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Autore: _Eclipse    15/01/2019    1 recensioni
{Storia ad Oc | iscrizioni chiuse| ex Eternal Darkness}
Dopo anni e anni di guerra, alla fine l'umanità è crollata. Un nuovo potere in mano ad una razza di esseri mostruosi è sorto.
Vampiri, principi della notte, ormai signori anche del mondo. Una cortina di oscurità è calata sulle rovine degli uomini.
Ma una fioca luce brilla nelle rovine dell'umanità. Una piccola scintilla di speranza, la scintilla della resistenza. Un gruppo di giovani uomini e donne che nel buio della notte agiscono come ombre che mira alla liberazione degli uomini dal giogo di quest'oscuro nemico. Un gruppo di persone che mira a far risplendere un nuovo sole sulla terra.
Genere: Avventura, Dark, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Axel/Shuuya, Mark/Mamoru, Nuovo personaggio, Shuu, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Violenza
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CAPITOLO 9: SANCTUS MICHAEL

 
 
 

Il viaggio di ritorno fu di gran lunga più breve dell'andata.

La foresta era ancora brulicante di profughi che si nascondevano, anche se buona parte di essi stava lentamente tornando in città. Ormai molta gente era rassegnata e guardava mestamente i brandelli della Gilda che cercavano di tenersi operativi. Il passaggio dei ragazzi fu accolto più con compassione che ammirazione.

Le tende della Inazuma erano ancora montate e intatte.

Il cielo era ormai buio, splendevano le stelle e una luna che cresceva lentamente.

Vicino alle tende vi era un braciere con rimasugli di cenere e legna.

Axel posò dei nuovi rami e diede fuoco con un fiammifero.

La squadra si sedette a terra attorno al focolare per scaldarsi.

-Allora, che indicazioni ci da il diario?- domandò Jude.

-Lasciamo che sia mia fratello a mostrarcele- propose Aiden passando il diario del padre all'altro ragazzo.

Lo aprì fino alle ultime pagine e iniziò a recitare la piccola filastrocca:

 

“Eternamente la notte giace.
Chi è come Dio, prepotente impera,
e la sovrasta tenace.
Angeli armati di luce difendono, come bufera,
e la tenebra respingono, nel profondo abisso.
Tremenda e austera l’ombra, avvolge
chi scioglierà l’antico nesso,
e sarà sol dolore che al mondo rivolge”

 

-Non ho la più pallida idea di cosa significhi- continuò.

-Sembrano parole rimate messe a caso- aggiunse Ryo.

-Non sono casuali, non dobbiamo fermarci sul significato letterale, ma dobbiamo riuscire a capire il senso allegorico di tutto ciò- intervenne Viktor.

-In che senso?- domandò Ines.

-Prendiamo ad esempio il primo verso: “eternamente la notte giace”. Noi sappiamo di per certo che sono indizi per trovare Lilith. E Lilith in ebraico significa notte, quindi secondo questa chiave di lettura il verso divento: “eternamente Lilith giace”- rispose Aiden.

-Ottimo siamo già a un verso in meno!- esclamò Darren visibilmente eccitato dall'indovinello del diario.

-Ci manca tutto il resto…- commentò Jude.

- “Chi è come Dio, prepotente impera e sovrasta tenace”... dobbiamo capire chi sia al pari di Dio- continuò il rasta.

-Non so… il demonio?- propose Austin.

-Il demonio prepotente impera e la sovrasta tenace, non mi sembra una cosa molto positiva- obiettò Axel.

-Eppure mi sembra che sia azzeccato dato che dal nostro punto di vista c'è un “demonio” che domina i vampiri e riduce in schiavitù gli uomini- replicò il ragazzo dai capelli neri.

-Improbabile, in questi versi dovrebbe contenersi l'area in cui si trova la tomba, “chi è come Dio” la sovrasta, quindi è sopra Lilith, o meglio la cripta. E poi secondo la Bibbia, Satana venne sconfitto. Non possiamo considerarlo al pari di Dio- osservò Viktor.

-Quindi chi è che potrebbe essere come Dio?- pronunciò Kangdae.

-Non ne ho la più pallida idea- rispose l'altro.

Il gruppo iniziò a riflettere, alcuni pensavano, altri bofonchiavano.

Era passato un abbondante quarto d'ora e nonostante le proposte più fantasiose non si era arrivati ad una conclusione.

-Chi è come Dio? Chi è come Dio?- ripeteva Celia pensando.

-Aspettate, cosa hai detto?- chiese il Barone rivolto all’infermiera.

-Io? Ho solo detto: chi è come Dio?-

-Forse stiamo sbagliando il ragionamento. Non dobbiamo cercare qualcuno che sia come Dio, ma capire cosa vogliono dire quelle parole!- continuò il vampiro.

-Non ti seguo Viktor- disse Jude.

-Prima ho accennato all'episodio della ribellione di Satana, il demonio. Stando ai racconti venne sconfitto dall'arcangelo Mikha'el. Mikha'el significa proprio “Chi è come Dio?” ed egli fu anche l'arcangelo che con una spada d'argento uccise Lilith e Qayin- rispose.

-Quindi sarebbe Mikha'el prepotente impera e la sovrasta tenace- continuò il rasta.

-Esatto, l'arcangelo Mikha'el è conosciuto anche come…- il Barone non finì la frase, Jude riuscì a precederlo.

-San Michele, Saint Michael-

-Esatto!-

-Aspettate voi sostenete che Lilith è stata sotto il nostro sguardo per tutto questo tempo?!- intervenne Ryo.

-Questo è quello che sembra, Saint Michael è piuttosto grande- rispose Shawn.

-Ma la Gilda si sviluppa in una serie di bunker sotterranei, dovremmo averla trovata quella cripta- continuò la ragazza dai capelli rosa.

-Potrebbe essere in una zona non attraversata dalla base. E poi ciò spiegherebbe il perché da giorni si vede un gran numero di non morti e vampiri nella città- intervenne Axel.

-Ma anche se fosse a Saint Michael, dove potrebbe essere?- chiese Darren.

- Gli altri versi sono “Angeli armati di luce, difendono come bufera e la tenebra respingono nel profondo abisso”- rispose Jude.

-Forse siamo noi gli angeli armati di luce, sono anni che combattiamo i vampiri e le tenebre- disse Ryoko.

-E le nostre armi sparano proiettili che scintillano, incendiari e quindi sono di “luce”- continuò Celia.

-Questo implica che la cripta sia al di sotto della base… potrebbe essere, nei giorni scorsi ho visto numerosi vampiri scortare degli uomini presso l’ingresso nord, forse sfruttano gli umani rimasti in città per cercare la cripta- commentò Axel.

-Claude e Bryce hanno già iniziato le ricerche ma devono localizzare il punto giusto. Quindi potrebbe essere vero che stanno cercando al di sotto della base da loro espugnata- proferì Aiden.

-Qualcosa non mi torna… le pergamene sono più antiche della Gilda. Questa è un’istituzione recente, per secoli il nostro nemico è stato il clero, quindi mi sembra impossibile che gli “angeli armati di luce” siate voi- osservò Viktor.

-Il clero? Forse ho capito… tanti anni fa, prima dell’ascesa dei vampiri, c’era una cattedrale a Saint Michael, intitolata proprio al santo della città- disse Austin.

-Una cattedrale? E dove?- domandò Ines.

-Non lo so di preciso, me lo raccontava mia nonno quando era in vita. Diceva che era nella piazza, ma all’interno dove c’era l’altare le pareti erano affrescate con immagini di angeli armati di spade splendenti che respingevano dei demoni e nel mezzo svettava un angelo più maestoso che alzava una spada infuocata, forse potrebbero essere questi gli “angeli armati di luce”- continuò.

-La cacciata di Satana dal Paradiso, la cacciata del male…- commentò il Barone.

-Come fai a sapere queste cose?- chiese KD incuriosito.

-Mio nonno, è cresciuto qui a Saint Michael. Prima di unirmi alla Gilda vivevo con mia madre e a casa abbiamo una foto incorniciata di mio nonno da giovane, alla sua cresima. E’ l’unica fotografia che abbiamo di lui, un ragazzino insieme ai suoi compagni, il vescovo e il sacerdote. Sullo sfondo l’affresco che vi ho appena descritto- concluse il ragazzo.

-Diamine, sei pieno di sorprese Austin- rise Axel.

-Quindi le vecchie rovine nella piazza, sarebbero i resti della cattedrale di Saint Michael, noi cerchiamo una tomba sotterranea quindi a rigor di logica dobbiamo scendere nelle cripte della cattedrale- disse Jude.

-Esattamente, direi che è stato piuttosto semplice, grazie alla traduzione e suppongo parafrasi del cavalier Frost. Gli ultimi versi parlano da soli, grande sciagura scatenerà chiunque raggiungerà la tomba- concluse Viktor.

-Quindi non dovremo fare altro che riprenderci la città e trovare Lilith- disse Axel.

-Non credo sarà così semplice… probabilmente potrebbe essere l’ultima battaglia. Nel caso in cui riuscissimo a riprendere Saint Michael, Ray Dark scenderebbe sul campo di persona pur di poter ottenere i poteri di Lilith e impedirne la sua distruzione- spiegò Aiden.

-La nostra morte, o la sua...- mormorò Shawn.

-Ci serve un piano, siamo troppo pochi per poter riconquistare Saint Michael e difenderla- osservò Jude.

-Se l’armeria è intatta possiamo armare i civili e i reduci dell’attacco- suggerì Ryoko.

-Io credo che potremo avere degli alleati, prima della nostra missione all’avamposto Echo, Mark era stato inviato con una squadra a stabilire un contatto con alcuni gruppi di cacciatori delle zone limitrofe. Se riuscissimo a impossessarci di una radio potremmo chiedere aiuto… - disse Axel.

-Potremmo andare noi, una piccola squadra, ci infiltriamo nella base, eliminiamo i vampiri, chiediamo aiuto e ci prepariamo a difendere la città fino a che non troviamo la cripta e distruggiamo Lilith- riassunse Ryoko.

-In breve sì… un piano suicida e con basse probabilità di riuscita, per ora. Se siete d’accordo, datemi un po’ di tempo e lo perfezionerò, direi che possiamo congedarci fino a che non avrò finito- propose Jude.

La squadra si dileguò.

L’ora si era fatta tarda.

La foresta era silenziosa, si sentiva solamente il fruscio del vento tra i rami e le foglie.

Poco distante dalle tende del campo, il Barone era disteso sull’erba guardando in alto.

-Posso sedermi?- domandò una voce.

Viktor si girò e vide il volto di Austin e fece un cenno di assenso per poi alzarsi e sedersi.

-Mi chiedevo che stessi facendo-

-Nulla di interessante. Guardavo solamente le stelle… in tutti questi anni di buio mi sono dimenticato di come fossero così splendide. E’ ancora più bello vederle da lassù- rispose il vampiro indicando il cielo.

-E’ possibile volare?- chiese incuriosito il ragazzo dai capelli neri.

-Una volta si poteva… per allontanarmi dal mio ruolo di nobile ho viaggiato in lungo e in largo per la terra e purtroppo combattuto in molte battaglie nel nome della mia nazione. L’ultimo conflitto a cui partecipai fu la seconda guerra mondiale. Una guerra atroce e insensata, la più devastante che gli uomini e i vampiri avessero mai visto. Ero pilota di uno spitfire, uno dei migliori aerei che si potesse desiderare. Più volte ho volato sul canale della Manica di notte per difendere la mia isola e vedere le stelle così luminose era una delle poche cose che poteva consolarmi, mi aiutava a restare calmo e a tornare in base al sicuro quando non potevo orientarmi con altri mezzi-

-Quindi tu sei stato nei cieli?!- Austin pareva piuttosto eccitato al pensiero, da decenni ormai non volava più neanche un aereo.

-Dopo aver visto la tragedia delle trincee ho cambiato radicalmente compagnia. Dalla terra all’aria. Volare è una cosa magnifica, una delle meraviglie dell’intelletto umano, ma usare delle nobili macchini come gli aerei per combattere, è una cosa raccapricciante, sempre più veloci e armati. La città di Amburgo venne bombardata dalla nostra aviazione con tale violenza da generare una tempesta di fuoco, Feuersturm in tedesco… morirono migliaia di vittime civili tra le fiamme o in cerca di salvezza nel lago-

-Capisco…- il tono di Austin si era rattristato al pensiero di quanto potessero diventare terribili delle macchine così meravigliose.

La nota di tristezza arrivò alle orecchie del Barone che rispose sorridendo:

-Forse potrei essere ancora capace… ti prometto che se usciamo vivi da questa storia, ti farò provare l’ebrezza del volo!-

-Dici davvero!?- gli occhi di Austin parevano luccicare, sembrava quasi un bambino in un negozio di giocattoli.

-Se non è stato distrutto, conosco un luogo nella mia vecchia Londra dove si possono trovare degli aerei come quelli che ho pilotato… anche se devo ammettere che l’abitacolo di uno spitfire potrebbe essere un po’ stretto per due persone… consideralo un regalo di ringraziamento per avermi dato la forza di cambiare-

Il ragazzo era quasi in estasi, aveva sempre desiderato provare a librarsi in cielo e vedere la terra dall’alto come un aquila.

-Non sai quanto mi renderebbe felice!- sorrise. Si lasciò poi cadere all’indietro per stendersi sul prato e osservare le stelle. La sua mano cadde inavvertitamente su quella del Barone, affianco a lui. Non sembrava più gelata come la prima volta che l’aveva toccato. Resosi conto del gesto arrossì e la levò scusandosi.

-Tranquillo… non è nulla, anzi è… bello…- Viktor era visibilmente in imbarazzo, se avesse potuto arrossire, avrebbe probabilmente fatto concorrenza ai capelli della sua nemesi Claude.

Con un pizzico di coraggio misto a vergogna Austin posò nuovamente la mano su quella di Viktor, stringendola.

-Un umano e un vampiro potrebbero mai provare amore l'uno per l'altro?- domandò candidamente avvicinandosi al Barone.

-All is fair in love and war, tutto è lecito in amore e guerra… ma non posso che risponderti solo che dipende- sospirò il vampiro.

-Da cosa?-

-Da ciò che prova l'umano per il vampiro- accennò un sorriso sincero pur lasciando trasparire i lunghi canini.

Austin rimase in silenzio qualche secondo, un tempo che pareva infinito, poi si fece coraggio, socchiuse gli occhi e lasciò un dolce bacio sulla bocca del vampiro. Un bacio leggero e puro.

-Questo è ciò che provo…- rispose Austin tremante per l'emozione.

Viktor si avvicinò, lo abbracciò e posando la sua fronte su quella dell'altro ragazzo mormorò:

-Allora è possibile che un vampiro e un umano provino amore l'uno per l'altro-

Il ragazzo dai capelli neri si strinse a lui.

-Volevo lo sapessi, prima della battaglia… nel caso in cui fallissimo o morissimo, io sarei in pace-

-Non falliremo- lo rincuorò l'altro per continuare:

-Non avrei mai pensato che sarebbe successo una cosa del genere, voglio dire, tu sei giovane quasi vent'anni, io invece ho più di otto secoli di età…-

-Che sono mille anni se non un battito di ciglia?- scherzò Austin.

-Forse hai ragione… sai, credo che non siamo gli unici ad aver approfittato di questa notte stellata che precede la tempesta, prima ho visto passare Ines e Darren, direi che sono una bella coppietta-

-Mai quanto noi!- sorrise il ragazzo umano.

Il vampiro si alzò per poi porgere la mano al ragazzo.

-Forse è meglio se torniamo dagli altri, non vorremmo che si facessero qualche strana idea come l'ultima volta-

L'umano afferrò la mano, si alzò per tornare alle tende.

Era passato almeno un'ora.

Jude aveva finito ufficialmente di stendere il piano ed era pronto a spiegarlo.

-Ci ritroviamo in una situazione pressoché simile a quella dell'altro giorno, quando ci siamo infiltrati nel maniero di Viktor. Probabilmente i vampiri sapranno già che intendiamo riprendere la città, o perlomeno trovare la cripta di Lilith prima di essi.

Da quanto sappiamo, sono penetrati nella base della Gilda attraverso l'ingresso nord ed è da lì che continuano ad entrare schiere di uomini in schiavitù in quanto è l'accesso più grande e praticamente non è nascosto. Per metterci in comunicazioni con gli altri gruppi di resistenza dobbiamo accedere alla sala radio, nell'ufficio del comandante Evans, quindi dobbiamo riuscire ad entrare nella base senza farci scoprire. La mia idea è di usare l'ingresso orientale. La porta numero 3 è la più nascosta, si potrebbe dire che è stata creata per casi come questi. Il vantaggio è che si trova in una zona piuttosto vicina, sul confine est della città. Il problema è che il passaggio della cisterna è stretto e dobbiamo passare uno alla volta.

All'interno dovremo cercare di arrivare all'ufficio, probabilmente dovremo combattere.

Il problema è arrivare alla porta senza essere visti…-

-Forse so io come fare- intervenne Aiden.

-Puoi spiegarti meglio?- chiese Axel.

-Avete fatto caso, voi umani, che non vi abbiamo mai attaccato di giorno? Ebbene, sapete benissimo che il sole è mortale per noi… ma soprattutto per i non morti. I più deboli diventano polvere con i primi raggi di luce, i più forti cadono a terra senza la possibilità di muoversi. Quindi se vogliamo raggiungere questo accesso, dovremo farlo di giorno- continuò il vampiro.

-Confermo, ma suggerisco di procedere alle primissime luci dell'alba per godere ancora di un minimo di ombra e non farci vedere- aggiunse Viktor.

-Ottimo, partiremo quindi alle prime luci dell'alba, buonanotte ragazzi- concluse Jude per congedarsi andando nella propria tenda seguito dagli altri.

La notte fu tutt'altro che serena. Axel non chiuse occhio e ripensava solamente alla propria sorella.

Kangdae passò quasi tutto il tempo a pulire il proprio fucile di precisione.

Jude, continuava a pensare alla cripta.

Viktor e Austin dormivano abbracciati sotto gli occhi di Ryo e Celia.

La prima si fece sfuggire un semplice:”Chi l'avrebbe mai detto” per poi sorridere. Aveva alla fine accettato il Barone.

Ma al sussurro, il ragazzo schiuse gli occhi, non era quieto neanche lui.

Ines e Darren erano di nuovo usciti insieme a contemplare per qualche istante la notte.

Quando le tenebre iniziarono a diradarsi, Aiden che era di guardia fuori, iniziò a chiamare gli altri.

Era giunto il momento.

Da lì avrebbero avuto qualche ora per riuscire in un'impresa. Riconquistare da soli una città e resistere fino ai rinforzi, se mai fossero arrivati.

Tutti si stavano preparando, caricavano le armi e riempivano gli zaini di provviste.

Anche i due vampiri, riempirono delle borracce con quel poco sangue contenuto nelle bottiglie scure prese da Viktor.

I raggi del sole iniziarono a risplendere.

La squadra iniziò a dirigersi verso la porta numero tre.

Aiden aveva ragione, il sole inibiva completamente i non morti. Le strade erano deserte.

In pochi minuti raggiunsero il vecchio disco di ghisa che permetteva di accedere alla cisterna.

Venne sollevato e uno ad uno entrarono scendendo dalle scalette di metallo.

-Potevate creare un ingresso più comodo borbottò Aiden-

Nessuno fece caso al commento.

Axel faceva da guida e condusse tutti verso la vera porta blindata.

Venne aperta e tutti scivolarono all'interno velocemente prima che si richiudesse.

Nulla era cambiato da quella prima volta che Ines percorse i lunghi corridoi fatiscenti.

Ad un tratto però si sentì un rumore. Un non morto stava di pattuglia.

Essendo all'interno di un bunker, non era soggetto al potere del sole.

Darren lo abbattè con una freccia.

Così fu anche per il secondo e il terzo mostro.

Erano quasi arrivati alla porta dell'ufficio di Evans. Fino ad allora erano riusciti a colpire i non morti senza farsi scoprire. In alcune zone videro decine di uomini e donne scavare picconando le pareti e sorvegliati da scheletri.

Jude contò fino a tre. Il gruppo fece irruzione sfondando la porta. Axel e Ryoko spararono a vista ai non morti.

Alcuni loro colpi vennero tuttavia deviati con un rumore metallico.

Davanti a loro Bryce Withingale, brandiva una lunga spada a due mani.

-A quanto pare abbiamo ospiti… i resti della Gilda di Saint Michael e i due traditori- proferì.

Con uno schiocco di dita, diversi scheletri circondarono i ragazzi.

Tra i cacciatori e Bryce si parò Viktor con la propria spada sguainata.

Bryce sorrise stringendo la presa sulla propria.

Il Barone passò all'attacco senza esitare, uno, due colpi che furono parati senza difficoltà. Il marchese Withingale non si tirò indietro e contrattaccò. I suoi colpi erano più pesanti e potenti. A fatica una sciabola come quella del Barone poteva resistere. Tre o quattro parate. Le lame cozzavano l'una contro l'altra rumorosamente.

Alla quinta parata Viktor si aprì un varco e rapidamente con la mano sinistra puntò il proprio revolver di tipo Webley alla testa dell'avversario.

Questa volta fu lui a sorridere.

Bryce lasciò cadere la spada e alzò le mani.

-Mi arrendo- cinguettò, il suo tono era fin troppo canzonatorio e irritante.

-Bene Bryce… hai quest'unica possibilità di restare in vita. Torna dal tuo padrone e digli che noi sappiamo dove si trova la cripta, se la vuole salva, che venghi lui di persona!- esclamò furente il Barone.

Bryce abbassò la testa in un lieve inchino. Schioccò le dita una seconda volta e gli scheletri diventarono polvere.

Si allontanò poi lentamente, si voltò e fuggì.

-L'hai veramente lasciato libero!?- sbottò Axel.

-Ci serve per provocare Dark, lui è un uomo orgoglioso, non permetterà che un suo servo venga battuto così miseramente- replicò Viktor.

-Non ci rimane che contattare tutti i cacciatori delle città e delle gilde vicine- disse Kangdae.

-Lasciate fare a me, conosco le frequenze radio per contattarli- intervenne Jude per poi andare nella stanza affianco.

Uno sgabuzzino con un vecchio apparato radio e un microfono.

Si sedette e iniziò ad armeggiare fino a trovare la frequenza giusta e chiedere aiuto.

Nella sala di comando vi erano ancora le tracce della morte di David e Mark. Sangue, sulle pareti, il pavimento e la scrivania.

Nessuno osava pronunciare una parola.

-Forse dovremo avvertire la popolazione civile. Forse troveremo volontari che combattono- propose Shawn rompendo il silenzio.

-Dobbiamo preparare le difese il prima possibile. Ray Dark potrebbe colpire entro questa notte- disse Viktor

-Dovremo sfruttare il sistema di altoparlanti esterni- osservò Celia.

-Ci penso io- Axel si sedette alla scrivania di David. Vi era un microfono  con un pulsante.

Si schiarì la voce, si avvicinò al microfono e premette il pulsante di accensione.

Aspettò qualche secondo e iniziò a parlare scandendo bene le parole:

“Qui parla Axel Blaze, cacciatore della Gilda di Saint Michael. La città è stata liberata. Ripeto, la città è stata liberata. I vampiri si sono ritirati. Ci aspettiamo tuttavia un attacco imminente entro questa notte, ripeto, ci aspettiamo un attacco imminente entro questa notte. La Gilda ha bisogno del vostro aiuto. Chiunque voglia offrirsi volontario per combattere si rechi verso l’ingresso nord della Gilda. Il vostro contributo è necessario. Questa sarà la battaglia che ci condurrà alla vittoria assoluta!- le ultime parole vennero pronunciate con solennità ed enfasi. Il messaggio venne ripetuto più volte.

-Dobbiamo solo sperare che qualcuno risponda alla chiamata- continuò Axel.

-Finché c’è speranza, anche i civili aiuteranno. Mi ricordo un episodio dell’ultima grande guerra. La città di Leningrado riuscì a resistere per più novecento giorni di assedio nonostante fosse accerchiata dai tedeschi. Fu una gloriosa vittoria per i russi, anche se a caro prezzo…- disse Viktor.

-Pensi che riusciremo a resistere per così tanto tempo?- chiese Aiden.

-Non credo proprio… siamo l’unico ostacolo che separa Dark da ciò che più vuole- rispose sconsolato.

-L’hai detto tu, ci vuole speranza e se necessario resisteremo per mille giorni anche noi!- tuonò Axel in modo deciso e determinato.

Tornò Jude, si tolse gli occhialini e dopo un sospiro prese parola:

-Ho chiesto aiuto agli ultimi amici che abbiamo. Purtroppo devo ammettere che in molti sono stati decimati o eliminati. Ma due gruppi, i maggiori per fortuna, hanno risposto che arriveranno quanto prima sfruttando anche mezzi a motore anche se rischiosi, saranno qui via terra da est, quelli che vengono da sud attraverseranno il lago per essere più veloci-

Alcuni esultarono. Non erano soli.

-Dobbiamo solo stabilire chi rimarrà qui e chi cercherà la cripta di Lilith… io mi offro volontario per trovare la tomba-  continuò il rasta.

-Se vai tu, allora io ti seguo- rispose Axel.

-Anche io vengo- sussurrò Ines.

Darren esitò qualche secondo e poi si aggiunse anche lui.

-Bene, allora dovremo solo dirigerci verso le rovine della cattedrale, nella piazza centrale- concluse Jude.

-Buona fortuna ragazzi, ne avrete bisogno. Nessuno sa cosa nasconde il buio di quella cripta- Viktor strinse la mano ai quattro volontari.

-Jude, se tu andrai via, chi coordinerà l’attacco?- domandò KD.

-Ho pensato anche a questo. La Gilda è un’organizzazione paramilitare. Non siamo soldati di professione, siamo semplici guerriglieri che cercano di diventare più forti. Io posso elaborare dei piani per piccoli gruppi ma sento che questa sarà una battaglia difficile e di grandi dimensioni. Affido il comando a Viktor- rispose.

Viktor si voltò sorpreso.

-Cosa!?- il tono del vampiro era più che esterrefatto.

-Ho sentito da Austin che sei l’unico che ha esperienza militare. I cieli d’Europa, le trincee della Somme, forse Gallipoli?-

-Lo sbarco a Gallipoli fu un fallimento totale, non voglio ricreare quello stesso disastro qui a Saint Michael!- rispose.

-Sei l’unico con esperienza, avresti sicuramente più successo di me… generale- le parole di adulazione di Jude fecero effetto.

-E va bene, ho bisogno immediatamente di una cartina della città. Austin vai all’entrata nord insieme a Ryoko. Se là fuori c’è qualcuno, dobbiamo consegnargli un’arma. C’è qui un infermeria o qualcosa del genere?-

-Sì, è in fondo al corridoio a destra- rispose Celia.

-Ottimo, deve essere pronta ad accogliere quanti più feriti possibili, ce ne saranno molti. Dobbiamo anche portare all'entrata nord le armi e le munizioni, chi non è impegnato lo faccia- concluse il Barone.

 

****

 

All'appello risposero molte più persone di quelle previste.

Uomini, donne, giovani e anziani.

-Il supporto non manca!- esclamò Austin.

-Il problema sarà riuscire a organizzare un esercito- rispose la ragazza.

-Direi di iniziare-

Ryoko si mise sopra una cassa d'armi portata poco prima e urlò con tutta la sua voce:

-Ascoltatemi! Dovete disporvi in almeno due file, coloro che si offrono per combattere in prima linea, davanti a me e provvederò a dargli armi e munizioni. Chi ha timore della battaglia ma vuole dare supporto, si presenti da Austin!-

La massa di gente iniziò a organizzarsi in file passandosi tra loro le istruzione date.

Un fucile e due caricatori a testa. Non molto, ma non potevano fare altro.

I due ragazzi vennero poi raggiunti da Viktor e da Aiden.

-Se tutti combattessero potremmo anche spuntarla!- scherzò Aiden.

-Come siete organizzati?- chiese Viktor.

- Ryoko arma i volontari, davanti a me ci sono quelli che vogliono aiutare pur non combattendo- rispose Austin.

-Bene, chi non combatte deve seguire le nostre istruzioni. Dovremo costruire fortificazioni e barricate per le strade. L’attacco precedente ci viene in aiuto, buona parte delle vie più piccole sono diventate inaccessibili a causa dei detriti- disse il Barone mentre osservava la cartina che gli era stata procurata.

-Saint Michael è costruita lungo tre strade. La principale è la strada nord, che si interseca con la via occidentale ed orientale. Tutti coloro che non combattono devono creare delle barricate in questi punti, Austin. Usate tutto ciò che avete, arredamento, detriti… se necessario fate saltare in aria gli edifici circostanti! Dovete creare più linee di difesa. Se la prima cede, gli uomini ripiegheranno all’istante alla seconda. Se cade anche la seconda, andranno alla terza. Se avete armamenti pesanti come delle mitragliatrici, ne voglio almeno una a metà linea di difesa di ogni barricata- continuò mostrando le strade sulla cartina.

-Sarà fatto. Uomini avete sentito! Dobbiamo bloccare l’accesso alle strade principali con tutto ciò che abbiamo!- urlò Austin.

Il vampiro si avvicinò poi al ragazzo mormorando:

-Promettimi di non morire…-

-Solo se farai lo stesso- rispose sottovoce l’umano sorridendo.

Sia il Barone che Aiden si allontanarono per andare verso la strada maestra, quella settentrionale.

Un viale largo e lungo, che attraversava la città da capo a coda.

-Ci dovremo aspettare un attacco da nord, est e ovest… siamo praticamente circondati- sussurrò Viktor osservando la via davanti a sé.

-La città, confina a sud con un lago… secondo Jude i nostri alleati lo attraverseranno per portarci aiuto. Viktor, sei sicuro di quello che stai facendo?- rispose l’altro.

-Non abbiamo altra scelta direi…-

-Sai bene, che le possibilità di successo sono minime-

-Dobbiamo guadagnare tempo per far si che gli altri distruggano la cripta di Lilith. Se lui riuscisse ad avvicinarsi e assorbire quei poteri, credo che non ci sarà più alcuna speranza, solo una notte eterna, buio e morte…-

-Dark ha un’armata ben più grande della nostra. Contiamo qualche decina di cacciatori e forse qualche centinaio di civili che non hanno mai combattuto e non sappiamo quante forze possono schierare i nostri alleati-

L’altro vampiro non rispose, rimase a contemplare la via davanti a lui.

Un’esplosione colse entrambi di sorpresa. Un botto squarciò l’aria.

-Hanno già iniziato a demolire i le case per costruire le nostre difese- osservò Aiden.

-Abbiamo già perso troppo tempo in chiacchere. Andiamo-

Entrambi i vampiri si voltarono e tornarono verso il centro di comando.


****

 

Ebbene si può dire che in questo capitolo sono

successe molte cose, dal ritorno all’accampamento,

alla riconquista di Saint Michael e la costruzione delle sue difese.

La battaglia finale è vicina e i nostri eroi hanno solo

poche ore per rendere una città in rovina, una fortezza

per poter guadagnare quanto più tempo possibile affinché si trovi l’antica cripta

di Lilith.

Chissà come andrà a finire….

Intanto vi dico solo che ci vedremo al prossimo capitolo!

Un saluto,

 

_Eclipse

   
 
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