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Autore: lelouch 25    24/01/2019    0 recensioni
In un’epoca non troppo lontana, in un regno del centro-nord, vi erano tre importanti famiglie che supportavano il potere del re: i Beilschmidt, guidati dai due fratelli Gilbert e Ludwig; i Fernandèz-Carriedo, guidati da Antonio e infine ma non meno importanti i Bonnefoy, guidati da Francis; ognuna di queste famiglie aveva per così dire un proprio campo di specializzazione. I membri dei Beilshmidt facevano quasi tutti parte dell’esercito, infatti sia Ludwig che Gilbert erano comandanti, i Fernandèz-Carriedo, si occupavano dei traffici commerciali, mentre i Bonnefoy, avevano il loro business negli intrattenimenti.
Genere: Azione, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Bad Friends Trio, Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Final stage

 

Alfred era stato informato che Antonio, Ludwig, Feliciano e Arthur stavano per giungere al suo cospetto decise quindi di raggiungere i suoi ostaggi.
Ivan fu messo anche lui al corrente della situazione, decise quindi di giocare di anticipo, si recò verso la cella dei prigionieri. Quando Gilbert vide davanti a sé il viso di Ivan imprecò poi disse:
“ cosa vuoi?”,
mentre Francis cercava di non ridere per l’assurda situazione. Ivan lo guardò serio poi disse:
“ se vuoi salvarti devo fare in fretta, Alfred sta venendo qui per mantenere la sua parola di farvi fuori davanti i vostri amici”,
detto questo passò a Gilbert le chiavi delle manette; Gilbert lo guardò stupito poi disse:
“ perché?...”,
Ivan sorrise dolcemente poi rispose:
“ perché mi sono innamorato di te dalla prima volta che ti ho visto, per te farei qualunque cosa, adoro tutto di te, sei stato la prima persona a non essere spaventata da me… non sai quanto mi hai reso felice”,
Gilbert sgranò gli occhi ma non disse nulla. Poco dopo Ivan lasciò la cella.
Gilbert si girò verso Francis, il quale cercava ancora di non ridere, poi disse:
“ cioè mi si è dichiarato?!, quel tizio proprio non lo capisco!, anche se posso capire che nessuno può restare indifferente a tanta magnificenza!”,
Lovino alzò gli occhi al cielo poi disse:
“ brutto deficiente!, che cazzo aspetti a liberarci?”,
Gilbert si riscosse, poi prese le chiavi e liberò i suoi amici e infine se stesso, aprirono con circospezione la cella e fuggirono.
Alfred quando arrivò alla cella e la trovò vuota bestemmiò, poi andò alla ricerca di Ivan, sapeva che era opera sua, nessun’altro avrebbe potuto farlo, solo non capiva perché. 
Intanto i nostri fuggiaschi dopo aver girato un paio di corridoi, si trovarono davanti ad Ivan che li aspettava:
“ sono qui per portarvi dai vostri amici, disarmati come siete non potreste farcela”, detto questo li invitò a seguirlo.
Feliciano insieme con gli altri era finalmente giunto nell’ultima stanza del loro percorso, si guardarono intorno per vedere dove fossero i loro cari, ma non videro nessuno. 
Alfred decise che era il momento di passare al piano B, visto che non poteva più ucciderli per farli soffrire li avrebbe uccisi tutti insieme, ovviamente anche Ivan fu incluso nello massacro che aveva in mente, se c’era una cosa che odiava erano i traditori, abbassò una leva che fece chiudere determinate porte.
Ivan e gli altri notarono  che la maggior parte delle porte si erano chiuse, costringendoli ad avanzare su un percorso stabilito, camminarono finchè non raggiunsero la sala in cui c’erano anche gli altri.  Quando si riunirono ci fu un momento di silenzio, poi Feliciano e Antonio andarono ad abbracciare Lovino, il quale stizzito disse:
“ ehi mollatemi! Mi soffocate imbecilli!”,
quando si staccarono Antonio porse al ragazzo la sua coppia di Pugnali, Lovino annuì orgoglioso dicendo ad Antonio e al fratellino:
“ bravi!per la battaglia finale ci vogliono armi adatte”,
Ludwig diede una pacca sulla spalla del fratello porgendogli la sua spada, poi notò il russo e gli puntò la pistola contro, ma fu fermato da Gilbert che gli spiegò la situazione, infine Francis si diresse da Arthur che senza una parola gli porse il suo fioretto, il biondo sorrise, poi gli prese il viso e lo baciò fino a lasciarlo senza fiato, dicendo poi:
“  quanto mi sei mancato mon amì”,
Arthur appena riprese fiato gli urlò:
“ you shitty frog! Che diavolo fai davanti a tutti”,
Francis sorrise e gli fece l’occhiolino.  Dopo qualche minuto Lovino chiese l’attenzione dei presenti:
“  avrei un favore da chiedervi, so che ognuno di noi vorrebbe fare il culo a quello stronzo!, tuttavia vorrei chiedere di lasciarlo nelle mani mie e di Feli, visto che tutto è partito con il tradimento della nostra famiglia”,
ci fu un attimo di silenzio, poi Arthur, Gilbert, Francis annuirono, Antonio e Ludwig invece si opposero dicendo:
“ è troppo pericoloso combatterlo da soli”.
Feliciano si buttò al collo del suo fidanzato per baciarlo, troppo felice della preoccupazione dell’altro nei suoi confronti, Lovino invece guardò male Antonio, il quale ignorò allegramente l’occhiataccia del suo amore e andò ad abbracciarlo stretto, dicendogli:
“ Lovi, so che sei forte, ma vorrei combattere con te”,
Lovino arrossì, poi si staccò dall’abbracciò e afferrò il colletto di Antonio tirandolo a sé per un bacio poi disse:
“ non se ne parla Antonio!, il mio compito è ancora proteggerti, non ti farò correre pericoli inutili! Quindi rassegnati! Sta tranquillo tornerò da te, fosse l’ultima cosa che faccio! capito brutto bastardo!”,
Antonio sospirò sconfitto, poi disse:
“ come vuoi tu mi amor!, ma sta attento!”,
poi sciolse l’abbraccio.  Feliciano intanto sussurrò all’orecchio di Ludwig:
“ Lud sono troppo contento che ti preoccupi per me, ma ti prego lasciami fare, questa è una cosa che dobbiamo risolvere io e mio fratello!”,
Ludwig lo strinse forte a sé, poi annuì e sciolse l’abbraccio.
Quando i due fratelli Vargas si riunirono, i presenti furono scossi da un brivido freddo, I due ragazzi non mostravano la minima emozione, i loro volti erano freddi come il ghiaccio, estrassero la loro coppia di pugnali, emanando un aura di morte incredibile, incutevano terrore nei presenti.
Oggi per la prima volta tutti avrebbero visto di cosa erano capaci i leader dei Vargas quando combattevano insieme e a piena potenza. Ad un tratto si sentirono quattro tonfi, i due fratelli si girarono e videro Ludwig, Antonio, Francis e Ivan cadere a terra e restarci, subito si fiondarono su di loro, li voltarono lentamente e videro un piccolo dardo conficcato nel loro collo, erano stati avvelenati. Gilbert si fiondò da Ivan:
“ idiota si può sapere perché ti sei beccato il dardo al posto mio?”,
lui sorrise bonario:
“ ti ho già detto il perché, tu mi piaci!”,
Gilbert arrossì; Lovino disse:
“ Gilbert, Arthur occupatevi di loro, al resto penseremo noi”.
Non appena Lovino finì di pronunciare quelle parole apparve Alfred con un ghigno diabolico sul volto:
“ allora miei cari Vargas, ho avvelenato le persone a cui tenete di più, solo io possiedo l’antidoto per salvarle, riuscirete ad averlo solo se riuscirete a sconfiggermi, ma questo è impossibile!, pensate a come vi sentirete quando loro moriranno perché voi non siete riusciti a salvarli ahahaha, avete mezz’ora prima che loro muoiano”,
a quelle parole i due fratelli partirono subito all’attacco, non avevano tempo da perdere.
Alfred contrastò l’attacco dei due fratelli sparando ad uno con un’enorme pistola mentre l’altro fu colpito da un calcio. Feliciano bloccò il calcio mettendo le mani in difesa, mentre Lovino schivò il proiettile buttandosi di lato. Lovino prese la ricorsa e saltò mentre Feliciano usava il filo per tenere ferma la pistola, Lovino puntò le lame verso il collo di Alfred, ma questi lasciò cadere la pistola e diede un pugnò nello stomaco del ragazzo che cadde a terra tossendo violentemente. Feliciano aspettò che il fratello si riprendesse, nel frattempo Alfred riprese la sua arma. Lovino si riprese in fretta, scambiò un occhiata col fratello, poi Feliciano si portò alle spalle di Alfred pronto a colpirlo alle spalle, mentre Lovino puntava al suo petto, a quel punto Alfred schivò entrambi i colpi saltando e portandosi alle spalle di Feliciano che fu colpito con un calcio alla schiena che lo fece cadere a terra, mentre Lovino fu costretto a fermare il suo attacco per non inciampare sul fratello. Alfred sorrise spietato:
“ tutto qui quello che sapete fare Vargas?”,
i due fratelli ignorarono la provocazione e provarono un nuovo attacco. Alfred puntò la pistola verso di loro sparando a raffica, i due fratelli schivavano meglio che potevano, ma qualche colpo riusciva a graffiare la loro pelle, Feliciano prese velocemente uno dei proiettili caduti e non appena la pistola di Alfred fece per sparare di nuovo lanciò il proiettile dentro la canna, facendo esplodere la pistola che ustionò la mano del nemico facendolo urlare di dolore. A quel punto Lovino ne approfittò e gli tagliò la mano ferita, Alfred lo allontanò con un calcio sul petto che lo fece boccheggiare, Feliciano approfittò della confusione dell’avversario dovuta al dolore e gli trapassò la nuca con il pugnale facendolo morire all’istante senza emettere un suono.  Quando il cadavere di Alfred toccò il suolo i due fratelli lo perquisirono alla ricerca dell’antidoto che distribuirono tra i loro cari, poi si accasciarono al suolo esausti. Quando gli avvelenati si ripresero, esultarono finalmente era finita, poi Ludwig e Antonio presero in braccio i loro ragazzi ed uscirono da quel luogo infernale.
Un mese dopo.
Tutto era tornato come prima, solo che adesso tutti conoscevano la vera identità dei Vargas, Antonio stava appiccicato al suo Lovino come se ne andasse della sua vita, incurante delle minacce che gli rivolgeva il suo amore, Feliciano non si allontanava mai troppo da Ludwig, tanto che ogni tanto lo seguiva nell’ ombra finchè Ludwig esasperato non lo scopriva, per poi sciogliersi appena il moretto lo abbracciava,  Arthur ora che tutto si era risolto era partito per un altro dei suoi viaggi, ma non prima che Francis gli lasciasse un focoso ricordo di sé, infine Gilbert si decise a frequentare Ivan, il quale si stabilì a casa del suo amore, lasciando l’organizzazione al suo vice, mentre lui entrò nell’esercito.
Da quel momento tutti vissero felici anche se ogni tanto qualche guaio capitava, ma niente che i fratelli Vargas non potessero risolvere.
 
 

 

   
 
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