Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Yokohomi29    08/01/2019    1 recensioni
Park Jimin è un giovane esperto di danza afflitto da una singolare maledizione.
Durante una gara di ballo in Cina, lui e il suo migliore amico si sono imbattuti in un sventura.
Tra amori, nemici e gare di danza, dovranno mettercela tutta per tornare in Cina e sciogliere la maledizione.
Genere: Comico, Demenziale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jeon Jeongguk/ Jungkook, Park Jimin, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Otherverse | Avvertimenti: Gender Bender, Triangolo
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NA:Salve lettori^-^, scusate per l'enorme pausa che mi sono presa. Consiglio di rileggere il capitolo precedente, semmai non vi ricordaste cos'era successo ai nostri protagonisti.

Buona lettura:)



 

La verità






[Pov Jungkook]

Butto a terra l'asciugamano e, a passo di falco, mi dirigo in soggiorno per prendere a calci l'intruso che ha osato lavarsi nel mio bagno.
Chi diavolo si crede di essere? Da dove è spuntato fuori, poi?
Appena entro nella stanza, mi fissano tutti e li guardo accigliato. Attorno al tavolo del soggiorno sono seduti i miei amici da una parte e i due sconosciuti dall'altra.
"Ah eccoti Kookie, stavamo aspettando te. Loro due devono dirci qualcosa di importante." Mi informa Jin sorridendo.
Senza smettere di guardare l'intruso, mi siedo a gambe incrociate davanti a lui, incrocio le braccia e con un semplice "parla" lo incoraggio ad iniziare.

"Lasciate che mi presenti, io sono Jung Hoseok e lui è il mio migliore amico, Park Jimin."
"Piacere di conoscervi." L'altro si piega cosi tanto nel suo inchino da sbattere la testa sul tavolino di vetro davanti a lui.
Io, come i miei amici qui di fianco, sono un po' confuso. Park Jimin? La ragazza?
"Ma, scusami... Tu saresti la ragazza di Hoseok?" Chiede Namjoon indicando il ragazzo.
"Oh santo cielo! Lui non è la mia ragazza." urla indignato.
"Non ho capito." li informa Jin.
"È una lunga storia." dice Jimin.
"Mmm, da dove posso cominciare per spiegarvi ogni cosa?... Ah si! State a guardare." Appena ad Hoseok è venuta in mente un idea abbastanza buona, apre la porta finestra dietro di lui, prende Jimin per la maglietta e lo spinge sotto la pioggia.
"Ecco cosi." dice indicando un Jimin fradici-
Cosa? Ma è diventato.... una ragazza? Com'è possibile?

[Pov Jimin]

Rabbrividisco per il freddo improvviso, stringendo i pugni per la frustrazione.
"Bastardo! Mi ero appena fatto la doccia" urlo tirando anche lui fuori di casa.
Iniziamo a lottare, mordendo e tirando manate o nel suo caso, zampate.
Un colpo di tosse ci blocca all'istante, ci voltiamo a guardare i presenti che hanno tutti una faccia scioccata.
Lascio andare Hoseok, sputando qualche pelo.
"Nam, non ci avevi detto che il tuo amico d'infanzia, il famoso Jung Hoseok... era un panda rosso." Dice Jin, confuso.
"Ma infatti non lo era... quando eravamo piccoli, almeno" ci guarda pensieroso.
Alzo gli occhi al cielo, mi sembra di avere un dejavù.
Capisco la situazione, ma questi due sono davvero due idioti.
Guardo il ragazzino e spero almeno lui, possa lasciarmi spiegare tranquillamente.
"Ha le pulci?" chiede fissando Hoseok.
Mi sbagliavo...
"No...almeno spero... posso spiegare?"
Annuiscono.

***

[Pov Jungkook]

Dopo aver preparato un altro bagno caldo ed essere tornati stranamente come prima, Hoseok prende parola.

"È successo esattamente un mese fa, non dimenticherò mai quel giorno. Io e Jimin siamo andati in Cina, ad Hong Kong, per gareggiare alla gara mondiale di ballo. C'erano due sfide a cui dovevamo partecipare: quella di coppia a cui abbiamo vinto e quella di gruppo, la quale si poteva partecipare solo dopo aver vinto la prima.
Dopo le gare di coppia, hanno diviso i 18 migliori ballerini e hanno creato due squadre: i BTS e gli EXO.
Avevamo una settimana per creare una coreografia elettrizzante sulla canzone "il mio riflesso" di Nulan, film molto famoso da quelle parti. Parla di un ragazzo che si traveste da donna per entrare in una scuo-"
"Si si, lo conosciamo, vai avanti!" Lo interrompo per farlo arrivare al punto.

"Scusate...Avevamo creato una fantastica coreografia, ma qualcosa andò storto..."
"Andò storto? Il tuo cervello è storto, imbecille!" Gli urla Jimin, tirandogli una manata dietro la nuca.
Hoseok invece continua il suo discorso come se non fosse successo niente, cavolo che autocontrollo.

"Il giorno prima della gara, trovai nello spogliatoio un volantino del centro termale più visitato del mondo, Jusenkyo. Avevamo deciso di farci un salto, solo io e lui, per rilassarci e provare li, senza parlarne con i nostri compagni. Ma..."
"Ma il coglione qui, non sapendo una parola di cinese, mi ha portato in una sorgente maledetta!" Lo interrompe Jimin.
"Non era maledetta!" Si indigna l'altro.
"Ah si?" Jimin si alza, apre la porta e lo spinge fuori.
"È questo come lo chiami, stupido panda?"
Fantastico, lottano di nuovo sotto la pioggia.

10 bagni più tardi...

"Comunque" riprende Jimin "Quando siamo arrivati, c'era solo un uomo, dei cartelli in cinese e centinaia di buche d'acqua. Prima che il tizio ci spiegasse la storia delle terme, vietandoci di avvicinarci, il simpaticone qui presente ha voluto spingermi in una fossa."
"Quando ne è riemerso era una ragazza. Il vecchio ci ha raccontato la leggenda di una giovane fanciulla in cui mille anni prima, ci annegò dentro e da allora chiunque ci cada, è destinato a diventare una ragazza." Continua Hoseok.

"Dopo essere uscito, ha iniziato a ridere, cosi l'ho spinto nella buca dietro di lui... stessa leggenda solo con un panda rosso" termina Jimin.
Silenzio.

"Siete due idioti!" Dice semplicemente Jin.
"Confermo" approva Namjoon.

"Si può sapere perché siete ancora cosi? Non potevate tornare normali?" Chiedo.
"Diciamo che dopo quell'accaduto sono successe alcune cose che ci hanno costretti ad andarcene da li. E dopo esser tornati in Corea abbiamo cercato ovunque un rimedio, che però si trova in Cina. Prima che potessi tornarci, ho scoperto che questo bastardo ha speso tutti i nostri soldi in questa scuola. Quindi siamo fermi qui, per un po'"
Dice Jimin abbattuto.

Si, sono proprio degli idioti.
"Beh, al momento non pensateci! Dopo cena vi preparerò le stanze dove dormirete." Li informa Jin sorridente.

***

[Pov Jimin]

Che palle.
Ieri sera, dopo cena, abbiamo discusso per ore sul fatto che ho perso un anno di scuola e dovrei recuperare.
Sono in questa casa da meno di 48 ore e già credono di essere i miei genitori.

"Sono maggiorenne, non serve che torno a scuola" mi sono lamentato.
"Non voglio ballare con un ignorante" mi ha sgridato Hoseok.
Ma senti chi parla... quello che mi trascina in un luogo senza sapere nemmeno la lingua.

Ho provato a stringere amicizia con Jungkook, ma l'unica reazione che ho ricevuto, è stata una faccia disgustata e un semplice "pervertito".
Certo, lui mi guarda il pisello e il pervertito sarei io? Ma andiamo...
Ammetto però che è stato strano, si insomma, quel ragazzino é stato l'unico a parte Hoseok ad avermi visto nudo, e si è strano.

"Muoviti o faremo tardi." Jungkook mi colpisce la testa con la sua cartellina, facendomi andare di traverso la colazione che sto mangiando.
Sembra irritato già di prima mattina e non ho di certo voglia di discutere con lui.
Appena svolta l'angolo per recarsi all'entrata, mi sporgo in avanti verso i due padroni di casa, che come me, fanno colazione.
"Ma è sempre cosi?" Chiedo, indicando la porta da dove è uscito.
"Il più delle volte, si" risponde Namjoon, alzando gli occhi dal giornale.
"Ma tranquillo Jimin, ci farai l'abitudine." Mi sorride Jin.
Mi limito a sorridere e annuire, ma non sono molto convinto. Insomma, questi due sono strani, anche più di me e Hoseok, per quanto faccia fatica a crederci.

"Muoviti o ti lascio qui!" Urla il ragazzino e io come una furia, metto il resto della colazione in bocca e corro a mettermi le scarpe.
"Fai il bravo, mi raccomando!" Mi urla Hoseok mentre esco e se non avessi avuto la bocca piena, l'avrei mandato a cagare.

Io e Jungkook corriamo come pazzi per la strada, attraversiamo vicoli, sorpassiamo persone e cerchiamo di non finire sotto a un autobus. Mentre corro guardo il cielo che si sta facendo sempre più scuro e ho seriamente paura che piova.
Cioè andiamo, ha piovuto interrottamente appena ieri, il cielo non è stufo?

Lo vedo fermarsi all'improvviso e mi accorgo che siamo in un cortile scolastico, molto curato e con pochi studenti al suo esterno.
"JEON JUNGKOOK, TI SFIDO!" Una voce profonda proveniente da non so dove, mi spaventa.
"Che palle... Taehyung sono in ritardo!" Sento Jungkook lamentarsi.
"NON MI IMPORTA! TI SFIDO!" Urla il ragazzo, sbucando da dietro l'albero davanti a noi.
"AVEVO GIURATO DURANTE L'ASSEMBLEA D'ISTITUTO, CHE SE TI AVESSI BATTUTO A UNA SFIDA DI BALLO, SARESTI USCITO CON ME!"
"Quante volte devo ripetertelo che non ha il minimo senso?"
"Jungkook che succede?" Mi avvicino a lui.
"Tranquillo, succede tutte le mattine..." mi informa lui.
Eh?

"Ma chi è questo?" Chiedo indicandolo confuso.
"HEY TU, MI SEMBRA CHE STAI DANDO A JUNGKOOK FIN TROPPA CONFIDENZA, CHI SEI?" Urla lo strambo.
"Scusa ma, potresti smetterla di urlare, sono solo a due passi da te. Comunque, io...!"
"BASTA CON LE CHIACCHERE, NANO! E DIMMI CHI DIAVOLO SEI!"
Nano a me? Come si permette?
"Io sono-"
"NO ASPETTA! IL GALATEO IMPONE CHE IO DICA IL MIO NOME PER PRIMO. QUINDI SARÒ IO A PRESENTARMI. ASCOLTA ATTENTAMENTE: SONO IL CAMPIONE DI BALLO DELLA SCUOLA."
"Oddio..." sento sospirare Jungkook.
"LA MIA ABILITÀ È CONOSCIUTA DA TUTTI, APPARTENGO ALLA SEZIONE V DEL 3 ANNO E SONO IL RAGAZZO PIÙ BELLO DELL'ISTITUTO. SAI COME MI CHIAMANO? IL FULMINE GIALLO DALLA SCUOLA BIG HIT, KIM TAEHYUNG. HO 18 ANNI."
"Nessuno ti ha mai chiamato cosi..." sbuffa il ragazzino accanto a me.

Rimango un po basito da quella piccola messa in scena e boccheggio un attimo prima di presentarmi.
"Ah, si ecco... mi presento anche io, vivo a casa sua, sono uno dei nuovi insegnanti dell'accademia Kim, e-"
"VIVI A CASA SUA? ABITI CON JUNGKOOK, SOTTO LO STESSO TETTO?"
Il ragazzo comincia a muovere il bacino a tempo di, non so esattamente cosa, e a far ondeggiare le sue braccia in modo strano.
"Mi chiamo Park Jimin e... Jungkook che sta facendo?" Chiedo infine confuso.
Sento una goccia sul naso.
"Sta "ballando", e il suo modo di sfidarti." Mi informa, ormai annoiato dalla situazione.
"ESATTO, IO TI SFIDO!" si ferma per poi indicarmi minaccioso "NON TI PERMETTO DI RUBARMI IL MIO JUNGKOOK SENZA NEMMENO SFIDARMI!"
Lo guardo incredulo, non riuscendo minimamente a capire cosa voglia da me.
Il suo Jungkook? Ma che diavolo dice?

"Senti, il tuo Jungkook, puoi anche tenertelo, okay? Non mi interessa."
Un altra goccia mi cade sulla testa. Forse sarebbe davvero il caso di entrare in classe, siamo già in estremo ritardo e sta pure per piovere, non vorrei che al primo giorno scoprano la mia situazione.

Sarebbe un vero guaio.

  
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