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Autore: GattyP    05/01/2019    2 recensioni
Nuove avventure della nostra Irlandesina, appartenente alla Casa di Tassorosso e bravissima a mettersi nei guai, nel nuovo anno di scuola ad Hogwarts (2012/13), insieme a Teddy Lupin e Victoire Weasley. Alle prese quest’anno, oltre che con problemi sentimentali (di tutti i suoi amici, non suoi, per fortuna, ma lei sarà come al solito coinvolta…), con un tentativo di furto di un magico oggetto e con un invito ad un matrimonio particolare.
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Niamh O'Neill'
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Capitolo 8

 

In trappola

 

 

Con il piccolo Blacky (che continuava ad ingozzarsi di becchime congelato e che presto sarebbe tornato alle dimensioni abituali) il giorno dopo tornammo a casa, dove passammo la Pasqua insieme ai nonni e a zia Ely. Poi, un paio di giorni dopo, tornammo tutti ad Hogwarts per l’ultima parte dell’anno scolastico.

Whyte in quel periodo sembrava enormemente infastidito per il fatto che non poteva rimproverarmi, alle sue lezioni, e prendermi in giro come era solito… Infatti, grazie all’aiuto del mio ragazzo e dei miei amici, avevo fatto un sacco di progressi e, anche per fargli dispetto, alzavo sempre la mano quando domandava qualcosa (delle volte non sapevo la risposta, ma l’alzavo lo stesso, tanto sapevo che lui non mi avrebbe chiamato!). Nella pratica, poi, ero diventata una  specie di campionessa (sì, va bene, ora esagero… però me la cavavo benino, sicuramente più di altri) e non poteva torturarmi com’era solito… il che lo rendeva sempre più scontroso e irritabile… Oppure era irritabile perché si avvicinava il giorno in cui avrebbe provato a rubare il balteo?

Per fortuna Hogwarts non era solo studio. Ad Aprile andammo un paio di volte ad Hogsmeade: le giornate si stavano allungando, erano più calde e si stava bene fuori insieme.  E, addirittura, la seconda volta, mentre stavamo tranquillamente gustando, insieme a Kyle e Ruperta, una burrobirra alla Testa di Porco (il pub “alternativo” di Hogsmeade, quello in cui non si vedevano coppie zuccherose), entrarono anche Teddy e Ginevra. Quest’ultima, quando mi vide, non riuscì a nascondere un’espressione di sorpresa, come se non si aspettasse di vedermi… Ma di cosa aveva paura? Io non le avrei mai preso Ted… avevo il mio Charles! Subito si ricompose e i due ci salutarono.

Devo dire che i rapporti tra Ted e Charles erano migliorati tantissimo ultimamente: i due si tolleravano, non litigavano più (come avrebbero fatto appena si fossero visti fino a qualche mese prima) e addirittura si biascicavano una specie di saluto. E il merito era mio (il mio ragazzo si controllava perché sapeva che Ted era mio amico; Ted perché sapeva che io volevo bene a Charles)!

- Volete accomodarvi? - disse Ruperta, vedendo che non c’erano altri tavoli liberi, malgrado un’occhiataccia a lei inviata da Kyle - Stavamo facendo una chiacchierata…

- Beh, grazie! - disse subito Ginevra, precedendo Teddy, che probabilmente avrebbe risposto con un gentile rifiuto.

E così abbiamo chiacchierato un po’, di quidditch soprattutto, ma poi, un po’ riscaldati dalla burrobirra, abbiamo fatto (come al solito) le imitazioni dei professori e abbiamo sparlato di loro (io, in particolare, avevo un intero repertorio di insulti e aneddoti negativi da applicare a quella carogna di Whyte). Ho notato che Ginevra cercava sempre di coinvolgere nel discorso me e Charles… Non è che le piacesse il mio ragazzo? In effetti l’ultima volta mi aveva fatto tutte quelle domande…

Ma anche altre attività, all’interno di Hogwarts, erano piacevoli. Dato che ci ritrovavamo qualche volta da soli (Ruperta e Kyle erano impegnati in una difficile ricerca di Pozioni e, per un periodo, praticamente soggiornarono, nelle ore libere, in biblioteca), potevamo approfittare dei momenti liberi dallo studio per dedicarci un po’ a noi… Era fantastica la Stanza delle Necessità che, all’occorrenza, si trasformava in un attimo in una meravigliosa stanza con un suntuoso e spettacolare (e morbidissimo) letto matrimoniale… Insomma, quando non c’erano gli  amici (Kyle e Ruperta), la stanza ci permetteva di dedicarci ad altre attività…

Unico problema era quello di evitare i nipoti di Gazza… il nostro custode stava invecchiando e erano stati chiamati, nell’ultimo mese, due suoi parenti, due marcantoni con una faccia ottusa, che lo aiutavano a tenere pulito il castello e si aggiravano dappertutto ficcando il naso in ogni angolo… Io li vedevo dovunque e, addirittura, avevo pensato che fossero auror che, in segreto, svolgevano indagini per scoprire chi fosse il furfante che voleva rubare l’oggetto prezioso dei centauri… Poi ho deciso che, se erano auror, eravamo messi proprio male, perché quei due erano maldestri e negati a far qualsiasi cosa… peggio di Gazza, talvolta… il che voleva dire tutto Si chiamavano Baltus e Marcus… e in tre (Gazza compreso) erano superati in destrezza da Spinsy, la gatta di Gazza, dieci volte più in gamba di loro!

E, a proposito del possibile furto del balteo, buio completo! Nessuno ne aveva più parlato, niente era emerso in quelle settimane. I possibili ladri (io “tifavo” ancora per Whyte… magari l’avrebbero sorpreso con le mani nel fatto e  spedito per un lungo soggiorno ad Azkaban!) sembravano essersi volatilizzati, probabilmente spaventati dagli accorgimenti che, nel frattempo, i centauri o gli auror avevano preso per proteggere quel magico oggetto. Ma si avvicinava nel frattempo il giorno del matrimonio. D’accordo con mio padre e i genitori di Charles, avevamo pensato di regalare ai futuri sposi una faretra magica tibetana, compresa di strane tipi di frecce… Non so come, se ne era procurata una bellissima mio padre, avevamo subito mandato il regalo e avevamo ricevuto un biglietto di Astorian e Fidippa, con cui ci ringraziavano del pensiero, molto gradito. Naturalmente avevo tenuto prudentemente Blacky lontano dal biglietto e dall’inchiostro centauresco!

 

Insomma, senza quasi che ce ne accorgessimo (come vola il tempo!) era arrivata la sera prima del matrimonio e, mentre stavo in camera, pensando a come sistemarmi i capelli per il giorno dopo (chiedevo consigli a Gilly),  mi giunse un breve biglietto di Charles, consegnatomi da un gufo: “Ti aspetto al solito posto tra venti minuti. Mi manchi”

Io non sono una cima, ma… perché doveva mandarmi un messaggio con un gufo? Poteva usare i braccialetti (di cui nessuno, a parte noi e gli  amici stretti, sapeva l’esistenza), oppure un patronus… lo faceva sempre!… E poi c’eravamo messi d’accordi di vederci il giorno dopo presto, prima della partenza! E qual era il solito posto? La stanza della necessità? In realtà di posti ne avevamo tanti… ci imboscavamo praticamente dappertutto! Anche se la stanza delle necessità era il preferito, per ovvie ragioni… Ma perché non scrivere esplicitamente il luogo? E poi erano le undici passate… era già scattata l’ora del “coprifuoco”… sì, i rischi erano minimi (nessuno ci aveva mai sorpreso in giro per il castello dopo le 11.00, ma ero io quella che proponeva di infrangere le regole, non Charles, che casomai, qualche volta, si opponeva… Insomma, subito quel messaggio mi puzzò di trappola. Ho un sesto senso per queste cose…

Mi accertai con il braccialetto, digitando: Perché mi hai mandato un gufo? E ricevetti subito la risposta: Quale gufo? La cosa si faceva sempre più inquietante. Che fosse collegata al matrimonio del giorno dopo e al tentativo di furto del balteo? Dovevo avvisare la McGranitt ed Harry Potter! Stavano accadendo cose strane ad Hogwarts. Come una sciocca, ho lasciato Gilly, ho inviato un patronus a Charles dicendogli di raggiungermi dalla Preside e mi sono precipitata fuori con l’intenzione di parlare con la nostra Dirigente: lei mi avrebbe consigliato cosa fare! Ho fatto un paio di corridoi e, improvvisamente… sono stata schiantata!

Naturalmente non ricordo bene quello che è successo: qualcuno mi ha colpito, da vera carogna, alla schiena e subito ho perso i sensi. Quando sono rinvenuta (quanto tempo era passato), ero legata ad una sedia, come un salame, da corde magiche. E qualcuno mi aveva anche imbavagliata! E, davanti a me, appena ho messo a fuoco la figura che mi stava guardando, sono rimasta senza parole: c’ero io!!! Oddio, non potevo essere io… era qualcuno che aveva il mio aspetto! E si era anche trasfigurata i vestiti per sembrare me! Ma cosa stava succedendo… poi, improvvisamente, ho capito tutto: chi mi aveva schiantata, aveva anche preso il mio aspetto con la Pozione Polisucco! Avrei urlato, se non avessi avuto il bavaglio!

- Oh, la piccola irlandese è rinvenuta. Sei subito uscita dalla tua Casa per raggiungere il tuo moroso, nonostante il coprifuoco… sei troppo prevedibile, Niamh… - diceva la mia sosia con un sorriso beffardo. Poi, come se mi leggesse nel pensiero: - Sì, ho assunto il tuo aspetto grazie alla pozione polisucco… anche se mi fa un po’ senso trasformarmi in un’adolescente infantile e capricciosa…

E, dato che volevo urlare (non ci sarei riuscita, ero imbavagliata!), ha aggiunto: - E’ meglio che tu stia zitta, così non mi tocca sentire la tua sgradevole voce…

Poi, l’altra me, quella maledetta sosia,  senza dire più niente, mi ha trasportato, facendo lievitare me e la sedia, dentro un armadio; mi ha quindi lanciato un Petrificus e  ha chiuso le ante, girando ripetutamente la chiave. Ma, prima di lasciarmi, ha detto sottovoce: - Non preoccuparti, prima o poi si accorgeranno di te e verranno a cercarti… Intanto cerca di dormire…

Ero sotto choc e ancora non ci credevo!!! Ero al buio, immobile, legata, imbavagliata, dentro un armadio in una stanza di Hogwarts… Ma queste cose avvengono solo nei film babbani! Oppure forse erano avvenute  ai tempi della lotta contro quel mago malvagio, Voldemort… Io, come massima avventura successami, ero stata spaventata dai centauri! Non avevo avuto mai brutte esperienze del genere! Dovevo uscire!  La mia sosia sicuramente voleva combinare qualcosa, con il mio aspetto, forse rubare il balteo e dare la colpa a me!!!

Dov’ero? Dovevo ragionare…. Probabilmente vicino a dove ero stata schiantata…. cercai disperatamente di ricordare i particolari della stanza in cui mi trovavo quando ero rinvenuta, ma non riuscivo a localizzarmi mentalmente. Ma, improvvisamente, ho avuto un tuffo al cuore: potevo muovermi, anche se con fatica… Ero stretta da corde e bavaglio, ma potevo muovere  le dita e il corpo…Strano… quella stronza della mia sosia mi aveva fatto un petrificus che mi aveva colpito al  petto… proprio dove porto il sacchettino con le erbe di Belit!… quelle che assorbono la Magia Oscura!!! Un colpo di fortuna! Avevano assorbito la maledizione, o almeno una parte, e potevo muovermi, anche se legata!

Potevo ad esempio sbilanciare la sedia spostando il mio peso, e così cominciai a muovere la sedia a destra e sinistra battendo sull’anta dell’armadio… magari qualcuno mi avrebbe sentito! O qualche quadro avrebbe dato l’allarme. Oppure Pix, che girava continuamente per il castello…

E, per fortuna, a forza di battere, ad un certo punto, dopo qualche minuto, ho capito che qualcuno si era accorto di qualcosa! Continua a battere il dorso della sedia sull’anta, sempre più forte! Potevo sentire dei passi avvicinarsi!!!

E così, improvvisamente, qualcuno ha girato la chiave (che quell’idiota della mia sosia aveva evidentemente lasciato sulla serratura) ed aperto l’armadio…

 

 

Povera Niamh! Questa non se la aspettava! Che cosa sta succedendo? Appuntamento a mercoledì. -3 alla conclusione.

Grazie a tutti e buon fine settimana. Stefano

   
 
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