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Autore: Kontenytore    30/01/2019    0 recensioni
In una pazza scuola dove personaggi da tutti gli universi vanno a scuola insieme, un nuovo annuncio dal professor All Might manda la classe in tilt... Chissà cosa succederà? Forse un qualche combattimento? Forse una qualche gita in una certa location di montagna? Scoprilo seguendo le avventure di Todoroki e di Clubs Patrick. Ci sono anche molti altri personaggi da altri fandom, quindi se sei otaku questa è la storia che fa per te!
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Yuri, Crack Pairing | Personaggi: All Might, Shouto Todoroki, Sorpresa
Note: AU, Cross-over, Nonsense | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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“Dove sono finito?”, chiese Claudio Bisio.

“Ma che domande, sei alla prestigiosa Gijinka Pracatinat High School!” rispose ridacchiando Diamonds Droog.

“Ah, quindi siamo a Pracatinat?”

“No, siamo a Chicago. La scuola si chiama così perché andiamo spesso a Pracatinat.”

“Ah ok. Quindi non siamo a Hollywood?”

“Perché dovremmo essere a Hollywood scusa?”

“Mi avevano detto che questo portale mi avrebbe portato a Hollywood. Devo essere nel nuovo film di Stewart Little.”

“Tu? In un film di Stewart Little?”

“Già, sarò il protagonista. É un reimagining. Si chiamerà Stuart Bisio.”

“Ah, ok.”

In quel momento giunse uno dei professori, di nome Coli, in realtà di cognome Coli, non importa. Era Sergio Coli.

“Basta con questo baccano! La ricreazione è finita! Bastardi! Andate a casa!”

E tutti andarono a casa.

 

Il giorno dopo, si svegliò di buona mattina un ragazzo con i capelli un po’ lunghi, molto secchi, molto castani e soprattutto molto noiosi. Il ragazzo era un incel, ma non faceva parte del gruppo degli incel, era solo un incel senza amici. E infatti non ne sentirete più parlare, perché alla scuola Gijinka Pracatinat Highschool non ci andava nemmeno, ma tenete a mente questo nome: Smaugbo.

In una casa di legno lì vicino si sveglio di brutta mattina una ragazza allegra, gioiosa, e totalmente bagnata da testa a piedi nudi. Infatti aveva dormito nella sua vasca da bagno, piena d’acqua, con un cuscino sotto la testa, pieno d’acqua. Questa ragazza bagnata faceva di nome Feferi Peixes. Dall’altra stanza, ovvero la stanza da letto, giunse la voce di sua sorella maggiore: era proprio Meenah!
“Dai ci sbrighiamo”
“No voglio stare ancora a bighellonare nel bagno scusa”
“Ok io inizio ad andare.”

E Meenah andò, spargendo terrore per le strade. Infatti giravano le voci che quella ragazza fosse davvero esplosiva, e nessuno si fidava ad avvicinarsi più di tanto (battuta con il gioco di parole mina-bomba)... Queste voci iniziarono a spargersi perchè Meenah ha le treccine, i capelli tinti e i piedi nudi. Insomma, una ragazza zingara e/o alternativa.

Passeggiando per le strade di Chicago Meenah incontrò la sua migliore amica: Avril Lavigne!
“AAAAAAAAAAAVRIIIIIIIIIIIIIIL!!!!!!!!!!!”

“Oh, ciao, cara… Come te la stai scassando oggi?”
“Sai sempre cosa dire per farmi sorridere Avril, sei proprio la mia girlfriend!!!”
“Oh ma la smetti”

“Dai vabbe. Andiamo a scuola XD”

Fuori da scuola beccarono la gang dei bulli (i Chad ma cattivissimi), che in pratica erano il fratello di Doyle (quello che non avevamo ancora introdotto!), che di base era un bravo ragazzo ma i suoi capelli blu e la sua tendenza a voler convertire tutti al cristianesimo con la violenza gli conferivano un’aura da bastardo. Il suo migliore amico era invece un vero Bullo: il suo nome era Mattia, il Bullo. Era talmente bullo che ormai tutti lo chiamavano solo Mattia Il Bullo, e pare che andasse in giro, con i suoi vestiti neri da skater (tra cui la catenina appesa ai pantaloni neri larghi strappati, il cappellino con il teschio e la maglia degli Slayer) a fare lo sgambetto a quelli che mangiavano nella piazza del Pranzo, facendoli cadere nelle pozzanghere. Una volta aveva fatto cadere John Deacon, la persona più brava della scuola, e da quel momento era stato soprannominato proprio Mattia Il Bullo.
Il bullo finale (detto anche Final Bullo per la sua posizione da terzo bullo) era il bullo più potente del gruppo, probabilmente. Era così potente che comparve dalle ombre dicendo “il nome del primo bullo era Jerry Only, anche detto Gerald Caiafa.”. Quest’uomo oscuro era alto, possedeva un lungo naso a forma di triangolo rettandolo e indossava una tunica di pelle vera, per dimostrare il suo odio nei confronti dei vegani. Quest’uomo era il solo e unico Ganondorf Legendofzelda (anche detto Alberto Coli). Ganondorf si abbassò a terra, fece una capriola in avanti, e poi si rialzò da terra.

“Il mio nome è Ganondorf, non dimenticatevelo, pollastre.”
Poi provò a fare una capriola all’indietro da in piedi, ma cadde e si fece male.
“Ahhh, mio padre Sergio Legendofzelda sarà proprio arrabbiato con me”

In quel momento arrivò giustamente l’ambulanza, ma non tanto perché Ganondorf si fosse fatto male, ma piuttosto perché dopo essere caduto, pochi secondi prima di dire “mi sono fatto male”, lo aveva colpito una palla da baseball che veniva lanciata a molti chilometri di distanza dalla stella ruggente e brillante e luminosa del baseball, che andava proprio in quella scuola, la Gijinka Pracatinat Highschool: era proprio Leon Kuwata, detto John F Kennedy.
“Deh bimbe, come ve la paaassate.”
“s”

Intanto in una scena lontana si svegliò Clubs Deuce, anche detto Clubs Patrick, da sotto un ponte di baracca, perché aveva un segreto, e quel segreto era proprio che era povero! Povero Clubs Patrick...e povero anche il chilometro.
Clubs Patrick, detto “Clubs Patrick Il Barbone”, si lavò i denti con uno spazzolino fatto di cavi ethernet tagliati e andò a scuola, quando all’improvviso si risvegliò il suo tunnel carpale.
“Non andare a scuola oggi, Clubs Patrick Il Barbone” disse il tunnel carpale di Clubs Patrick Il Barbone.
“Ahia” disse Clubs Patrick.

A scuola arrivarono tremila persone oggi. Alla prima lezione di mattinata, geografia, insegnava il professor Billie Joe Armstrong. Era vuoto il banco direttamente davanti alla cattedra, perchè quel banco era prenotato da una ragazza simpatica che stava per arrivare, la cosiddetta cocca del professore, e la vittima numero uno del temibile Mattia Il Bullo. Questa ragazza era una delle amiche della giovane Hobbit alternativa incontrata nel primo capitolo, Lucrezia. La nuova ragazza che sto introducendo aveva un nome molto particolare, datole perchè in casa sua ci sono delle lampade con delle luci che illuminavano le stanze. Il suo nome era Lucilla Pandalovesvodka.

La ragazza era molto simpatica, ma soprattutto emo, motivo per cui Billie Joe Armstrong, che era un figo di professore, un manzo, un vero ragazzo alternativo degli anni 90, uno di quei professori simpatici con i tatuaggi, l’aveva presa sotto la sua ala punk da figo. Un vero figo, tanto che nessuno era mai assente alle sue lezioni, c’era anche una ragazza un po’ cicciotta, curvy diciamo, con i capelli biondi, molto carina, che sto introducendo perché sarà il love interest del prossimo arrivato in classe, un grande amico di PandaLovesVodka, un ragazzo che faceva videogiochi nel tempo libero, di nome Zizou Monoe, single. La ragazza cicciottella comunque era Pochaco Super (di cognome). Arrivarono entrambi, a dire la verità, e arrivarono simultaneamente in modo perfettamente coordinato, come se avessero giocato al dance dance revolution insieme per sconfiggere una coppia di mostri giganti. Un po’ come una volta era successo a Shinji e Shinji Due, entrambi alunni della classe di BJA.

Intanto Grusso Obesotti stava continuando a mangiare. Ma non è questo il punto. Arrivò in classe il professor Geronimo, che doveva parlare con il prof BJA, di cose importanti da adulti (in verità dovevano parlare della gita imminente a Pracatinat).
Tutta la classe, compreso Kakyoin, rimase in silenzio ad origliare, e che cosa venne fuori? Che avevano spostato la gita??? No, dai.
“Ragazzi vi devo dire una cosa.” disse Billie Joe Armstrong accendendosi una sigaretta.

“La gita è stata spostata?” disse Kakyoin. Che non stava mai zitto. Perché aveva la bocca molto grande.
“Sì...la facciamo…” BJA tirò la sigaretta fuori dalla finestra. “Dopo domani.”
Sulla faccia di Kakyoin si estese un sorriso lungo quanto il fiume Rio, mostrando tutti i suoi denti bianchi quanto la luna della terra, e dall’emozione scivolò su una buccia di banana e si ruppe una costola, ma dall’angolo opposto della classe sbucò Josuke Higashikata 4 che gliela curò subito, quindi nessun problema.
Intanto tutta la classe stava urlando dalla gioia, cazzo, dovevano prepararsi per la gita in così poco tempo ma ne sarebbe ultimamente valsa la pena!!!!!

“E va bene, e va bene. Niente più lezione per oggi.” BJA era un ganzo che sapeva sempre quando era ora di fare lezione e quando di pranzare.

Tutti gli studenti si appropinquarono nella piazza del pranzo. E niente, fa già venire l’acquolina in bocca così.

Jotaro Kujo fumava in un angolo, esattamente dove era caduta la sigaretta di Billie Joe Armstrong, che era rinomato per sprecare tutte le sue sigarette appena accese. Jotaro Kujo non si faceva fregare così.

Davanti ai suoi occhi però si parò una scena che avrebbe voluto evitare di vedere: arrivavano le tre ragazze più popolari della scuola. Erano la creme de la crema, il top del kek, il der del potaro, erano bellissime e tutti le conoscevano come Mean Girls. Erano tre ragazze che erano diventate famose in giro per la scuola per essere estremamente ricche, e i drammi con loro non mancavano mai, essendo anche nominate Drama Queens e non per aver vinto alcun premio ad alcuna recita. Anche se in realtà le recite le organizzavano loro stesse, e vincevano sempre, ma non premi particolari (solitamente biglietti per la sala giochi dello stabilimento hotelistico di Pracatinat.). La prima, la viola, vestiva sempre di rosa, ma in realtà anche molto di viola, con troppi glitter ovunque e un eyeliner da paura: il suo nome d’arte era Xtina, ma nessuno sapeva quale fosse il suo vero nome. La seconda, la bionda, era completamente idiota, come tutte le bionde, ma in realtà era solo una farsa che metteva in scena per ottenere posti alti nelle aziende (tanto sarebbe poi, nello spin-off futuro, andata a lavorare nell’azienda di suo padre ricco coi soldi): lei era Sharpay. La terza, ovvero la Queen Principale, era una ragazza estremamente carismatica, con i pantaloni a zampa di elefante che solo lei poteva permettersi di indossare nonostante fossero fuori moda da circa trent’anni, zeppe alte 15 cm e camicette attillate, spesso piene di paiettes e frange varie. Lui era Freddie Mercury, alter ego di Zelda Legendofzelda, sorella di Ganondorf Legendofzelda e figlia di Sergio Legendofzelda. Insomma, una famiglia un po’ Leggendaria of zelda.
Le tre temibili ragazze si appropincuarono nei confronti di Jotaro Kujo, il quale stava agitando la testa, sussurrando “ma pensa te”, e grattandosi il sottopalla sudato a causa del meteo caloroso e dell’umidità oceanica tipica di Chicago.
“Cosa volete, voi pollastre del cazzo!?” sputò Jotaro Kujo, sputando per terra, sui suoi stessi piedi nudi.
“Volevamo acchiappare qualche sigaretta gettata dal prof Bigia (lo chiamavano così le Mean Girls per prenderlo in giro, NDT) durante la lezione mattutina di geografia, che tanto abbiamo saltato in favore del pranzo per festeggiare l’anticipazione della gita a pracatinat, ma tanto tu lo sai già perchè sei nella nostra stessa classe, ahahahahahahahahahaha.” rispose Zelda/Freddie.
“Le sigarette le ho già finite io, quindi sgommate…” Jotaro si abbassò il cappello sugli occhi e puntò il dito contro il pacco enorme di FreddieZelda. “Prima che le sgommate ve le troviate nelle mutande dalla paura.”
Roger Taylor suonò la batteria per un secondo per sottolineare la battuta epica di Jotaro.

“Ciao Ciao Sfigato!” dissero le tre in coro sculettando via.

“Embè.” disse Jotaro, ammiccando alla telecamera, facendo sorridere l’agente esterno.

Ma la razzìa delle tre temibili ragazze non si fermò al “povero” Jotaro (povero solo perché non aveva i soldi per le sigarette e quindi si limitava a rubare quelle di Billie Joe Armstrong), infatti le tre camminarono per tutta la piazza del pranzo fino ad arrivare ad una panchina sotto un albero, dove si riposava un ragazzo semplice, gentile.
“Hey stupidino” scherzò Sharpay “ce l’hai un cioccolatino?”
“Stupido è chi lo stupido fa!” rispose Forrest Gump, “e poi nella mia scatola di cioccolatini non so mai cosa ci sia dopo più in basso (non mi ricordo come faceva la citazione, NDT)”
In risposta a questo counterburn epico, Xtina fece un salto con ambo i piedi nudi e diede un calcio karate nei denti di Forrest, il quale si polverizzò istantaneamente in una nuvola di polverume, la quale si deposito in un barattolo del caffè, che venne colso da un Lebowski lì vicino. In realtà il polverume era una leggenda metropolitana della scuola, che in teoria veniva pulita ogni mattina ma inspiegabilmente era sempre piena di polvere - e quella polvere erano le ceneri di un ragazzo morto anni prima in quella stessa piazza dove tutti mangiavano pranzo ignari. Quel ragazzo era Steve Buscemi. Il fantasma di Steve Buscemi si aggirava infatti per i corridoi della Gijinka Pracatinat High School, sussurrando “Obladì Obladà” nei culi dei ragazzi, i quali reagivano come reagisce Naruto quando Kakashi gli ficca le dita nell’Ano, che era esattamente ciò che stava accadendo ma con altri personaggi in questo istante.
Steven Universe saltò per aria urlando dal dolore perchè un certo ragazzino dispettoso gli aveva appena conficcato le dita nel buco del suo culo nudo. Quel ragazzino dispettoso voleva rubargli il pranzo, ma contrariamente alla probabile opinione dell’agente esterno questo ragazzo non era Grusso Obesotti, ma era in realtà Nagito Komaeda Bambino Marinaio. Nagito Komaeda Bambino Marinaio non era tuttavia destinato a durare a lungo, perché il tipico emo della scuola lo uccise immediatamente perché non sopportava le molestie sessuali. L’emo della scuola non aveva nessun gruppetto al suo seguito, perché era emo, e gli emo non hanno amici. Quell’emo era più emo degli altri, perché aveva i capelli pazzi e l’eyeliner, e sembrava Billie Joe Armstrong ma più emo e più anime, e sì, era Gaara Joe Armstrong. Nonostante non avesse le sopracciglia aveva i capelli rossi sparati verso il basso, considerabili particolarmente paz. Gaara stava mangiando un panino al salame mentre pensava a 13 buone ragioni per ignorare la sua stupida ex fastidiosa, una certa June Lee Reynolds, una coniglietta curvy e anche un po’ chubby che però l’aveva tradito con una rana incel rachitica con il fetish dell’annusare le mutande di Gaara. Stava anche pensando di aprire un canale di streaming su twitch, che avrebbe chiamato Gaarkaled. Nel mentre che stava mangiando il suo panino al salame, arrivò il temibile gruppo delle Mean GIrls, pronte per rubargli il suo panino al salame, quando improvvisamente sbuco dalle ombre un altro gruppo di amiche, uno speciale gruppo di antieroine che combattevano contro le Mean Girls ma allo stesso momento si comportavano in modo un po’ bastardo in cerca di guai, tanto per divertirsi. Erano delle ragazze che si vestivano di rosa ed erano selvagge e poco timorate di Dio: erano le Pink Ladies!
La prima Pink Lady era la più scema, la Pink lady minore, e veniva spesso presa in giro dalle altre Pink Lady perchè era bassa e strana, il suo nome era Jiggly Caliente. La seconda era la più alta e simpatica ed era un po’ la mamma del gruppo, aveva una voce da sirena incredibilmente potente ed era in grado di stendere qualsiasi uomo con un semplice diesis (tranne Jotaro Kujo, il quale era sordo ai diesis), lei era Cristina D’avena, anche detta Xtina d’avena, accerrima nemica di Xtina. L’ultima Pink Lady, la boss del gruppo, era per così dire un po’ curvy, ed era la regina suprema del gruppo delle tre ragazze poco timorate di Dio: era Queen Dedede, autoproclamata regina delle Pink Ladies, detta anche King Dedede, Ciccia Pasticcia, Pinguina Nina, Polaretti-chan e anche Miss Cubodighiaccio per la sua passione per i Cubidighiaccio. Le tre ragazze arrivarono mentre discutevano ad altissima voce varie strategie per vincere a Slay The Spire, quando arrivarono a collidere con le tre Mean Girls. Ci fu un cosiddetto “Nigga Moment” tra le sei ragazze, anche se erano tutte e 6 pallide come il porco cristo, anzi no, Jiggly Caliente si potrebbe definire un po’ scuro e Queen Dedede era blu.

“Eh che stracazzo ci facciamo qui neh?!?” Proclamò Queen Dedede.
Jiggly Caliente cacciò un urlo da selvaggio, e Cristina D’Avena fece una posa da maori per cercare di intimorire Xtina.
In tutto questo Gaara stava assistendo la scena dal basso, e girandosi verso l’agente esterno ammiccò e disse “Apperò!”
“PORCA PUTTANA BASTA!!!! BASTA CON QUESTE RISSE!!!! IO NON NE POSSO PIU!!! NON NE POSSO PIU!!! SONO STANCO! SEMPRE A LITIGATE!!! SEMPRE CHE LITIGARE!!! IO ORA BASTA!!!” urlò il professor Sergio Coli sopraggiungendo in corridoio in quel momento (era anche arrabbiato perché Gaara stava mangiando in corridoio e non nella piazza del pranzo).
“Adesso io metto una regola! Una regola sì! Una singola regola! Una dannatissima regola! Che sarà! Che voi! A Pracatinat! Dovrete comportarvi tutti da veri amici! TUTTA LA SCUOLA! Altrimenti non ci tornate MAI PIU!” urlò e sparì sbattendo la porta della scuola.

“Sbaraquack!” esclamò Gastone Paperone.

 
   
 
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