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Autore: ArrowVI    29/01/2019    0 recensioni
Gli umani regnano su Gaia, ma le pietre di questo continente trasudano memorie di creature ben più antiche e potenti.
Sono passati circa diciassette anni da quando l'imperatore dei Dodici Generali Demoniaci è stato imprigionato nel mezzo di questo e un altro mondo... Ma, ormai, il sigillo che lo teneva rinchiuso sta cominciando a spezzarsi.
Cosa accadrà quando Bael sarà libero? Verrà fermato o porterà a termine il piano che, diciassette anni fa, gli è stato strappato dalle mani?
Quattro nazioni faranno da sfondo a questa storia:
Mistral, Savia, Asgard ed Avalon.
Io vi racconterò di quest'ultima......
Come? Chi sono io? Non ha importanza, per adesso...
Umani contro Demoni... Chi sarà ad uscirne vincitore?
Se volete scoprirlo allora seguitemi... Vi assicuro che non rimarrete delusi dal mio racconto.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 4-7: Benvenuti a Magnus

 


<< S... Sette del mattino? >>
Seryu non riuscì a credere a quelle parole.
Rimase in silenzio a fissare la ragazza davanti a se con una espressione confusa e preoccupata in volto, con occhi spalancati.

Cosa era successo, mentre lui aveva perso i sensi?
Dove era finita quella donna, e cosa era accaduto tra Michael e Neptune?

Quelle domande continuarono a rimbombargli in testa, secondo dopo secondo, e il fatto di non avere alcuna risposta non faceva altro che rendere il ragazzo sempre più irrequieto.
Si guardò freneticamente intorno, ancora una volta, alla ricerca di qualsiasi segno che potesse indicare al fatto che quella fosse un'altra illusione.

Non vide nulla.
Tutto gli sembrò perfettamente normale.


<< Seryu, mi stai spaventando... Cosa ti prende? C'è qualcosa che non va? >>
Domandò la ragazza al suo compagno, con un tono preoccupato e occhi lucidi, capendo rapidamente ci fosse qualcosa che non andasse in lui.

Seryu rimase per qualche secondo in silenzio a fissarla.
La ragazza davanti a lui, in quel momento, non poteva essere un falso.


<< Non sai dove sono finiti Michael e Neptune, quindi? >>
Le chiese conferma.

Jessica rispose con un cenno negativo del capo.

<< Quando mi sono svegliata, loro non erano qui... Magari sono andati a mangiare qualcosa? >>
Gli rispose.

Pochi istanti la coppia sentì una voce maschile riecheggiò nelle stanze e nei corridoi, era quella del capitano che risuonava dagli altoparlanti.

** Hm-Hm! ... Si informano i signori passeggeri che tra meno di cinque minuti approderemo al porto di Magnus. Siete pregati di sistemare i vostri bagagli e di chiudere le stanze con la chiave, non appena le lascerete. **
Subito dopo si sentì un fischio, che segnalò la fine dell'avviso.


Pochi istanti dopo, la porta della stanza si aprì.
Michael e Neptune entrarono all'interno della stanza, salutando poi i loro compagni.

<< Hey, vedo che vi siete finalmente svegliati, dormiglioni. Abbiamo per caso interrotto qualcosa? >>
Domandò Neptune, con un tono divertito e malizioso, portandosi una mano sotto al mento e mostrando uno strano sorrisetto.

<< Avete sentito, si? Approderemo presto, ci conviene mettere tutto apposto. >>
Continuò Michael, facendo finta d'ignorare le parole del compagno.

<< Si! Sono già all'opera, datemi due minuti. >>
Detto ciò, Jessica saltellò di nuovo in bagno, chiudendosi al suo interno subito dopo.


Neptune ridacchiò, attirando l'attenzione di Michael.

<< "Due minuti". Siamo condannati a rimanere qui per l'eternità, ragazzi miei. >>
Disse, con tono divertito.

Michael fece gli occhi in bianco.


<< Cosa è successo l'altra notte? >>
Seryu non aspettò neanche un istante.
Non appena pronunciò quelle parole, Michael e Neptune posarono i loro sguardi su di lui, assumendo espressioni più serie.

<< Niente di... Importante, in realtà. >>
Gli rispose Michael.

Seryu posò il suo sguardo sorpreso su di lui.

<< Mi prendi in giro? >>
Gli domandò, incredulo.

<< Abbiamo parlato per qualche minuto e... Poi è finita li. Quando siamo tornati nella stanza, tu e Jessica eravate entrambi collassati sui vostri letti, quindi abbiamo deciso di non svegliarti. >>
Continuò.

<< E dove eravate, fino ad ora? >>
Continuò, non credendo alle sue parole.

<< Siamo andati a vedere se ci fosse qualcosa da mangiare... Purtroppo per noi, e per i nostri stomaci, la mensa era chiusa. Pare che dovremo fare colazione a Magnus, dopotutto. >>
Gli rispose Neptune.

<< Non che sia una cosa negativa, ma i prezzi sono abbastanza... Elevati, per usare un eufemismo. >>
Continuò.

Seryu posò uno sguardo infastidito sui suoi due compagni.
Non poteva credere alle sue orecchie.

<< Perché mi state mentendo? Perché non volete dirmi nulla? >>
Domandò, avvicinandosi a loro con un passo lento, ma frustrato.

<< Non vi fidate di me? >>
Continuò, senza aspettare risposte dai due ragazzi davanti a se.

<< No, non è così... >>
Gli rispose Michael, mettendo le mani avanti, ma non servì a calmare il ragazzo.


<< Oh, non ti stiamo mentendo. I prezzi a Magnus sono davvero assurdi, non lo consiglierei a nessuno... Però, hey, è tutta roba di prima qualità! >>
Aggiunse Neptune, con tono divertito.

<< Sai di cosa sto parlando, non fare il finto tonto. >>
Disse Seryu, infastidito dalla risposta del compagno. 

In quel preciso istante, Neptune sospirò.


<< Siamo in questo insieme, non potete semplicemente tenermi all'oscuro di qualcosa che potrebbe rivelarsi importante. >>
Continuò, cercando di convincere i suoi compagni.

<< Spiegatemi la situazione, vi prego. >>
Aggiunse, guardando i due ragazzi uno ad uno, con una espressione preoccupata.

Neptune abbassò lo sguardo, sospirando. 

<< Ugh. D'accordo. >>
Cedette, rispondendogli però con tono innervosito.

<< Ma non adesso. Lo farò dopo, quando saremo in cammino per Magnus. >>
Aggiunse, dando rapidamente le spalle ai suoi compagni.




<< Quindi, ricapitolando... >>
Disse Jessica, dopo aver ascoltando in silenzio il breve racconto di Neptune.

<< Ci siamo incontrati per caso, ma ti era stato ordinato di trovarci, giusto? >>
Gli domandò.
Neptune rispose con un cenno positivo del capo.


Il quartetto si trovava nel mezzo di un bosco, percorrendo una strada in basalto che portava dal porto fino alla capitale.
Era tutto molto silenzioso e tranquillo, gli unici rumori udibili erano quelli di alcuni animali e insetti, uniti al vento che faceva oscillare le foglie degli alberi intorno a loro.
Erano dei ciliegi originari di Mistral.



<< Perché dobbiamo passare per forza dal bosco, per entrare a Magnus? >>
Domandò Michael a Neptune, guardandosi intorno.

<< Non potevamo prendere la strada principale, come tutti gli altri? >>
Aggiunse.

<< Oh, ma certo! Perché non ci ho pensato prima! >>
Esclamò Neptune, con tono ironico.

<< Sicuramente parlare di come tu e io siamo mezzo-demoni, in mezzo ad una folla, non causerebbe alcun genere di problema! >>
Continuò, camminando davanti al trio, senza voltarsi verso di loro.

<< Ripensandoci... Mi va bene questa strada... >>
Aggiunse Michael, grattandosi il capo.

<< Volevano che io gli dessi alcuni consigli, e così ho fatto. Non posso fare più di quanto sia nelle mie possibilità: il modo per controllarsi dovrà trovarlo lui stesso. Non posso aiutarlo. >>
Continuò Neptune.

<< Ora l'unica cosa che mi resta da fare è scortarvi da Vermilion, poi il mio compito sarà finalmente finito. >>
Concluse.


<< Sembra infastidito. >>
Disse Seryu a Michael, sottovoce, dopo essersi avvicinato a lui.

<< Eh... Non voleva parlare di questa cosa, con voi. >>
Rispose il ragazzo, fissando da dietro Neptune, il quale non si era mai neanche una volta voltato verso di loro, durante quella discussione.

Seryu sospirò.

<< Non fartene una colpa, eri semplicemente preoccupato. >>
Gli disse Michael, cercando di alleviare le preoccupazioni del compagno.

<< E' tutto ok, comunque. Neptune non è un nemico, e mi fido di lui, ora. >>
Aggiunse subito dopo.

<< Mi dispiace per come ti ho trattato la scorsa notte... >>
Non appena sentì quelle parole, Michael posò il suo sguardo sorpreso sul suo compagno, il quale stava però evitando di guardarlo negli occhi.

<< Ero innervosito e spaventato, e ho lanciato le mie frustrazioni su di te. Non volevo offenderti, quantomeno trattarti male. >>
Aggiunse, sollevando poi lo sguardo.

Michael stava sorridendo.

<< Non preoccuparti, va tutto bene. Non so perché hai reagito così, ma non te ne faccio una colpa. Eravamo tutti più o meno stressati dall'esperienza durante l'esame di ammissione, quindi va tutto bene. >>
Gli disse, sollevando poi il pugno.

<< Brofist? >>
Gli domandò, divertito.
Seryu ricambiò il sorriso, e ricambiò il gesto del compagno.

Subito dopo Michael accelerò il passo, accostandosi a Neptune e cominciando a parlargli.


Seryu, invece, mantenne la stessa velocità: rimase a fissare i due ragazzi davanti a se assumendo poi una espressione triste, quasi colpevole.
Era conscio del fatto che Neptune non avesse detto loro tutto quello di cui si era parlato con Michael, la notte prima, ma gli andava bene così.

Neptune non aveva detto loro chi fosse suo padre: infatti, aveva fatto di tutto per evitare di pronunciare il suo nome.
Eppure, dal modo in cui avevano parlato lui e Michael, durante il racconto, era ovvio che quest'ultimo lo sapesse.

Non metteva in dubbio le parole del loro nuovo compagno, ma, allo stesso tempo, sapeva che c'erano cose che Neptune non aveva detto a lui e Jessica... Cose di cui aveva parlato solamente con Michael.
Nonostante tutto, però, decise di non fare altre domande.


Cominciò a guardarsi intorno, con una espressione calma in volto.
Quegli alberi, quel profumo... Gli sembrò di essere a casa.

I petali rosa nel terreno, il rumore delle foglie e quel colore rosa tutto intorno a loro...
Ciò che all'inizio si rivelò un dolce ricordo, si trasformò ben presto in una profonda fitta nel petto.

Sotto quegli alberi era solito giocare con la sorella, molti anni prima, con sua madre.
Istintivamente, abbassò lo sguardo per evitare quei colori, cominciò a respirare con la bocca per non sentire quel profumo.


Quelli che sarebbero dovuti essere dolci memorie, si trasformavano in coltelli che lo ferivano.



Ben presto il gruppo raggiunse la loro meta.

<< Signore e signori... Benvenuti a Magnus. >>
Disse Neptune, ammirando quella scena con un grosso sorriso soddisfatto stampato in volto.

Michael fece alcuni passi in avanti, superando tutti i suoi compagni e ammirando, per la prima volta in vita sua, quel posto con occhi spalancati, senza riuscire neanche a proferire parola.


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Fine del capitolo 4-7, grazie di avermi seguito e alla prossima con l'ultimo capitolo del volume 4, intitolato "Le fiamme della Fenice"!

   
 
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