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Autore: this is magic_lovefirehp    15/01/2019    2 recensioni
"Ma perché lo ha sposato?” chiese Harry,desolato. “Lo odiava!”
“Ma no” replicò Sirius.
"Al settimo anno iniziarono ad uscire insieme" rispose Lupin “E no,non lo odiava”
~
Mi innamorai di James molto lentamente e poi…tutto di colpo.Chi diceva che lo odiavo mentiva ma non ne era consapevole. Non ne ero consapevole nemmeno io ~ Lily Evans Potter
---
"“Collaborerete per il bene della vostra Casa. Mangerete,studierete e se ce ne sarà il bisogno dormirete insieme. Da oggi voi tutti siete legati e non potrete sciogliervi fino alla fine dell’anno. I punti dati a uno verranno dati anche all’altro,così come i punti tolti. Sarete un tutt’uno e guai a chi verrà a chiedere di cambiare partner. Questo sistema ovviamente verrà utilizzato da tutte e quattro le Case ma la Coppa sarà nostra e se non sarà così per colpa di voi stupidi babbuini,giuro che crucerò tutti!”
Lily iniziò a sbattere la testa sul banco mentre James era diventato iperattivo e toccava compulsivamente il braccio a Sirius,leggermente scocciato. Marlene sorrideva incoraggiante a Remus,Alice era sul punto di piangere e in generale regnavano sentimenti contrastanti di euforia e sconforto.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alice Paciock, Emmeline Vance, I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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CAPITOLO 23 – FREAK OF NATURE

 

 

“Ripetete dopo di me, Protego Maxima”

 

La Professoressa Goulding - una donna sulla trentina, con un viso paffutello, un sorriso dolcissimo ma un corpo da far invidia alla maggior parte delle ragazze di Hogwarts, sempre tornito da gonne dai colori sgargianti e altri abiti un po’ troppo succinti per un’insegnante - stava camminando avanti e indietro per la sua Aula – quella di Difesa Contro le Arti Oscure – mentre i suoi studenti si stavano esercitando su Incantesimi di Protezione davvero molto avanzati.

L’Aula era stata sgomberata dai banchi e da altri ostacoli e, secondo le coppie, i ragazzi erano uno di fronte all’altra, nel tentativo di creare delle barriere.

 

“Protego Maxima” disse Lily, con voce chiara.

 

James fece un passo avanti e la sottile barriera bluastra che si era creata andò ad infrangersi, facendolo ritrovare ad un palmo dal naso di Lily.

La ragazza imprecò e si arrotolò le maniche della camicia fin sopra ai gomiti, portando poi le mani davanti a sé.

 

“Devo imparare a fare questo incantesimo, maledizione. Come faccio a scollarmiti di dosso sennò ? Protego Maxima” ripetè, a voce ancora più alta.

 

Un sorrisetto sbeffeggiante comparve sulle labbra di James, che, con una grande falcata, raggiunse il corpo di Lily.

 

“Niente Evans, riesco ancora a passare”

 

La rossa strinse i pugni, quella presenza fisica così vicino la stava infastidendo tremendamente. Già la mattinata era iniziata male, con quella stupida lettera che aveva ricevuto. Adesso non riusciva a fare neanche un banale incantesimo di protezione e questo non era affatto da lei.

 

“Come mai non riesci a fare l’incantesimo Ev ? Hai perso i tuoi poteri ? “ la prese in giro Sirius, intento a mandare ripetutamente Emmeline a sbattere contro lo scudo che aveva creato.

 

Per questo motivo si beccò una poderosa gomitata sulle costole da quest’ultima, che lo prese per un braccio e lo trascinò al suo posto.

 

“Idiota, adesso facciamo al contrario” esclamò la Vance, incrociando le braccia al petto, imbronciata.

 

“Certamente, cheriè” replicò lui, in tono suadente, strizzandole amichevolmente una guancia.

 

“Molto bene signorina Prewett !” esclamò la Goulding nel vedere la perfetta barriera che divideva Alice e Patil, cosa che rese molto felice Frank.

 

“Oh Sir, oggi pomeriggio non abbiamo niente da fare…andiamo da Zonko ?” chiese James, sporgendo la testa verso l’amico.

 

La bocca di Sirius si allargò in un ghigno.

 

“Sì…abbiamo lasciato Gazza un po’ troppo in pace ultimamente”

 

“Zonko ? Ma è mercoledì, come potete andare da Zonko ?” domandò Lily, confusa.

 

“Tu ancora ti fai queste domande Lils ?” le rispose Mary, che non riuscendo a creare una protezione sufficiente tra lei e Peter, aveva pensato che fosse una buona idea quella di schiantarlo addosso a Betty Cattermole, mentre la professoressa era girata da un’altra parte.

 

“Sai Evans, così concentrata sei proprio sexy” riprese James, con voce roca, mentre la ragazza si legava i capelli in uno chignon disordinato.

 

“Non sono concentrata, non ci sto riuscendo ! Mi state facendo innervosire !” sbottò a quel punto lei, non abituata ai ‘fallimenti’.

 

Mosso probabilmente da un forte masochismo, James continuò a punzecchiarla, creandole davanti una barriera perfetta ed esclamando : “Allora credo che dovresti cambiare compagno, è ovvio che se vedi me avanzare verso di te ti deconcentri molto facilmente”

 

Lily socchiuse gli occhi smeraldini e fece un passo verso il ragazzo, con aria terribilmente minacciosa.

 

“Voglio vedere come ti concentri tu se ti infilo la bacchetta su per il…”

 

“…NASO !” strillò Emmeline, proprio quando la Goulding stava passando accanto a Lily e James.

 

“Dai Evans…” mormorò James, abbassando la bacchetta di Lily, pericolosamente vicino alla sua faccia “che noia che sei, ti ho fatto un complimento !”

 

“Adesso ti mando a sbattere sulla lavagna se non la smetti” bofonchiò lei, guardandolo in tralice.

 

E siccome l’idiozia maschile, in certi casi, non ha davvero un limite, James decise di fare una bella battutina a sfondo sessuale perché si sa, non guasta mai.

 

“Mmh, sì…non ho mai sbattuto nessuna su una lavagna in realtà, però c’è sempre una prima volta a tutto” disse, passandosi le dita sul mento e la mascella, con fare pensoso.

 

Lily rimase a fissarlo in silenzio, per una manciata di secondi, chiedendosi se valesse la pena continuare a sperare nell’evoluzione oppure se fosse il caso di aspettare con ansia che un meteorite distruggesse la Terra.

 

Poi alzò la mano e chiese alla professoressa di uscire dall’aula. Quando la Goulding le diede il permesso, scansò James con una spallata e borbottò, neanche troppo a bassa voce :” Sei sempre – il solito – cretino”.

 

“Ha ragione” risposero all’unisono Marlene, Sirius e Remus, mentre James roteava gli occhi e sbuffava, frustrato.

 

Dopo circa cinque minuti, la Evans fece capolino dalla porta e la sua incazzatura sembrava, apparentemente, essersi volatilizzata nell’aria, dato il sorriso a trentadue denti stampato sulla sua faccia.

Questo comportò delle occhiate velocissime, incuriosite e anche maliziose delle sue amiche. Le mise a tacere mimando con le labbra :”Dopo vi dico” e fece un incantesimo di protezione tanto perfetto da mandare James a gambe all’aria, nelle braccia della professoressa.

 

-

 

“Remus…Rem” sussurrò James, scuotendo con energia il braccio del povero Lupin, intento a sfogliare il Compendio degli Anatemi più Comuni e relative Contro – Azioni.

La decima volta che sentì il suo nome, si decise a sollevare appena la testa.

 

“Eh”

 

“Senti cosa sta dicendo Lily a Mary”

 

“No. Hai già mandato in esplorazione Peter e Sirius, e la cosa non mi pare sia finita bene”

 

 

Cinque minuti prima

 

“Shhh Peter, stai zitto, non riesco a sentire” sbottò Sirius, nascosto dietro un’enorme scaffale polveroso.

 

“Sviluppa il tuo udito da cane allora”

 

“E tu sviluppa il tuo cervello da topo”

 

Il tavolo a cui erano sedute Lily Evans e Mary MacDonald era poco davanti a loro, dovevano sforzarsi di capire di cosa stessero parlando, anche se a Sirius sembrò che stessero semplicemente discutendo della Catalogazione di Hector Stuff in seguito alla Riforma della Strastraordinaria Società dei Pozionanti.

 

Si sporse un altro po’, ma Peter, molto più basso di lui, si aggrappò alla sua schiena per cercare di vedere meglio, cosa che fece perdere l’equilibrio a Sirius - poggiato con un solo piede a terra e l’altro sulla base dello scaffale – e fallire miseramente il loro piano.

 

I due rotolarono proprio ai piedi delle ragazze che li guardarono letteralmente dall’alto verso il basso, sollevando le sopracciglia.

 

“Avete bisogno di qualcosa ?” chiese Lily, scettica.

 

“No, il pavimento è semplicemente più comodo delle sedie” replicò Sirius, sdraiandosi con le mani dietro la testa.

 

“VIA,ORA.” li fulminò Mary, tirando Peter per un braccio.

 

“Va bene, va bene, ce ne andiamo…quanta fretta signorine…comunque MacDonald, hai proprio delle belle mutande !”

 

E dopo quest’ultima esclamazione Sirius si era beccato un temperino in fronte ed era finito in Infermeria.

 

-

 

“E poi come dovrei fare a sentirle ? Stanno a due banchi di distanza dal nostro” esclamò Remus.

 

“Lo sai come” continuò James, guardando Remus in maniera eloquente.

 

“Non ci provare”

 

“Dai, lo so che lo puoi fare…usa i tuoi sensi da lupo, che ne so” lo pregò James.

 

“Non se ne parla, lo sai che queste cose io non le faccio” scosse la testa e tornò a leggere.

 

“Lunastorta, ti prego…io.devo.sapere.” lo supplicò l’amico, giungendo le mani e chiudendo il libro dell’amico.

 

Questo roteò gli occhi, poi si rivolse a James, squadrandolo con le braccia incrociate.

 

“Cosa mi dai in cambio ?”

 

“La mia amicizia basta e avanza”

 

“Ciao” rispose seccamente l’altro, afferrando il suo libro e aprendolo, anche se la visuale gli fu subito ostruita dalla faccia di James.

 

Adesso gli tiro un pugno.

 

“Dai Reeeem”

 

Sapendo che se non l’avesse accontentato probabilmente avrebbe continuato fino allo sfinimento, Remus si decise ad aiutare l’amico.

 

“Va bene, ma devo comunque andare più vicino”

 

Lupin si alzò, e con nonchalance prese un libro da uno scaffale, lo sfogliò e poi lo ripose, tutto con estrema lentezza. James notò che si era accigliato e aveva iniziato a mordicchiarsi il labbro, nel mentre che aveva preso un altro volume.

 

Quando decise che aveva sentito abbastanza, riferì con tranquillità.

 

“Le sta chiedendo un parere sugli ingredienti”

 

“Lily non chiederebbe mai a Mary dei pareri sugli ingredienti, non mentirmi”

 

Remus sospirò e alzò gli occhi verdi dal suo foglio di pergamena.

 

“Lo vuoi sapere veramente ?”

 

L’altro annuì con convinzione.

 

“Okay, ma credo che non ti piacerà…”

 

“Posso farcela” sorrise James, battendosi una mano sul petto.

 

Remus lo guardò per un po’, poi con cautela mormorò :“Dean Ward le ha chiesto di andare ad Hogsmeade con lei questo sabato…e lei ha accettato

 

 

 

 

Quello che ne seguì fu il putiferio.

 

 

 

James spalancò gli occhi color nocciola, sbattè le mani sul tavolo e gridò :”COOOSA ?”

 

“Signor Potter ! Se per caso pensa di essere al mercato del pesce sappia che si sta sbagliando ! Questa è una BIBLIOTECA quindi la prego di fare silenzio !”

 

James scattò in piedi, fregandosene altamente delle parole della Bibliotecaria, e si diresse a grandi falcate verso il tavolo di Lily, ignorando i tentativi di Remus di fermarlo.

 

“EVANS !”

 

Lily sobbalzò, si portò una mano al cuore e guardò James, con occhi spaventati.

 

“E’ VERO CHE ESCI CON QUEL DONOVAN QUESTO SABATO ?”

 

“Prima di tutto non gridare perché Madama Pince ti fa uscire prendendoti per le orecchie, seconda cosa si chiama Dean e sì, ci esco ma non credo che siano affari tuoi” rispose lei, sollevando le sopracciglia, irritata.

 

“TU…TU ESCI CON LUI. VAI A HOGSMEADE C ON LUI ?!”

 

James sembrava sul punto di cadere a terra e avere una crisi epilettica o un infarto, tanto che Mary gli dovette ripetere più volte di abbassare la voce, sedersi e ragionare.

 

“MA PERCHE’ ? TU…TU NON PUOI, NON PUOI USCIRCI” continuò lui, afferrando una sedia e sedendosi accanto alla diretta interessata.

 

“Scusami ?! “ sbottò Lily “ Io esco con chi mi pare e piace”

 

“No, non puoi perché…è gay”

 

Mary, che era spettatrice di quell’assurda conversazione, si portò una mano alla fronte e scosse la testa, dubbiosa anche lei riguardo all’evoluzione della specie umana.

 

“Non è vero” rispose Lily, impassibile.

 

“Te lo dimostro”

 

“Potter, se non vuoi che ti schianti in questo istante su quella catasta di libri ti conviene stare zitto e andartene” replicò la ragazza, sul punto di perdere la pazienza.

 

“IO…IO TI HO CHIESTO DI USCIRE CON ME…CENTINAIA DI VOLTE! E QUESTO ARRIVA, FRESCO FRESCO, TI CHIEDE DI USCIRE E TU CHE FAI ? ACCETTI SUBITO ?!”

 

“SIGNOR POTTER !” esclamò la vecchia, che nel mentre aveva continuato a lanciare occhiatine fulminanti al gruppetto.

 

“Esattamente” annuì Lily, guardando fisso James.

 

“No, non lo accetto” il Potter scosse la testa e si passò una mano tra i capelli, in agitazione.

 

“Poco mi importa” borbottò Lily, riprendendo a scrivere gli ingredienti necessari per preparare il Distillato della Morte Vivente. Si chiese se fosse il caso di somministrarlo a quel troglodita di Potter, magari avrebbe chiuso la bocca una volta per tutte.

 

James allora si sporse verso di lei, poggiando i gomiti sulle ginocchia e prese un grande respiro.

 

“Senti, non…puoi, semplicemente non puoi, mi rovineresti la giornata” disse, abbassando la voce.

 

“Potter, se non te ne vai tu me ne vado io”

 

Lily era al limite, un’altra parola e giurò che se ne sarebbe andata.

 

“Evans…lui ti ha chiesto di uscire e tu hai detto di sì. A me non l’hai mai detto”

 

“Bhè, fatti una domanda e datti una risposta” gli suggerì Lily, incollerita.

 

Scattò in piedi e dopo aver afferrato i suoi libri filò verso l’uscita della Bibilioteca, senza aggiungere un’altra parola.

 

-

 

Erano circa le due di notte e Lily era sola, seduta sul pavimento, davanti al camino. In mano aveva una lettera, continuava a leggerla, tremante.

 

“Ehi Evans”

 

Due occhi del colore del ghiaccio la stavano fissando, titubanti.

 

“Black guarda, non è proprio il momento” rispose lei, voltandosi verso il camino ed asciugandosi subito una lacrima.

 

Sirius si infilò le mani in tasca e sollevò le spalle.

 

“Lo so, ma è proprio per questo che sono qui”

 

“Eh?”

 

La raggiunse e si sedette a gambe incrociate sul tappeto, gettando la testa all’indietro in modo rilassato.

 

“Non ti ho mai ringraziata per quella volta che mi hai detto tutte quelle cose, sui fratelli, su questa situazione…” iniziò lui, distogliendo lo sguardo. *

 

“Quella volta in giardino dici ? Ah, non è che ci sperassi molto, tu non ti scusi mai” rispose la rossa, piacevolmente sorpresa.

 

“Solo con alcune persone”

 

“Mi sento onorata” sorrise Lily, scostandosi un ciuffo di capelli dal viso.

 

“Ho notato che oggi eri un po’ più nervosetta del solito…non ti chiedo di parlarmene, assolutamente, anche perché in realtà non mi interessa molto…” ridacchiò lui, ricevendo un pungo sulla spalla.

 

“Ehi !” esclamò Lily, falsamente offesa.

 

“Riguarda tua sorella ?”

 

“Come sai che ho una sorella ?” chiese lei, perplessa.

 

“Me l’ha menzionata Mary un paio di volte, ma non mi ha detto molto eh, stai tranquilla”

 

Lily sospirò e guardò la lettera, poi la appallottolò ma aspettò a lasciarla bruciare nel camino.

 

“Sì…vabbè tanto già che ci siamo te lo posso dire. Ma devi promettermi di non prendermi in giro o andare a raccontarlo troppo, va bene ?”

 

“Croce sul cuore” esclamò lui, portandosi le dita incrociate sul petto.

 

“Oddio, lo fai proprio come Em”

 

Lily si mise a ridere mentre Sirius svagava, improvvisamente interessato all’anello che portava al pollice.

 

“Comunque” iniziò la ragazza “vedi, io ho questa sorella, Petunia. Lei è più grande di me e non è una strega. Quando eravamo piccole eravamo davvero molto legate ma poi io sono stata ammessa ad Hogwarts, si è scoperto che le mie stranezze in realtà erano dei poteri magici e tutto si è incrinato. Non ti sto a raccontare come reagisce alla magia ecc, comunque ormai non abbiamo molti rapporti. Non mi scrive mai e anche quando ci vediamo non parliamo molto”

 

Il Black si voltò a guardarla, annuendo in silenzio, per farle segno di continuare.

 

“Pensa che qualche tempo fa ho scoperto che si sposa. Non si è mai degnata di dirmelo ovviamente, me l’hanno comunicato i miei genitori, che poverini, non sanno più che fare per cercare di farci andare d’accordo. Bhè, stamattina mi è arrivata questa” gli porse la carta che aveva in mano.

 

Sirius la lesse molto velocemente, strabuzzando gli occhi in un paio di punti e serrando la mascella in altri. Quando concluse guardò Lily e disse solo :” Che stronza…no io in realtà direi proprio che è una troia ma tu poi mi cazzieresti”.

La Evans afferrò la lettera con le lacrime agli occhi, e un singhiozzo le spezzò la voce.

“Uno scherzo della natura. Capito ? Non tornare per le vacanze di Natale o se torni stai attenta a circolare il meno possibile per casa, farò conoscere Vernon agli altri parenti e lui non deve assolutamente scoprire di te. Potrebbe anche decidere di interrompere il fidanzamento se venisse a sapere che ho un mostro come sorella.”

 

Lily cedette e il pianto le inondò il volto, causando un momento di panico e imbarazzo da parte di Sirius, non abituato a consolare le ragazze – del cui pianto generalmente era lui la causa principale. Poi però le circondò le spalle con un braccio e la attirò a sé.

 

“Non sei uno scherzo della natura. Casomai una forza della natura, quello sì. Io ho imparato che chi ti tratta così nella vita, non ti merita. Continua a camminare a testa alta”

 

A quel punto la rossa sciolse l’abbraccio e si asciugò frettolosamente le lacrime, poi sorrise, sorpresa ed imbarazzata anche lei.

 

“Dai, lasciamo stare queste cose…non riesco a dormire” sbuffò lei, gettando la testa all’indietro, proprio come prima aveva fatto il suo compagno.

 

“Dovremmo fondare un club sai ?” sorrise lui, scompigliandole i capelli.

 

“I pensatori notturni ?”

 

“No, un club più esclusivo tipo…I capelli più belli di Hogwarts

 

Sirius allargò le mani davanti a sé, come a creare lo spazio per l’insegna sfavillante del loro gruppo super esclusivo.

 

Lily scoppiò a ridere e scosse la testa, ma si rabbuiò non appena il moro disse : “Ovviamente il primo ad essere escluso sarebbe James”

 

Sorvolando sulla cosa, i due continuarono a chiacchierare per un pochino fino a che entrambi non constatarono che era l’ora di andare a dormire. Sicuramente il giorno dopo si sarebbero pentiti amaramente della loro discussione notturna.

 

“Ah, Evans, un’ultima cosa” Sirius si voltò erso di lei, prima di salire le scale.

 

“Sì ?”

 

“Non essere così arrabbiata con James, è un bravo ragazzo” disse lui, sorridendo affettuosamente “ E’ che quando ti ha nei paraggi diventa incredibilmente stupido…chissà perché” le fece l’occhiolino, causando il rossore di Lily.

 

“Buonanotte Lils” esclamò poi, chiamandola come faceva sempre Mary.

 

“Buonanotte Sirius” lo salutò lei, sollevando la mano.

 

Si era ricreduta anche su di lui. Uno dei peggiori individui di Hogwarts era un ragazzo molto sensibile – più o meno – in realtà. Forse era il caso di mettere le cose in chiaro anche con James Potter, una volta per tutte.

 

 

* Quella volta in giardino si riferisce ad un episodio in cui Sirius, sul punto di litigare con suo fratello Regulus, viene calmato da Lily, che gli accenna alla sua situazione e gli dice che suo fratello capirà da solo di stare sbagliando.

  
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