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Autore: annies_rumor    07/02/2019    2 recensioni
Cosa c'è realmente dopo l'adolescenza?
Questo racconto è un piccolo viaggio introspettivo attraverso la mente di una ragazza semplice.
"Semplice", una parola comune, di cui tutti sanno il significato...
Ma cosa di cela realmente dietro una ragazza "semplice?"
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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La mia relazione con Alex è sempre stata un punto interrogativo per il mondo ed un punto di riferimento per me.
Alex è stato mio amico per un determinato periodo prima di diventare il mio compagno di vita, ed inizialmente non avrei mai immaginato di finire tra le sue braccia.
Ricordo ancora il primo giorno in cui lo vidi, la lieve stretta di mano, quella presentazione frivola e veloce a cui non dar conto.
Ogni tanto, tra gli scaffali del negozio, mi faceva qualche domanda al volo, probabilmente solo per passatempo,
ed io per altrettanto passatempo gli rispondevo in maniera veloce e sincera.
Poco dopo arrivò il mio trasferimento e la relazione con Nick di mezzo all'amicizia stretta con quel collega strambo ma simpatico.
Nei mesi successivi, d'improvviso, proprio Alex venne trasferito nella mia filiare.
Ero stranamente entusiasta all'idea poiché non sarei più stata l'ultima arrivata ed inoltre avevo un asso nella manica: conoscevo già il nuovo commesso.
Ritornammo ottimi colleghi sin da subito, riallacciando quel rapporto che dopo il mio trasferimento andò inevitabilmente perduto.
La mia vita in quel periodo era un vero e proprio travaglio, ma avevo qualche amica a risollevarmi il morale ed in un giorno qualunque arrivò un invito poco galante:
"Che fai stasera?" .
Nuova generazione, ventunesimo secolo, casualità, noia, circostanze, ma quella sera decisi che non avrei avuto nulla da fare.
Soli io e Alex, in un pub qualunque a bere dell'ottima Tennet's ghiacciata in pieno inverno.
Due anime perdute ed un po' d'alcool.
Son sempre stata la figura "forte" della strana coppia. 
Io guidavo, io andavo sotto casa sua... 
Lui invece si trasformava in un gentiluomo, mi guidava in posti sconosciuti ma carini, si faceva trovare puntuale ad ogni chiamata, pagava il conto e mi faceva sorridere. Lui faceva esattamente tutto quello che avrei voluto fosse stato fatto da un altro. Con il tempo me ne resi conto e quell'amicizia iniziò a diventare un lieve tormento.
Ero  tra l'incudine e il martello. Alex mi piaceva, ma non abbastanza.
Restavo intrappolata in un relazione a senso unico con una persona già sentimentalmente legata. 
Le mie responsabilità lavorative aumentavano e la mia situazione casalinga peggiorava di giorno in giorno.
Ero solo una ragazza con un vulcano di emozioni intrappolate in un cuore che non aveva assolutamente intenzione di collaborare con il cervello.
L'estate era alle porta e Nick ormai lontano, restavo io con Alex e un paio di amici. Coppia fissa. Un quartetto strano ma capace di far impazzire anche il diavolo.
Poco a poco mi resi conto che con Nick lontano ed Alex sempre più vicino la mia bussola amorosa era praticamente frantumata al suolo.
Nick diventava un ricordo ed Alex un bellissimo presente, non intravedevo ombra di sofferenza, solo gioia pura.
Con Alex era tutto diverso, mi voleva bene, mi abbracciava spesso, era presente e ad un certo punto iniziai a chiedermi se, tutta quella disponibilità, non era forse un sinonimo d'amore. La risposta non tardò ad arrivare. 
Dormivo spesso con Alex, a casa sua ovviamente, ed ogni notte chiudevo gli occhi senza timore, sapevo che avremmo solo dormito abbracciati come due bambini.
Qualche tempo dopo, in una mattina come le altre nelle quali mi svegliai al suo fianco, un lieve bacio a stampo sulle labbra mi colse di sorpresa.
Alex aveva trovato il coraggio. 
Tutto il coraggio che io non avrei mai avuto. Mi alzai in fretta e furia scomparendo in ascensore mentre sulla sua  porta di casa arieggiava un amaro:
"Ci vediamo a lavoro".
Sembrava l'inizio della fine, ed invece con perseveranza e costanza fù il vero inizio.
Un vita fatta d'amore e amicizia con il medesimo uomo ogni giorno al mio fianco.
Che bellezza.
Ma anche Alex, come ogni buon principe che si rispetti, aveva dei difetti.
Il suo più grande difetto si chiamava "cocaina".

 
   
 
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