentro e starci male ho preferito gettare tutto in un testo e comporre una canzone –

-E credo che tu abbia composto un capolavoro – sussurrò Brian, realmente ammirato -Davvero, non ho mai sentito nessuno cantare con una voce come la tua. Il tuo è talento –

A Chrissie si strinse il cuore: quel ragazzo era una delle persone più gentili e genuine con cui avesse mai parlato. Era indubbiamente un tipo bizzarro, con la sua aria incerta e timida, ma possedeva un’empatia tale da essere riuscito ad accorgersi subito che la sua canzone era stata scritta in seguito ad una rottura.

-Sei davvero gentile Brian, ti ringrazio – disse lei – Ma ora basta parlare di me, raccontami qualcosa di te! –

Brian rimase spiazzato da quella domanda, ma anche lusingato. Quella con Chrissie poteva considerarsi la conversazione più lunga che avesse mai avuto con una ragazza, non c’erano dubbi.

-Io… Beh, io non sono poi così interessante. Studio astrofisica e sono anche io un chitarrista ma preferisco non cantare. Suono con un paio di ragazzi negli “Smile” –

Alla parola “chitarrista” gli occhi di Chrissie si illuminarono: -Davvero? Suoni anche tu? Voglio assolutamente sentirti suonare –

-Non aspettarti chissà cosa, non sono bravo come te – disse lui sincero -Però mi farebbe molto piacere suonare per te –

Che diavolo stava succedendo? Brian non era in grado di spiegarlo. Sapeva solo che con quella ragazza si sentiva sé stesso, a suo agio. Rimase a fissarla negli occhi per qualche secondo, scrutando ogni sfumatura d’azzurro delle sue iridi, per poi accorgersi che si era fatto davvero tardi.

-Accidenti, si è fatto tardissimo – biascicò Brian, ancora imbambolato -Domattina sarà un suicidio alzarsi –

-Assolutamente – disse Chrissie, restituendo i bicchieri ormai vuoti al barista.

I due ragazzi uscirono dal bar, mentre un vento fresco li avvolgeva. Chrissie rabbrividì e la cosa non passò inosservata agli occhi di Brian.

-Hai freddo? Stai tremando –

Chrissie scosse la testa: -Non preoccuparti. Il mio dormitorio è a due minuti da qui –

Brian non volle sentir ragioni e si tolse il pesante giubbotto di pelle nera, appoggiandolo sulle spalle della ragazza: - Va meglio? –

-Molto meglio, ma non dovevi, davvero – ringraziò Chrissie.

-Figurati. Io… ti ringrazio per la compagnia, Chrissie, e ancora complimenti per questa sera. Ci vediamo – disse Brian, dirigendosi verso il suo dormitorio. Aveva esaurito la sua dose di sicurezza.

-Ehm, sì grazie a te… - biascicò Chrissie. Poi si ricordò che aveva ancora il suo giubbotto -Come faccio a restituirtelo?? – gridò lei, visto che il ragazzo era già lontano.

-Sono al dipartimento di fisica. Quando vuoi puoi trovarmi lì –





Spazio Autrice:

Buon pomeriggio a tutti!
Come avevo promesso ieri, eccomi qui con il primo capitolo della nostra storia. Che ne pensate?
Fin dai primi scambi di battute emerge una bella differenza tra Bri e Chrissie: tanto lui è timido e impacciato, tanto lei è esplosiva e disinvolta. Insomma, un vero e proprio capovolgimento dei tradizionali ruoli.
La canzone cantata da Chrissie in questo capitolo si chiama "I Miss The Misery" ed è stata composta dal gruppo Halestorm. Essendo una delle mie canzoni preferite, non ho resistito e l'ho inserita in questa storia!
Parlando sempre di musica... Come vi avevo già accennato nel prologo, sarà possibile ascoltare tutte le canzoni citate in questa storia su Spotify, in una playlist creata appositamente per l'occasione. Se avete già un account basta semplicemente cliccare il link, mentre se non lo avete, dovrete inserire le vostre credenziali e crearne uno, così da ascoltare tutto senza problemi!
Prima di salutarvi, vorei fare un ringraziamento speciale ad Ancient Flower per aver recensito il prologo e a Soul_Shine per aver recensito e messo la storia tra le seguite. Grazie davvero di cuore! Ovviamente ringrazio anche tutti coloro che hanno speso qualche minuto per leggere la storia, ve ne sono molto grata.
Detto ciò, non mi resta che augurarvi una buona settimana! Al prossimo mercoledì!
Un bacio,
               Jenny

LINK PER LA PLAYLIST DI SPOTIFY:  https://open.spotify.com/user/21ekfspbopztn5dsisbmousna/playlist/5GFxDwTiDkQmFO9kNAJt1E?si=r9yrDJPtTbKJPYpOx8pogQ

   
 
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