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Autore: lmpaoli94    17/01/2019    1 recensioni
Miranda non ce la faceva più a rimanere nell’ombra di un cognato molto migliore di lei.
Leonardo, ovvero il cognato di Miranda, aveva sempre avuto tutto nella vita: soldi, fortuna, bellezza e una stupenda fidanzata.
Miranda invece, per arrivare ad essere la donna che tutti avevano imparato a rispettare, aveva dovuto fare molto fatica.
Ma alla fine era riuscita a trovare un marito amorevole e a far nascere due figli davvero splendidi.
Ma cosa sarebbe successo se Leonardo avesse invitato tutta la famiglia di Miranda ad una cena per ritrovarsi?
Come l’avrebbe presa la donna?
Genere: Commedia, Drammatico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Appena Miranda, Vincenzo i loro due figli si ritrovarono dinanzi alla casa del loro parente, si guardarono a vicenda in attesa di presentarsi.
< Allora, siete pronti? > domandò Miranda.
< Noi sì > rispose Adam < E tu, mamma? >
< Sì. Faccio un respiro profondo e possiamo farci avanti. >
< Rimanere chiusi in macchina non servirà a nulla. Forza e coraggio > fece Vincenzo uscendo con i suoi figli.
Ma appena si ritrovarono dinanzi alla porta del cognato di Miranda, l’uomo notò che sua moglie era rimasta in macchina.
< Miranda, si può sapere che cosa stai facendo? >
< Sto facendo un respiro profondo. Non vedi? >
< No. L’unica cosa che vedo è che stai guardando nel vuoto. >
< Vincenzo, non ce la faccio a presentarmi dinanzi a mio cognato. È più forte di me. >
< Ma perché? Che cosa ti ha fatto? >
< Niente. Non voglio essere sbeffeggiata. >
< Ma perché ti dovrebbe sbeffeggiare? >
< Perché lo conosco molto bene, Vincenzo. >
< Ascoltami bene: sii te stessa e vedrai che andrà tutto bene. Ci sono io e i nostri figli che ti daremo man forte. Avanti, su. >
Alla fine Vincenzo riuscì a convincere sua moglie a farsi avanti e ad affrontare il problema a pieno petto.
< Sei bellissima, sai? >
< Sì, me l’hai già detto > rispose la donna che sembrava un fascio di nervi.
Una volta che Vincenzo suonò al campanello della casa, la prima persona che videro fu la compagna di Leonardo.
< Buonasera a tutti! > fece Amanda abbracciando tutti gli invitati < Come state? >
< Molto bene, grazie > rispose Vincenzo per tutti < E tu, Amanda? >
< Non c’è male. Leonardo vi sta aspettando in cucina. >
< Allora non lo facciamo attendere. >
< Venite, accomodatevi pure e datemi i vostri cappotti. >
Guardandosi intorno e vedendo che la casa era calda, accogliente e perfetta, Miranda si sentiva ancora più a disagio.
< Ciao, zio > fece Adam andando incontro all’uomo.
< Ehi, nipote! Ciao, come stai? >
< Tutto bene. >
< Aspettatemi in soggiorno. Metto in caldo il pesce e sono subito da voi. >
< Fai con calma. Non c’è problema. >
Mentre Amanda non faceva che vantarsi di come era felice insieme a Leonardo senza la presenza di figli, Miranda gli avrebbe risposto volentieri che la vita era magnifica anche con dei bambini da far crescere.
< Adam, il prossimo anno andrai alle superiori. >
< Sì, zia > rispose il ragazzo senza un minimo d’entusiasmo.
< E che scuola avresti scelto? >
< Ancora non ho le idee molto chiare… >
< Cerca di non avere fretta visto che siamo sempre a novembre. >
< Certo che no. >
< Mentre tu Barbara? Come ti trovi al liceo classico? >
< C’è molto da studiare, ma non mi lamento. >
< A che anno sei? >
< Al terzo anno. >
< Ed è anche la migliore della classe > s’intromise Vincenzo.
< Questo non è importante, papà. >
< Come no? Molti genitori non possono vantare di avere dei figli studiosi come te, sai? >
< E difatti, io non voglio vantarmi in nessun modo > rispose Barbara scocciata.
< Vincenzo, tu cosa mi racconti? Come ti va il lavoro? >
< Abbastanza bene. Fare l’operai di fabbrica è la cosa migliore che mi è capitato in tutta la mia vita… Senza contare l’aver sposato Miranda e aver fatto due figli, s’intende. >
< Sì, siete davvero una bella famiglia… >
< Una famiglia non è sempre la risposta a tutti i problemi > fece Leonardo finendo la frase di Vincenzo < Buonasera a tutti e scusate per la mia assenza. >
< Non c’è bisogno che ti scusi > replicò Vincenzo stringendogli la mano < Come va? >
< Tutto a meraviglia. Come sempre. >
Dopo aver salutato anche i suoi nipoti, Leonardo notò che Miranda non si era avvicinato minimamente a lui.
< Come stai, cognata? >
< Molto bene > rispose Miranda con tono serio.
< Posso darti un abbraccio di benvenuto? >
< Non credo che sia importante. >
< Avanti Miranda, mica ti mangio. >
Alla fine, Miranda dovette farsi toccare dall’uomo che continuava ad odiare più di tutti.
< Ecco, così va meglio… Spero che abbiate fame perché io e Amanda abbiamo preparato un menù con i fiocchi. >
< Allora cosa stiamo aspettando? Andiamo al tavolo. >
< Bravo, Vincenzo. Vedo che parliamo la stessa lingua > rispose Leonardo divertito.
 
 
Appena Amanda e Leonardo scortarono la famiglia di Miranda in un salone ben illuminato e addobbato di quadri di ogni genere, gli ospiti furono scossi da tale fascino.
< Questi quadri… sono bellissimi > fece Barbara estasiata.
< Li ho fatti dipingere apposta da uno dei pittori più famosi di ora. >
< E chi sarebbe questo pittore? >
< Non ricordo bene il suo nome… Scusatemi ma non sono molto bravo con il francese > rispose l’uomo con una risatina stridula.
“Odio quando fa’ così.”
< Ma adesso basta parlare di arte… Non avevate fame? >
< Moltissima. >
< Allora prego, accomodatevi pure. >
Da quando Miranda era entrata in quella casa, non aveva smesso di tremare dall’emozione.
< Miranda, va tutto bene? >
< Assolutamente no. Vediamo di consumare questa cena e di andarcene il prima possibile. >
< Miranda, per favore… >
< Prima di cominciare a servirvi la cena, ho portato questo Franciacorta per brindare tutti assieme dopo esserci ritrovati da molto tempo. >
Una volta preso in mano il suo flute, Miranda notò che erano fatti di cristalli Swarovski e che luccicavano in maniera incredibile a causa della luce del lampadario che contornava tutta la stanza.
< A chi brindiamo? > domandò Vincenzo.
< A voi… A voi e ad una lunga amicizia che spero ci leghi fino alla fine dei nostri giorni. >
Dopo aver fatto il brindisi e aver bevuto tutto d’un fiato, per poco Miranda non si strozzò.
< Miranda, ma cosa… >
< Sto bene. Non vi preoccupate. >
< Miranda, spero che non sia a causa della tua emozione, altrimenti stiamo freschi > fece Leonardo prendendola in giro.
< Non ti preoccupare. Gli capita molte volte a casa quando brindiamo con il vino > mormorò Vincenzo proteggendo sua moglie.
< Capisco… Amanda? Puoi andare a prendere gli antipasti di mare? >
< Vado subito, tesoro. >
Una volta rimasto solo con la famiglia della sua suocera, Leonardo gli raccontò che uomo fortunato era avendo trovato Amanda come compagna.
< E dimmi Leonardo, hai intenzione di sposarti e avere dei figli? >
< Io? Sposarmi e avere dei figli? Vincenzo, ma cosa stai dicendo? Eppure mi dovresti conoscere > rispose Leonardo divertito.
< Ho solo fatto una domanda, tutto qui. >
< Una domanda fuori luogo… E comunque io e Amanda non siamo due persone a cui ci piace molto legarci. Preferiamo di gran lunga la libertà. >
< Guarda che si può essere liberi anche se hai dei figli e sei sposato. >
< Sì, ma devi anche guardare alle responsabilità. Cosa che io e Amanda non siamo molto bravi. >
< Infatti non capisco come tuo padre possa ammirare un uomo come te > fece Miranda sottovoce.
< Perché sono un uomo di successo, cara cognata. >
< Il successo non è tutto dalla vita. >
< Sì, ma ti aiuta in molte situazioni… Se non fossi un uomo di successo, non sarei arrivato a guidare un’azienda di telecomunicazioni con a carico 200 dipendenti. Credo che il mio lavoro mi abbia portato molto lontano, non credi anche tu? >
< Chi si accontenta gode, Leonardo. >
< E’ un vero peccato che tu ti accontenti di così poco… Ma fa lo stesso. >
Appena Amanda tornò dalla cucina con un misto di antipasti di mare, fu Vincenzo il primo ad agguantarli uno ad uno.
< Davvero gustosi, non c’è che dire. >
< Potevi anche aspettare che ci fossimo tutti serviti, non credi anche tu Vincenzo? > fece Miranda redarguendo suo marito.
< Infatti ti sto aspettando. >
< Va bene, meglio non litigare. >
Il resto delle prime portate furono consumati tutti in silenzio, mentre Miranda cercava di capire tutti le prelibatezze che Amanda e Leonardo avevano preparato.
< Davvero buone, non c’è che dire. >
< Sono contento, Miranda. Grazie > rispose Amanda sorridente.
< Miranda, sembra che ti costi molto confessare che stai mangiando qualcosa di diverso. >
< E a te chi ti ha detto questo? >
< Conoscendoti bene, sono convinto che quando cucini prepari solo roba precotta alla tua famiglia. >
< Infatti non sono io che cucino, ma Vincenzo. Io mi occupo di altri generi. >
< Capisco… Allora è una vera fortuna visto che la tua cucina non è molto rinnomata. >
< Tesoro, stai esagerando. >
< Ho solo fatto una supposizione. >
< Più che una supposizione, la tua era un’offesa. Ed io non rimarrò qui a farmi offendere da uno… >
< Calmati Miranda, non partire in quarta come tuo solito… Leonardo stava solo dicendo che puoi solo migliorare. Non è forse vero? > replicò Vincenzo guardando sua moglie.
< Sicuramente… Adesso passiamo alle altre portate. Amanda, ci pensi tu? >
< Senz’altro. >
Dopo essersi calmata, Miranda fissò suo marito con sguardo truce.
< Che sia chiara una cosa: non rimarrò qui a farmi offendere da un damerino come lui, sono stata chiara? Alla sua prossima offesa giro i tacchi e me ne vado. >
< Mantieni la calma. La cena non potrebbe andare meglio di così. >
< Che cosa? >
< Adesso finiscila, va bene? >
Alla fine Miranda dovette tacere per non scatenare la sua rabbia che avrebbe solamente peggiorato le cose.
   
 
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