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Autore: rainbowdasharp    08/01/2019    0 recensioni
Per ogni passo, piccolo o grande, compiuto, Haruka non è mai stato veramente solo.
Soprattutto in acqua.
[Rin/Haruka] [soulmate!AU]
La raccolta partecipa al contest "Un Fiume di Soulmate!AU" indetto da rhys89 sul Forum di EFP.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Haruka Nanase, Rin Matsuoka
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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rinharu model

Nella corsia accanto, sempre




atto II: acqua, per comprendere

Haruka non amava i cambiamenti.

Persino lo scorrere delle stagioni era fonte di irritazione per lui, molte volte. Le sue abitudini dovevano adeguarsi alle nuove temperature, a nuovi orari, nuovo alternarsi di luce e buio.

Per questo, quando quella primavera Rin Matsuoka aveva invaso la sua vita, aveva subito provato una strana agitazione all'altezza dello stomaco, come se il suo corpo lo stesse avvertendo del pericolo imminente.

Questa sensazione andava moltiplicandosi quando si trovavano, fianco a fianco, nelle corsie della piscina. Più che sulle pedane, dove Haruka non poteva fare a meno di vedere il sorriso sicuro di sé del rosso, quel pizzicore diventava quasi insopportabile in acqua: chissà come, lo obbligava ad abbandonare il suo solito modo di nuotare e quando accelerava, Rin tornava ad affiancarlo un attimo dopo, quasi fosse consapevole di quel prurito che gli causava.

La cosa peggiore, però, era che non aveva più danzato con l'Acqua. Non da quando era arrivato ad Iwami.

L'ormai familiare, suo malgrado, schiocco dell'elastico degli occhialini di Rin lo costrinse a prepararsi al tuffo. Il fischio dell'allenatore divenne il suo lasciapassare per tornare nel suo ambiente naturale, dove il suo corpo era libero; un salto, l'impatto con l'acqua e, inconsciamente, un'occhiata irritata alla sua destra.

Ma non trovò Rin.

L'Acqua nuotava veloce, il vivissimo gioco di luci percorreva interamente il corpo minuto. Haruka fu percorso da un brivido, mentre la voglia di poterla sfiorare, prima che scomparisse di nuovo, lo spingeva ad inseguirla, a raggiungerla. La piscina gli apparve vuota: nessuna corsia, nessun compagno – solo lui e l'Acqua.

Mosso da quell'irrazionale ma irrefrenabile desiderio, Haruka deviò il suo percorso fino quando non raggiunse la figura; tese la mano, nel disperato tentativo di afferrarla e, incredibilmente, vi riuscì.

Era inaspettatamente calda, al tatto. Un tepore nuovo, mai provato, invase le sue membra – una sensazione che non avrebbe mai dimenticato. Aveva il sapore della familiarità e della libertà al tempo stesso, una contraddittoria compresenza di sicurezza e ignoto che aveva il volto di...

«Nanase, stai... bene?»

Rin Matsuoka era di fronte a lui, i vivaci occhi rossi lievemente sgranati. Avvertì chiaramente la mano che aveva afferrato l'Acqua essere ora intrecciata in quella di Rin, il quale cercava in qualche modo di sostenerlo, seppur un po' goffamente.

Quando era riemerso?

«Haru!» La voce preoccupata di Makoto risuonò in tutto l'ambiente. Eppure, Haruka guardava ancora Rin.

«Tu sei l'Acqua» affermò, seguendo la propria linea di pensieri. Gli occhi del coetaneo sembrarono dilatarsi ancora un poco come se, dietro al suo stupore, vi fosse altro.

Come se avesse capito di cosa stava parlando.


Quando la primavera portò via con sé i petali di ciliegio e Rin Matsuoka, Haruka sapeva dove trovarlo. Forse non comprendeva ancora il significato della sua presenza lì, ma non gli interessava.

Tornare in acqua significava poterlo seguire di nuovo. Poteva cercare di afferrarlo, sfidarlo, percepire di nuovo quella sensazione.

Quel prurito che, in realtà, col passare del tempo sembrò sempre di più un battito d'ali, piacevolmente fastidioso.


{parole: 498}

note: Ecco la seconda parte di questa piccola raccolta!  Sembra davvero assurdo da pensare, ma la brevità non è il mio forte; ho sempre moltissimi problemi a racchiudere piccoli universi in poche parole e spero vivamente di essere riuscita a trasmettere quel che volevo passasse da questo secondo "atto". La RinHaru vive e respira in acqua. Rin ha visto Haruka nuotare, Haruka lo ha visto "volare" sopra di sé, sempre in piscina. L'unica cosa che potrebbe guidarli incontro al loro destino è, inequivocabilmente, l'acqua.

 


   
 
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