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Autore: MIV93    21/01/2019    1 recensioni
La storia di "Our Hero Academia" narra di 3 nuove studentesse ritrovatesi, per i motivi più disparati, a frequentare la U.A. High School. L'arco narrativo segue quello della storia ufficiale e si intreccerà con la vita delle nuove tre studentesse con nuove e vecchie avventure.
[Raiting giallo: presenza di un linguaggio volgare] [Coppie HET] [OC] [OCC per togliere le paranoie] [Fanfiction scritta a più mani] [SPOILER dal capitolo 8]
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Our Hero Academia


prova-1







Prologo 




 
They may think they know you, but here's an education
No, they can't control you
Once you've broken away
They're done patrolling your mind
 
When they're searching for you, they will find
A force they aren't ready for
(Are you ready!)
[Are you ready – Disturbed]


 
 
“Ehi, mi hai pestato il piede, cretino!”

“Ooooi... vuoi guai, rossa slavata?! Vuoi morire prima di essere anche ammessa a questa scuola?!”

Nel brusio carico di tensione che precedeva l’inizio del test di ingresso, le urla di due ragazzi avevano in qualche modo calamitato l’attenzione di tutti, generando reazioni variegate: risatine, imbarazzo, versi di scherno.
Al centro della sala si fissavano in cagnesco due ragazzi, un maschio e una femmina: il primo era un ragazzo abbastanza alto e piazzato, capelli biondo cenere e un’espressione che definire arrabbiata sarebbe riduttivo, chino su una ragazza che poco mancava fosse la metà di lui; lei, nonostante la disparità di altezza, lo fissava senza cedere di un millimetro il passo, fissando i suoi occhi da serpente color dell’oro in quelli del ragazzo. Si alzò sulle punte dei piedi in modo che fosse a pochi millimetri da viso del biondo e quindi, con voce graffiante, prese a rispondergli:

“Che c’è, non sai inventarti nulla di meglio per apostrofarmi se non usando il colore dei miei capelli, testa di porcospino?! Se proprio vuoi chiamarmi in qualche modo, usa il mio nome, Reiko Kobayashi! Per te Kobayashi-sama!” disse la ragazza, passandosi una mano tra i capelli e sfiorandosi una delle due strane antenne sul suo capo.

“Pff... se avessi voluto prenderti in giro ti avrei chiamato tappetta rompicazzo, ma vali meno di zero per me!” disse ringhiando il biondo, generando dalle mani delle piccole esplosioni. Allo stesso modo, la ragazza prese ad emettere scariche elettriche di un rosso acceso.

La situazione stava degenerando rapidamente e la tensione era palpabile, finché una voce, quasi atona, dal gruppo, non biascicò:

“Potreste far silenzio e calmarvi? Non so voi, ma io vorrei passare questo test di ingresso, e non ho intenzione di prendermi una penalità perché voi volete fare a pugni contro dei bersagli che non danno punti...”

Era stata un’altra ragazza a parlare, dal viso imperscrutabile e dai capelli di un blu spento incorniciati da un paio di corna, Atsuko Katsuo; fissava il vuoto della grossa stanza in cui stavano attendendo l’inizio del test, ma ovviamente non aveva gradito quello che stava succedendo.

“...che scocciatura...” disse la seconda ragazza, generando una certa ilarità nel gruppo.

La ragazza dai capelli rossi e il ragazzo divennero rossi come peperoni e, a passo svelto, si allontanarono l’uno dall’altro mentre tutti i loro compagni di avventura tornavano concentrati sulla loro prova, fissando i foglietti con su scritti i loro dati e l’aula dove avrebbero svolto il loro test.
Il biondo fece cadere il suo foglietto camminando impettito e passando di fianco ad una ragazza apparentemente divertita, con indosso una maglia con un disegno ispirato ad un famoso anime e il viso incorniciato da corti capelli rossi. I brillanti occhi verdi della ragazza riuscirono a catturare al volo il nome impresso sul foglietto, “Katsuki Bakugou”, prima che quest’ultimo le sbraitasse contro:

“EHI, CHE HAI DA GUARDARE ANCHE TU, OTAKU DI MERDA!”

Il ragazzo generò ancora delle esplosioni da tutto il suo corpo, andando via ancora più infuriato, ma la ragazza contro cui aveva sbraitato non la smetteva di ridacchiare:

“E niente... è proprio uno tsundere lui... eheh!” si disse sottovoce, rigirandosi tra la mano la collanina dorata che portava al collo. Si fissò anche lei il foglietto che le avevano dato: era strano vedere il suo nome su un foglietto di ammissione alla U.A., ancora non riusciva a crederci.

Kokoro Kyoriido stava per affrontare il test di ingresso per diventare alunna nell’elitaria scuola per supereroi, la più prestigiosa del paese, e con lei anche quel tale Bakugou, che però aveva abbandonato l’aula, forse troppo imbarazzato dall’ammettere di aver sbagliato sala di attesa, quella scontrosa e folgorante Reiko e persino quella ragazza pacata che, con poche parole, aveva messo tutti di nuovo di fronte alla dura realtà: non c’era tempo per i litigi da ragazzini, poiché stavano per affrontare il primo, importantissimo passo verso il sogno di una vita intera.
Erano tutti vestiti con tute diverse dai colori più o meno sgargianti, e tutti riscaldavano i loro quirk, che fossero fisici, energetici, mutazioni poco importava. Nella loro diversità, tutti quei quindicenni avevano un unico grande sogno che li accomunava: diventare dei veri Eroi, e essere bocciati a quel test poteva benissimo essere la fine di quel sogno.
Tutti fecero un sospiro quando, a sorpresa, la prova ebbe inizio e loro di ritrovarono in quella sorta di città ricostruita con dei robot che si preparavano ad attaccarli: sotto l’urlo assordante di Present Mic, il test di ingresso ebbe finalmente inizio!
 

 
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“Yes!” urlò Kokoro, volando via da una minaccia dopo aver messo KO un grosso Villain Bot da 3 punti infilzandolo con un palo della luce.

Atterrò a qualche metro di distanza, in tempo per mettere altri due bot da un punto con due pugni potenziati dalla telecinesi. Sorrise soddisfatta e si asciugò un po’ di sudore dalla fronte, godendosi i frutti dell’allenamento intensivo di quella estate.

“Katsuro sarà così fiero di me!” gongolò un po’, saltellando felice.

All'improvviso fu presa in pieno da una ragazza sbalzata violentemente contro di lei; attutì il colpo con la sua telecinesi, ma entrambe finirono a terra.

“AVANTI SCARTINE! È QUESTO IL MEGLIO CHE SAPETE FARE?!” urlò la ragazza piombata su Kokoro, rialzandosi e lanciando due grosse scariche elettriche contro un polverone che si avvicinava verso di loro a gran velocità: era Reiko, la ragazza che aveva litigato con quel tal Bakugou, ed era affannata e furibonda mentre il braccialetto che portava al polso, ben esposto dalla maglia smanicata che indossava, faceva una sorta di bip incessante e segnava una singola tacca rossa. La ragazza sembra più bassa di quando Kokoro l’aveva vista ad inizio prova, solo sette minuti prima.

“Ehi, tutto bene? Mi sembri un po’... oh... OOOOOH, cosa sono tutti quei cosi?!” disse Kokoro, mentre altri studenti scappavano via da quella nube di fumo sempre più veloce, che in realtà era un gruppo di una ventina di Villain bot che inseguivano tutti Reiko, quasi ne fossero calamitati.

“Li affronterò tutti io! Li ho attirati apposta e mi beccherò un sacco di punti! Tu scappa pure”, disse la ragazza, emanando scintille da tutto il corpo,”io me la caverò benissimo da sola!” e caricò verso i robot, abbattendone un paio con due grosse scariche, ma un terzo stava per colpirla alle spalle, e un quarto al fianco.

Kokoro, in un impeto quasi involontario, la seguì e, con un gesto della mano, scagliò lontano il robot che stava per attaccare Reiko alle spalle, ma entrambe stavano per essere colpite sul fianco dal quarto bot, se non fosse stato per un’ombra che, con un possente ruggito, si schiantò sullo stesso, distruggendolo per poi mettersi spalla a spalla alle due ragazze.
Quella che in un primo momento sembrava una sorta di leonessa antropomorfa si trasformò lentamente nella ragazza dai capelli blu di poco prima, la quale, sempre con espressione apatica, si mise in guardia, le mani trasformate in grossi artigli da rettile:

“Kobayashi Reiko-chan... ho quasi rischiato di essere eliminata per colpa tua... mi hai rubato una preda e stavo per colpirti alle spalle per quanto prepotentemente ti sei piazzata davanti a me...”

Le tre, loro malgrado, si dovettero mettere appiccicate l’una con l’altra, spalla contro spalla, mentre venivano circondate da nemici.

“Grazie per il salvataggio... ehm..." disse imbarazzata Kokoro, mettendosi in guardia ma arrossendo,"scusami, ma non so il tuo nome...”

“Atsuko Katsuo... molto piacere, Kyoriido Kokoro-san” disse sempre con voce piatta la ragazza bestia.

“Ma come hai...”

“Signore, vi sembra il momento? “- le interruppe, ringhiando ai robot, Reiko, sorridendo selvaggiamente ma ansimando per la stanchezza - ” Se proprio volete fare il vostro tè pomeridiano, andatevene e non cercate di rubarmi le mie vittime, perché io sto per... cosa?!”

I robot stavano per attaccare in massa e proprio mentre Reiko si preparava a resistere a quell’assalto, Atsuko, trasformata in una sorta di varano umano, faceva a brandelli con possenti artigliate un terzetto di robot mentre Kokoro, urlando un “oooryahh!”, spediva lontanissimo un gruppo di circa cinque bot.
Le due cominciarono a correre quindi in direzioni opposte mentre ormai il tempo residuo per l’esame era meno di un minuto.

“Ci ringrazierai la prossima volta, Kobayashi Reiko-chan...” disse sibilando Atsuko, allontanandosi rapidamente e non volgendo lo sguardo alle sue spalle.

“È stato un piacere conoscervi... SPERO DI RIVEDERVI IN CLASSE!” disse rossa in viso ma divertita Kokoro, facendo un lungo balzo per allontanarsi da lì e andare a bersagliare un altro Villain bot da tre punti.

“Grr... killstealer del cavolo...” - disse sottovoce Reiko, sorridendo sorniona ai rimanenti cinque bot che aveva di fronte, mentre con una mano assorbiva elettricità dal palo eradicato da Kokoro qualche metro più indietro e tornando a carica piena e dimensioni normali -”Ora, scatolette... vediamo come sapete danzare con la regina della folgore!” e anche lei tornò all'attacco, cercando di incassare gli ultimi, preziosissimi punti per accedere alla prestigiosa scuola annichilendo letteralmente i suoi avversari scattando a velocità immane tra di loro  friggendoli con pugni avvolti di folgori devastanti.

Fu un momento di collaborazione improvvisata, salvataggi del tutto casuali originatisi dal caso e dalla confusione, ma proprio quella collaborazione fruttò allo strano terzetto un bel po’ di quei punti eroismo che Present Mic aveva deciso bene di non citare nella sua spiegazione.

Il volto di All Might di fronte a loro quando, nelle rispettive case, ricevettero il video in cui il più grande eroe declamava la loro ammissione a pieni voti e con punteggi altissimi alla U.A. divenne da quel momento in poi il simbolo del ricordo più felice delle loro brevi vite.
Tra parti animali che si manifestavano incontrollate sul corpo, mobili che volavano per l’emozione incontenibile e folgori che volavano in cielo quasi si fosse creato un portentoso temporale localizzato sul tetto di una sola casa, Atsuko, Kokoro e Reiko urlarono di gioia quando finalmente ebbero la conferma di essere state ammesse alla U.A. e che, di lì a pochissimi giorni, avrebbe fatto il loro primo passo verso la realizzazione del sogno... il loro primo passo nella classe 1-A e nella sequela di strane e incredibili avventure che le avrebbero viste di nuovo assieme ad affrontare il fato che le aspettava.


















♚Angolo autrici! ♚

Eh sì, avete letto proprio bene: autrici! Per la precisione dietro a questa fanfic siamo in 3, di cui due si preoccupano di scrivere la fanfiction e una terza si dedica ai disegni. Infatti il disegno di copertina lo ha fatto una di noi! Vi piace? Se non si fosse capito, la prima a sinistra è Atsuko, la ragazza al centro Kokoro e l'ultima è Reiko.
Ci siamo appassionate al mondo di Boku no Hero Academia da molto, o meglio, due di noi lo conoscevano da un po' e un'altra lo ha scoperto da poco. Volevamo scrivere qualcosa abbinando la scrittura al disegno, visto che amiamo fangirlare, infatti non ce lo siamo fatte ripetere due volte e abbiamo provato a fare questo esperimento di fanfiction. Non siamo esperte in questo campo, quindi speriamo che vi piaccia questo inizio, anche se breve, e speriamo di migliorarci con i capitoli successivi.
Come detto nella breve descrizione della fanfiction, l'arco temporale sarà uguale a quello della storia originale, inserendo nel mezzo alcune novità per introdurre e sviluppare i personaggi creati da noi. In questa fanfiction troverete degli OC quindi, speriamo vivamente di non farvi trovare OCC (ci proviamo eh, ma siamo alle prime armi) e, come "chicca", abbineremo il tutto a dei disegni per spiegare, al meglio si spera, i vari OC all'interno della storia.


 
   
 
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