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Autore: Shadow Eyes    11/02/2019    1 recensioni
“Draco, Draco, non sei un assassino.”
{Raccolta terza classificata al contest “Catene”, indetto da _Freya Crescent_ sul forum di EFP e vincitrice del premio “Sorpresa”}
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Corvonero, Draco Malfoy, Helena Corvonero, Hermione Granger, Luna Lovegood | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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5 Àlea | {Villa Malfoy, marzo 1998};




E dimmi, uomo spaccato sulla croce,
e tu dalle mani grosse di sangue,
come risponderò a quelli che domandano?
Salvatore Quasimodo, “Colore di pioggia e di ferro”





«Allora, Draco.»
Aveva ragione lei, la Corvonero.
«È lui?»
Quante volte gli era stata fatta quella domanda?
«È Harry Potter?»
Erano intrappolati in un insensato ciclo senza nessun risultato. Follia.
Il ragazzo con il volto deforme gli fu spinto davanti— era chiaramente denutrito e l’odore che aveva addosso era rivoltante.
Draco impallidì.
Potter.
Serrò le labbra, indietreggiando appena. Gli sarebbe bastata una sola parola, una sillaba – “sì” – per stringergli al collo il cappio che portava da quando era nato. Un brivido pungente gli attraversò la spina dorsale, facendogli accapponare la pelle; aveva tra le mani l’occasione d’essere il fautore ultimo della sua disfatta. Doveva solo dire due lettere.
«Io non…»
La stanza era piena di occhi che lo fissavano e fu come se l’aria gli fosse di colpo scoppiata nei polmoni. Draco boccheggiò mentre puro terrore gli invadeva i sensi, infestandogli la lingua ora gonfia, pesante, non riusciva— non poteva farlo.
Guardò il volto estatico di suo padre – l’eroe, il fallito –, specchiandosi nelle sue pupille dilatate.
Solo una parola.
“Draco, Draco, tu non sei un assassino.”
Una sola.
«Io non sono sicuro.»
Poi fu tutto un susseguirsi sfocato di volti, colori e fiamme che gli riempirono la vista quando diede le spalle a quanto aveva attorno. Trovare Potter non avrebbe riportato in auge la sua famiglia, né ne avrebbe garantito il benestare, oh, lo sapeva bene; servire il Signore Oscuro comportava vivere nell’angoscia, sperando, pregando di essergli ancora utile il giorno dopo, l’ora dopo e le cose non sarebbero mai cambiate.
Inconsciamente, sfiorò la tasca dei pantaloni con le dita.
«Che altro avete preso, che altro? Rispondimi! Crucio!»
Lo stridio della Granger gli fece serrare i denti, riportandolo alla realtà. Con la pressione che andava aumentando nelle tempie, Draco s’allontanò dal camino, perdendo il calore che il fuoco gli aveva lasciato addosso ad ogni passo. Lì a terra c’era una Babbana col sangue sporco, feccia del mondo magico. Qualcosa nella sua testa gli disse che avrebbe dovuto godere di quella vista ma al secondo grido c’era suo padre, lì a terra, c’era sua madre, c’era lui.
«È una copia, solo una copia!»
Scaltra, a dispetto di tutto.
Osservò sua zia mentre mandava Codaliscia a prelevare Potter, poi avanzò verso la Granger proiettando su di lei un’ombra scura.
«Guardami.»
Una richiesta. Uno scongiuro.
Esangue, Hermione piegò appena il collo, puntando le iridi di grifone, ancora ardenti oltre il velo di lacrime, su di lui e fu come tornare a respirare dopo una lunga apnea. Qualcosa gli sfrigolò nello stomaco, poi gli occhi della Sanguemarcio si rovesciarono, lasciandolo solo davanti a un bivio.
Draco strinse i pugni tremanti e si guardò attorno: l’attenzione di tutti era rivolta al punto in cui sarebbe comparso Potter col folletto. Doveva sbrigarsi. Si chinò, sfilandosi di tasca una pergamena piegata in un piccolo quadrato, nascondendola nei pantaloni della ragazza. Un ultimo esercizio di futilità: era questa, la sua scelta. Se avesse vinto Potter, sarebbe stato pronto a pagare il prezzo dei suoi errori. Se avesse vinto il Signore Oscuro, be’, nessuno avrebbe mai saputo quello che aveva appena fatto.

[486 parole]










.:~*~:.

Dopo l’escalation di eventi che ha portato Harry, Ron ed Hermione a finire prigionieri a Villa Malfoy, il conflitto interiore di Draco raggiunge un punto di svolta quando decide di affidare ad Hermione la pergamena del terzo capitolo, ovvero la lista con tutti i nomi dei collaboratori di Voldemort (ovviamente nella speranza che vengano tutti catturati e processati in caso il Signore Oscuro venga sconfitto). In lei torna a vedere quell’ardore e quella determinazione che gli mancano e che è altrettanto stanco di fingere d’avere. Accetta quindi di non essere in grado di cambiare le cose a modo suo e decide di rischiare senza esporsi, evitando ancora una volta qualsiasi conseguenza diretta di questo suo piccolo tradimento (primo, perché non ci crede ancora fino in fondo nella vittoria di Harry e, secondo, perché è pur sempre un astuto Serpeverde <( ̄︶ ̄)>).
Per questo capitolo, ho scelto il titolo “àlea”, ovvero: “sorte incerta, rischio”.

See ya,

Shadow Eyes
  
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