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Autore: alessandroago_94    07/02/2019    5 recensioni
Altra raccolta di componimenti poetici molto semplici.
Genere: Generale, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il calvario

IL CALVARIO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nelle notti dai mille tormenti

le coperte profumano di giorno e di caffè.

Ho iniziato a dimenticare cosa vuol dire

dormire serenamente.

E tutto questo a causa del dolore che ho,

il dolore e lo strazio della carne.

La malattia che mi dilania,

bestia!

Potessi

dilanierei lei.

È l’insonnia mischiata al sangue

e al sudore,

tutto questo.

È il respiro che mi manca,

quegli spilli puntati lì,

a farmi impazzire.

Non ho mai cercato

né voluto tutto questo,

ma è ciò che il destino mi ha riservato.

 

Fosse una ruota questa vita,

qualcosa cambierebbe, di tanto in tanto.

Invece sono sempre nel lato oscuro della Luna,

sempre lì,

non mi schiodo.

Se potesse farmi dispetto,

il mondo smetterebbe pure di ruotare.

Se solo mi importasse.

 

Invece, che cosa me ne importa?

Francamente, nulla.

 

Tanto sono tutti rifiuti,

le spiagge sono discariche

e i bagnanti non hanno etica.

È come vivere in una realtà

senza morale né senso.

 

Come fosse morso da un serpente velenoso

ritiro questo braccio e urlo

nel silenzio assordante

di un’umanità da dimenticare.

 

L’unica gioia è che almeno tu stai bene.

Almeno loro stanno bene.

I miei amici,

e chi mi vuol bene.

Almeno quello.

 

Durante la mia lunga insonnia

provocata dal dolore,

a volte ti penso.

Fossi qui con me, mi insegneresti qualcosa,

invece chissà dove sei,

chissà con chi sei.

 

Sono stanco di vergognarmi di chi sono,

di quello che sono,

di quello che faccio;

sono stanco del giudizio altrui,

che non è mai stato richiesto.

 

Fosse per me, mi alzerei in piedi

nel bel mezzo di una quieta assemblea

di uomini imbelli,

e griderei con tutto il fiato che ho rimasto.

Griderei fino all’esaurimento dei sensi,

sia per me nuova speranza.

 

Griderei fino allo sfinimento,

poiché è giusto che ogni calvario abbia una fine;

una fine esiste per tutto,

almeno sia dignitosa,

almeno non sia silenziosa.

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTA DELL’AUTORE

 

 

Poesia scritta in un momento in cui non stavo tanto bene, per via di un problema influenzale irrisolto, che si è protratto nel tempo.

Grazie per la lettura, vi prego solo di non prendere con troppa drammaticità questo testo ^^ intanto, sto facendo tutto il possibile per affrontare il problema, anche se non è facile.

 

   
 
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