Fanfic su artisti musicali > Queen
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Autore: Scaramouch_e    06/02/2019    4 recensioni
[HP crossover, Maylor, Freddie x John e altre eventuali; altre note: probabile OOC, e Movieverse.]
Raccolta disomogenea, ma nemmeno tanto, in cui i queen sono dei maghi adolescenti a Hogwarts.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury, John Deacon, Roger Taylor
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Hogwarts Moments.

disclaimer: dichiaro che i Queen non mi appartengo, appartengono solo a loro stessi, e che le cose descritte all'interno della fanfic sono di pura fantasia. Inoltre anche Harry Potter non mi appartiene, ma appartene alla Rowling e a ha chi ne detiene i diritti.
Ringraziamenti: ringrazio la mia beta, evelyn80 grazie mille per l'aiuto cara amica.
Buona lettura.

01)

Roger Taylor sarebbe andato a Hogwarts quell'anno. Il ragazzino dai folti capelli biondi ne era contentissimo.
Aveva salutato i genitori sul binario dell'espresso di Hogwarts ed era andato subito a cercare uno scompartimento all'interno del treno.
Ciao! Mi chiamo Roger Taylor. È libero quel posto?” domandò a un ragazzino del primo anno, con folti capelli ricciuti di un caldo castano scuro, che si voltò con un sorriso.
Brian May. Sì è libero, siediti pure” rispose al ragazzo, che si sedette sorridendo a sua volta.
Come si chiama?” domandò poi Brian, con voce profonda, indicando un piccolo gufetto che faceva un verso timido.
Aerosmith” rispose Roger arrossendo. “Come...”
Come la band musicale!”. Nessuno dei due si era accorto che un ragazzo dagli ammalianti occhi neri e dentoni da roditore stava tenendo aperta la porta dello scompartimento, con un sorriso sul volto. 
“Scusate, ma quando si parla di musica dovete chiamare me! In particolare... com'è che ci chiamano i purosangue... ah sì! In particolare di quella babbana. Mi chiamo Freddie Bulsara, ma potete chiamarmi Freddie Mercury.”

Io sono un purosangue,” protestò Brian, “e non mi piace l'espressione che hai utilizzato per definire il mio modo di essere. Scusa, ma si vede che non hai incontrato molti maghi purosangue per bene.”

Freddie rise e scosse la testa. “Hai ragione, effettivamente è così. Mio padre è un purosangue e mia madre una babbana che pratica lo Zoroastrismo, quindi no, non ne ho incontrati molti, di gentili. Tu sei il primo. Comunque stavate parlando di musica, eh? Qual'è il vostro genere preferito?”. Gli occhi neri di Freddie brillarono mentre si sedeva scompostamente sul divanetto fra Roger e Brian, che iniziarono a discutere con lui di musica, di strumenti musicali e di artisti, babbani e magici, scoprendo che effettivamente Freddie Mercury era veramente preparato sull'argomento.



***



Bulsara Farrokh!.
Il ragazzo magro, ma dal corpo comunque scattante, sbuffò sentendosi chiamare con il nome completo. “È Freddie, comunque, Freddie Mercury” sibilò ai suoi due nuovi amici, Roger e Brian.
Erano stati accolti a Hogwarts da un tempo tremendo, pioveva a dirotto e faceva freddo; trovarsi al calduccio quindi era bello. Freddie aveva osservato con occhi curiosi ogni cosa, dai fantasmi al soffitto magico, fino alla cerimonia dello smistamento nelle quattro case della scuola: Grifondoro, Corvonero, Tassorosso e Serpeverde, e che consisteva nel mettersi un vecchio cappello malridotto sulla testa e attendere, finché quest'ultimo non invocava la casata adatta a chi lo indossava.
Freddie arrivò davanti al tavolo dei professori e si sedette sullo sgabello, la Mcgrannit gli pose il vecchio cappello sul capo e lui attese. Passarono pochi minuti prima che il capello decretasse: “Grifondoro”.
Il tavolo all'estrema sinistra applaudì e Freddie si tolse il cappello, andando a sedersi con sicurezza e osservando il resto dello smistamento.

May Brian!”. Brian tremò e sentì solo distrattamente una pacca sulla spalla, segno che Roger lo stava incoraggiando.
Ovviamente il ragazzo ricciuto sapeva tutto dello smistamento, in famiglia non si parlava d'altro che non di Hogwarts.
Deglutì andando verso lo sgabello, con lo stomaco chiuso e la voglia di vomitare, ma sentendosi  fiero al tempo stesso: non voleva essere smistato in Serpeverde, la casa a cui era stata assegnata tutta la sua famiglia. Lui era diverso da loro, come aveva detto a Freddie.
Il cappello parlante gli venne calato sugli occhi e subito udì una vocina parlare.

Oh, un altro May. Dunque: i tuoi genitori li ho smistati entrambi in Serpeverde, e così pure i tuoi cugini, e mi sembra che si siano trovati benissimo. Ma tu... Tu sei diverso, Serpeverde non fa per te, c'è coraggio dentro di te, e voglia di stare bene e oh... sei intelligentissimo. Sì, so cosa fare con te, signor May: Corvonero!”.
All'ultima parola il tavolo dei Corvonero scoppiò in un applauso e Brian sorrise tranquillizzato, restituendo il cappello parlante alla Mcgranitt.
Sorrise ampiamente passando vicino a Roger, ancora in attesa di essere chiamato, e lanciò un'occhiata alla tavola dei Grifondoro, dove Freddie aveva monopolizzato l'attenzione parlando velocissimamente con il prefetto dei rosso-oro.

Taylor Roger!”. La voce della professoressa chiamò il biondino, che era anche l'ultimo studente a dover essere smistato. Il ragazzo arrivò felice allo sgabello e si mise in testa il cappello magico.  
Lui non aveva mai sentito parlare di Hogwarts: i suoi erano senza poteri magici, o babbani che dir si voglia, quindi quando quel fatidico giorno era arrivata la posta era stato particolarmente sorpreso dal trovarvi una lettera per lui, proprio per lui, che gli diceva che da lì a pochi giorni una strega - una professoressa - sarebbe venuta a parlare di Hogwarts con la sua famiglia. Ne aveva discusso con i suoi genitori, che all'inizio erano rimasti stupiti ed avevano tentennato ma poi per fortuna l'avevano accettato; e che poi si erano dimostrati cordiali con l'insegnante, la professoressa Sprout.
La donna aveva accompagnato lui e i suoi genitori a comprare il necessario per la scuola. Avevano acquistato anche un gufetto piccolo e veloce a volare, perchè così - a detta della mamma - “si sarebbe tenuto in contatto e non sarebbe sparito”, e poi a fine giornata la professoressa aveva esclamato: “Spero di vederla nei Tassorosso, signorino Taylor”, e gli aveva arruffato i lunghi capelli biondi.
Bastò poco al cappello per esclamare: “Tassorosso.”
Roger respirò piano: ce l'aveva fatta. Durante lo smistamento degli altri studenti aveva avuto paura di rimanere imbambolato, senza che il cappello pronunciasse il suo giudizio,  e poi di essere portato via dalla professoressa Mcgrannitt e di essere rispedito a casa. Gli sarebbe dispiaciuto molto ora che sapeva di appartenere a Hogwarts.
Sorrise ai suoi nuovi compagni Tassorosso, andando a prendere posto accanto a una ragazza dai capelli biondi e ricciuti del secondo anno.

Guardò verso i tavoli di Corvonero e Grifondoro e incrociò gli sguardi di Freddie e Brian. 
Tutti e tre stavano pensando se la loro amicizia sarebbe durata, ora che erano stati smistati in case differenti, oppure se si sarebbe sciolta prima ancora di iniziare veramente.


NOTE. 
Se devo essere sincera ai queen mi sono avvicinata tramite il film Bohemiam Rhapsody, ma mi è talmente piaciuto che ho subito iniziato a vedere documentari, e a raccogliore informazioni sui queen. Insomma sono entrata nella queen mania anche io. Questa raccolta di  fanfic è un omaggio a questi due mondi: HP - che amo da una vita. - e, appunto, i queen! 
Spero che questo primo capitolo vi piaccia. Ringrazio chi passerà di qui, e chi lascerà una recensione. <3

   
 
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