Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Evola Who    28/01/2019    2 recensioni
Sul Binario 9¾, diretti alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, molti vecchi e futuri studenti stavano salutando i loro genitori e parenti prima di salire sul treno e intraprendere il lungo viaggio fino a destinazione.
Ma non tutti sembravano felici di questa giornata…
Genere: Commedia, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 5
1/09/84
 

Caro diario,
 
Oggi sono arrivata alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, che ha sede in un castello ed è davvero bellissima! Ancora non riesco a crederci!
Però se sono qui a scrivere è soprattutto perché ti voglio parlare dei miei nuovi amici: Alice e Jamie.

Alice è una ragazza veramente carina, premurosa e davvero molto rassicurante, è stata lei, durante il viaggio, che mi ha parlato un po' di come è strutturata la comunità magica. E poi, c'è Jamie, che è un ragazzo parecchio simpatico, anche se a volte un po’ presuntuoso. È fissato con il fatto che Serpeverde sia una casa per soli maghi oscuri e mi sarebbe piaciuto saperne di più, in proposito, ma Alice continuava a ribattergli e, alla fine, ci siamo ritrovati tutti a ridere dimenticandoci del resto.

Durante il viaggio in treno per arrivare fin qui, abbiamo comprato e scoperto caramelle davvero strane, letteralmente magiche! Ti faccio un esempio: le cioccorane sono vive e saltano da tutte le parti! Poi ho assaggiato le api frizzole ed altre caramelle che, in verità, avrei fatto anche a meno di provare, come le caramelle Tuttigusti+1, delle quali, non so il perché, mi sono beccata i gusti più orribili. Ho avuto il dubbio piacere di assaggiare gelatine alle caccole di folletto, al vomito di troll ed al cerume di ratto. Alla fine, ci abbiamo rinunciato e abbiamo rovesciato il pacchetto fuori dal finestrino.

Poi, durante il viaggio, ho deciso di prendere dalla borsa il mio Walkman e la nuova cassetta che ho comprato a Londra, Born in the U.S.A, per farli vedere ai miei amici. Sono rimasti alquanto perplessi per la copertina della cassetta, dato che vi si può ammirare in bella mostra il didietro di Bruce Springsteen!

Proprio come mio padre, i miei amici non hanno capito quella scelta e Jamie mi ha domandato perché non si sia mostrato in faccia, arrivando persino a ipotizzare che sia troppo brutto per far vedere il proprio viso. Sono scoppiata a ridere divertita e gli ho spiegato che Bruce non è affatto brutto, ma che quella è solo una scelta stilistica per arrivare al più vasto pubblico possibile. Però, a giudicare dalle loro espressioni, credo che non ci abbiano capito nulla!

Comunque, mi ero portata il mio Wolkman per ascoltare la musica durante i compiti, proprio come a casa. Purtroppo, Alice mi ha spiegato che non sarà possibile, perché pare che le tecnologie babbane che vanno ad elettricità non riescano a funzionare dentro al castello, forse a causa dell'alta concentrazione di magia che fa letteralmente impazzire quel tipo di oggetti. Quindi, il mio Wolkman non avrebbe mai potuto funzionare dentro le mura della scuola.
Ovviamente, ci sono rimasta parecchio male.

La mia brillante idea di camminare lungo i corridoi di un vecchio castello incantato con il mio Wolkman in tasca e le cuffiette nelle orecchie, è svanita in un solo istante.
Ma Jamie mi ha suggerito che avremmo potuto usarlo adesso, visto che sul treno la concentrazione di magia non era ancora così potente. Quindi ho aperto la cassetta, l'ho infilata dentro, ho sistemato le cuffie ed ho chiesto a Jamie e ad Alice se avessero voluto provare ad ascoltare.

Sono rimasti un po' perplessi dalla mia richiesta, ma si vedeva che, in realtà, erano abbastanza affascinati ed incuriositi da quell'oggetto per loro così strano.
Alice si è proposta per prima, cosi le ho fatto mettere le cuffie, ho acceso il Walkman ed ho mandato avanti il nastro per saltare la prima canzone, che a dirla tutta non mi piace molto, e le ho fatto ascoltare a tutto volume la seconda traccia, ossia “Cover me”.

Era così alta che sia io sia Jaime siamo riusciti a sentire la musica al di fuori delle cuffie.
A giudicare da come Alice ha spalancato gli occhi e la bocca, nel sentire la canzone, le deve essere piaciuta molto. Inoltre, subito dopo ha iniziato a muovere la testa seguendo il ritmo, per poi dirmi, quasi urlando per via del volume altissimo: “Non è male!” Io sono scoppiata a ridere, mentre Jamie le si è seduto accanto e si è avvicinato alle cuffie per poter sentire meglio.

Quando è arrivato il suo turno, è partita la canzone “Darlington County”. Anche lui ha assunto la stessa espressione di Alice e si è messo a muovere la testa a ritmo, urlando: “Però! Questo tizio con le chiappe in copertina è forte!”  Sia io che Alice abbiamo riso come due pazze per quel commento.

Al mio turno, ho ascoltato une delle mie canzoni preferite dell’album, ovvero “Glory Days”. Tenendo la musica a tutto volume, abbiamo cantato insieme il ritornello. E speriamo che quelli che arriveranno possano davvero rivelarsi dei giorni gloriosi per noi. Come iniziare al meglio l’anno scolastico!

Quando siamo arrivati ad Hogwarts, verso sera, tutti gli studenti indossavano già le divise - Alice e Jamie si erano cambiati durante il viaggio, usando a turno lo scompartimento - e siamo scesi dal treno.

Ad accoglierci abbiamo trovato un vero e proprio gigante: un omone grande e grosso, con la barba e i capelli lunghi e crespi. Anche se guardarlo mi ha messo un po’ di timore, devo riconoscere che aveva l’aria gentile.

Guidandoci con una lampada ad olio, ci ha condotti fino ad un porticciolo sulle rive di un immenso lago, dove erano ormeggiate alcune barchette. Lì per lì sono rimasta confusa, ma Alice mi ha spiegato che quella di raggiungere la scuola con le barche è una tradizione riservata a tutti gli studenti del primo anno.

Così, mi sono seduta in barca insieme ai miei amici e ad una ragazza con i capelli colorati, che avevo già notato in treno perché trasformava di continuo il suo volto in quello di vari animali. Quando ho visto il castello, non potevo crederci! È stata una cosa veramente incredibile e meravigliosa vedere un così immenso castello stagliarsi contro il cielo stellato e riflettersi nelle acque calme del lago. Non riusco a crederci! E avrei studiato lì, sul serio! Mi sono sentita come una principessa che entri nel castello di Walt Disney World!

E poi, caro diario, non puoi nemmeno immaginarti la Sala Grande, il luogo dove si è tenuta la cerimonia dello Smistamento e la cena di inizio anno. Non trovo proprio le parole per potertela descrivere! Lì ci sono stati anche presentati i professori: la professoressa Minerva McGranitt, una donna elegante e davvero severa, che forse sarà gentile ma che penso sia meglio non contrariare mai; una signora paffuta di nome Pomona Sprite; una ragazza giovane e carina di nome Nancy Diamods; un uomo vestito completamente di nero di nome Severus Piton e un nano (almeno credo) vestito elegantemente e che risponde al nome Filius Vitious. Ce ne sono anche altri, ma adesso non mi ricordo i loro nomi.

Però, mi ricordo bene il preside: Albus Silente. È un vecchietto simpatico e tranquillo, con barba e capelli lunghissimi e vestito tale e quale a Mago Merlino, con tanto di cappello a cono ed occhiali a mezzaluna! È stato lui a tenere un discorso ed a presentarci gli insegnanti, poi con delle parole ha fatto comparire il cibo dal nulla (ed io quasi mi sarei aspettata di vederlo scompare gridando "Honolulu, aspettami che arrivo!")!

Prima di tutto questo, però, c'è stato lo Smistamento dei nuovi studenti nelle loro rispettive case. In pratica, è stato portato nella sala un vecchio e consunto cappello parlante che, dopo aver recitato una filastrocca, è stato fatto indossare ad ogni studente del primo anno. È il cappello a scegliere dove ogni studente dovrà andare!

La professoressa McGranitt ha chiamato gli studenti in ordine alfabetico, quindi Alice è andata tra i primi; il cappello l'ha assegnata a Tassorosso e lei è andata a sedersi a quel tavolo.

Quando è venuto il mio turno, con l'attenzione di tutti addosso, mi sono sentita un po' in imbarazzo. Sono andata al centro della sala, mi sono seduta sullo sgabello e la professoressa mi ha messo il capello in testa. Stranamente, con me ha impiegato molto più tempo che con gli altri - con alcuni ci ha messo soltanto qualche minuto, con altri addirittura pochi secondi, mentre credo che, con me, ci abbia messo cinque minuti abbondanti - sussurrandomi all'orecchio cose su di me che nemmeno io credevo di sapere.

Sembrava davvero capace di leggermi nella mente, perché ad un certo punto mi ha detto che sono una persona sveglia e molto più matura della mia età, ma che non mi sento sufficientemente intelligente come in realtà sarei. Ha poi aggiunto che la mia mente è troppo spesso tra le nuvole e piena di fantasie e sogni, oltre che indecisa e pure un po’ ansiosa. Dice anche che non sono troppo furba, ma che questo non è un difetto, anzi lo si può considerare un pregio, anche se ogni tanto un po' di furbizia in più non guasta mica.

Alla fine del discorso, ha detto una cosa che mi ha colpito più di tutte le altre, ossia che ho una grande sensibilità ed una profonda pazienza, quasi fuori del comune, e che, di certo, non ho paura né del duro lavoro né, tantomeno, delle sfide.

Alle fine, quasi assordandomi, ha urlato Tassorosso!
Ho ricevuto applausi dal tavalo della mia nuova Casa e sono corsa a sedermi accanto ad Alice. Alla fine, invece, Jamie è stato smistato in Grifondoro, proprio come voleva, e io sospetto che sia stato lui a chiedere al cappello di metterlo proprio lì e non a Serpeverde. Così, io ed Alice siamo nella stessa Casa e questo ci ha reso davvero felici; insieme a noi, c'è anche la ragazza strana dai capelli rosa, che si chiama Ninfadora Tonks (ma ci ha detto subito che non le piace per nulla il proprio nome e che, per questo motivo, vuole essere chiamata solo Tonks) e tutti i ragazzi più grandi sono stati molto gentili con i nuovi arrivati, accogliendoci con un caloroso benvenuto, il che mi ha dato molto sicurezza e fiducia.

E abbiamo anche il nostro fantasma, che si chiama Frate Grasso! Nonostante sia uno spettro, non fa alcuna paura, anzi è simpaticissimo e ha volteggiato a lungo sopra di noi per salutarci. Qui ad Hogwarts i fantasmi sono davvero tantissimi e io, fino a ieri, neppure credevo che esistessero! Di sfuggita ho visto pure il fantasma di Grifondoro, Nick-quasi-senza-testa, che assomiglia davvero tanto a John Cleese dei Monty Python (che sia un suo antenato?).

Dopo la cena, che è stata veramente abbondante, i ragazzi più grandi hanno accompagnato noi del primo anno nel nostro dormitorio, nei sotterranei, spiegandoci la strada ed anche come fare ad accedere alla nostra casa attraverso il quadro che nasconde la porta.

Quando siamo entrati, sono rimasta ad occhi spalancati per lo stupore: la sala comune della nostra casa è molto accogliente e luminosa, tutta tondeggiante, con tavoli e poltrone di color giallo e nero (i colori ufficiali della nostra casa), le ante e le porte rotonde e piante e fiori sopra i davanzali. Mi ha un po' ricordato la casa di Bilbo e Frodo nei romanzi di Tolkien.

Abbiamo dormitori separati tra maschi e femmine, nei quali si trovano dei letti molto comodi, nei quali sono sicura che farò dei bei sogni. Mentre mi davo da fare per sistemare i miei vestiti, dalla mia valigia sono spuntati anche il mio pupazzo del Dottore e quello di un Dalek abbastanza grande, color grigio. Alice e le mie compagne di stanza, tra cui Tonks, sono rimaste affascinate dal mio pupazzo, soprattutto perché quando lo si stringe dice la sua celebre battuta: “Exterminate!”.
Tutte ne sono rimaste ammirate, come se avessero visto un vero tesoro!

Probabilmente, i maghi non conoscono il Dottore e tutti i suoi numerosi nemici e, infatti, quando ho parlato loro della serie tv “Doctor Who”, è sembrato che gli stessi parlando di un viaggiatore del tempo straordinario realmente esistente!
Poi, nella stessa valigia, ho trovato una scatola di scarpe che non ricordavo di aver portato e, quando l'ho aperta, sono rimasta veramente felice per il suo contenuto: papà ci ha messo dentro tutte le mie vecchie action figure di Star Wars! E non solo quelle dei primi due film, ma anche quelle dei personaggi del film uscito l'anno scorso, come il mitico Lando Calrissian, il misterioso Boba Fett, Leia vestita da schiava di Jabba ed un Ewok.

Quando le ho mostrate alle ragazze, ne sono rimaste veramente meravigliate. Ma la cosa più straordinaria di tutte, quasi assurda ed incomprensibile, è che nessuna di loro conoscesse Star Wars!

Così, aiutandomi con le statuine della mia collezione, ho raccontato loro la storia di Luke e della Ribellione per sconfiggere il malvagio Impero Galattico. Mentre narravo, Tonks ha guardato bene l'action figure della principessa Leia nel primo film e, come se nulla fosse, i suoi capelli rosa si sono improvvisamente trasformati nella sua stessa acconciatura, con tanto di crocchie ai lati della testa.

Tutte hanno riso; tutte tranne me, che mi sono quasi spaventata. Ma mi ha raccontato di possedere questa abilità fin dalla nascita; è un dono raro ma che certi maghi possiedono, vengono detti metamorfomagus, ovvero hanno l’abilità di cambiare a piacere il proprio aspetto. Ne sono rimasta affascinata e, almeno, ho capito come fa a trasformare il proprio volto in quello di un animale, anche se un po' mi è dispiaciuto sapere che io non potrò riuscirci.
Quando ho finito il mio racconto sulla storia del film, Tonks ha esclamato, affascinata: “Caspita! Sembra proprio la storia del bambino sopravvissuto contro il Signore Oscuro!”
Tanto Alice quanto le altre sono rimaste spaventate, nell'udire quella frase; in quanto a me, non avevo nessuna idea di che cosa stesse dicendo, forse era una storia o una leggenda del loro mondo.

Alice, più preoccupata che sorpresa, mi ha chiesto: “Davvero tu non conosci tu-sai-chi?”

Tu-sai-chi chi? avrei voluto replicare, ma da come lo ha detto, con quell'aria preoccupata e con quel tono serio, ho capito subito che, forse, non si tratta di una semplice leggenda del loro mondo.

E, infatti, utilizzando le mie action figure di Darth Vader e di Luke Skywalker per farmi capire meglio, Tonks mi ha raccontato a bassa voce la storia del bambino che è sopravvissuto…

Tonks ha fatto impersonare a Darth Vader la parte del Signore Oscuro; e io, che non ci stavo capendo molto, ho domandato se, per caso, quel tale avesse un nome.

Alice mi ha spiegato subito, con un brivido, che nel mondo magico non si pronuncia mai quel nome perché, secondo loro, il solo suono porta sfortuna. Ma Tonks, viste le mie insistenze, è stata disposta a sussurrarmelo all'orecchio, anche se con una certa riluttanza. Il nome, se non ho capito male, è Voldemort.

Lo scrivo qui, ma Tonks mi ha fatto giurare di non pronunciare mai quel nome ad alta voce, come se fosse proibito. Sinceramente, trovo questa cosa di non voler pronunciare un nome estremamente stupida.

In ogni caso, Tonks mi ha raccontato che “colui che non deve essere nominato” fu un potente mago oscuro, davvero cattivo e potente, che pareva intenzionato a distruggere tutto il modo magico e traeva godimento nel creare terrore e nell'uccidere tutti i mezzosangue e i nati babbani, perché secondo lui solamente i purosangue erano degni di vivere nel mondo magico. E, insieme ai suoi seguaci, i magiamorte, uccideva e torturava coloro che, a suo dire, non erano degni di essere maghi o streghe, scatenando così una lunga ed aspra guerra magica.

Già da quello, ho preso parecchia paura; intanto, Tonks mi ha spiegato velocemente la storia delle guerre magiche, usando la action figure di Obi-Wan per rappresentare il preside Silente, che non è un semplice vecchietto simpatico, ma il più potente mago di ogni tempo.

Però, colui che non deve essere nominato è stato sconfitto una volta per tutte non da Silente, bensì da un bambino (rappresentato, nel racconto di Tonks, dal pupazzetto di Luke) che, così, è divenuto una vera leggenda.

Quel racconto mi ha completamente rapita ed affascinata e, quando Tonks mi ha restituito i miei giocattoli, le ho chiesto se quel mago oscuro sia ancora vivo. Tutte le ragazze, compresa Alice, sono convinte che sia morto una volta per tutte; ma Tonks, al contrario, mi ha risposto di non essere affatto convinta di quella morte, e che forse, un giorno o l'altro, ritornerà.

Questo, ovviamente, ha fatto spaventare moltissimo le altre, ma Tonks mi pare davvero una burlona e credo che stesse solamente scherzando.
Per far dimenticare le paure, le ho fatte ridere ancora con il mio pupazzetto del Dalek. Più tardi, stanche per il lungo viaggio che abbiamo affrontato per arrivare fin qui, siamo andate a sdraiarci nei nostri comodi e caldi letti a baldacchino; le altre dormono già, mentre io sto scrivendo queste parole qui sul mio diario.

E non posso fare a meno di pensare a quelle storie, che mi hanno davvero fatto pensare a Luke ed alla sua missione di combattere contro il lato oscuro.

E, mi chiedo, se Tonks avesse ragione ed un giorno quel signore oscuro ritornasse? Magari, proprio come Luke Skywalker, il bambino che è sopravvissuto dovrà crescere per combatterlo, come se questo sia il suo destino! Ma chi lo sa... comunque, spero proprio che non ritorni mai più!
Ora dovrei spegnere la luce e provare a dormire. Domani mattina ho le mie prime lezioni, come Trasfigurazione. E, sinceramente, non ho neppure idea di che cosa sia, la Trasfigurazione, né che cosa debba aspettarmi.

E soprattutto, non so nemmeno come fare a raccontarlo ai miei!

-------------------------------------
Note:
Un pezzo di diaro della nostra protagonista.
E vediamo il nato un pò nerd della nostra
protagonista.
Buona lettura e ci vediamo al porssimo
capitolo!
Evola

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Evola Who