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Autore: Kokky    17/07/2009    2 recensioni
Un mondo parallelo e antico, popolato da vampiri che si muovono nell'ombra e umani troppo ciechi sui nemici succhiasangue. L'esercito, i positivi e gli alchimisti sono gli unici che possono proteggere l'umanità da ciò che stanno bramando i vampiri...
Un'umana insicura. Due piccoli gemelli. Un vampiro infiltrato. Una squadra di soldati. Una signora gentile e un professore lunatico. Una bella vampira e il capo. Due Dannati. L'Imperatore e i suoi figli. Una dura vampira. E chi più ne ha più ne metta!
Di carne sul fuoco ce n'è abbastanza :)
Provare per credere!
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Positive Blood' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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81 – Addii

 

A volte i viaggiatori si fermano stanchi

e riposano un poco

in compagnia di qualche straniero.

Chissà dove ti addormenterai stasera

(Modena City Ramblers)

 

I cinque della squadra 7 riposarono nelle stanze del Quartier Generale, ritrovando il vigore perduto e ristorando le membra e le menti stanche.

Il caldo d’agosto si infiltrava fino alle ossa, soffocando ogni voglia di fare e ogni moto d’iniziativa.

Elisabeth riposava a pancia in su, con i piedi incrociati e gli occhi di giada socchiusi; suo fratello Francis, invece, sedeva lì vicino, sventolando un foglio a mo’ di ventaglio con poca convinzione.

Daniel, nella stanza accanto, ripensava al freddo del suo paese natale, dove la neve durava un anno intero, e ne rimpiangeva il fresco; Jack aveva poca voglia di allenarsi e, stranamente, sedeva immobile sul proprio letto, mentre Logan con serenità leggeva un libro.

La pace, per un po’ di giorni, aleggiò su di loro, soldati abituati alla lotta, alla tensione del combattimento e agli allenamenti duri.

Poi, repentina com’era venuta, scomparve. Nessuno si aspettava qualcosa di diverso, d’altronde.

Logan fu chiamato dal generale Liddel e parlarono per mezz’ora sulla situazione dell’alchimista e dei suoi compagni, chiudendo così il capitolo della Villa Bianca.

Quando Logan uscì dallo studio di Armelia, gli altri quattro lo accolsero silenziosamente, con un sorriso sulle labbra e la curiosità negli occhi.

Il loro capitano ricambiò con un ghigno.

«E alla fine siamo arrivati qui, ce lo aspettavamo, no? Però alla fine speravamo in qualcos’altro, eh», incominciò Logan. Era bravo a parlare, aveva delle buone capacità da leader ed era carismatico, ma alle volte le parole gli si seccavano in gola. Quando doveva - o voleva - dire qualcosa di importante, tutto gli si bloccava in un groppo e moriva prima di uscire dalla bocca.

Eppure si faceva forza e parlava, perché comunque era un uomo schietto, uno di cui ci si può fidare; un bravo commilitone.
E anche gli altri quattro erano stati ottimi compagni.

«È un po’ strano fare questo discorso, ma tocca a me. Io... intanto vorrei ringraziarvi per il lavoro svolto e per l’affiatamento che si è creato fra noi. A voi due, fratelli Toland, Elisabeth e Francis... grazie per le vostre idee, per ciò che avete intuito sui vampiri... dovremmo cercare di scoprire qualcosa, anche se saremo divisi. E grazie anche a te, Daniel Moody, per tutto quanto e... grazie anche a te, Jack, mio compagno fedele», disse Logan, ghignando leggermente. «E ora ecco il vostro futuro, compagni in rapido addio: voi, Elisabeth e Francis, non sarete divisi. Fa sempre piacere avere qualcuno d’amico accanto a sé, anche se porta preoccupazione in più, e comunque avete quasi sempre lavorato in coppia, svolgendo un ottimo lavoro di squadra. Si vede che dentro di voi scorre lo stesso sangue, e il sangue chiama. Svolgerete servizio nelle guardie imperiali, proteggerete l’Imperatore e la sua famiglia... sono a corto di personale.

Invece tu, Daniel, andrai con il S.S.E.V., che ha sempre bisogno di positivi atletici e muscolosi; le loro truppe sono vicino alla foresta e al Grande Lago, non molto distanti da Ilshabar, anche se credo che presto si sposteranno verso la capitale.

E noi due, Jack, resteremo insieme come sempre... ci uniremo all’esercito stanziato a Nord, a combattere i vampiri che lì imperversano... ci sono delle notevoli scorribande in questo periodo, ribellioni, attacchi... è una situazione a rischio. Sarà eccitante, almeno», sogghignò nuovamente. Eppure era triste di perdere quella squadra e di dividersi da quei compagni che, a poco a poco, erano diventati amici di guerra.

«Perciò domani mattina partiremo», annunciò.

Ci divideremo.

Logan sorrise dolcemente, questa volta, e Jack gli strinse il braccio destro con una mano, come a sorreggerlo.

Rimasero in un silenzio imbarazzante, persi nei loro pensieri e ricordi.

«Allora stasera sarà la volta giusta di aprire la bottiglia di rhum che conservo per le grandi occasioni!», sbottò Francis, facendo un risolino. «Non vedo l’ora di sentire l’alcol sotto la mia lingua».

«Mi pare un’ottima idea», concordò Daniel, con l’accento nordico che sembrava affievolito.

«Divertiamoci», affermò Elisabeth allegramente. Poi lanciò uno sguardo a Logan: «Anche tu, mio caro capitano, ti sorbirai la prima sbronza della tua vita. Non si può essere sempre perfettini», e il suo sorriso ricordava la bambina che era stata, una monellaccia con le gambe sbucciate e l’arguzia divertita tipica dei bimbi.

«Oh, beh... non mi aspetto altro», ribatté lui, scompigliandole i capelli.

 

Oltre la bottiglia di rhum, si erano scolati la vodka pura di Jack - poteva sembrare serio, ma anche lui alle volte beveva un bicchierino per scaldarsi - e uno strano liquore nordico che Daniel aveva portato dal suo paese.

I cinque riposavano sul letto di Francis o su quello di Elisabeth, tutti troppo annebbiati per poter anche provare a fare qualcosa di stupido. Beth sedeva su una sedia, con lo sguardo verde e vacuo.

«Mi mancherete, commilitoni. Niente saluti spocchiosi da chi si sente chissà chi e ha un nome importante; solo saluti sinceri. Anche tu, Logan Mckay, ti sei rivalutato.

Sei figlio di un Colonnello, eppure sei sempre stato leale e giusto. Un buon comandante, davvero.

E alla fine... al diavolo i sentimentalismi, come direbbe mio fratello Fra! Dannazione», borbottò Elisabeth nella notte ubriaca, con la voce che ricordava una bambina un po’ offesa ma emozionata.

«Ih, ih. Ha ragione la rossa», concordò Francis.

Daniel, che reggeva ottimamente l’alcol, annuì e anche Jack, infine, si decise a parlare: «Sì, è vero. Cioè... arrivederci, compagni e...», poi cadde addormentato.

D’altro canto il suo compagno Logan, a cui si era rivolta Elisabeth poco prima, dormiva già da un’ora.

La mattina dopo si sarebbero svegliati distrutti, stanchi, con un cerchio alla testa e le occhiaie e gli occhi pesti, eppure non era poi così importante. Erano stati insieme fino all’ultimo, vero esempio d’umanità e di fratellanza, forse fra i pochi in quel mondo strano che ancora sapevano dire un addio con sincerità.

Faceva male, ma era la loro vita: erano soldati, gente pronta a proteggerne altra.

Poche ore dopo sarebbero partiti, disperdendosi.

E ognuno avrebbe portato avanti il proprio obbiettivo: Logan l’alchimia avanzata, Jack la scherma, Daniel il combattimento a mani nude, Francis la strategia ed insieme a lui Elisabeth.

Dentro di sé, comunque, sarebbe risaltato un altro obbiettivo: svolgere bene il proprio lavoro, proteggere.

Perché in fondo esiste anche gente così, che si dona per qualcun altro. Ci sono gli ipocriti, come quelli che stanno più in alto nell’esercito o più vicino all’Imperatore; ci sono i poveri cristi, come i pescatori e i contadini dell’Impero, che cercano solo di sopravvivere; ci sono i positivi, diversi eppure uguali, e intrappolati nelle trame della ragnatela dei vampiri; ci sono i cattivi e ci sono i buoni, se così si vuole dividere il mondo, eppure niente non è mai come ci si aspetta.

I vampiri non sono bestie e gli umani non sono tutti giusti, ma... una scintilla di bontà e onestà brillava quella notte, in quei cinque cuori.

*

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Che stanchezza. Eccomi. Sono qua, finalmente dal mio pc e finalmente a casa (anche se l’Irlanda mi manca). Questo capitolo è pronto da un po’… oggi Silvia mi ha chiesto se aggiornavo e, beh, perché no? Il pc mi è arrivato oggi, festeggio aggiornando su EFP XD (per la felicità (?) dei lettori vari!).

Grazie a tutte le mitiche persone che lo seguono (e che mi fanno paura perché sono troppe, davvero): 49 preferiti e 19 seguiti.

Ringrazio tantissimo chi ha recensito: Silvia e Nausicaa, che abbraccio virtualmente.

E ora scappo, purtroppo la madre mi chiama.

 

Un saluto speciale a Clouddy, che arriverà, arriverà <3

Kò che suda – PB che si espande

   
 
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