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Autore: cin75    03/01/2019    7 recensioni
14x10. La mia personale visione. O forse dovrei dire: il mio personale sclero dopo questa infinita pausa.
WARNING SPOILER!!!!!
Genere: Angst, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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“No! Micheal...” sussurrò terrificato Sam che vide quell’assurda luce azzurra negli occhi verdi di suo fratello.
“Invece, sì!” rispose impassibile, l’altro. “Quando ho abbandonato Dean, non vi siete fatti alcuna domanda, non vi siete nemmeno chiesti il perché!….Lui continuava a resistermi!! Dean era così fastidiosamente legato a te..” guardando Sam, il cui cuore parve spezzarsi in quel momento di assoluta impossibilità a salvare in qualche modo suo fratello. “...così legato a voi!” accennando appena agli altri due. “Non avrebbe mai smesso di ribellarsi, di voler andare via, di voler tornare da voi. Così l’ho abbandonato senza, però, lasciarmi aperto un piccolo spiraglio da cui rientrare senza dover bussare e chiedere il permesso.” spiegò con un’incredibile freddezza mentre le movenze di Dean andavano sempre di più, via via, svanendo.

“Perchè aspettare?!” chiese Castiel, incurante delle sue ferite, della frustrazione che percepiva sia dal giovane nephilim che da Sam , entrambi accanto a lui.
Entrambi pietrificati da quel “Dean” che non era il loro Dean, ma di nuovo Micheal.
“Per spezzarlo, distruggerlo, deluderlo talmente in profondità, così che questa volta non avesse avuto più la forza per reagire e così... sarà gentile e calmo….sepolto. E così è, infatti. È andato!!” proferì deciso, bevendo da quel bicchiere come se avesse brindato a quella sorta di prima vittoria.

Sam deglutì paura per quella dichiarata perdita e non riusciva più ad essere lucido.
Vedeva le labbra di Dean, con il tono di Micheal, muoversi ancora.
Sentiva parlare di una nuova guerra che sarebbe , presto, iniziata. Ma in realtà quello che stava pensando in quel momento era : Non posso averlo perso di nuovo. Non voglio perderlo di nuovo. Dean...Dean...No, per favore. Non di nuovo!!!

E in un attimo di lucidità vide Micheal/Dean schioccare le dita.
Pensò immediatamente che in quel preciso momento una nuova apocalisse sarebbe scoppiata e che loro sarebbero morti all’istante , disintegrati dalla potenza dell’arcangelo o massacrati da qualcuno di quei suoi tanti declamati mostri e invece , ciò che accadde, li lasciò tutti di sorpresa.

Micheal, in un batter di ciglia , o meglio, in uno schiocco di dita, ebbe indosso di nuovo i suoi abiti, quelli che Dean tanto aveva detto di aver odiato “Mi sembrava di essere in un episodio di Peaky Blinders! Mi dici, oggi, chi usa ancora gilet e cappello???” aveva grugnito seccato a Sam, mentre ritornava al bunker dopo che Micheal l’aveva lasciato andare.
O almeno così credevano!

“Ma cosa..” si ritrovò a sussurrare Sam, colpito e stranito da  quel cambio d’abito.
“Sono il regista di tutto quello che sta accadendo, che sta per accadere. Vuoi davvero che mi mostri al pubblico vestito come un boscaiolo cafone? Andiamo, Sammy!!” sembrò rimproverarlo!
“Non chiamarmi Sammy!” grugnì il cacciatore.
“Sìììì!! giààà!!” ironizzò Micheal, rigirandosi un indice sulla tempia come se stesse ripescando un qualche ricordo. “Solo lui può farlo, giusto?!”
Sam non rispose a quella retorica domanda che sembrava più una presa in giro e questo lo fece infuriare ancora di più. “Beh!! se la cosa può tranquillizzarti o ….disperarti..” provocò ancora. “Te lo ripeto un’ultima volta: lui non c’è più. Definitivamente!!!” pronunciò gelido e pacato, l’arcangelo, puntando la sua completa attenzione al solo Sam.

Ciò che accadde in quei brevissimi attimi, colse tutti di sorpresa.

Micheal mise un passo verso Sam, minaccioso. Castiel anche , ma al contrario, in difesa dell’umano.
L’unico che si mosse lontano dal gruppo fu Jack, che veloce e concentrato, tirò fuori le manette potenziate per gli arcangeli e con un movimento fulmineo, scattò verso quello che non era più quel Dean che l’aveva abbracciato forte quando era tornato in vita, grato e felice di riaverlo con lui.
Si concentrò e attento, puntò alle mani dell’arcangelo sporte verso Sam, pronte a colpire.
Poi uno scatto al primo polso arcangelico.
Micheal , sorpreso, guardò l’oggetto al suo polso e in quel secondo di confusione, un secondo scatto, gli imprigionò il secondo polso.
“Ma davvero???!!” grugnì l’arcangelo. “Credi di fermarmi, così??!” fece pacatamente irato.
“Dean….” azzardò Sam. “So che sei ancora lì dentro!!!”
Micheal non si scompose  più di tanto e sprezzante rispose a quella richiesta di resistenza e lotta.
“Dean non è in casa. Per favore lasciate un messaggio!!” provocò e così dicendo, cercò di usare i suoi poteri per distruggere e non per fare semplicemente del male.
Avevano osato troppo!!
Ma qualsiasi dolore , in quel momento, nella sua mente, venisse materializzato per colpire, rimase un semplice pensiero.
Niente!! non riusciva a colpire nessuno.
E la cosa sembrò irritarlo profondamente.

“Bel colpo , Jack!!” esclamò Sam, soddisfatto.
“Seppellisci questo, figlio di puttana!” fu invece l’intervento di Castiel, che facendo ricorso alla sua forza angelica, sferrò un diretto potente al viso del nemico.
Micheal stramazzò al suolo, privo di sensi. Ammanettato come un qualsiasi altro essere sconfitto.

Per un attimo, i tre rimasero interdetti. Mettendo a fuoco quello che era successo. A Dean soprattutto.
“Dobbiamo andare!” fece per primo Castiel.
“Sì, dobbiamo portarlo al bunker. Chiama la mamma e Bobby e manda via tutti gli altri.” ordinò Sam, mentre si issava in spalla il corpo del fratello.
“Perchè...”
“Se falliamo, non voglio che il rifugio diventi un mattatoio.” spiegò in breve il minore dei Winchester. “E poi ora che lui è di nuovo...insomma..Micheal, potrebbe essere il bersaglio di molti di quelli che sono al bunker.”
“Sì, giusto!” ammise l’angelo.
“Jack?!” riprese poi, Sam, mentre usciva dalla suite. “Recupera la lancia. Forse Rowena può fare qualcosa.”
“O potremmo rintracciare l’altra Kaia!?” suggerì Castiel. “Se è stata lei a costruirla, forse sa come aggiustarla!”
“E’ un idea!” convenne Sam.

Nel parcheggio dell’Hotel, rubarono una macchina. Spostarono il corpo ancora incosciente del coraggioso Garth e nell’Impala, nel bagagliaio coperto di protezioni, vi infilarono Dean...o Micheal.
Durante il viaggio, Castiel mise in allarme il bunker e disse a tutti di allontanarsi. Poi avvisò Mary, Bobby che prepararono tutto quello che Sam diceva loro di cercare.
Avrebbero provato ogni cosa per riavere Dean e mandare al diavolo Micheal. Prima fra tutto, Sam avrebbe provato con lo stesso metodo che Dean usò per recuperare Mary quando Lady Tony, per conto dei Brits, le fece il lavaggio del cervello.

Micheal aveva detto che ormai Dean non c’era più, era andato.
Ma Sam non ci credeva. Nessuno meglio di lui sapeva quanto fosse forte suo fratello e ci voleva ben altro a “seppellirlo”, a tenerlo buono, come aveva detto Micheal.
Dean aveva resistito all’Inferno vero e proprio, al purgatorio, perfino alle menzogne del paradiso.
No! Dean non era andato, affatto.
Lui c’era, ancora.
Magari confuso. Magari perso in qualche inganno onirico, ma Dean non era morto.
Sam lo avrebbe avvertito. Lo avrebbe percepito.
Avrebbe sicuramente sentito qualcosa di vitale andare via da lui e lui, invece, almeno per il momento, si sentiva ancora completo. Tutto intero.
Quindi Dean, c’era.

E perciò, l’unica cosa che c’era da fare adesso, era combattere e far in modo che anche Dean fosse in grado di combattere.
In un modo paradossalmente assurdo , erano ancora loro due contro il mondo. In questo caso: Micheal.

Una volta giunti al bunker , lo trovarono vuoto, tranne per la presenza di chi era stato chiamato ad esserci.
Il macchinario, richiesto a Ketch era già acceso e gli elettrodi già pronti.
Le due siringhe con il sedativo che sarebbe servito per agevolare la fase di stordimento, sul tavolo.
Dean/Micheal, sebbene avesse ripreso conoscenza, grazie alle manette , non aveva la possibilità di ribellarsi , quindi senza perdere il suo stoicismo, si sedette alla sedia che gli venne poco gentilmente spinta contro le gambe da Bobby.
“Ci rivediamo, figlio di puttana!” gli ringhiò il vecchio , all’orecchio.
“Non ho il piacere, ma se sei uno di quelli che mi è sfuggito dall’altro lato, tranquillo...” fece sorridendogli sprezzante. “...questa volta non ti mancherò. Sistemo questa cosa e poi sono da te!”
“Sistema questo, nel frattempo!!” ruggì Bobby, sferrandogli un pugno in pieno viso.
Il volto del prigioniero scattò dal lato opposto al pugno, ma quando ritornò dritto , non sembrò aver avuto danni.
“Bobby!!!!” gridò Sam, mentre l’anziano che era pronto a colpire di nuovo, venne fermato sia da Castiel , che si mise in mezzo, che da Mary, che gli mise una mano sulla spalla.
“Questo figlio di puttana ha massacrato un mondo!” si giustificò. “Il mio mondo. Questo bastardo ha fatto uccidere mio figlio!!!” gridò più furente.
“Lo so!” intervenne Sam. “Lo so!...ma lui….” e indicò l’uomo ammanettato. “….quello che sta usando Micheal, è mio fratello. E nessuno…..nessuno….”
“Oh per favore!!” esclamò quasi seccato l’arcangelo. “Ancora con questa storia. Lui non c’è più. Dean è morto. Dean si sta facendo un bel giro turistico nel Vuoto, Sammy!”
“Nooooo!!!” gli gridò contro Sam.
“Se è come dice lui, se lui è morto, se Dean è morto , che aspetti….” continuò Bobby. “...a piantargli quella lama nel cuore...” disse indicando la lama che uccise Lucifero. “Mandalo all’Inferno. Salva questo mondo, Sam!!”
“Mio fratello è vivo!!” urlò con la voce spezzata il giovane. “Ma se tu non vuoi aiutarmi, se l’unica cosa che vuoi è uccidere, beh!!, che ti sia chiara una cosa: prova ad avvicinarti a lui e giuro che il primo a morire sarai tu, Bobby!” e questo lo disse con una tale decisione che sia Mary che Castiel, si girarono a fissarlo spaesati.
“Se potessi, ti farei un applauso per la drammaticità della tua interpretazione, Sammy!” fece sarcastico il prigioniero ammanettato alla sedia.
“E tu smettila di chiamarmi Sammy!!!” gridò d’istinto.
L’altro, fece come se si fosse offeso e assunse di nuovo la sua espressione gelida.

Sam, fece un enorme sforzo per non cedere anche lui all’istinto di colpirlo, ma si costrinse a respirare e a riprendere il controllo e a tenere conto di ogni se pur minima minaccia.
“Mamma, porta Bobby via da qui. Io e Castiel abbiamo quello che ci serve. Andate via e portate via anche Jack.” fece poi, guardando il giovane al suo fianco.
“No!”
“Jack, no! Non è il momento per….”
“Puoi fare o dire quello che vuoi, Sam. Io da qui non mi muovo.”
“Sam, possiamo essere di aiuto anche noi!” provò ad intervenire Mary. “Dean è mio figlio e...”
“E lui vorrebbe saperti al sicuro. Non me lo perdonerebbe mai se ti accadesse qualcosa, quindi va’. Andate! Mi farò vivo io!”
“Sammy!!!”
“Andrà bene, mamma. Te lo giuro!” provò perfino a promettere in modo convincente. “Dean ha riportato indietro te, io riporterò indietro lui!” disse anche. E questo sembrò convincere la donna che si tirò dietro il vecchio cacciatore.
“Ma se dovesse servirvi qualcosa?!” cercò di essere di nuovo di aiuto Bobby.
“Castiel terrà d’occhio Micheal, Jack controllerà me. Se qualcosa dovesse andare storto, ve ne accorgerete presto.”
“Ma come...”
“L’apocalisse!” affermò semplicemente, Sam.

Quando furono di nuovo soli, Sam Castiel e Jack, osservarono per un attimo il corpo di Dean con l’espressione di Micheal.
“Iniziamo!” fece Sam, sedendosi di fronte al fratello non fratello, non prima che questi proferisse un minaccioso: “Stasera moriranno tutti!”

Castiel iniettò il sedativo a Micheal, Jack lo avrebbe somministrato a Sam. Gli elettrodi vennero applicati sulla fronte di entrambi con minuziosa precisione così da non compromettere la connessione mentale.

L’unica cosa che differenziava i due , seduti alle sedie, erano le loro espressioni.
Quella di Sam, ancora cosciente, era preoccupata, accigliata. Nella sua mente la sola missione di recuperare e salvare Dean.
Quella di Micheal, già sedato, era fastidiosamente rilassata e soddisfatta. Nella mente dell’arcangelo la convinzione che stava per vincere l’ennesima battaglia.

“Sam..” fece dubbioso , Castiel.
“Cosa c’è?!”
“Verrò con te, Sam!” si offrì deciso, l’angelo.
“No, Castiel. Tu non...”
“Ascolta. Non sappiamo cosa davvero Micheal abbia fatto a Dean. Potrei esserti di aiuto. Jack, terrà d’occhio tutti. Può farlo!”
“Fidati Sam!” si fece immediatamente avanti il giovane.
“Ok..ma come puoi fare a ...” riflettè Sam a quella prospettiva di farsi aiutare da Castiel.
“Tu sarai collegato alla macchina che ti collegherà alla mente di Dean. Io mi collegherò alla tua mente. Quello che vedrai tu, vedrò io.”
“Funzionerà?!”
“Se non proviamo, non lo sapremo mai. Sei pronto?!” lo incoraggiò Castiel.
“Pronto. Riprendiamoci Dean una volta per tutte!” rispose deciso, mentre Jack gli iniettava il sedativo.

Un attimo e sia lui che Micheal, si abbandonarono all’oblio.
Un attimo e Sam e Castiel si ritrovarono in un luogo completamente buio e oscuro.

   
 
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