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Autore: sheslola92    04/02/2019    0 recensioni
Chloe capì in quel momento che non avrebbe dovuto scegliere, il suo cuore aveva già scelto per lei. Lo sentì alzarsi dal divano per venire ad aprire la porta. Quando la aprì rimase a bocca spalancata. Le parole le uscirono di bocca senza che nemmeno potesse controllarle. “Ho sbagliato, me ne rendo conto solo ora. Sono stata una stupida a mettervi l'uno contro l'altro. Ma ora è tutto finito. Voglio te, scelgo te”.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mentre si stava preparando per uscire con Pierre, Grace entrò in camera sua. “Sai dove ti porta?” chiese curiosa. “Sinceramente no. Quindi non so nemmeno come vestirmi.” Si lamentò Chloe mentre frugava nel suo armadio alla ricerca di qualcosa da indossare. “Perché non metti questa?” Grace prese una gonna in similpelle con una cerniera sul davanti. “Si credo posso andare. E per quanto riguarda la maglietta forse è meglio quest’altra.” Chloe mostrò a Grace una maglietta in pizzo bianca corta. “Super sexy ragazza.” Rispose ammiccando Grace. “Ok allora decisamente no.” Continuò Chloe mettendo via la maglietta. “No, adesso tu la indossi e ti metti un po’ in mostra. Basta coprirti. Sei bellissima, fatti vedere un po’.” Disse Grace prendendo nuovamente il capo e porgendolo a Chloe. “Ok, se la metti così. Resta qui che mi vesto e mi dici come sto.” Così dicendo indosso gonna e maglietta. La gonna era corta e stretta e le evidenziava le forme, la maglietta finiva poco prima che iniziasse la gonna e seguiva il suo seno. Prese un giubbotto di pelle e delle francesine con un bel tacco e si mostrò all’amica. “Sei uno schianto ragazza!” rispose saltellando contenta Grace. “Ora vieni che ti trucco un po’.” Proseguì l’amica tirando fuori la trousse. Grace era sicuramente più brava ed esperta con il make-up. Fece un leggero smokey eyes nero sulle sue palpebre e continuò con la base. “Finito. Sei un’opera d’arte.” Ammise Grace soddisfatta del suo lavoro. Chloe si guardò allo specchio. Era davvero bella. Aveva lasciato i suoi lunghi capelli biondi sciolti e leggermente mossi. Il trucco era perfetto, non troppo pesante e sicuramente andava a mettere in risalto i suoi occhi verdi. A distoglierla dai suoi pensieri fu il telefono che squillava. “Pronto?” – “Ciao, sono sotto casa tua. Sei pronta?” chiese Pierre all’altro capo del telefono. “Certo, arrivo.”
 
 
Era euforica ed in ansia allo stesso momento. Aveva baciato Seb quel pomeriggio e ora stava uscendo con Pierre. Cosa sarebbe successo? Allontanò questi pensieri ed uscì dal palazzo alla ricerca di Pierre. Si guardò un attimo intorno e appena lo vide si avviò verso di lui. Pierre sembrava così sicuro di sé appoggiato alla sua macchina mentre la guardava avvicinarsi. Portava dei jeans neri stretti, una camicia bianca che lasciava intravedere parte del suo petto, ed un giubbotto di pelle con qualche borchia. Quando fu vicino a lui, le appoggiò la mano sulla vita ed il suo corpo fu pervaso da brividi. Le sorrise e le stampò un bacio sulla guancia esitando leggermente. “Sei davvero sexy.” Ammise Pierre guardandola meglio. “Grazie.” Rispose imbarazzata Chloe. “Prego.” Pierre le aprì la portiera della macchina e le fece segno di entrare. “Wow, che gentiluomo.” Replicò Chloe salendo in macchina. Pierre sorrise e chiuse la portiera. Una volta sistematosi al posto del guidatore, partirono. “Dove mi stai portando? Giusto per informazione, sai.” – “Curiosa, vero?” – “Molto direi.” – “Vedrai.” Continuò misterioso Pierre.
 
 
“Eccoci qui.” Annunciò trionfante Pierre parcheggiando la macchina e facendo segno di scendere. Erano un po’ fuori dalla città, in un bellissimo parco illuminato da tante lucine appese agli alberi come fosse natale. Qui e lì c’erano alcune coppiette appartate su alcune panchine. “Cosa facciamo qui?” chiese Chloe. “Bhe non è ovvio? Facciamo un pic-nic.” Rivelò Pierre tirando fuori un cestino dal bagagliaio della macchina. “Seguimi.” Le prese la mano e si avviarono verso il parco. Pierre scelse un posto lontano dagli altri, sotto ad un albero e vicino ad un cespuglio che li copriva alla vista. Tirò fuori una grossa coperta e la sistemò per terra. “Signorina, ora può sedersi.” Ecco in quel momento si maledì per aver scelto di indossare la gonna. Cerco di sedersi come meglio poteva, tenendo le gambe unite di lato. Pierre intanto sistemò al centro alcuni piatti pieni di cibo e poi si sedette di fronte a lei. “Allora puoi iniziare da queste tartellette al salmone, poi si continua con questa pasta fredda e per finire tiramisù.” Pierre illustrò il menù facendo segno ai piatti mentre li descriveva. “Hai fatto tutto tu?” chiese stupita Chloe. “Si, non è stato facile ma mi sono impegnato. Solo il meglio per te. Stupita?” domandò sorridendo Pierre. “Un po’ sinceramente. Non finisci mai di sorprendermi.” – “Lo prendo come un complimento.” – “Lo è.” Ammise Chloe. “Bene, vuoi iniziare?”
 
 
Era davvero meravigliata. Tutto quello che aveva fatto da mangiare Pierre era squisito. Se lo immaginò quel pomeriggio, tutto impegnato a cucinare per lei e una parte di lei si sentì in colpa. Ma passare del tempo con Pierre era così piacevole che si dimenticò presto di tutto il resto. Era in grado di farle dimenticare tutto, la faceva ridere e riusciva sempre a lasciarla senza parole. “Posso confermare che era tutto davvero buonissimo.” – “Grazie. Allora ho superato il test?” – “Si, a pieni voti direi.” Confermò Chloe. Pierre sistemò i piatti vuoti nel cestino e si avvicinò a Chloe. Si sedette al suo fianco, le loro spalle si toccavano e le loro mani si sfioravano. “Non mi aspettavo di sentirmi così bene in tua compagnia. Sei molto di più di quello che dai a vedere.” Confessò Chloe. Pierre si voltò e la guardò negli occhi. “Come sono?” – “Bhe sembri così spavaldo e sicuro di te. Sei quello divertente, poco serio ma in realtà c’è molto di più dietro. Vero?” Pierre abbassò lo sguardo e poi tornò ad osservarla. “Beccato. Sono poche le persone che lo notano. E comunque non siamo molto diversi sai?!” – “In che senso?” si informò Chloe. “Anche nel tuo caso c’è molto di più dietro. Sei sempre così dolce, gentile e misurata in quello che fai. Sono sicuro che a volte l’unica cosa che vorresti fare è lasciarti andare.” Pierre piegò la testa di lato e alzò le sopracciglia, come a chiedere conferma. “Credo di sì. Soltanto che ho sempre paura di lasciarmi andare.” – “Non devi tener sempre tutto sotto controllo.” – “Non è così facile.” Dichiarò Chloe. Pierre strinse la mano tra la sua e le sorrise. “Anche io comunque.” – “Cosa?” – “Anche io mi sento bene in tua compagnia.” Proseguì Pierre. “Oh, bene.” Il cervello di Chloe stava cominciando ad andare in tilt. Erano così vicini, le loro mani unite, lui la guardava così intensamente, con un sorriso furbo e dolce al tempo stesso, quella frase non aiutò certamente il suo stato mentale. “Credo sia piuttosto ovvio a questo punto, ma te lo voglio dire lo stesso. Mi piaci da impazzire.” Annunciò schietto Pierre fissandola negli occhi. Chloe sorrise. Era così facile stare con lui. Era tutto così chiaro e lui era così sincero. Una fitta al petto le ricordò che lei era tutt’altro che sincera, che era una bugiarda e stava mentendo non ad uno ma a ben due ragazzi. Il sorriso svanì subito e cominciò ad agitarsi. “Ho detto qualcosa che non va?” chiese allarmato Pierre. “No scusa.” Chloe riprese controllo della sua mente. “Mi hai preso alla sprovvista. Sei diretto, qualità da apprezzare sicuramente.” – “Grazie.” Poi si avvicinò a lei, ma non puntò alle sue labbra. Avvicinò la bocca al suo orecchio e bisbigliò “Io non ti faccio impazzire?” Il corpo di Chloe fu pervaso da piacevoli brividi ed il cuore cominciò a pompare velocemente. Le dita di Pierre si muovevano delicate sul suo braccio e sentiva il respiro sul collo. “Si.” Fu l’unica cosa che riuscì a dire. Pierre continuò a muovere le dita sul suo braccio e salì fino ad intrecciarle tra i capelli di Chloe. La sua bocca cominciò a baciarle il collo e salì fino alla guancia. Poi Pierre si staccò e le sorrise ammiccando. “Meglio che ti riaccompagno a casa.”
 
 
 
Una volta arrivati Pierre scese dalla macchina e le aprì la portiera. “Ti accompagno fino alla porta di casa.” – “Grazie.” Così facendo entrarono nel palazzo e salirono in ascensore. Il suo cuore non aveva diminuito i battiti, anzi continuava ad andare a mille fin da quando Pierre l’aveva sfiorata e baciato il collo. Aveva immaginato che l’avrebbe baciata ma si era staccato ed era rimasta un po’ delusa. Ma forse era stato meglio così, pensò tra sé. “Eccomi arrivata.” Annunciò Chloe davanti alla porta di casa sua. Pierre la guardò dolcemente e pensieroso e le diede un bacio sulla guancia. “Ci vediamo.” Chloe annuì e si voltò per aprire la porta di casa, amareggiata. Sentì qualche passo di Pierre e poi “Fanculo.” Si voltò verso di lui “Cosa?” ma Pierre non rispose. Si diresse a passo deciso verso di lei, le prese i fianchi e la spostò delicatamente così che lei si trovava con le spalle al muro. La guardò e la baciò. Era un bacio pieno di desiderio e voglia di scoprirsi. Un bacio dove la dolcezza lasciava spazio alla passione. Mentre una mano rimase salda al fianco di Chloe, l’altra mano salì a toccarle il collo. Chloe era in preda a mille emozioni ed il suo cuore stava per uscirle dal petto. Portò una mano al petto di Pierre stringendo la camicia e con l’altra spingeva Pierre sempre più verso di lei. La lingua di Pierre si fece strada nella bocca di Chloe ed ora anche le loro lingue si intrecciarono. Troppo presto Pierre si staccò. Entrambi leggermente a corto di fiato e con le guance arrossate. “Ѐ da tutta la sera che voglio farlo. Scusa se ci ho messo tanto a trovare il coraggio.” – “Perdonato.” – “Ora vedo davvero.” Pierre le mandò un bacio e si voltò. “Grazie per la serata. Sono stata davvero bene.” Ammise Chloe. “Anche io, tanto.” Rispose Pierre prima di sparire in ascensore.
   
 
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