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Autore: MagiaOscura    20/01/2019    1 recensioni
Tutti conoscono Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy e Andromeda Tonks ma nessuno sa come crebbero le tre sorelle e che tipo di rapporti avevano tra di loro. In questa storia vorrei descrivere la mia visione sul legame che le legava.
Genere: Drammatico, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andromeda Black, Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa, Ted/Andromeda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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Le vacanze natalizie di Sirius furono disastrose e, il ragazzo tornò a Hogwarts più agguerrito che mai a far pagare a Piton quanto fatto a Remus, con l’aiuto di James. Quest’ultimo invece nella Sala Comune di Grifondoro raccontò che queste vacanze furono le migliori in assoluto, ma il ragazzo parlava così di qualsiasi festa che prevedesse regali. Sorprendentemente insieme a Peter trovarono di buon umore Remus, che pur continuando a sembrare malaticcio era sorridente.
“Non è male Lily Evans, è meglio di quanto possa sembrare”
James e Sirius guardarono l’amico come se fosse impazzito anzi, pensavano che fosse impazzito. Lily sembrava interessare a James nonostante quest’ultimo non lo volesse ammettere. Remus invece secondo il parere di Sirius avrebbe dovuto odiarla più di tutti dato che era amica di Severus, colui che lo umiliò insieme al suo gruppo di Serpeverde.
“Allora James, cosa vogliamo con Piton?” chiese Sirius, spostando il discorso da Lily che poco gradiva verso l’odiato nemico.
Mentre James assunse una posa meditativa, indeciso sul da farsi, Remus provò a convincere gli amici a desistere, poco convinto di dare un dispiacere a Lily, ora che sembrava essere diventata una sua amica.
“Sentite…non sarebbe meglio lasciare stare? Vendetta porta altra vendetta”
“Ma che cosa blateri, Lunastorta? Lily Evans ti ha per caso dato alla testa?” chiese incredulo James, innervosito dal tentativo di distensione di Remus.
“Sentite…è una sua amica ma non è male, non sono le amicizie che qualificano una persona”
“Ma sentilo – esclamò Sirius con tono irrisorio, guardando contrariato Remus mentre Peter si trovava in disparte – di quali pensieri profondi che delizi noi poveri umani, adesso però sei pregato di tacere”
James, mentre i due amici discutevano, si voltò sorridendo verso Peter che indietreggiò, spaventato dal modo col quale lo guardava l’amica.
“Peter – disse il ragazzino all’amico mentre Sirius si posizionò all’ingresso del dormitorio maschile per evitare di farlo uscire – dovrai farti scagliare l’incantesimo che Piton ha usato con Remus”
“Io? Ma…ma…per…chè?” balbettò Peter. Quest’ultimo era piuttosto intimorito da Severus e dal suo gruppo di amici anzi, Peter aveva paura di qualsiasi cosa che potesse muoversi, anche della sua ombra.
“Perché io e Sirius siamo ottimi copiatori e ci basta vedere Piton usare il suo incantesimo per imparare il movimento della bacchetta e la formula”
“E di certo non possiamo impararlo mentre siamo a testa in giù, Peter” intervenne anche Sirius per dare ragione a James.
Remus osservò la determinazione degli amici e pur non essendo d’accordo con gli amici, preferì tacere per evitare discussione ma anche ulteriori derisioni da parte degli amici e anche Peter accettò, seppur a malincuore.
Il piano scattò immediatamente dopo la fine delle lezioni. Lily salutò amichevolmente Remus, scatenando l’ironia di James e Sirius, che non risparmiarono prese in giro all’amico. I tre ragazzi si allontanarono, lasciando Peter da solo in classe. Severus non sembrava intenzionato ad andare via, sembrava scrivere qualcosa sul suo libro di pozioni. Decise di non seguire Evan Rosier, che gli propose di unirsi al gruppo di Serpeverde per prendersela con qualche natobabbano, per restare a studiare. Quando tutti se ne furono andati, Peter cominciò a provocare Severus, insultandolo.
“Mocciosus…unto”
Severus provò a far finta di non sentire gli insulti di Peter, ma perse definitivamente la calma quando quest’ultimo gli tirò contro una boccetta piena d’inchiostro, che macchio anche il libro che Lily gli aveva regalato. Peter, consapevole di aver fatto infuriare Severus, scappò più veloce che poteva, inzuppato di sudore per la paura.
“Questa me la paghi” esclamò Severus che ribolliva per la rabbia. Il ragazzo estrasse la bacchetta ed era deciso a sperimentare alcuni incantesimi su Peter, tra i quali il Sectumsempra. Peter fuggì dal castello, dirigendosi  verso i giardini e stessa cosa fece Severus, con la bacchetta in mano. Quando quest’ultimo arrivò ai giardini, Severus guardò uno spaventato Peter con sadico piacere.
“Adesso ti faccio stare un po’ a testa in giù come il tuo amico…Levicorpus”
Peter, come Remus, fu sollevato a testa in giù e cominciò a squittire come un topo, chiamando a gran voce Sirius, James e Sirius, che erano nascosti sotto al mantello invisibile del secondo.
“James, interveniamo” disse Remus, notando il volto arrossato di Peter, che invocava disperatamente gli amici.
“Levicorpus” esclamò James, puntando la bacchetta contro Severus, che finì a testa in giù come Peter, il quale fu rimesso in piedi da Sirius.
“Bene bene, Piton – esclamò James trionfante, guardando Severus imprecare a testa in giù – cosa si prova a subire il proprio incantesimo?”
Severus continuava ad agitarsi con le mani e rivolgere pesanti offese nei confronti dei quattro, ma non poteva fare nulla, e ciò lo frustrò ancora di più oltre al fatto di subire il proprio incantesimo.
“Piton, perché non chiami Evans?” disse Sirius con tono irridente al nemico, che nel sentire il nome della ragazza fu ancora di più furibondo.
“NON…NOMINARLA…SU…”
Ma dalla bocca del ragazzo cominciò ad uscire della schiuma da sapone, a causa di incantesimo di Sirius. L’unico che non sembrava felice di questa situazione era Remus, che però non sembrava tuttavia volere intervenire, per calmare gli amici, facendogli capire che poteva anche bastare.
Il ‘gioco’ di Sirius e James durò più di mezz’ora, fino a quando non arrivò inferocita Lily, spingendo via James.
“LO SAPEVO CHE VOLEVATE FARE QUALCHE VOSTRA PORCATA!!! E TU…CREDEVO CHE FOSSI MEGLIO DI LORO!!!” esclamò furibonda Lily, guardando disgustata verso Remus, che non sembrava per nulla felice.
“Evans…buonasera, non hai paura di finire in castigo?” esclamò James, rivolgendo alla ragazza insieme a Sirius uno sguardo di sfida.
“FALLO SCENDERE!!!”
“Come si chiede?”
“ORA!!!” strillò Lily, furente di vedere Severus umiliato e delusa da Remus.
“Come vuoi” rispose James, rimettendo la bacchetta in tasca e voltandosi soddisfatto insieme a Sirius e Minus per andare via.
“Sc…scusa” disse Remus, senza guardare Lily in faccia, che lo fissò colma di disprezzo. Severus si rialzò a fatica, grato però per l’amica che lo aveva salvato da un bell’impiccio.
“Quei stupidi…maledetti insetti” imprecò Lily verso il gruppo di amici, anche se ormai non erano presenti.
Il giorno dopo Lily era ancora inferocita per quanto capitato a Severus, e non rivolse la parola al gruppo di James, neanche insulti. A dire il vero né quest’ultimo e nemmeno Sirius sembravano particolarmente dispiaciuti per quanto fatto il giorno prima mentre Peter tendeva a pensare e fare le stesse cose dei due amici. Il più dispiaciuto era Remus, che pur non provando particolare simpatia per Severus, era grato a Lily per essersi avvicinata a lui durante le feste natalizie e si sentiva terribilmente in colpa per averla ferita. Finite le lezioni e quando James, Sirius e Peter si ritirarono a dormire, Remus si avvicinò timidamente a Lily, che stava studiando davanti al fuoco caldo del camino nella Sala Comune dei  Grifondoro. C’era solo lei e questo incoraggiò Remus ad avvicinarsi alla ragazzina, per provare a darle delle spiegazioni.
“Ehi, possiamo parlare?”
Lily si fermò per qualche secondo di scrivere il suo riassunto sulle pozioni curative semplici per il professor Lumacorno, ma dopo aver fatto una smorfia sul viso riprese a scrivere con ancora più rabbia e fastidio, decisa a fingere che Remus non fosse presente.
“Po…poss…”
“No non possiamo parlare” sbottò Lily infastidita, chiudendo rabbiosamente i libri, per continuare a studiare nel dormitorio femminile.
“Ascolta…a me…mi dis…piace” provò a giustificarsi Remus, scatenando la rabbia sopita di Lily, che provò a contenersi per non svegliare con le sue urla Mary e Marlene, le sue due migliori amiche.
“Ti dispiace??? E’ così che pensi di pulirti la coscienza dopo quell’agguato, con un mi dispiace???”
“Io gliel’ho detto…a James e Sirius…ma…”
“…ma non ti hanno dato retta. O non hai voluto essere abbastanza convincente. Stammi alla larga d’ora in poi, quelli che non prendono schieramento come te mi fanno ancora più schifo, odio i codardi” esclamò Lily disgustata, dirigendosi furibonda al dormitorio femminile dei Grifondoro, lasciando Remus da solo, dispiaciuto e in preda ai sensi di colpa non tanto nei confronti di Severus quanto di Lily. Aveva la sensazione di averla tradita. Ma non provò più nei giorni successivi a chiarirsi con la ragazza, perché dopotutto lei è vero che fu gentile in un’occasione con lui ma era pur sempre amica a colui che amava girare con i Serpeverde più violenti.

 
   
 
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