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Autore: Alibanana97    19/01/2019    0 recensioni
Crossover scritto a quattro mani con claudd97.
Immaginate se i personaggi di Glee facessero parte del mondo magico: all'improvviso, si ritrovano a doversi trasferire per un intero anno ad Hogwarts, dove conoscono i personaggi di Harry Potter. Cosa succederà? Quali amori nasceranno?
Dal testo: "Gli studenti, a partire dal quinto anno, verranno divisi nei vari gruppi dei laboratori e saranno mandati in varie scuole da ogni parte del mondo. [...] Precisamente, voi verrete accompagnati alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts"
Buona lettura!
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Blaine Anderson, Hunter Clarington, Kurt Hummel, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel, Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Un paio di giorni dopo, Hermione era seduta nella Sala comune dei Grifondoro a parlare con Harry del modo in cui Ron le aveva chiesto di venire al ballo il giorno precedente. “...È stato così romantico, non me lo sarei mai aspettata da lui! Sai, portarmi nella torre dell'orologio per chiedermelo con un mazzo di fiori in mano non è una cosa che Ron farebbe tutti i giorni!” concluse la strega, sorridendo. Harry sorrise, contento per i suoi amici, pensando che quella strategia Ron l'avesse pescata da “Dodici Passi Infallibili per Sedurre una Strega”, il libro che gli aveva regalato poco tempo prima. “Sono felice per voi. Anche a me piacerebbe che qualcuno facesse una cosa simile per me... qualcuno in particolare che però sappiamo non lo farà mai” mormorò il moro. “Dai Harry, non deprimerti così! Dovresti semplicemente andare avanti, anche se sarà dura. Sai, ci sono un sacco di bei ragazzi che vorrebbero venire al ballo con te! Ti ricordi al Ballo del Ceppo? Forza, troverai qualcuno che te lo chiederà, guardati intorno...” lo incitò lei, sorridendo dolcemente. “Ci proverò” sussurrò Harry in tutta risposta. Quello stesso pomeriggio, mentre tornava dagli spogliatoi del Campo da Quidditch, sul quale si era allenato per rilassarsi e sfogarsi, incontrò Terry Steeval, un ragazzo Corvonero della sua età, che usciva dalla scuola. “Ciao Terry!” esclamò il Grifondoro vedendolo. Terry, sentendolo, si girò verso di lui e sorrise, così gli si avvicinò. “Ciao Harry, ti stavo proprio cercando!” “Oh davvero? Come mai?” chiese curioso. “Beh, mi stavo chiedendo se tu avessi già un accompagnatore per il ballo...” borbottò Terry, abbassando lo sguardo. “Ecco, a dire la verità no, non ho ancora trovato nessuno che mi ci accompagna. Perchè?” rispose sorridendo all'altro ragazzo. “...Allora, ti andrebbe di venirci con me?” domandò tutto d'un fiato il Corvonero. Harry rimase spiazzato, ma ripensando alle parole di Hermione decise di buttarsi, così accettò. Come era successo per Ginny, anche questa notizia volò velocemente tra i ragazzi della scuola. A cena, infatti, gli studenti non stavano parlando d'altro e anche al tavolo dei Serpeverde, si stava discutendo della questione e, mentre mangiava, anche Draco udì la notizia. Appena ebbe sentito infatti di quell'invito, ne rimase amareggiato, ma se ne fece una ragione, in fondo lui andava già al ballo con Astoria, e poi, era Draco Malfoy, lui non aveva bisogno di nessuno!

In quegli stessi giorni, anche Pansy e Blaise erano alla ricerca di un partner per il ballo; una di quelle sere, i due si erano trovati insieme nella Sala Comune dei Serpeverde a chiacchierare, com'erano soliti fare. “...Pensa che non ho ancora trovato nessun ragazzo adatto a me per il ballo!” sbottò Pansy all'improvviso. “Dici sul serio? Com'è possibile? Comunque neanche io ho una partner...” “È quello che mi sono chiesta anche io, cioè sono fantastica! Ma effettivamente, tutti i migliori sono già stati presi...” spiegò la ragazza. “Ehi, mi ritengo offeso!” commentò lui. “Oh, non ti avevo calcolato... Ma non perché tu non sia alla mia altezza, ma perché sei il mio migliore AMICO!” “Ah... Sì, è vero” mormorò il moro “...Ma dato che non abbiamo trovato nessuno e chi ci rimane come alternativa fa abbastanza schifo, potremmo andarci insieme, come amici, ovviamente” tentò poi. Pansy sembrò titubante, ma dopo averci pensato su, annuì. “Sì, perché no?! Sarà divertente. Così controlleremo anche quel cretino di Draco”. Blaise sorrise ed annuì.

Quel venerdì, il giorno prima del ballo, Thad era ancora in alto mare per quanto riguardava il suo invito. Infatti, a lui sarebbe piaciuto andare con il francese, ma, nonostante i numerosi tentativi di approccio, non aveva ancora trovato il coraggio per chiederglielo. Quel pomeriggio, decise che sarebbe stato il tentativo decisivo, così, si era diretto a passo spedito verso il cortile interno, dove aveva visto Sebastian, e, una volta arrivato di fronte al più alto, si fermò e aprì la bocca per chiederglielo, ma fu subito interrotto. “Oh, Thaddy. Cosa c'è? Ti sei finalmente deciso a lasciarti scopare da me? Perché è questo quello che succede alle feste” disse Sebastian, facendogli l'occhiolino e facendo intuire al più basso che aveva capito le sue intenzioni di invitarlo al ballo. Thad rimase spiazzato da quell' affermazione e si bloccò, non sapendo bene cosa rispondere. “Thaddy, chiudi quella bocca prima che ti entrino le mosche, oppure te la chiudo a modo mio” sussurrò l'altro ridacchiando, facendogli intendere ora le proprie intenzioni verso di lui. Thad, a quelle parole, arrossì. “E-ecco, i-io, in realtà... “iniziò a balbettare, mentre le parole gli si smorzavano in gola. “Diamine, devo fare tutto io eh?” lo interruppe Sebastian, sbuffando. “Ci vediamo domani davanti alla porta della Sala Grande alle 20.00 in punto, non fare tardi e vestiti bene, Harwood, ci tengo alla mia immagine” concluse il francese, per poi andarsene, senza dar tempo a Thad di rispondere.

La sera del ballo, tutti si ritrovarono alle 20.00 nella Sala Grande, che era stata addobbata per quell'occasione. Una volta che furono arrivati tutti, il professor Silente salì sul palco per parlare. “Salve a tutti, ragazzi. Ringraziamo i prefetti che hanno organizzato questo ballo e il signor Gazza per averci gentilmente lasciato la Sala Grande per festeggiare, divertitevi e che inizino le danze!” esclamò il preside, per poi scendere dal palco e lasciare il posto alle band che avrebbero suonato quella serata e dando così l'avvio alla festa e al buffet. Molti cominciarono ad andare in mezzo alla pista a ballare, mentre altri stavano in disparte a mangiare, tipo Ron e Finn. “Ehi... che ne dici di ballare?” domandò Terry ad Harry in quel momento. “In realtà non so ballare molto bene...” mormorò il moro. “Non importa, andiamo!” esclamò Terry, prendendolo per mano e trascinandolo sulla pista da ballo. Hermione li guardò intenerita, poi si girò verso il suo “cavaliere”. “Che c'è?” domandò Ron, con in mano una coscia di pollo. Hermione ridacchiò e scuotè la testa, tornando a parlare con Rachel. Tra le coppie che ballavano, anche Hunter ballava con la sua dama, Lavanda, anche se continuava a lanciare strani sguardi verso Trent, che parlava con il suo accompagnatore Zacharias Smith. Trent lo notò e ricambiò gli sguardi, ma fece finta di niente quando Zacharias gli chiese cosa stesse guardando. Poco dopo, durante la serata, i prefetti misero sul tavolo le bevande alcoliche, dando il via ai giochi alcolici. Draco fu uno dei primi ad arrivare al bancone per prendere un drink, in quanto, dopo aver visto Harry ballare con Terry, si sentì pervadere da un moto di gelosia, e, volendo parlare con il moro per scusarsi, sentì la necessità di prendere almeno un cocktail per farsi coraggio. Appena vide Terry allontanarsi da Harry per andare in bagno, trangugiò velocemente l'ultimo sorso del suo drink e andò spedito dal Grifondoro. “Hey Potter” proferì, avvicinandosi a lui. Harry si girò e lo guardò. “Cosa vuoi, Malfoy?” Domandò freddo, non appena lo vide. “Tranquillo, Potter. Anche se ti sembrerà strano, voglio solo parlare. Insomma, volevo dirti che so di non essermi comportato bene con te, in realtà non l'ho mai fatto, ma soprattutto nell'ultimo periodo, e perciò, beh, volevo sc-” tossì leggermente, schiarendosi la gola. “scusarmi con te...” disse, abbassando il tono di voce mentre pronunciava le ultime parole. Harry ascoltò il suo discorso, esterrefatto, sentendo a malapena le ultime parole per via della musica. “Puoi ripetere? Non credo di aver capito bene...” mormorò così il moretto, per farsi ripetere quelle parole, che non era sicuro fossero uscite dalle labbra perfette di Draco Malfoy. “Hai capito benissimo, Potter. Non farmelo ripetere. Buona continuazione” concluse il biondo, leggermente imbarazzato, per poi andarsene via, poiché Terry stava tornando verso Harry. Quest'ultimo rimase spiazzato dal discorso con Draco, ma non appena vide Terry fece finta di nulla e riprese con lui a ballare, anche se quelle parole gli continuavano a girare nella testa e gli facevano venire mille dubbi: perché Draco si sarebbe scusato con lui? E soprattutto perché nell'ultimo periodo aveva reagito così? Harry non lo sapeva, ma era determinato a scoprirlo entro la fine della serata.

Nel frattempo, anche il resto delle coppie si era fiondato al bancone degli alcolici, poiché i prefetti avevano richiamato l'attenzione di tutti i ragazzi per fare dei giochi alcolici. Jeff, il quale aveva visto ballare imbarazzantemente Thad con Sebastian e voleva che il Tassorosso si rilassasse bevendo, propose subito un gioco: Fiori al gusto di vodka. Dopo aver spiegato le regole a tutti, i quali concordarono nel fare il gioco, Jeff costrinse Thad a partecipare con lui, Nick, Sebastian e gli altri. Dopo circa un'ora, più o meno tutti erano ubriachi o comunque brilli per colpa dei giochi. Le uniche ancora sobrie, dato che non avevano bevuto perché si erano rifiutate di partecipare, erano alcune ragazze, tra cui Hermione e Rachel, che una volta finiti i giochi, stavano cercando i loro ragazzi. Li trovarono poco dopo, vicino al buffet, che parlavano con... Lavanda e Calì?! Infatti, Ron e Finn erano vicini alle due ragazze. “Ehi ragazze! Siete da sole... o da vista?” domandò loro Ron, ridacchiando ubriaco, facendo ridere anche Finn. Lavanda e Calì si guardarono e ridacchiarono. “Comunque siamo sole, i nostri accompagnatori ci hanno abbandonato… Effettivamente non so dove sia Hunter” mormorò Lavanda, guardandosi intorno per poi alzare le spalle. Hermione e Rachel, vedendo questa scena e capendo che i due ragazzi stavano flirtando spudoratamente con le altre due, si avvicinarono, infuriate. Rachel, toccò con una mano la spalla di Finn, che si girò con Ron verso lei ed Hermione. “Ehi, ciao! Sei davvero carina! Ahahah scusa ho bevuto un po', ma... Dov'è che ti ho già vista?” domandò il più alto, ridendo. Rachel lo guardò male. “Sono la tua ragazza, idiota!” esclamò, arrabbiata. “Ah...” commentò Finn, confuso. Ron rise a quella scena. “Amico, non riconosci nemmeno la tua ragazza! Io invece sì, è questa!” esclamò il rosso, indicando Lavanda. Hermione, spazientita, gli si fece vicino e gli mollò uno schiaffone in pieno viso. “Miseriaccia! Ma che ho fatto?” domandò Ron, stordito, girandosi verso Finn, che alzò le spalle. Così Rachel ed Hermione se ne andarono dal ballo, indignate.

Intanto, tutte le altre coppie, alla fine dei giochi, avevano ricominciato a ballare, mentre ogni tanto qualcuno saliva sul palco per cantare. Proprio in quel momento, Sebastian stava ballando stretto a Thad, che era molto più che brillo, a differenza sua che aveva retto di più l'alcool, ma quando vide passargli di fianco Santana con Brittany mano nella mano, gli venne in mente un'idea: così si staccò da Thad, che per poco non cadde. “Tranquillo, zuccherino, torno subito” gli disse Sebastian, facendogli l'occhiolino, poi il francese si diresse dalla latino-americana e la fermò. “Lopez, ho bisogno di un favore: devi andare sul palco e cantare una canzone specifica che ti dirò”. Santana lo guardò con un sopracciglio alzato. “Perchè mai dovrei farlo, Smythe?” “Perchè sei l'unica che sa cantare in spagnolo e a me serve qualcuno che canti una canzone in spagnolo e tu sei bravissima...” la raggirò Sebastian. “Mmmh, continua” “E poi potrai fare colpo anche su Brittany, o no?” domandò lui, guardando la bionda al fianco di Santana, che guardava incuriosita gli addobbi che scendevano dal soffitto. Santana guardò la ragazza e sembrò pensarci su, poi si rigirò verso Sebastian. “Ci sto. Ma mi devi un favore, Smythe” mormorò ghignando. Sebastian annuì. “Bene, ora va sul palco e canta questa canzone” concluse il più alto, sussurrandole all'orecchio il titolo della canzone in spagnolo che voleva che lei cantasse. “Sei così disperato? Ma va bene...” ridacchiò la latina, per poi salire sul palco ed iniziare a cantare. Il ritmo della canzone spagnola riecheggiò in tutta la sala mentre Sebastian tornava a stringersi a Thad. Appena sentì Santana pronunciare le prime parole della canzone, quest'ultimo la riconobbe subito. “M-ma questa canzone spagnola è ...” mormorò il moro. Sebastian annuì. “Sì. Ora sta zitto Harwood, balliamo”

Que bien te ves,
Te adelanto, no me importa quién sea él.
Dígame usted,
Si ha hecho algo travieso alguna vez.
Una aventura es más divertida
Si huele a peligro.
Y si te invito a una copa
Y me acerco a tu boca.
Si te robo un besito,
Al ver que no vas conmigo.
¿Qué dirías si esta noche
Te seduzco en mi coche?
Que se empañen los vidrios
si la regla es que goces.
Si te falto el respeto
y luego culpo al alcohol.
Si levanto tu falda,
¿Me darías el derecho
A medir tu sensatez?
Poner en juego tu cuerpo,
Si te parece prudente,
Esta propuesta indecente.
A ver, a ver,
Permíteme apreciar tu desnudez.
Relájate,
Que este Martini calmará tu timidez.
Una aventura es más divertida
Si huele a peligro.


Sebastian fin da subito strinse a sé il moro, in modo da far combaciare i loro corpi, mimando con la bocca le parole della canzone, facendo arrossire fin da subito Thad.
Santana cantava molto bene quelle parole e con sensualità, guardando Brittany negli occhi, mentre si muoveva sul palco.

Y si te invito a una copa
Y me acerco a tu boca.
Si te robo un besito,
Al ver que no vas conmigo.
¿Qué dirías si esta noche
Te seduzco en mi coche?
Que se empañen los vidrios
Si la regla es que goces.
Si te falto el respeto
y luego culpo al alcohol.
Si levanto tu falda,
¿Me darías el derecho
A medir tu sensatez?
Poner en juego tu cuerpo,
Si te parece prudente,
Esta propuesta indecente.


Sebastian mentre mimava le parole della canzone, mimava anche i gesti, iniziando a baciare sul collo Thad, che, per colpa non solo dell'alcool, si lasciava andare, senza riuscire ad opporre resistenza alcuna.

...How about you and I
Me and you
Bailamos bachata.
Y luego
You and I
Me and you
Terminamos en la cama. (x2)


Mentre ballavano sempre più avvinghiati l'uno all'altro, Thad, preso dal momento e dalla sensualità dell'altro, si sporse e lo baciò, lasciando dapprima sorpreso Sebastian, che poi però rise sulle sue labbra, soddisfatto, ricambiando il bacio e approfondendolo.

How about it you and I (You and I)
Me and you (Me and you)
You and I (You and I)
Me and you (You)
You and I (You and I)
Me and you
(I’m a bad boy)
Me and you (You).


Verso la fine della canzone, dopo essersi staccati dal bacio, Sebastian lo guardò negli occhi, desideroso. “Che ne dici se, come dice la canzone, andassimo in camera mia?” chiese sorridendo maliziosamente. Thad annuì ammaliato e si lasciò trascinare via dal più alto. Jeff li vide uscire dalla stanza, mentre ballava con Nick, e sorrise leggermente, per poi tornare a “risucchiare” il proprio ragazzo di baci.

Thad lo guardò negli occhi e, nonostante la sbornia, riuscì a distinguere ancora quelle meravigliose iridi verde smeraldo, mentre il francese lo portava nel suo dormitorio. Sebastian gli sorrise, poi lo prese per mano e lo trascinò sul letto, dolcemente, a differenza di come faceva con gli altri ragazzi, forse perché Thad era diverso, il perché non lo sapeva neanche lui in realtà.
 
Angolo dell'autrice:
Eccoci qui con un altro capitolo, spero davvero tanto che vi sia piaciuto! Come sempre, se vi va lasciate una recensione per farmi sapere cosa vi è piaciuto o cosa dovremmo migliorare. Alla prossima!
  
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