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Autore: Daphne_Descends    19/07/2009    13 recensioni
Cosa succederebbe se due epoche si incontrassero? Se Harry si ritrovasse in un'altra Hogwarts, con i suoi amici e tre Serpeverde? Se scoprissero il futuro?
Basta leggere per scoprirlo.
N.B. Il futuro non è quello inventato dalla Rowling (più informazioni all'interno) Dateci almeno un'occhiata!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Pansy, Ron/Hermione
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'Turn around - Collection of Hogwarts' life'
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Come promesso ecco a voi l’epilogo! Devo dire che questo è stato il capitolo che ho aggiornato più in fretta!

 

 

 A chi ha sempre seguito
questa mia storia.
Vi ringrazio.

 

 

Il corso del Destino

 

 

 

12 Dicembre 2001, San Mungo.

 

 

Un bambino scoppiò a piangere, riempiendo la corsia con i suoi lamenti, che si andarono a sommare al trambusto dei Guaritori, dei pazienti e dei visitatori.
La donna che lo teneva in braccio lo cullò pazientemente, canticchiando una ninnananna. Ma il piccolo non voleva proprio saperne di addormentarsi.

 
«Giuro, Pansy, che se non fai tacere in un istante quel marmocchio, lo schianto!» un uomo biondo smise di scavare un solco nel pavimento e si fermò davanti alla mora, seduta su una scomoda sedia del reparto maternità.
«E’ solo agitato, poverino! Tutto questo trambusto deve averlo disturbato!»
«E allora perché, dei tre, è l’unico sveglio?!»
«Sentirà che sta per succedere qualcosa» ipotizzò una donna riccia, con un fagottino dai capelli rossi tra le braccia, che ronfava beato.
«Dovresti calmarti, Draco» gli consigliò un uomo che faceva dondolare uno strano passeggino, a cui erano attaccati dei sonagli e delle strisce di carta colorata «Andrà tutto bene».
«E’ normale essere nervosi» Pansy gli sorrise per un attimo, tornando poi a dedicare tutta la sua attenzione al figlio, che continuava a lamentarsi.
Draco Malfoy la guardò per pochi secondi, poi riprese la marcia.

 
«Stai ancora cercando di sfondare il pavimento?»
Il biondo alzò lo sguardo sull’uomo che era appena arrivato. I suoi occhi verdi lo squadravano eloquenti, mentre scuoteva la testa con aria di disapprovazione.
«Pensa per te, sfregiato! Devo ricordarti che tu hai aggredito una povera Tirocinante che passava di qui per sbaglio?!» sibilò astioso, mentre Harry Potter si sedeva con uno sbuffò accanto alla moglie.
«Draco caro, fai un bel respiro, tutta questa agitazione potrebbe attirare i Lompilucci».
«Il problema non sono i Lompicosi, Luna. Il problema è che Ginny è la dentro da ore, ormai! Ed è tutta colpa sua!» esclamò il rosso dietro di lei, puntando un dito contro il cognato.
«Ronald!» lo riprese la moglie, indignata.
«Mi hai proprio rotto, Weasley!»
Prima che potessero iniziare a fare a botte alla maniera babbana, veramente poco dignitoso per un Malfoy, arrivò una Guaritrice, con le guance rosse per l’agitazione.
«Signor Malfoy! E’ nata! Una bella bambina!»

 

 

 
Da lì era stato tutto confuso.
Si era fiondato nella camera in cui era stata portata sua moglie, travolgendo un anziano signore che brancolava con un bastone e la vestaglia aperta.

 
E l’aveva vista, le aveva viste.
Lei, con i capelli rossi spettinati, le guance arrossate dall’emozione e un sorriso felice sulle labbra. L’aveva guardato, con gli occhi azzurri deliziati, poi aveva riportato tutta la sua attenzione sul fagotto bianco che aveva tra le braccia.
Si era avvicinato, piano, con un groppo in gola, fino alla sponda del letto.
E lì aveva visto l’altra lei. L’unica altra donna in grado di trovare un posto nel suo cuore.

 
Era minuscola, avrebbe potuto tenerla con una mano sola. Il capo era coperto da una leggera peluria bionda. E, anche se non poteva vederli, sapeva che i suoi occhi, una volta cresciuta, sarebbero stati azzurri, come quelli della madre.
Non ebbe il tempo di dire niente, incantato ad ammirare sua figlia, la sua primogenita, che la camera si riempì.
Corsero tutti ad attorniare il letto, smaniosi di vedere la neonata e il loro trambusto svegliò gli altri bambini.
Ormai nella stanza regnava il caos, tanto che alcune Guaritrici cacciarono fuori i pargoli urlanti e i loro genitori.
Gli ultimi ad uscire si portarono dietro l’unico piccolo che, invece di scoppiare a piangere, aveva finalmente smesso.

 
E James Edward Potter non staccò gli occhioni verdi dal letto, almeno finché la porta non si richiuse davanti a lui.

 
Ginny continuò a sorridere, divertita dalla scena.
Poi posò lo sguardo sul marito e sussurrò dolcemente «Vuoi tenerla?»
Draco annuì, nervoso ed emozionato, sedendosi accanto alla donna.
Bastarono pochi attimi e si ritrovò la neonata tra le braccia.
Era bellissima, anche piena di rughe e grinze. La videro aprire gli occhi, scuri, come tutti i bebè.
E sorrisero.
Era tutto perfetto.

 
«Benvenuta tra noi, Samantha Jessica Malfoy».

 

 
E il Destino iniziò il suo corso…

 

 

***

 

 
Ed eccoci qua!
Dopo venti capitoli e più di un anno (non ci credo!) di attesa, la storia è conclusa.
Sinceramente mi sento un po’ strana. Questa è la prima fanfiction che termino ed essere arrivata alla fine è qualcosa che non riesco a concepire. Ho passato più di un anno della mia vita a crearla e sono contentissima che sia piaciuta a così tante persone.
E siete proprio voi, che avete letto e recensito, il motivo principale che mi ha spinto a continuarla. Se non l’avessi pubblicata, forse sarebbe ancora un semplice file tra i tanti del mio computer.
Per questo vi ringrazio.

 
Grazie alle migliaia di persone che l’hanno letta.
Grazie alle novantanove persone che l’hanno aggiunta ai preferiti.
Grazie alle ventuno persone che l’hanno aggiunta alle seguite.
Grazie a tutti quelli che hanno commentato almeno una volta.
Grazie a
Ilaria e Federica che sono state senza dubbio le mie più fedeli lettrici.

 
Grazie a tutti quanti per avermi accompagnata per tutto il corso della mia storia.

 
Grazie ad
Alice che ha sempre letto tutto quello che ho scritto, anche quando diventavo insopportabile (Ma che le email non le vede mai!).

 
Davvero GRAZIE!

 
Spero di non avervi deluso e che vi sia piaciuta.
Alla prossima! ^.^
Marzia

 

   
 
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