Libri > Sherlock Holmes
Segui la storia  |       
Autore: httpjohnlock    04/02/2019    3 recensioni
“Mio caro Watson, come si bacia una donna?" Il mio amico, il signor Sherlock Holmes, pareva tremendamente serio.
"Mi state prendendo in giro, immagino. Non sapete come dare un bacio ad una donna?" I miei occhi erano fissi nei suoi. Mai mi sarei aspettato una simile rivelazione.
“Difficilmente è materia di studio.”

Questa storia non mi appartiene, è una traduzione di "Kissing Sherlock Holmes" di T.D. McKinney.
Genere: Avventura, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chapter 7 (4th pt)



 
Cvollero solo cinque minuti perché Holmes tornasse. Robert sembrava ancor più agitato, pallido come un fantasma e tremante come un uomo affetto da malaria in preda agli spasmi. Tant'è che non dovetti neanche ricordare a Holmes che un bicchierino a quel poveretto sarebbe stato prudente e cordiale.
Solo dopo che Robert inghiottì la generosa libagione, Holmes mi posò sul grembo tre lunghi bastoni da passeggio. Indicò il punto del manico dove potevano venir separati.
Un'arma quanto un accessorio, come potete vedere. Certamente sono abbastanza lunghi per poter essere usati in sicurezza, causando grande dolore all'animale mentre il suo torturatore resta fuori mano.” Li sfoderò tutti e tre. “Notare che le lame hanno la stessa forma. Corrispondono anche alla dimensione delle cicatrici sul cavallo. Nessuno troverebbe strano un signore con il suo bastone andare e venire dalle stalle. È piuttosto ingegnoso.”
Mi fu difficile ammirare l'ingenuità di Robert mentre si sedeva, in silenzio, con lo sguardo fisso sulle lame e un singolare orrore che gli trafiggeva il volto. Si strofinò diverse volte una mano tremolante sulle guance e sul mento e sembrava star scacciando via le lacrime.
“Ma perché? Cosa potrebbe portare di buono ferire uno stupido animale in questa maniera?” Attenuai un po' il mio tono di voce, dato che mi faceva pulsare la testa. “Cosa ci avrebbe guadagnato?”
Holmes osservò i bastoni. “Ha forgiato un'arma, Watson. Letale come queste. Con tutta probabilità, ha portato il cavallo a rispondere in quel modo facendo un leggero rumore, un segnale se volete, e poi colpendo il cavallo con la punta della spada. Non ci è voluto molto perché Jack identificasse il segnale con estremo dolore. Avrebbe scalciato a comando.”
“Che diavoleria!” Potevo a malapena immaginare una tale mente, o il tipo d'uomo che potesse possederla. Le lacrime ora scorsero dagli occhi serrati di Robert. “Sicuramente… sicuramente non qualcuno così vicino a… Voglio dire, una persona così non sarebbe facile da scoprire? Un tale livello di crudeltà sarebbe stato evidente.”
A Robert ci vollero due tentativi affinché un qualsiasi suono uscisse dalle sue labbra. “È stato… distante ultimamente. Di notte lo aspettavo a letto e lui non arrivava mai. Sostiene di essersi occupato dei miei appunti o di aver dato una mano con gli ospiti ma…” Un singhiozzo sfuggì dal suo debole controllo e si fermò per ricomporsi. “Ernest è il più gentile degli uomini. Non capisco come… come abbia potuto fare una cosa simile. Non solo Jack. Lo spionaggio. Non aveva bisogno di denaro; Gli pago uno stipendio generoso, abbastanza generoso da doverlo difendere di tanto in tanto da mio padre. Non che dovesse lavorare, se potessimo stare insieme apertamente. Condividerei con lui tutto quello che ho.”
Potevo comprendere i suoi sentimenti. Anche quando gli aspetti romantici del nostro legame mi erano sconosciuti, Holmes e io avevamo condiviso qualsiasi inaspettato guadagno e ricchezza che capitasse sulla nostra strada. Holmes toccò uno dei bastoni, la lama illuminata dalla luce delle candele.
“Spero sia qualcosa che possiamo scoprire, fratello Robert. Dove protrebbe essere ora il signor Craye? Prima mettiamo al guinzaglio questo cagnaccio e meglio è.” Quella descrizione piuttosto schietta scatenò un altro singhiozzo da Robert, che si chinò con la testa tra le mani. Violenti tremori gli scuotevano le ampie spalle.
“Holmes.” Strinsi le sue dita sottili. “Piano. Immaginate come vi sentireste se apparentemente fossi colpevole di cose del genere.”
“Non lo sareste. E se così non fosse, saprei che avreste avuto buone ragioni.” Raddrizzò le spalle, la mascella tesa. “Farei di tutto per provare la vostra innocenza. Tanto è ciò che provo per voi.”
“Sì.” Rilassai la presa, accarezzandogli le dita. “Ma Robert non ha la vostra forza. Non sta pensando a provarne l'innocenza. Ha il cuore spezzato per qualcuno che ama come voi amate me e che potrebbe esser capace di tali atrocità. Sto solo dicendo, andateci un po' piano con i suoi nervi, così che possa esservi sufficientemente d'aiuto.”
Mi vennero in mente le svariate volte in cui mi aveva informato che i nostri clienti non venissero da noi per via della sua compassione. Potevo immaginarmi un discorso simile, pronto dietro le quinte che aspettava solo il permesso di poter salire in scena.
“Dato che siete ferito, suppongo di dover recitare anche la vostra parte.” Le sue labbra si contrassero. “Robert! Se volete aiutarmi a sciogliere questa questione…” Un muscolo nella mascella guizzò e i suoi occhi si chiusero in una stanca rassegnazione. “E magari provare l'innocenza del vostro amante.” Fece un lungo respiro. “Allora ricomponetevi. Aiutatemi. State solo prolungando la vostra agonia.”
Ci vollevo alcuni istanti, ma guardai Robert imporre un certo controllo sul proprio dolore, abbastanza da guardarci attraverso un ciuffo dorato e scarmigliato di capelli cadutogli davanti un occhio; ancora acquoso, ma la sua voce assunse un velo d'ironia. “Vedo che nei vostri racconti non avete gonfiato la sua personalità, dottor Watson. Ma è stato un ottimo tentativo.”
Si raddrizzò, asciugandosi il viso e scoppiando in una risata allo sguardo che Holmes gli indirizzò. “Watson è la vostra compassione. In questo modo la vostra non s'interrompe durante il processo. Va bene. Andate bene entrambi.” Guardò di nuovo i bastoni, e poi alzò improvvisamente le sopracciglia. “Aspettate. Manca qualcosa. Non che necessariamente debbano essere quattro, ma quello che aveva la notte in cui mi salvò la vita non è qui. Per maniglia aveva una semplice sfera d'ottone.”
“Un momento. L'uomo vi salvò la vita.” Tornai ad Holmes. “Un uomo del genere non sembra proprio il tipo che possa usare Robert per ottenere segreti di stato.”
Il mio amico valutò per un attimo la lama che teneva ancora in mano. “Forse.” Un po' di fastidio svanì. “Un dato in più per arrivare alla verità.” Holmes spostò lo sguardo da Robert a me, la sua espressione leggermente supplichevole. “Se... se ve la sentite.”
“Sì.” Robert si alzò, ancora reggendosi al montante del letto. “Sì, datemi un minuto per prendere una boccata d'aria alla finestra e starò bene. Non so al momento dove Ernest. L'ha chiamato la madre per aiutare gli ospiti, nel caso abbiano bisogno di qualcosa o debbano inviare posta o telegrammi. So che parecchi amici di mio padre continuano condurre affari mentre sono qui.” Si mosse verso la finestra con un passo più stabile, lasciandola aperta per me. “Dio, alcuni di loro sono dei diplomatici. Non posso… no, non voglio pensarci adesso. Perdonatemi.” Prese dei respiri profondi e poi si voltò, il suo incarnato un po' meno pallido. “Chiedo a Somersby di fare un po' di compagnia al dottor Watson mentre noi troviamo Ernest?”
“Lo apprezzerei.” Holmes si sporse fino a posare una mano sul braccio di Robert. “Mi spiace che l'investigazione abbia preso questa piega.”
“Mi auguro che non sia così e che ci sia una spiegazione logica.” Robert si rivolse poi a me abbozzando un debole sorriso. “So che Levi è un po'… burbero, ma è un brav'uomo. E se ve la sentite, è imbattibile nel cribbage
¹.”
Ridacchiai. “Penso che me lo risparmierò, dato che al momento le mie abilità di gioco non sono il massimo. Ditegli di portare un bel libro. Farò un breve sonnellino.”
Qualche minuto dopo, mi trovai a ridacchiare nell'autografare una copia dello Strand Magazine a quel temibile valletto, poi chiusi gli occhi e ascoltando gli uccelli nella sera mi assopii.



¹ Giusto per curiosità, il Cribbage (o Cribe) è un gioco anglosassone e canadese che si gioca tra due giocatori con 52 carte. 







ANGOLO DEL TRADUTTORE
UELA'! 
Il figliol prodigo è passato per una scappatina.
Finalmente son riuscito a portare a termine questo capitolo che si è protratto
per mesi lasciandosi tradurre a pezzi e a pause.
Btw, sto vivendo un periodo direi complesso, curioso e sofferente,
in più quest'anno ho l'esame di maturità e tante robe, 
quindi non posso assicurarvi un aggiornamento veloce.
Ci tengo a ringraziare chi mi ha atteso fino ad oggi
e che con i suoi complimenti mi ha scaldato il cuore.

Mi manca la Johnlock della BBC.

Alla prossima, compari!

Marco
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Sherlock Holmes / Vai alla pagina dell'autore: httpjohnlock