Insomma le mani erano importanti, ma Duccio non era certa una donnetta e riteneva le sue mani il suo strumento più virile. Sporcarsi le mani era per lui cosa da nulla. Pariah invece se non gesticolava a dovere non si sentiva bene, lui si esprimeva come un doveroso italiano che si rispetti. Le mani sue erano belle, affusolate, non delicate come quelle di una donna, ma quasi. Duccio allora, colto da un pò di sentimentalismo, tirò fuori dalla tasca la sua mano sinistra. Pariah passeggiava ammirando le luci e le sottane colorate, finchè le sue dita non sfiorarono quelle del compagno. Non si allarmò, ne accennò ad un espressione di sorpresa: voleva vedere fin dove Duccio si sarebbe spinto. Difatti Duccio tentò più volte di intrecciare le sue dita a quelle di Ilario, al punto che prese la sua mano con forza. Ilario sentì il suo calore diffondersi come una fiamma. Da quella stretta poi si adattò, cercando la posizione adatta a passeggiare mano nella mano.
Pariah non poteva essere più soddisfatto. Duccio tossì un paio di volte, come a sottolineare il suo imbarazzo, facendo capire ad Ilario che lo faceva solo perchè era lui e con nessun altro aveva mai fatto tali gesti. A Pariah stava bene così.